23 November, 2024
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L’assessorato regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale insieme alla “Collettiva Sardegna”, invitano le aziende del settore vitivinicolo a presentare entro il 30 settembre 2015 la domanda di partecipazione alla manifestazione fieristica “Vinitaly 2016” .

La manifestazione si svolgerà a Verona dal 10 al 13 aprile 2016.

Le domande dovranno pervenire all’indirizzo di posta elettronica certificata: agricoltura@pec.regione.sardegna.it
o, in alternativa,tramite raccomandata con ricevuta di ritorno al seguente indirizzo:

Assessorato dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale
via Pessagno 4 – 09126 Cagliari.

Per ulteriori informazioni, contattare l’Ufficio relazioni con il pubblico dell’Assessorato al numero telefonico: 070 6067034.

Vigneti Is Solinas 26

Oggi, alle 14.00, il presidente Francesco Pigliaru, il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, gli assessori coinvolti, taglieranno il nastro del padiglione Sardegna ad Expo e inaugureranno la settimana isolana all’esposizione milanese. Un fitto programma di eventi accompagnerà i visitatori alla scoperta di eccellenze ambientali e culturali, modelli di innovazione, tesori archeologici.
«Un modello di sviluppo sostenibile per tutte le regioni italiane da esportare nel mondo come immagine dell’‘Isola senza fine’». Con queste parole, l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi, ha concluso il primo appuntamento in Expo sulla qualità della vita in Sardegna, tematismo del quale la Regione è capofila e che sarà al centro dell’Esposizione universale per tutta la settimana.

«Non dobbiamo temere di accettare la sfida di un possibile cambiamento – ha spiegato l’esponente della Giunta Pigliaru – proseguendo nel ragionamento già avviato con altre regioni sul modello da noi proposto basato sulla combinazione di fattori quali identità e tradizione, qualità delle produzioni e sostenibilità ambientale, benessere e coesione sociale e capacità di valorizzare i beni naturalistici e culturali nel loro pieno rispetto.»
‘Una nuova visione per lo sviluppo sostenibile’, realizzato nell’ambito del progetto della Presidenza del Consiglio ‘Expo e Territori’, ha messo in vetrina innovazione sostenibile, eccellenze naturali, qualità dei prodotti e del cibo, longevità: un mix che rende l’isola attualmente un modello da seguire. All’Auditorium di Palazzo Italia si sono confrontati studiosi ed esperti dei vari settori coinvolti. Gli interventi sono stati coordinati dalla giornalista di Al Jazeera Barbara Serra e intervallati da trailer dei cortometraggi realizzati nell’ambito del progetto Heroes 20.20.20, il progetto nato dalla collaborazione tra Film Commission, assessorato dell’Industria e Sardegna Ricerche.
Ad aprire l’appuntamento il divertente spot ‘Centenari’ del regista oristanese Paolo Zucca, di grande impatto visivo, incentrato sull’elisir di lunga vita dei sardi, e il canto a tenore del gruppo folk di Nuoro. È seguito il blocco di interventi su ‘tendenze e valore per lo sviluppo’ con il sociologo Aldo Bonomi, coordinatore dei progetti regioni per Expo, che ha messo in luce come «la Sardegna abbia interpretato ottimamente i temi centrali dell’Esposizione universale (‘Nutrire il pianeta. Energia per la vita’), dando un grande contributo con la proposta di un modello di sviluppo sostenibile che associa gli aspetti locali a quelli globali». Nella stessa sezione Filomena Maggino, statistico sociale dell’Università di Firenze, ha parlato dei valori che contribuiscono al ‘benessere economico sociale (BES), molti dei quali caratteristiche intrinseche dell’isola.
Si è parlato quindi di longevità con Luca Deiana e Gianni Pes, docenti dell’Università di Sassari, e con Roberto Pili, presidente della ‘Comunità mondiale della Longevità’. Deiana ha mostrato interessanti appunti audiovisivi sui centenari e ha spiegato il suo progetto scientifico che analizza l’incidenza di alcuni prodotti tipici sardi (formaggio e vino) sull’alta percentuale di ultraottantenni sardi. Pes si è soffermato sull’interesse del mondo scientifico e giornalistico internazionale per la ‘blue zone’ isolana (Ogliastra) e sui vari fattori che contribuiscono alla longevità (alimentazione, attività fisica legate al mondo agropastorale e benessere sociale). Infine, ha parlato di «invecchiamento di successo tipico della Sardegna, studiato ovunque, determinato dalla qualità della vita e su cui investire per migliorare aspettative e prospettive di vita nel mondo». Il terzo blocco è stato incentrato sul ‘food’ ed è stato affidato al pluripremiato chef sardo Roberto Petza e allo svedese Lotta Jorgensen, coeditor di Fool Magazine.
E’ stata la volta di ‘qualità della vita, natura e ambiente’: sono intervenuti Augusto Navone, direttore dell’Area Marina Protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo, capofila del progetto ‘Eccellenza naturale’, attivato dall’assessorato e che coordina il lavoro di tutte le nove aree protette della Sardegna. Navone ha molto apprezzato «la nuova visione della Regione proiettata verso il futuro, che fa marketing territoriale in maniera adeguata mettendo al centro sostenibilità ambientale e sociale». Dopo di lui, Donatella Bianchi, presidente WWF Italia e giornalista, ‘sarda acquisita’ come si è definita: «L’isola è un punto di riferimento da cui partire per comprendere quanto l’ambiente incida sul benessere». Quinto blocco incentrato sull’innovazione’: sono intervenuti gli imprenditori eco-sostenibili Daniela Ducato e Luca Ruiu, testimonial dell’‘Isola senza fine’ a Expo, il presidente del Crs4, Luigi Filippini, e l’amministratore unico di Porto Conte Ricerche, Sergio Uzzau.
Le conclusioni e la condivisione del modello con altre regioni, in particolare con il Lazio, affidati all’assessore Francesco Morandi e a Carla Collicelli, vicedirettore del Censis.

 

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«Expo Milano 2015 è un insieme di colori e popoli. Da italiana sono davvero orgogliosa di essere qui.»

E’ questo il commento di Eleonora Abbagnato, étoile dell’Opéra di Parigi e Direttrice del Corpo di Ballo del Teatro di Roma, in visita all’Esposizione Universale e madrina dell’evento “Human Milk Link” presso lo Spazio Me & We – Women For Expo. La presentazione sul Cardo è stata caratterizzata da un flashmob di mamme con i loro bambini per promuovere un progetto di servizio di raccolta a domicilio del latte materno che sarà operativo sul territorio di Milano a partire da ottobre.

«E’ importante portare il messaggio di Human Milk Link a Expo Milano 2015 – ha commentato la ballerina, in visita con le tre figlie Julia, Lucrezia Ginevra -, non c’è gioia più grande per una madre che stringere il suo bambino al petto e allattarlo. E’ essenziale fornire il nutrimento primario ai bambini e informare le madri di questa opportunità. Per questo sono molto contenta di riuscire a valorizzare l’iniziativa all’Esposizione Universale, dove il cibo e l’alimentazione sono sempre in primo piano.»

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Confronto sereno, questa sera, al Centro culturale di via Cattaneo, a Iglesias, con l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, nell’incontro organizzato dal Partito Democratico sulla riforma della rete ospedaliera.
Il clima, almeno tra i rappresentanti del Partito Democratico e l’assessore Luigi Arru, è apparso decisamente più sereno rispetto alle scorse settimane, quando sia il segretario provinciale Daniele Reginali sia quello cittadino Ubaldo Scanu e il capogruppo in Consiglio comunale Francesco Melis, avevano lanciato bordate pesantissime, chiedendo di riportare le cose allo stato precedente, in attesa del completamento dei lavori di sistemazione del CTO.
A riportare il sereno, a meno di 48 ore dallo sciopero generale proclamato dal Comitato per la salute del Sulcis Iglesiente, è stato l’impegno assunto dall’assessore su una rete di ospedali del Sulcis Iglesiente, un DEA di primo livello che differenzi i servizi ma equipari le strutture del CTO di Iglesias e del Sirai di Carbonia, il Punto nascite dove sono stati fatti gli investimenti di sicurezza e adeguamenti strutturali – il CTO (dotato anche di posti di rianimazione subintensiva).
«La mediazione politica ha dato i suoi risultati – ha detto Francesco Melis, capogruppo in Consiglio comunale – in una ricerca di potenziamento e miglioramento dei servizi sanitari di tutto il territorio.»
Prima dell’incontro pubblico al Centro culturale di via Cattaneo, l’assessore Arru ha partecipato ad un sopralluogo al CTO oer verificare lo stato dei lavori in corso, concluso con un incontro ristretto.
«Siamo qui per parlare e ascoltare – ha detto Luigi Arru -, ma non possiamo cadere nei localismo, dobbiamo avere una visione regionale e pensare alla qualità e alla sicurezza dell’assistenza sanitaria. La nostra intenzione, nel riformare la rete ospedaliera, non è quella di creare una classifica tra strutture o territori, ma tenere conto dei criteri legati ai bacini. Parliamo di fare rete, per indicare un’integrazione di saperi e competenze, ci deve essere l’idea della mobilità delle equipe, della condivisione della capacità professionale. Le nostre parole chiave sono sicurezza, appropriatezza, qualità. Queste tre cose vogliamo per i tutti i pazienti di tutta la regione.»
«Mi interessa sapere – ha aggiunto l’assessore regionale della Sanità -, cosa fa questo ospedale rispetto alla sicurezza dei cittadini del Sulcis, come fare a evitare doppioni, riuscendo a integrarsi in maniera intelligente. A breve sarà approvata la Rete territoriale con il nuovo sistema di emergenza – urgenza allora si avrà il quadro completo del futuro della sanità sarda.»
Luigi Arru, infine, ha assicurato di essere pronto a derogare a quanto previsto per il Sulcis dalla riforma della Rete.
«Invito tutti però – ha concluso l’assessore regionale della Sanità – a pensare all’interesse dei pazienti, anche di questo territorio.»

Riunione con Luigi Arru al CTO 1 Riunione con Luigi Arru al CTO 2 Riunione con Luigi Arru al CTO 3 Riunione con Luigi Arru al CTO 4 Riunione con Luigi Arru al CTO 5

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Confronto sereno, questa sera, al Centro culturale di via Cattaneo, a Iglesias, con l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, nell’incontro organizzato dal Partito Democratico.
Il clima, almeno tra i rappresentanti del Partito Democratico e l’assessore Luigi Arru, è apparso decisamente più sereno rispetto alle scorse settimane, quando sia il segretario provinciale Daniele Reginali sia quello cittadino Ubaldo Scanu e il capogruppo in Consiglio comunale Francesco Melis, avevano lanciato bordate pesantissime, chiedendo di riportare le cose allo stato precedente in attesa del completamento dei lavori di sistemazione del CTO.
A riportare il sereno, a meno di 48 ore dallo sciopero generale proclamato dal Comitato per la salute del Sulcis Iglesiente, è stato l’impegno assunto dall’assessore su una rete di ospedali del Sulcis Iglesiente, un DEA di primo livello che differenzi i servizi ma equipari le strutture del CTO di Iglesias e del Sirai di Carbonia, il Punto nascite dove sono stati fatti gli investimenti di sicurezza e adeguamenti strutturali – il CTO (dotato anche di posti di rianimazione subintensiva).
“La mediazione politica ha dato i suoi risultati – ha detto Francesco Melis, capogruppo in Consiglio comunale – in una ricerca di potenziamento e miglioramento dei servizi sanitari di tutto il territorio.”
Prima dell’incontro pubblico al Centro culturale di via Cattaneo, l’assessore Arru ha partecipato ad un sopralluogo al CTO oer verificare lo stato dei lavori in corso, concluso con un incontro ristretto.
“Suamo qui per parlare e ascoltare – ha detto Luigi Arru -, ma non possiamo cadere nei localismo, dobbiamo avere una visione regionale e pensare alla qualità e alla sicurezza dell’assistenza sanitaria. La nostra intenzione, nel riformare la rete ospedaliera,
non è quella di creare una classifica tra strutture o territori, ma tenere conto dei criteri legati ai bacini. Parliamo di fare rete, per indicare un’integrazione di saperi e competenze, ci deve essere l’idea della mobilità delle equipe, della condivisione della capacità professionale. Le nostre parole chiave sono sicurezza, appropriatezza, qualità. Queste tre cose vogliamo per i tutti i pazienti di tutta la regione.”
“Mi interessa sapere – ha aggiunto l’assessore regionale della Sanità -, cosa fa questo ospedale rispetto alla sicurezza dei cittadini del Sulcis, come fare a evitare doppioni, riuscendo a integrarsi in maniera intelligente. A breve sarà approvata la Rete territoriale con il nuovo sistema di emergenza – urgenza allora si avrà il quadro completo del futuro della sanità sarda.”
Luigi Arru, infine, ha assicurato di essere pronto a derogare a quanto previsto per il Sulcis dalla riforma della Rete.
“Invito tutti però – ha concluso l’assessore regionale della Sanità – a pensare all’interesse dei pazienti, anche di questo territorio.”

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Confronto sereno, questa sera, al Centro culturale di via Cattaneo, a Iglesias, con l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, nell’incontro organizzato dal Partito Democratico.
Il clima, almeno tra i rappresentanti del Partito Democratico e l’assessore Luigi Arru, è apparso decisamente più sereno rispetto alle scorse settimane, quando sia il segretario provinciale Daniele Reginali sia quello cittadino Ubaldo Scanu e il capogruppo in Consiglio comunale Francesco Melis, avevano lanciato bordate pesantissime, chiedendo di riportare le cose allo stato precedente in attesa del completamento dei lavori di sistemazione del CTO.
A riportare il sereno, a meno di 48 ore dallo sciopero generale proclamato dal Comitato per la salute del Sulcis Iglesiente, è stato l’impegno assunto dall’assessore su una rete di ospedali del Sulcis Iglesiente, un DEA di primo livello che differenzi i servizi ma equipari le strutture del CTO di Iglesias e del Sirai di Carbonia, il Punto nascite dove sono stati fatti gli investimenti di sicurezza e adeguamenti strutturali – il CTO (dotato anche di posti di rianimazione subintensiva).
“La mediazione politica ha dato i suoi risultati – ha detto Francesco Melis, capogruppo in Consiglio comunale – in una ricerca di potenziamento e miglioramento dei servizi sanitari di tutto il territorio.”
Prima dell’incontro pubblico al Centro culturale di via Cattaneo, l’assessore Arru ha partecipato ad un sopralluogo al CTO oer verificare lo stato dei lavori in corso, concluso con un incontro ristretto.
“Suamo qui per parlare e ascoltare – ha detto Luigi Arru -, ma non possiamo cadere nei localismo, dobbiamo avere una visione regionale e pensare alla qualità e alla sicurezza dell’assistenza sanitaria. La nostra intenzione, nel riformare la rete ospedaliera,
non è quella di creare una classifica tra strutture o territori, ma tenere conto dei criteri legati ai bacini. Parliamo di fare rete, per indicare un’integrazione di saperi e competenze, ci deve essere l’idea della mobilità delle equipe, della condivisione della capacità professionale. Le nostre parole chiave sono sicurezza, appropriatezza, qualità. Queste tre cose vogliamo per i tutti i pazienti di tutta la regione.”
“Mi interessa sapere – ha aggiunto l’assessore regionale della Sanità -, cosa fa questo ospedale rispetto alla sicurezza dei cittadini del Sulcis, come fare a evitare doppioni, riuscendo a integrarsi in maniera intelligente. A breve sarà approvata la Rete territoriale con il nuovo sistema di emergenza – urgenza allora si avrà il quadro completo del futuro della sanità sarda.”
Luigi Arru, infine, ha assicurato di essere pronto a derogare a quanto previsto per il Sulcis dalla riforma della Rete.
“Invito tutti però – ha concluso l’assessore regionale della Sanità – a pensare all’interesse dei pazienti, anche di questo territorio.”

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È in corso, nella sala riunioni del Centro culturale di via Cattaneo, a Iglesias, l’incontro organizzato dal Partito Democratico con l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, per un confronto sul progetto di riforma della rete ospedaliera approvato dalla Giunta regionale il 28 luglio scorso. L’incontro arriva a meno di 48 ore dalla giornata di sciopero generale organizzato a Iglesias dal Comitato per salute del Sulcis Iglesiente in aperta contestazione con le proposte contenute nel progetto della Giunta Pigliaru.
Partecipano all’incontro, tra gli altri, il sindaco Emilio Gariazzo, il segretario provinciale Daniele Reginali, il capogruppo in Consiglio comunale Francesco Melis e il capogruppo in Consiglio regionale Pietro Cocco.
L’assessore, nel suo intervento introduttivo, ha difeso le proposte fatte, suscettibili di miglioramenti attraverso il confronto con le diverse realtà locali ma improntate sulla volontà di offrire una sanità migliore con le risorse a disposizione, con una razionalizzazione dei servizi.
Prima dell’incontro al Centro culturale di via Cattaneo, l’assessore Arru ha partecipato ad un incontro al Centro Traumatologico, dove sono in corso importanti lavori di adeguamento delle strutture, al cui termine verrà ospitato il Punto nascita, la temporanea dislocazione del quale, all’ospedale Sirai di Carbonia è stata al centro di tante polemiche.

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Fabio Aru attacca ma non stacca Tom Dumoulin, nella 18ª tappa e la Vuelta resta ancora in bilico per 3″, a tre tappe dalla conclusione. Il campione di Villacidro le ha tentate tutte sulla salita finale, posta a una decina di chilometri dall’arrivo, ma il leader della classifica generale gli è rimasto attaccato senza mai concedergli un metro ed alla fine ha anche tentato di guadagnare qualche secondo in pianura, senza successo.

La tappa è stata vinta dall’irlandese Nicholas Roche, figlio di Stephen Roche, grande campione degli anni ’80, vincitore nel 1987 di Giro d’Italia, Tour de France e Campionato mondiale su strada.

Fabio Aru ci riproverà sicuramente domani, in una 19ª tappa che presenta un tracciato insidioso, con un arrivo in salita.

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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

«Con la trasformazione dell’Ente foreste nell’Agenzia Forestas il bosco torna al centro dell’azione di governo della Regione, come bene pubblico capace di generare sviluppo e lavoro in un quadro di sostenibilità ambientale e tutela delle biodiversità.»

Lo ha dichiarato il Commissario straordinario dell’Ente foreste Giuseppe Pulina, aprendo il ciclo della audizioni della quarta commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd), sulla nuova legge forestale della Sardegna.

«Le novità principali del provvedimento – ha aggiunto Pulina – sono la trasformazione dell’Ente in Agenzia, che inquadra le attività tradizionali dell’Ente in una missione più ampia, l’apertura a filiere produttive finora poco sviluppate come il turismo, la semplificazione della governance con la figura dell’amministratore unico affiancato da un direttore esecutivo, ed il rapporto più stretto con gli Enti locali per quanto riguarda la programmazione.»

«Con la riforma – ha poi spiegato il direttore generale dell’Ente foreste Antonio Casula – sarà possibile far emergere una serie di attività di silvicoltura attiva che possono garantire ritorni economici molto interessanti sui territori, tenendo presente che operiamo su una superficie di 220.000 ettari (la più grande area boschiva d’Italia) e che, attualmente, oltre il 40% del lavoro è dedicato alla prevenzione degli incendi; i margini di sviluppo ci sono tutti.»

Nel dibattito sviluppatosi dopo le relazioni dei vertici dell’Ente foreste hanno preso la parola i consiglieri regionali Daniela Forma, Giuseppe Meloni e Salvatore Demontis del Pd ed Oscar Cherchi di Forza Italia.

Il presidente della commissione Antonio Solinas, in particolare, ha ricordato che «dopo il rinnovo del contratto dei dipendenti regionali, è necessario che la nuova legge forestale intervenga anche sull’inquadramento giuridico ed economico del personale, percorrendo una strada nuova rispetto alla legge 31». Sul punto, il commissario straordinario dell’Ente foreste Giuseppe Pulina ha manifestato la sua disponibilità, tenendo conto sia della natura di ente pubblico che assumerà la nuova Agenzia Forestas che della recente approvazione della c.d. riforma Madia che, da una parte, semplifica la disciplina normativa della pubblica amministrazione e, dall’altra, introduce nuove figure contrattuali.

Uno specifico approfondimento è stato dedicato alla filiera del sughero, su proposta del consigliere Giuseppe Meloni (Pd) che ha sollecitato fra l’altro l’individuazione di nuove risorse per il settore.

La parte della legge che si occupa del sughero, ha affermato il commissario straordinario Pulina, «può essere senz’altro migliorata, anche perché gravi fenomeni di erosione naturale rischiano di far scomparire il sughero da tutto il Mediterraneo nei prossimi 100 anni; quindi dobbiamo seminare oggi e lavorare molto per evitare di perdere una risorsa importante per il nostro settore manifatturiero e per l’indotto».

Successivamente le audizioni sono proseguite con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.

A nome della Confederdia, il segretario regionale Ugo Tanchis ha sostenuto che «c’è sicuramente bisogno di una riforma, ma il disegno di legge 218 trascura alcuni dati molto importanti per l’Ente foreste, dove ci sono pochissime figure amministrative e moltissimi operai; l’età media complessiva di 52 anni, inoltre, appare inadeguata per una struttura che richiede molto impegno fisico, spesso in condizioni difficili». «Il contratto dell’Ente – ha concluso – va poi armonizzato con quello del sistema-Regione».

Per l’Ugl, il responsabile regionale Sandro Pileri ha definito il disegno di legge di riforma «tardivo e  comunque poco originale rispetto al quadro normativo nazionale». Pileri ha poi espresso preoccupazione sia per i difficili problemi legati al contratto del personale che per la volontà di “privatizzazione” che sembra ispirare il progetto di riforma.

Secondo lo Snaf, rappresentato dal segretario regionale Mario Foltz «l’Ente foreste doveva continuare ad esistere, mentre la nuova Agenzia poteva essere creata con un percorso separato». «A nostro giudizio – ha aggiunto – non ci sono grandi cambiamenti e non è chiaro il nuovo modello organizzativo; restano aperte, invece, tutte le questioni che riguardano il personale, cui viene applicato un contratto di dubbia legittimità non negoziato fra le parti”.

Le audizioni sulla legge forestale della Sardegna proseguiranno, compatibilmente con i lavori dell’Aula, con gli interventi dell’Anci Sardegna e delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.

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Sabato 12 e domenica 13 settembre è in programma a Laconi, la Festia di Sant’Uberto, patrono dei cacciatori sardi.

I festeggiamenti prenderanno il via con le gare di tiro al piattello, abilità cinofile e attività dimostrative, fossa e percorso di caccia, tiro alla sagoma mobile e fissa, e proseguiranno per tutta la giornata di domenica 13, attorno al parco “Su Dominariu”. La manifestazione, giunta alla seconda edizione sotto l’egida dell’Unione cacciatori Sardegna ed in collaborazione con Regione, Pro Loco di Laconi e Monastir, Sardegna Foreste e Corpo forestale e di vigilanza ambientale, si svolge con un intento chiaro: «Vogliamo valorizzare – dicono il presidente dell’Ucs Bonifacio Cuccu e Modesto Fenu – tutte le espressioni correlate all’attività venatoria, ivi compresa la cinofilia, con particolare riguardo al settore paesaggistico e alla presentazione di prodotti artigianali, senza poi tralasciare gli aspetti legati all’enogastronomia ed alla cultura culinaria venatoria».

Il prologo sarà contrassegnato dalle competizioni di tiro, nelle campagne in località Corongiu Era, per tutta la giornata di sabato. La kermesse entrerà nel vivo domenica mattina con il raduno dei cacciatori nell’oasi attorno al centro del Sarcidano. Si prevede una numerosa partecipazione degli appassionati, con le divise da caccia, e di una folta rappresentanza di famiglie. Alle 9.30 si svolgerà una tavola rotonda sul tema “Una nuova legislazione sull’attività venatoria e il governo dell’ambiente e delle risorse rigenerabili. Dovere morale verso le future generazioni”. I lavori saranno coordinati da Modesto Fenu, che ha presentato il disegno di legge per mettere ordine al settore. Parteciperanno il presidente della Regione Francesco Pigliaru, gli assessori regionali della Difesa dell’ambiente, dei Lavori pubblici, della Sanità e degli Enti locali Donatella Spano, Paolo Maninchedda, Luigi Arru e Cristiano Erriu, Antonio Casula (responsabile dell’Ente Foreste), il presidente della Coldiretti Giambattista Cualbu, Andrea Cortis (Associazione armieri sardi) e il responsabile dell’Ucs Bonifacio Cuccu.

All’interno della location saranno presenti diversi stand che ospiteranno delle mostre sulle armi antiche e moderne, un’esposizione di coltelli sardi e riproduzione del neolitico del maestro Giuseppe Cabras, degli stand sull’attività archeologica sperimentale (dalle ceramiche ai metalli sino ai gioielli), delle mostre su fauna selvatica e prodotti artigianali isolani. Sono previsti dei percorsi guidati per bambini e famiglie. Alle 11.30 è prevista la celebrazione della messa solenne presieduta dall’arcivescovo Arrigo Miglio, accompagnata dai canti del coro di Laconi, con la recita della preghiera dei cacciatori e la benedizione dei cani e dei fucili. Alle 13.30 ci sarà il pranzo con la degustazione di prodotti locali della tradizione isolana. L’evento proseguirà nel pomeriggio, con una gara gastronomica di cucina del cinghiale. Alle 17.00 una dimostrazione balistica nelle campagne attorno al parco, poi “Sa rodia de is Cassadoris” (le più grosse bugie sulla caccia). Alle 18.00 la suggestiva esibizione dei falconieri. Sino alla tarda serata canti e balli della tradizione isolana, con i gruppi folk di Laconi, Monastir e Gadoni. Si concluderà con l’esibizione del gruppo rock “I vecchi amici”. Un evento imperdibile, dunque, per i cacciatori e le famiglie che per un giorno potranno riscoprire una giornata a contatto con l’ambiente e le tradizioni sarde.

Arrigo Miglio copia