24 December, 2024
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Giovedì 1° ottobre, dalle 9.30 alle 17.30, nella sede del Parco tecnologico della Sardegna, a Pula, l’esperto di marketing digitale Andrea Albanese terrà un seminario dal titolo “Social Media Lead Generation”.

Saranno illustrate le principali tecniche di “lead generation” – la costruzione di contatti con i potenziali clienti – attraverso i social network, identificando obiettivi, strategie e migliori pratiche. Saranno inoltre riportati alcuni esempi pratici riferiti alle diverse piattaforme (Facebook, Twitter, LinkedIn, Slideshare, Pinterest) con una valutazione dei pro e contro.

Andrea Albanese, è uno dei massimi esperti italiani di marketing digitale e di comunicazione sui social media. Insegna marketing digitale presso la Business school del Sole 24 Ore, e da tre anni organizza l’edizione italiana del “Social Media Marketing Day”.

L’evento è l’ottavo di un ciclo di nove seminari intitolato “Strategie per le imprese”, organizzato da Sardegna Ricerche con l’obiettivo di fornire alle imprese strumenti operativi per gestire il cambiamento. Il ciclo di seminari si svolge nell’ambito del progetto INNOVA.RE, Innovazione in Rete, finanziato dalla Regione Sardegna (PO FESR Sardegna 2007-2013).

Il seminario è riservato alle imprese e il numero dei partecipanti è limitato a 40 (uno per ciascuna impresa).

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Non ci sono stati i disastri tanto temuti, dopo che l’allerta meteo di elevata criticità codice rosso emanata dalla Protezione civile, in base alla quale molti sindaci, sia nel Sulcis Iglesiente sia nel Cagliaritano, hanno disposto la chiusura di tutte le scuole, ma le piogge intense cadute ieri in molti centri hanno creato molti problemi. Strade allagate in diversi quartieri sia a Iglesias sia a Carbonia (le foto allegate sono state scattate da Fabio Murru a Carbonia, in via Dalmazia, all’incrocio tra via Mazzini e via Angioy e sul rio Cannas) con grossi disagi sia per gli automobilisti in transito sia per i residenti delle zone più soggette a subire l’invasione dell’acqua.

Assodato che, davanti a piogge eccezionali, anche tutte le azioni preventive rischiano di non essere sufficienti ad evitare completamente i disagi, vanno comunque effettuati tutti gli interventi necessari per liberare gli scarichi dai materiali accumulati negli ultimi mesi e consentire il massimo scorrimento possibile delle acque.

Via Dalmazia 1 Rio CannasVia Mazzini.pg

 

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Logo Abbanoa

L’Antitrust ha irrogato una sanzione complessiva di un milione e 80mila euro ad Abbanoa, gestore unico del servizio idrico integrato in Sardegna, per tre pratiche commerciali scorrette realizzate nel periodo 2011-2015 nei confronti di numerosi consumatori in Sardegna.

Lo rende noto l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, in un comunicato pubblicato oggi sul suo sito internet, unitamente al testo del provvedimento.

La sanzione è arrivata a conclusione di un’indagine condotta dall’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato sulla base di circa seicento segnalazioni di consumatori e associazioni di consumatori, tra cui in particolare l’Adiconsum regionale, nonché tenendo conto del parere reso dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI), nell’ambito del protocollo d’intesa con la stessa Agcm. Nel corso del procedimento, sono stati svolti due accertamenti ispettivi con la collaborazione del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

«Pur prendendo atto delle difficoltà finanziarie e degli ostacoli incontrati da Abbanoa nel subentro ai precedenti gestori – si legge nel comunicato -, l’Antitrust ha valutato che alcune pratiche commerciali messe in atto dalla società non fossero rispondenti alla diligenza professionale attesa da un gestore che opera in regime di monopolio per la fornitura di un bene vitale ed essenziale quale l’acqua e che dispone, per la riscossione dei crediti, di una importante leva commerciale come la minaccia di interrompere il servizio.

In particolare, dall’istruttoria sono emerse diverse condotte scorrette tenute da Abbanoa nella fase di accertamento, verifica e fatturazione dei consumi: mancata effettuazione delle letture periodiche, con conseguente invio di fatture di conguaglio di elevata entità; fatturazione sulla base di stime rivelatesi eccessivamente elevate; mancato rispetto della periodicità di fatturazione prevista; fatturazione di servizi di depurazione non resi; indicazione nelle fatture di morosità non effettive; applicazione di procedure che ponevano sui consumatori gran parte dell’onere di pagamento dell’acqua non consumata, a causa di perdite occulte nell’impianto idrico; invio di bollette relative a consumi pluriennali di elevato importo, in assenza di un’adeguata informazione circa l’applicazione di nuove tariffe a seguito del subentro nelle precedenti gestioni. A giudizio dell’Agcm, si tratta di condotte connotate da una mancanza di diligenza e idonee a determinare nei consumatori un indebito condizionamento ovvero a ottenere il pagamento di importi non dovuti o corrispondenti a consumi non effettuati. Con riferimento a tale pratica l’Antitrust ha comminato una sanzione pari a 400.000 euro, al netto della significativa riduzione per le condizioni finanziarie disagiate e per le difficoltà di gestione che Abbanoa ha dovuto superare.

Abbanoa ha posto ostacoli inoltre al subentro in utenze esistenti, inibendo l’ingresso su utenze morose anche nel caso di richieste di terzi estranei e non morosi: ciò ha provocato un indebito condizionamento ai consumatori che potevano essere indotti al pagamento delle morosità dal precedente titolare. Per questa condotta, l’Antritrust ha comminato una sanzione di 80.000 euro, al netto delle attenuanti.

Gravissime inefficienze si sono registrate infine nella gestione dei reclami, che hanno condotto alla mancata sospensione delle procedure di riscossione e interruzione delle utenze in pendenza di esame del reclamo, nel contesto di energiche politiche di contrasto alla morosità mediante distacco dell’utenza. Rilevano, in particolare, moltissimi reclami assolutamente non gestiti (i cosiddetti “reclami fuori format”), l’inadeguata gestione dei numerosi reclami che eccepivano la prescrizione dei crediti che non sospendevano le procedure di riscossione e lunghissimi tempi di risposta per i restanti reclami gestiti. Per quanto riguarda tale condotta, l’Autorità ha ritenuto di applicare una sanzione di 600.000 euro, al netto delle attenuanti.

La società Abbanoa – conclude il comunicato – dovrà comunicare all’Agcm le modifiche apportate per superare le criticità accertate.»

 

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Sandro Serreli, già sindaco di Sinnai, è il nuovo coordinatore provvisorio della Federazione di Sel di Cagliari. E’ stato scelto ieri dal coordinamento provinciale, convocato dal tesoriere provinciale Massimo Strazzeri, alla presenza della presidente della commissione di garanzia della Federazione di Cagliari, su mandato dell’assemblea provinciale del 18 settembre. La nomina è stata fatta al fine di convocare l’assemblea provinciale per definire l’elezione del nuovo coordinatore federale e gestire l’ordinaria amministrazione.

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Stamani, i laboratori di Ingegneria (Cittadella Universitaria di Monserrato) hanno ospitato il BBBUSDAY, evento finale del progetto B.B.Bu.S. – Box Bull Bus Simulator. Gli specialisti hanno presentato i risultati del progetto realizzato dal dipartimento di Ingegneria civile ambientale e architettura dell’Università di Cagliari in collaborazione con il CenTraLabs, l’Arst e Dedoni Turismo.

Il simulatore prevede un test costruito su un tracciato misto: venti chilometri sulla SS 554 e nel centro di Cagliari, venti tra Sarule e Gavoi (SS 128) e altrettanti tra Tempio e Luogosanto (SS 133).

«La ricerca compie passi da gigante anche per quanto riguarda la sicurezza dei conducenti e degli utenti: il simulatore permette di testare stress, fatica, vista, postura e anche il posizionamento degli apparati, dal volante alle leve. La sicurezza – ha detto Paolo Fadda, ordinario di progettazione dei sistemi di trasporti e amministratore unico dei laboratori Centralabs – è al centro della nostra mission».

Il simulatore è fondamentale anche per la formazione: «Abbiamo riprodotto una cabina uguale a quella del bus Mercedes Citaro 0530, usato anche dal Ctm a Cagliari, con piattaforma mobile, suoni e rumori in Dolby surround su schermi con visuali a 180 gradi. Inoltre, il lay out virtuale di simulazione rileva tutte le difficoltà che un autista incontra per strada. La situazione, dal punto di vista visivo, acustico, dei movimenti e delle vibrazioni – ha spiegato Gianfranco Fancello, responsabile scientifico del progetto e docente dell’ateneo di Cagliari – è per i conducenti reale e totalmente immersiva».

Il progetto, della durata di 14 mesi è costato 208mila euro ed ha avuto come obiettivo «la trasformazione del simulatore di ralla portuale Box Bull in un sistema di simulazione per la guida di autobus urbani ed extraurbani, finalizzato ad addestrare i conducenti professionisti e in grado di ridurre gli effetti da stress psicofisico», ha aggiunto il professor Fadda. «B.B.Bu.S. è uno strumento tecnologicamente innovativo al servizio della ricerca e della formazione, in grado – ha precisato Gianfranco Fancello di simulare totalmente le condizioni di guida di un autobus.»

Il B.B.Bu.S. è stato sviluppato nell’ambito di Box Bull Bus Simulator, progetto di sviluppo congiunto Università-Impresa finanziato dall’intervento Innovare.re (POR FESR 2007-2013) finanziato per sei anni dalla Regione Sardegna con 25 milioni di euro. «Siamo orgogliosi di poter presentare un progetto innovativo, ad alto valore aggiunto e immediatamente spendibile sui mercati del lavoro», ha scandito Annalisa Bonfiglio, prorettore per il territorio e l’innovazione dell’Università di Cagliari»ì.

I laboratori CentraLabs hanno ospitato interventi di Bruno Leban (dipartimento ingegneria meccanica), Francesco Congiu (Didaxa), Marco Naseddu (Centro programmazione regionale), Fabiola Nucifora (Centralabs) e Carlo Poledrini (Arst). In video le relazioni di Agostino Bruzzone e Francesco Galante (docenti degli atenei di Genova e Napoli-Federico II).

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Anche il coordinatore regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa, prende posizione sulla vertenza Saremar.

«No al licenziamento dei lavoratori della Saremar – dice Michele Cossa -. La Giunta non può stare a guardare mentre tante famiglie vengono gettate sul lastrico. Il diritto al trasporto nelle isole minori, così come la sorte dei 167 lavoratori interessati, non può essere trattato come un generico problema dei trasporti isolani ma deve essere affrontato come argomento prioritario e di straordinaria importanza per la Sardegna. Ii lavoratori stanno difendendo non solo il loro posto di lavoro e la dignità delle 167 famiglie che di tale reddito possono vivere, ma anche il diritto al trasporto degli abitanti nelle isole minori.»

«Il licenziamento dei lavoratori Saremar – aggiunge Michele Cossa – non può passare e deve vedere la pubblica amministrazione impegnata nella difesa dei livelli occupazionali attuali. La Giunta regionale ha un atteggiamento bipolare quando non contesta i licenziamenti della Saremar, giustificandosi con l’inesistenza di alternative alla gara internazionale ed alla privatizzazione, ma continua a finanziare Abbanoa per evitarne la bancarotta. Il trasporto marittimo tra le isole non può considerato “trasporto locale”, in quanto anche il Piano regionale dei trasporti impone di garantire i collegamenti, in qualunque condizione di domanda e di tutela di uno schema tariffario che tenga conto degli aspetti sociali dei residenti e di sviluppo economico legati al turismo.»

«La Giunta deve urgentemente approfondire l’attuale situazione dei collegamenti effettuati dalla Saremar, con particolare attenzione ai livelli occupazionali ed alle ricadute economiche sul territorio isolano – conclude Michele Cossa -, valutando con la dovuta attenzione la soluzione di una gestione pubblico-privata (51% pubblico) coinvolgendo l’Azienda Arst  che già garantisce i trasporti via terra.»

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Domani, mercoledì 30 settembre 2015, alle ore 9.00, l’Autoditorium della Sotacarbo nella Grande Miniera di Serbariu, ospiterà il convegno “L’Educazione all’imprenditorialità – Quali prospettive nella scuola superiore?”, organizzato dall’Istituto di Istruzione Superiore Cesare Beccaria di Carbonia, dall’Istituto Tecnico – Settore Economico di Carbonia, e dall’Istituto professionale – settore Servizi per l’Agricoltura di Santadi e Villamassargia,

l convegno si propone di focalizzare l’attenzione sull’introduzione nella scuola dell’educazione all’imprenditorialità attualmente oggetto di discussione in Italia e in Europa.

Questi gli spunti di riflessione sui quali si incentrerà il dibattito:

L’educazione all’imprenditorialità nei programmi scolastici?

Come specifica disciplina?

Quali modalità di insegnamento/apprendimento?

Formazione/aggiornamento docenti?

Quali azioni da parte dei decisori in materia di istruzione e di politica scolastica ?

Raccordo/dialogo tra sistema istruzione/formazione/lavoro e sistema imprenditoriale?

Il convegno è patrocinato dal comune di Carbonia.

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Venerdì 2 ottobre, alle 21:00, al Teatro Centrale di Carbonia, organizziamo la proiezione (seconda anteprima regionale) del film “La nostra quarantena” di Peter Marcias, presentato in anteprima alla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro e successivamente al 31° Alexandria International Film Festival (Egitto) e al Milano Film Festival. Saranno presenti e incontreranno il pubblico il regista Peter Marcias e gli attori protagonisti Moisè Curia e Francesca Neri.

L’ingresso sarà libero e gratuito e verrà garantito a partire da mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

In allegato la locandina dell’evento, la brochure e la locandina ufficiale del film e le foto dei nostri ospiti.

Il film è una storia calata nel presente che parla di diritti negati e solidarietà, lavoro, giovani di fronte ad un punto incerto. Maggio 2013, porto di Cagliari. 15 lavoratori marocchini entrano in sciopero e difendono il loro lavoro. Rinunciano volontariamente alla loro libertà nella speranza di conservare il lavoro, di recuperare i salari arretrati. La nave è la loro casa temporanea, dove dormono, mangiano, pregano, rispettano il Ramadan. Maria (Francesca Neri) è una docente dell’università di Roma che affida a un suo studente, Salvatore (Moisè Curia), una ricerca sulla vicenda cagliaritana. Un’esperienza non solo di studio ma pure di vita che porterà il ragazzo a interrogarsi sul proprio futuro. Sospeso tra precarietà e smarrimento, avverte come un senso di confusione che lo spinge ad immaginare di lasciare l’Italia. Un futuro incerto tanto quanto quello dei marinai. Tutti vittime di una “volontaria” quarantena.

francesca-neri Peter Marcias - Tavolara 2015 Moisè Curia La-Nostra-Quarantena-Poster-Locandina-2015

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L’ANAP Sardegna in merito alla spending review del ministero della Sanità.

«Da sempre siamo convinti – dice Paola Montis, presidente regionale dell’ANAP – Pensionati Confartigjanato Sardegna – che la spesa sanitaria italiana sia stata gonfiata dagli sprechi e che ora sia possibile fare economie senza compromettere il livello delle prestazioni, agendo sull’appropriatezza delle prestazioni stesse. Siamo, però, preoccupati che la proposta del Governo di limitare l’accesso a molte prestazioni e accertamenti sanitari, se finalizzata al solo scopo di reperire risorse, sia una minaccia per la tutela della salute dei cittadini e la negazione del principio della prevenzione su cui si deve basare il servizio sanitario pubblico

«I nostri anziani hanno bisogno di essere rassicurati e di avere risposte adeguate dal Sistema sanitario anche attraverso un migliore e più continuo rapporto con i medici, specialmente con quelli di famiglia, cosa che – aggiunge la Montis – non è in contrasto con una loro responsabilizzazione nella gestione del rapporto medico-paziente. L’ANAP, del resto, fa e continuerà a fare la sua parte affinché anche negli anziani cresca la cultura della corretta utilizzazione delle strutture del Servizio Sanitario e dell’uso appropriato dei medicinali

«Il rischio con questa proposta – conclude la presidente dell’ANAP Sardegna – è che i medici, per non incorrere in sanzioni da parte delle autorità sanitarie, siano restii a concedere approfondimenti dello stato di salute dei loro assistiti, con due possibili rischi: o di lasciare che non si mettano in atto in tempo adeguate terapie, o di costringere i soggetti (quelli che ne hanno le facoltà) a ricorrere ad accertamenti presso strutture private, con buona pace del servizio pubblico

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Infuria la polemica politica sul caso Saremar. Il capogruppo di Area popolare sarda, Gianluigi Rubiu, ha chiesto la convocazione immediata della IV commissione del consiglio regionale sulle banchine dello scalo di Carloforte per approfondire le problematiche legate alla vertenza Saremar. E, soprattutto, la revoca immediata dei licenziamenti adottati dalla compagnia di navigazione, con oltre 200 lavoratori diretti ed un centinaio di dipendenti dell’indotto a forte rischio.

«E’ un grave danno d’immagine per la Sardegna dal punto di vista turistico e occupazionale – denuncia Gianluigi Rubiu -. In particolare, il Sulcis Iglesiente si vedrebbe colpito, ancora una volta, con la perdita di ulteriori posti di lavoro, mettendo a rischio il sistema dei trasporti locale con le isole minori.»

Non è un caso che i lavoratori della compagnia abbiano incrociato le braccia anche ieri con un sit-in nei porti isolani gestiti dall’azienda. «La Saremar – conclude Gianluigi Rubiu – ha una storia da salvaguardare. Non può essere ceduta ai privati senza regole. Appare opportuno salvaguardare in tutti i modi i livelli occupativi sia diretti che indiretti dell’azienda, oltreché i collegamenti forniti dalla società con Carloforte, La Maddalena, Palau e persino la Corsica.»

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