26 December, 2024
Home2015Settembre (Page 43)

[bing_translator]

Per la CISL, la tanto agognata Spending Review rischia di produrre effetti devastanti per la provincia di Oristano. Nel nome di un presunto risparmio economico, infatti, si sta producendo la desertificazione dei servizi nel territorio.

«La chiusura dell’Ente Provincia, senza avere chiara l’idea del nuovo Ente Intermedio che dovrà sostituirla, la decisione di non nominare un nuovo Prefetto con la chiara intenzione di portare alla soppressione della Prefettura, la chiusura e il ridimensionamento degli Uffici Postali, la progressiva diminuzione dei dipendenti INPS (a causa dei pensionamenti senza reintegro), l’accorpamento della Direzione Lavoro di Oristano alla sede di Cagliari, il riordino della rete ospedaliera, ed infine la smobilitazione del NPI (ultimo baluardo del ministero della Difesa nel territorio), rappresentano un parziale elenco di ciò che sta avvenendo e continuerà a succedere in autunno – dice Federica Tilocca, segretario generale della CISL di Oristano -. Tutto questo non potrà che ripercuotersi sulla vita dei cittadini in maniera pesante; con conseguenze ancora più gravi nelle fasce più dei deboli della società a cominciare dai pensionati, dai disoccupati e dai lavoratori in difficoltà.»

[bing_translator]

Le musiche coinvolgenti della Bahrain Police Music Band hanno aperto le celebrazioni del National Day del Bahrain. La storica formazione, composta da oltre cinquanta musicisti, per l’occasione, sotto la guida del Maestro Mubarak, ha eseguito dal vivo gli inni nazionali. Una giornata impreziosita dalla presenza di personaggi di primo piano dello scenario internazionale, a cominciare dal Principe ereditario del Regno, Salman bin Hamad Al-Khalifa, dal presidente di Alitalia, Luca Cordero di Montezemelo, dal Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, e dal sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Mario Cassano.

A sottolineare l’importanza della partecipazione del Paese del Golfo Persico a Expo Milano 2015 è stata il Commissario Generale del Padiglione, Shaikha Mai Bint Mohammad Al-Khalifa, che ha voluto ricordare il prezioso patrimonio storico e culturale del Bahrain, sottolineando l’impegno personale del Principe Ereditario nella valorizzazione del Regno e della sua immagine davanti al mondo. «Siamo felici dei numerosi ospiti che visitano ogni giorno il nostro spazio espositivo – ha concluso Al-Khalifa -, un’opportunità unica per far conoscere le nostre qualità e ricchezze artistiche e naturalistiche.»

Il sottosegretario Cassano ha tessuto le lodi della presenza bahreinita all’Esposizione Universale: «Il Padiglione Archeologia del verde è bellissimo, si ispira all’antica tradizione agraria del Regno favorita dalle sorgenti di acqua dolce che rendono la terra ricca di prodotti agricoli. La struttura è concepita come un paesaggio di orti botanici con piante che danno frutti in momenti diversi. Il Regno del Barhain a Expo Milano 2015 vuole inoltre dimostrare l’interesse per nuovi modelli di sviluppo e l’importanza dell’economia diversificata. Il Regno sta investendo nell’internazionalizzazione delle imprese e l’interscambio con l’Italia sarà rafforzato da politiche innovative».

Le celebrazioni sono proseguite con le spettacolari esibizioni della Barhain Music Police Band lungo il Decumano e di fronte al Padiglione del Barhain. Durante la giornata, inoltre, si sono tenute degustazioni di prodotti tipici della nazione asiatica, come il caffè arabo, gli “Halwa”, dolci tradizionali preparati con noci, farina di mais, zafferano e cardamomo, e succhi di frutta esotici.

AV8Q8888B43O9299 B43O9291 B43O9261 B43O9186 AV8Q9093 AV8Q9079 AV8Q9058  AV8Q8837 AV8Q8807 AV8Q8798 AV8Q8788 AV8Q8784 AV8Q8779 AV8Q8772 AV8Q8744 AV8Q8702 AV8Q8687 AV8Q8668 AV8Q8569 AV8Q8507 AV8Q8487 AV8Q8457 AV8Q8435 AV8Q8394 AV8Q8308 AV8Q8242

[bing_translator]

[bing_translator]

Organizzato dalla Società ciclistica Speed Bike Uta, con la collaborazione del Consorzio Vivi Uta, che riunisce gli artigiani, i commercianti e gli imprenditori del centro campidanese, si terrà domenica 6 settembre, il primo “Trofeo degli Imprenditori Città di Uta”.

La gara ciclistica, che vedrà impegnati numerosi atleti provenienti da società di diversi comuni da tutta l’isola, si svolgerà su un circuito cittadino con partenza da via Mascagni, alle ore 17.00.

Come è ormai consuetudine nelle manifestazioni organizzate dalla Società Speed Bike Uta, il discorso sociale è sempre in primo piano e anche stavolta il presidente Stefano Murtas ha voluto coinvolgere l’Associazione Noi Solidali Onlus di Uta e la Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga, per inserire in una giornata all’insegna dello sport anche i messaggi di solidarietà e di prevenzione e informazione alla droga.

[bing_translator]
Nuovo appuntamento, presso la saletta del Portico adiacente il Teatro Centrale, con la manifestazione artistica “12×12”, voluta dall’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, in collaborazione con gli artisti cittadini.
Il nuovo appuntamento è con la mostra “Sculture” di Luigi Angius, che sarà inaugurata sabato 5 settembre, alle ore 18.00. La mostra sarà poi visitabile sino al giorno 11 settembre, tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 18.00 alle 20.00.
Le prossime mostre in calendario coinvolgeranno gli artisti Barbara Cappella, Ruggero Soru e Nicola Obino.
Piazza Roma - Il Portico copia

[bing_translator]

L’Associazione Culturale Punta Giara, in qualità di ente organizzatore, comunica che la Notte delle Nieddittas programmata per i giorni 5 e 6 settembre non si terrà a causa di motivi indipendenti dalla sua volontà. La Pro Loco di Sant’Anna Arresi, che collabora all’evento, ha comunicato l’impossibilità tecnico-logistica di realizzare quanto convenuto. «Sarà nostra cura – si legge in una dell’associazione Punta Giara – fornire spiegazioni più precise non appena verificate le reali cause. L’Associazione Culturale Punta Giara si riserva di predisporre quanto in oggetto a nuova data da comunicare a breve».

[bing_translator]

Incontro Pigliaru-Delrio

Dossier insularità in primo piano, presso la sede dell’ex provincia di Olbia, nell’incontro tra il presidente Francesco Pigliaru e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. Con il rimando ai gruppi tecnici per l’approfondimento dei dettagli, l’incontro di ieri ha aggiunto importanti tasselli alla definizione delle questioni che il Presidente sta portando da tempo, con costanza e determinazione, all’attenzione del Governo nazionale. Si tratta, nello specifico, del dossier sull’insularità consegnato al presidente del consiglio Renzi in occasione della sua visita ad Olbia.

«È stata una delle riunioni di lavoro che regolarmente teniamo con il Governo per esaminare insieme gli stati di avanzamento – ha detto Francesco Pigliaru al termine dell’incontro durato oltre tre ore -. Sul grande tema del gap infrastrutturale ci prepariamo a migliorare significativamente le condizioni di mobilità interna, che è strettamente legata con quella esterna.»

«Ci siamo concentrati soprattutto sul trasporto ferroviario. Vogliamo treni che colleghino Cagliari, Sassari e Olbia con tempi di percorrenza civili e abbiamo bisogno che gli aeroporti siano molto sinergici tra loro e parte di uno stesso sistema regionale. La continuità deve essere come un ponte, con più sicurezza per i nostri cittadini e per chi viene in Sardegna, certezza di mobilità nei tempi e nei costi. Stiamo trovando un punto di equilibrio tra la parte che vogliamo regolamentare e quella che è in libero mercato», ha aggiunto il presidente della Regione, sottolinenando che nello specifico sulla continuità territoriale «oggi abbiamo discusso la nostra proposta, chiara e bene articolata, che sta ricevendo l’attenzione del Governo».

Il ministro Delrio ha definito l’incontro molto positivo, in armonia con le priorità del Governo, sottolineando come la Regione Sardegna abbia le idee chiare, sappia cosa c’è da fare e cosa è da fare subito. Secondo Graziano Delrio questa chiarezza è un elemento prezioso nei rapporti con il Governo, perché è lo strumento indispensabile per stilare un programma di interventi seri, certi e fattibili. Il Ministro ha infine specificato che il Governo è impegnato a investire prioritariamente sui sistemi metropolitani urbani, sulla rete delle ferrovie e dei punti nodali del trasporto.

 

[bing_translator]
L’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, ha incontrato questa mattina il ministro Stefania Giannini sui diversi temi della scuola sarda. Il confronto si è aperto sulle istanze degli insegnanti precari isolani, per trovare soluzioni che possano limitare il loro trasferimento nelle scuole oltre Tirreno.
«Ho ricevuto rassicurazioni dal Ministro sugli strumenti messi in campo per limitare i trasferimenti extra regionali, come la pubblicazione anticipata delle supplenze, e ancora sul numero di docenti che realmente saranno chiamati a insegnare fuori dall’isola: numeri, che sulla base delle analisi tutt’ora in corso, sono inferiori alle previsioni iniziali.»
L’assessore Firino ha tuttavia ribadito al ministro Giannini il fatto che l’insularità è un oggettivo fattore di svantaggio, e la necessità di aprire un confronto tra Ministero e Regione sulla determinazione dell’organico in base alle specificità e problematiche dell’isola.
«Ho chiesto al ministro Giannini, che si è resa disponibile al dialogo – ha aggiunto l’assessore Firino – che già dal prossimo anno vengano ridefiniti i criteri nella assegnazione degli organici, per i quali non si può non tenere conto di fattori come la dispersione scolastica. Inoltre, la Regione vuole avere un ruolo decisionale per ciò che concerne l’organico potenziato: queste scelte devono infatti essere coerenti con i progetti già messi in campo in questi mesi dalla giunta Pigliaru per combattere la dispersione scolastica e potenziare il tempo pieno.»
Sui progetti, l’assessore regionale dell’Istruzione ha proposto al ministro Giannini la sottoscrizione del Protocollo d’intesa tra Ministero e Regione, perché il Governo contribuisca finanziariamente e riconosca il punteggio nelle graduatorie al personale docente e non docente.
Claudia Firino copia

 

[bing_translator]
L’assessorato regionale della Pubblica istruzione ha deciso di assegnare un contributo straordinario per la gestione del servizio di trasporto scolastico. In particolare, il contributo è concesso in favore dei comuni in cui sono stati soppressi punti di erogazione del servizio al fine di garantire la regolare frequenza scolastica e il diritto allo studio riconosciuto costituzionalmente.
Per l’attuazione dell’intervento le risorse disponibili sono pari a 1.850.000 euro.
Le manifestazioni di interesse da parte dei comuni, singoli o associati, dovranno essere firmate digitalmente e inviate entro le ore 13.00 del 21 settembre 2015, al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: pi.dgistruzione@pec.regione.sardegna.it .
In caso di problemi tecnici, che dovranno essere segnalati al Servizio istruzione, sarà ammessa la consegna della documentazione cartacea, firmata in originale, purché spedita per posta raccomandata o consegnata a mano o con altro mezzo di recapito al seguente indirizzo:
Regione Autonoma della Sardegna
Assessorato della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Direzione generale della pubblica istruzione
Servizio Istruzione
Viale Trieste, 186 – 09123 Cagliari

[bing_translator]

Ancora vive le emozioni del concerto del “Large Ensemble” diretto da Evan Parker,“Ai confini tra Sardegna e Jazz” propone questa sera altre due produzioni che promettono di segnare profondamente l’intera trentesima edizione della rassegna organizzata dall’associazione culturale Punta Giara.

Ad aprire la serata sarà il quartetto di Evan Parker, formazione che nasce dall’esperienza dello storico trio del sassofonista inglese, con Barry Guy e Paul Lytton, al quale si unirà il virtuoso trombettista Peter Evans, per testimoniare l’evoluzione sempre costante del linguaggio improvvisativo della musica jazz.

Ad aprire la serata sarà il quartetto di Evan Parker, formazione che nasce da una profonda esperienza musicale con il bassista Barry Guy e percussionista Paul Lytton. Tutti e tre provengono dalla scena londinese sul finire degli anni ‘60 e primi ’70 che ruota attorno alla Musicians’ Co-operative e partecipano alla Guy’s London Jazz Composers’ Orchestra.  Nel 1970 Parker inizia a suonare in duo con Paul Lytton e nel 1980 invitano ad unirsi Barry per formare un trio poi conosciuto come Parker/Guy/Lytton. Negli anni successivi Barry si trasferisce in Irlanda e poi in Svizzera mentre Paul vive in Belgio. L’ottima reputazione guadagnata dal trio ha permesso loro di rimanere in contatto e suonare fuori da Londra e in divesre occasioni nella Barry Guy New Orchestra.

In passato sono stati invitati come ospiti speciali a unirsi al trio del grande Kenny Wheeler, hanno suonato e registrato con con Alexander von Schlippenbach, Paul Lovens e Agustí Fernandez. Da questo trio storico nasce anche l’ElectroAcoustic Ensemble di Evan Parker, che inizia infatti come doppio trio in cui ciascun musicista si rapporta con la propria “ombra elettronica”. Per il concerto di Sant’Anna Arresi il trio si trasforma eccezionalmente in quartetto con l’arrivo di Peter Evans, uno dei maggiori innovatori e virtuosista del linguaggio della tromba.                                                                                                                                

Barry Guy è uno dei maggiori bassisti solisti e improvvisatori al mondo, è conosciuto come direttore e e fondatore della London Jazz Composers Orchestra. E’ un compositore di musica da camera e orchestra sinfoniche e ha fondato l’ensemble nominato Barry Guy New Orchestra.

Paul Lytton è considerato un innovatore delle percussioni nella tradizione del free Europeo. Egli è anche pioniere della manipolazione elettronica dei suoni e dell’uso di oggetti fatti in casa. Lytton fece le sua prime apparizioni nella scena della musica creativa inglese alla fine degli anni ’60, e la sua influenza – in particolare nei live elettronici – può essere riconoscibile nella sperimentazione portata avanti dalla nuova generazione di improvvisatori da 30 anni a questa parte.

A soli 33 anni, Peter Evans è già considerato uno dei più importanti trombettisti americani attualmente in opera. Rivolto principalmente all’avant-garde e alla libera improvvisazione, Evans collabora con una moltitudine eterogenea di band appartenenti alla scena musicale di New York. Il suo primo album solista “More is More” l’ha visto protagonista di incredibili virtuosismi, quali estreme dissonanze, multifonie, respirazione circolare e tecniche avanzate di cui si è fatto padrone.

Di seguito, sul palco della Piazza del Nuraghe, sarà il turno della Nublu Orchestra con il progetto “The Long Goodbye” dedicato a Butch Morris. La Nublu orchestra, creatura prediletta del genio californiano, sarà diretta dalla prima volta da Kenny Wollesen che è stato capace di riunire alcuni dei musicisti più estremi ed avventurosi dell’intero panorama musicale di New York.

IMG_8612IMG_8679 IMG_8670 IMG_8665 IMG_8660 IMG_8656 IMG_8655 IMG_8652 IMG_8650 IMG_8639 IMG_8633 IMG_8631 IMG_8622 IMG_8618 IMG_8617 IMG_8611 IMG_8609 IMG_8608 IMG_8593 IMG_8591 IMG_8586 IMG_8578 _MG_7155 _MG_7153 _MG_7151 _MG_7139 _MG_7138 _MG_7128 _MG_7126 _MG_7121 _MG_7113 _MG_7104 _MG_7084 _MG_7081 _MG_7079 _MG_7073

[bing_translator]

Sono iniziate questa mattina e si concluderanno domenica, a Buggerru, le celebrazioni per ricordare l’eccidio del 1904, gli avvenimenti e la figura di un protagonista della storia sarda, “Giuseppe Cavallera”, in tre giorni di eventi, incontri e spettacoli, lungo i sentieri della memoria. La manifestazione è organizzata dal comune di Buggerru con il contributo dell’assessorato della Cultura della Regione Sardegna. 

Stamane è stata celebrata la Santa Messa in memoria dei caduti  nella Piazza intitolata ai morti dell’eccidio di Buggerru del 1904 ed ha poi avuto inizio il convegno su “Giuseppe Cavallera” nella Sala convegni “La Centrale”. Una giornata dedicata al pioniere del socialismo in Sardegna e al ricordo dei tre minatori uccisi, simbolo della lotta di un’intera isola per il riscatto sociale e l’affermazione dei diritti dei lavoratori per una esistenza libera e dignitosa, valori richiamati in seguito nella nostra Costituzione.

Buggerru, domenica 4 settembre 1904. Due giorni prima i minatori della miniera di Malfidano, gestita da una società francese, la Societé anonime de mines de Malfidano, si erano visti ridurre di  un’ora dalla direzione la pausa tra i due turni di lavoro, quello mattutino e quello pomeridiano: era il  momento più caldo della giornata. La reazione fu immediata, cominciò lo sciopero dei lavoratori.

La “piccola Parigi”, così veniva chiamato allora il paese dell’Iglesiente, perché i dirigenti minerari, francesi e non solo, che si erano trasferiti nel borgo con le rispettive famiglie avevano anche ricreato un certo ambiente culturale. Ma i minatori lavoravano in condizioni disumane, sottopagati e costretti a turni massacranti, spesso vittime di incidenti mortali sul lavoro. Si erano organizzati nella Lega di resistenza di Buggerru, che contava circa 4mila iscritti. Moltissimi erano gli operai addetti all’estrazione dei minerali, senza contare le donne e i bambini impiegati nelle attività collaterali di cernita e lavatura.

Già nei primi mesi del 1904 i minatori, per cercare una risposta alle loro rivendicazioni e ottenere un miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, avevano attuato un’ondata di scioperi. Dirigente della Lega, insieme ad Alcibiade Battelli, era un militante socialista, Giuseppe Cavallera, piemontese, medico, pioniere del socialismo in Sardegna. Quel 4 settembre a trattare con il direttore della miniera, l’ingegnere turco, naturalizzato greco, Achille Georgiades, c’era anche lui. Gli operai si erano riuniti di fronte alla sede della direzione generale, per sostenere i loro delegati. Nel frattempo i titolari della società di gestione chiamarono l’esercito, che fece fuoco sui manifestanti: Salvatore Montixi, Felice Littera, Giustino Pittau morirono sul colpo, molti altri furono feriti. Quella domenica viene ricordata come l’eccidio di Buggerru.

Erano i tempi del secondo Governo Giolitti, che con il suo riformismo moderato non riusciva a rispondere alle esigenze del sempre più emergente proletariato agricolo e industriale, in particolare del Meridione. In seguito a quel tragico episodio le organizzazioni sindacali promossero il 16 settembre del 1904 il primo sciopero generale nazionale, al quale aderirono i lavoratori di tutte le categorie. Fu l’inizio di una nuova era nella storia della rivendicazione dei diritti della classe operaia: la storia del sindacalismo in Italia parte da un piccolo centro dell’Iglesiente, Buggerru. Da quel movimento di lotta e di protesta prese anche avvio il processo che portò tutte le Camere del Lavoro e le Federazioni di settore a unirsi fino alla nascita della Confederazione Generale del Lavoro (CGIL), il primo ottobre del 1906.

Giuseppe Cavallera nacque nel 1873 a Villar San Costanzo, in provincia di Cuneo. Aveva aderito giovanissimo alle idee socialiste. Nel 1895 fu costretto a lasciare il Piemonte a causa delle persecuzioni poliziesche a cui fu sottoposto per la sua militanza politica. Si trasferì a Cagliari, dove – come aveva stabilito la direzione del Partito Socialista – avrebbe potuto continuare i suoi studi in Medicina e allo stesso tempo dedicarsi all’attività politica in Sardegna, dove il suo partito era ancora privo di organizzazione e strutture. Vinse una borsa di studio della Facoltà di Medicina dell’Università di Cagliari, dove si laureò nel 1896.

In meno di un anno, in gran parte per la sua azione, nell’Isola erano sorti dieci circoli socialisti. Svolse la sua attività sociale e politico-sindacale soprattutto a Carloforte, a partire dal 1897, dove organizzò la Lega dei Battellieri e portò le idee del socialismo. In seguito fu attivo propagandista del socialismo e dell’organizzazione sindacale tra i minatori del bacino minerario del Sulcis Iglesiente Guspinese, dove ebbe un ruolo determinante nell’organizzare le Leghe dei minatori, associazioni operaie che fondevano gli obiettivi politici dei circoli socialisti con quelli sindacali.

Arrestato nel 1900 per gli scioperi verificatosi a Carloforte tra il 1897 e il 1899, venne condannato dal tribunale di Cagliari a sette mesi di carcere. Nel 1901 costituì le Società riunite dei lavoratori del mare, una sorta di Camera del lavoro alla quale facevano capo tutte le organizzazioni di categoria. Per suo volere, sull’esempio dei marittimi di Carloforte, i minatori dell’Iglesiente si unirono in leghe di resistenza. Nel 1904 fu eletto segretario della Federazione Regionale dei minatori sardi, che aveva sede a Iglesias. Nel 1906 venne eletto sindaco di Carloforte, nel 1913 deputato, e nel 1948, dopo la proclamazione della Repubblica, senatore per il Fronte democratico popolare. Sposatosi con una ragazza carlofortina, Anna Vassallo, ebbe sei figli. A lui è dedicato a Carloforte il Cineteatro Cavallera, costruito dai battellieri a memoria del lungo cammino di riscatto del proletariato. Morì a Roma nel 1952 e fu sepolto a Carloforte.

La giornata odierna proseguirà, alle 17.00, con i Percorsi della Memoria, visite guidate ai luoghi simbolo del 4 settembre 1904: Palazzina Beni Beni (che fungeva da foresteria per gli azionisti, per i dirigenti della miniera o anche per gli ospiti del direttore), Piazza delle Cernitrici (che ricorda la morte sul lavoro nel 1913 di quattro giovani donne addette alla cernita del minerale nella miniera di Gennarenas), il Museo del Minatore (luogo della memoria e dell’identità di Buggerru, ospitato in una struttura restaurata un tempo officina meccanica e falegnameria, scenario della rivolta del 1904, punto di riferimento dei minatori all’arrivo dei soldati) e la Galleria Henry (la più importante opera della grande miniera di Planu Sartu, scavata nel 1865, posta a 50 metri sul livello del mare, che consentiva il trasporto dei minerali per mezzo di una rotaia dai cantieri sotterranei alle laverie). Le visite alle quattro “stazioni” sono curate della Cooperativa Piccola Parigi di Buggerru.

Alle 20.00, narrazione sui piatti tipici della tradizione sulcitana e degustazione di vini  nella Sala delle Macchine del Museo minerario: il racconto della preparazione dei piatti tipici della tradizione locale con la partecipazione di chef esperti e degustazione di vini delle migliori cantine del Sulcis Iglesiente. Sarà proposto un menù degustazione a base di pesce spada pescato da pescatori buggerrai nei mari della Sardegna (costo: 12,00 euro a persona).

Alle 21.30 il Concerto musicale del duo “Su scannu sessions”, nel Cortile del Museo minerario. “Su scannu” è il nome di un progetto creato da alcuni ragazzi under 30, un format Web, ora anche live, dedicato all’interazione tra musica live e paesaggio. Un duo di chitarre e voce, Flavio Secchi e “Frank Sinatra”, con un repertorio che parte dalle canzoni di protesta americane di Bob Dylan fino alla musica italiana d’autore di Dalla e De André. Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Associazione Enti locali per lo spettacolo.

Sabato 5, dalle 20.00, Artigianato e prodotti del Sulcis Iglesiente“, nel Piazzale del Porto Turistico: una fiera-mercato con espositori dell’artigianato e dei prodotti dell’enogastronomia del territorio, a cura della Cooperativa Piccola Parigi di Buggerru

Alle 21.30 va in scena La Bilancella, nella Banchina del Porto turistico, spettacolo teatrale scritto e interpretato da Gianluca Medas, con Emilio Puggioni, Glenda Cannas e Maurizio Liscia. Un omaggio al duro lavoro svolto dai minatori sulla Bilancella, imbarcazione utilizzata nel secolo scorso per il trasporto del minerale, simbolo fortemente evocativo delle tradizioni minerarie buggerraie, come testimonia la sua doppia figura riportata nel gonfalone del Comune di Buggerru.

Una bilancella al porto, alcuni galanzieri pronti alla partenza, un giovane marinaio, da avviare al mestiere, accolto come si fa con i neofiti, il figlio di Cicciu Rosso, un leggendario (immaginario) marinaio capace di trascinare una bilancella da solo in mare. Un pretesto, questo battesimo dell’acqua, per il racconto corale di un’epopea: quella dei Galanzieri, marinai abili, agili, fortissimi e coraggiosi, perennemente in gara con il tempo, con la fame, con le correnti capricciose, con il vento, con le furberie delle società minerarie, sempre pronte ad inventarsene una pur di pagare qualcosa di meno. Questi marinai con le loro imbarcazioni hanno svezzato migliaia di giovani. Una vita di corsa, senza fiato. Forza e grida: forza per arrivare per primi agli approdi e ai vagoni, poi ai luoghi dello scarico, e grida per difendere la paga dagli estimatori, persone legate alle società, con il compito di calcolare il materiale trasportato e perciò la paga. Le battaglie per la paga, gli scioperi, il Cavallera, la prigione, le fazioni… E poi il mare, mai davvero amico, infido e traditore…

Le tre giornate di “Giuseppe Cavallera a Buggerru” si chiudono domenica 6 settembre. Alle 9.30 Sulla rotta del minerale: dal Porto di Buggerru a Cala Domestica”, evento di ecoturismo con due itinerari diversi, via mare e via terra, per andare incontro a tutti gli appassionati di escursionismo. La partenza per i due percorsi proposti è prevista in contemporanea dal porto di Buggerru: la regata sulla rotta del minerale sarà guidata dall’imbarcazione d’epoca “La Bilancella”; l’altro itinerario seguirà i sentieri dei minatori e potrà essere percorso a piedi, a cavallo e mountain bike. All’arrivo dei gruppi a Cala Domestica è previsto un piccolo ristoro per tutti i partecipanti.

 Locandina

Buggerru 4-1g.cavallera1a