25 December, 2024
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La consigliera regionale e responsabile nazionale Giustizia del Centro Democratico, interviene sul delicato tema dell’emergenza profughi dopo avere assistito, questa mattina al porto di Cagliari, all’attracco della nave Siem Pilot e al conseguente sbarco dei circa 800 migranti soccorsi dal mercantile norvegese al largo delle coste libiche.

«La situazione è drammatica ed è destinata a diventare sempre più preoccupante – dice Anna Maria Busia -. La macchina dei soccorsi organizzata dalle autorità e dalle forze dell’ordine in Sardegna anche oggi ha dimostrato un elevato grado di efficienza, ma ora è necessario uno sforzo comune di tutti gli Stati europei e di tutte le forze politiche per mettere in atto un’accoglienza autentica per le migliaia di persone che con mille angosce e mille speranze approdano sulle nostre coste.»

«La stessa efficienza e il medesimo impegno dimostrati oggi dal sistema dei soccorsi organizzato in Sardegna – aggiunge la consigliere regionale del Centro Democratico -, devono essere riversati nella disposizione di un adeguato programma di accoglienza per i profughi. Un programma che, mettendo da parte qualsiasi polemica o strumentalizzazione politica, deve necessariamente vedere in prima linea l’Unione europea. Davanti a un dramma umano così grande e che va assumendo una dimensione epocale, gli Stati e i popoli europei non possono più far finta di niente.»

«In tutta la sua drammaticità, la strada dei Balcani utilizzata in maniera sempre più massiccia dai migranti in queste ultime settimane, è paradossalmente servita ad attirare l’attenzione internazionale su un problema che finora poteva sembrare solo dell’Italia e di pochi altri Stati. Bloccare le imbarcazioni con il loro carico umano in alto mare, impedendo loro l’arrivo sulle coste europee, non può e non deve essere la soluzione, come prospettato in maniera strumentale da talune forze politiche. Occorre invece organizzare – conclude Anna Maria Busia – un’accoglienza che sia in grado di garantire ai profughi i diritti umani e civili che sono alla base dei valori e della società su cui è basata la nostra, evoluta, Europa.»

Anna Maria Busia 81 copia

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L’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari si conferma leader nella didattica e nella ricerca, oltre che nell’assistenza e punto di riferimento internazionale: Roberto Pusceddu, direttore della Clinica di otorinolaringoiatria dell’azienda mista di Cagliari, dal 7 al 13 settembre sarà in India per tenere un corso di chirurgia laser delle prime vie respiratorie presso il KEM Hospital di Mumbai, uno degli ospedali universitari più importanti di Mumbai. Il professor Roberto Pusceddu svolgerà una serie di lezioni ed eseguirà interventi laser in endoscopia trans-orale per tumori maligni.

Il direttore della Clinica di Otorinolaringoiatria sarà anche uno dei principali relatori internazionali del congresso di oncologia Testa e Collo che si tiene a Nagpur, sempre in India: durante il congresso, professor Pusceddu terrà lezioni e una tavola rotonda sul ruolo del laser nel trattamento dei carcinomi della laringe e della ipofaringe. Anche in questo caso sono previsti interventi in diretta.

Professor Roberto Pusceddu

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Francesco Morandi 42

Decolla a Expo Milano 2015, il gemellaggio fra la Sardegna e la provincia di Hainan, isola della Cina con oltre 8 milioni di abitanti. Turismo ma anche agricoltura, tecnologia, cultura, alimentazione, arte e artigianato sono i punti di forza del gemellaggio. Il protocollo d’intesa, sottoscritto nel 2011 e in vigore fino al 2016, impegna la Regione e Hainan allo scambio di informazioni ed esperienze in tutti i settori di reciproco interesse. Ieri il vicepresidente della Regione, Raffaele Paci e l’assessore del Turismo, Francesco Morandi, hanno incontrato, nel padiglione cinese, a Expo, il vicegovernatore della provincia cinese di Hainan, Guoliang Li, per avviare la fase operativa dei rapporti economico-commerciali.

“È un’occasione importante per stabilire e rafforzare i rapporti con una Provincia della Cina che ci assomiglia molto – dice il vicepresidente Paci – Hainan è un’isola e condivide con noi questa condizione. Ci sono grandi opportunità per le imprese di stabilire rapporti commerciali, dobbiamo sempre ricordare che la Cina è il più grande mercato mondiale e le nostre imprese stanno iniziando a esportare prodotti, soprattutto quelli dell’agroalimentare. Allo stesso tempo è però una grande occasione per condividere esperienze turistiche e attrarre visitatori. Stiamo già lavorando con Hainan nel settore agricolo, ci sono in corso collaborazioni per esempio per l’aumento della differenziazione genetica delle sementi e altre opportunità si possono aprire a breve. Anche oggi qui a Expo ci sono incontri fra delegazioni di imprese sarde e cinesi: la Giunta – conclude Raffaele Paci – è profondamente attenta e interessata a questo grande Paese, come dimostra la nostra presenza qui oggi, e siamo convinti che le potenzialità che possono arrivare da questa collaborazione per la nostra economia siano davvero importanti.»

Lo stesso discorso vale per il turismo. «Hainan è un’occasione importante per presentare la Sardegna a tutta la Cina, perché la Sardegna sta all’Europa come Hainan sta alla Cina -sottolinea l’assessore Morandi -. Quindi pensare che un’isola importante con oltre 8 milioni di abitanti, diventata un’attrazione turistica fondamentale per i cinesi possa fungere da veicolo promozionale, per noi è una grande opportunità. Il mercato cinese è interessantissimo, 400 milioni di persone viaggeranno nei prossimi anni, una parte di questi arriverà sicuramente in Sardegna e noi siamo estremamente attenti sia al versante turismo che a quello attrazione e investimenti. Sul mercato cinese abbiamo già lavorato in passato e ci stiamo lavorando con Expo, abbiamo chiuso tre protocolli d’intesa e stiamo cercando di far capire ai cinesi che la Sardegna è una meta importantissima perché offre paesaggio, cultura, identità, tradizione, enogastronomia, tutti aspetti che interessano molto ai cinesi che stanno anche scoprendo il mare: anche per questo motivo – conclude l’assessore del Turismo – la Sardegna può diventare una meta privilegiata per i cinesi che hanno capacità di spesa e interesse per l’Europa.»

Nell’ambito del Programma regionale triennale per l’internazionalizzazione delle imprese (2015-2017), la Cina è inserita tra i Paesi dell’Asia con i quali le imprese sarde mantengono relazioni commerciali consolidate e che si caratterizzano per ottime prospettive di crescita. Attualmente le relazioni tra la Sardegna e la Cina si basano soprattutto sul settore agroalimentare, e la Regione vuole intercettare le nuove prospettive economiche da parte del mercato cinese in favore delle piccole e medie imprese sarde nei settori della qualità della vita, del lusso e del turismo. Attualmente circa 25 imprese stanno beneficiando di contributi regionali per attivare processi di internazionalizzazione che interessano il territorio cinese. Altre due lavorano invece nel settore della lavorazione e trasformazione dei marmi e in quello della consulenza informatica. Tra il 2008 e il 2011, 26 aziende sarde hanno partecipato alla Manifestazione fieristica Food & Hospitality China-Shangai, 2.400 espositori all’anno provenienti da oltre 60 Paesi del mondo e circa 34mila visitatori commerciali. È sardo, poi, il principale fornitore di latte ovino in polvere della Cina. Anche con le Università di Cagliari e Sassari, infine, sono attivi accordi di collaborazione nel campo dell’ingegneria elettrica ed elettronica, finalizzati alla cooperazione scientifica e medica.

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Dopo le iniziative assunte da sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, presidente del CAL, Consiglio delle autonomie locali, attacca ancora Poste Italiane per la decisione di chiudere l’ufficio postale di Cortoghiana.

«No a chiusure strategiche, la mobilitazione è già iniziata – attacca Giuseppe Casti -. A nome del Consiglio delle autonomie locali, ribadisco il secco no e la dura contrarietà al progetto portato avanti da Poste Italiane di voler chiudere alcuni uffici postali della Sardegna particolarmente strategici. Tra questi anche quello di Cortoghiana, la frazione periferica di Carbonia, dove gli abitanti hanno già manifestato dura contrarietà contro questa decisione. Il Consiglio delle autonomie locali della Sardegna – conclude il presidente Casti – così come le altre istituzioni della Sardegna si attiveranno da subito per proseguire nella mobilitazione finalizzata alla salvaguardia degli uffici e dei servizi che per gli utenti sono considerati essenziali.»

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Si è svolta questa mattina la cerimonia del passaggio di consegne al vertice della Capitaneria di porto di Cagliari. Il capitano di vascello Vincenzo Di Marco, direttore marittimo della Sardegna centro-meridionale e comandante della Capitaneria di porto di Cagliari dal 13 dicembre 2011, nonché commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Cagliari, ha lasciato l’incarico al capitano di vascello Roberto Isidori, 53 anni, arrivato da Roma dove ha diretto gli uffici Bilancio e controllo di gestione del comando generale delle Capitanerie. Vincenzo Di Marco è il nuovo comandante della Capitaneria di porto di Livorno, ma mantiene l’incarico di commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Cagliari.

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«E’ per noi un onore ospitare la delegazione somala a Expo Milano 2015, il più grande evento mai realizzato sul tema del nutrimento, che sempre più si caratterizza come piattaforma di confronto per idee e soluzioni condivise». Con queste parole il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha aperto ufficialmente la cerimonia di inaugurazione del National Day della Somalia.

«L’origine della storia di amicizia tra la Somalia e l’Italia risale a più di un secolo fa – ha aggiunto il ministro della Difesa – e si è consolidata in questi anni anche grazie alla presenza di un contingente italiano sul territorio somalo nel tentativo di aiutare la popolazione locale a ottenere una nuova stabilità e un livello di sicurezza che consenta alla Somalia di perseguire le sue ambizioni. L’Italia è al vostro fianco.»

Il presidente della Somalia, Hassan Sheikh Mohamud, ha sottolineato l’importanza delle relazioni che intercorrono tra le due nazioni: «Grazie all’Italia sono state create piantagioni e sono state costruite strutture ospedaliere che, sebbene oggi non siano perfettamente funzionanti a causa dei conflitti, hanno costituito un grande aiuto e potranno essere fondamentali anche in futuro se ripristinate nella loro funzionalità».

«La Somalia è un Paese ricco di risorse come gas e petrolio – ha aggiunto Mohamud – e siamo tra i più grandi esportatori di tonno in Europa, ma la nostra popolazione è stata tenuta in povertà dagli estremismi. Per questo ora abbiamo bisogno dell’aiuto di partner internazionali anche nella forma di investimenti economici, che si affiancano agli sforzi diretti del mio Governo. In questo periodo sono state realizzate molte strutture per l’educazione e creare un nuovo futuro. Tra queste – ha concluso il presidente del Paese africano – la riapertura nel 2014, grazie anche al supporto dell’Italia, dell’Università nazionale somala, inattiva dal 1991 a causa della guerra civile.»

Le celebrazioni sono proseguite con una festosa parata lungo il Decumano fino al Cluster delle Zone Aride, accompagnati da balli e performance tipici della Somalia.

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«Non si può certo pensare che i posti di lavoro per i giovani medici sardi possano essere assicurati da una gestione commissariale che si conclude a fine anno. Siamo nel pieno di una generale riorganizzazione che, siamo certi, porterà novità anche per quel che riguarda l’utilizzo degli operatori della sanità, medici compresi.»

Lo ha detto oggi l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, in risposta all’allarme lanciato da diverse associazioni medico-universitarie. «Certamente – assicura l’assessore – siamo consapevoli dell’importanza, fondamentale per il sistema sanitario sardo, di un ingresso di nuove e giovani energie. Ci auguriamo che si possa al più presto trovare un momento di dialogo e confronto franco, certo più proficuo di uno scambio di comunicati stampa.»

Luigi Arru 62

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Con un’ordinanza a firma del Presidente Giuseppe Bonanno sono state emanate disposizioni urgenti relative alla tutela dei fondali marini e delle praterie di posidonia oceanica all’interno dei confini del Parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena. Alla luce delle verifiche operate dal personale dell’Ufficio ambiente dell’Ente Parco sono stati evidenziati significativi danni alle praterie di posidonia causate in primis dalle attività di ancoraggio non controllato. La frequentazione turistica all’interno dell’area di “Porto Madonna” è stata particolarmente intensa quest’anno. 

Per queste ragioni, sulla scorta della positiva esperienza maturata all’interno della Riserva delle Bocche di Bonifacio, sono state individuate nel territorio specifiche aree di libero ancoraggio all’interno delle quali questa attività non comporta alcun impatto sugli habitat perché localizzate su fondali inerti. L’ordinanza ribadisce l’assoluto divieto all’interno del perimetro del Parco di ancorare in presenza di praterie di posidonia oceanica ma, per quanto riguarda Porto Madonna, si è voluto indicare una specifica area di massima tutela per dar possibilità alla posidonia di procedere a recuperare stabilità escludendo l’area dall’attività di ancoraggio (zona rossa).

È possibile prendere visione delle aree di libero ancoraggio individuate dall’Ente Parco all’interno dell’ordinanza pubblicata all’albo pretorio digitale: http://albo.lamaddalenapark.it/atti/docs/1441108133.pdf

«Ho fortemente voluto questa ordinanza – spiega il presidente Giuseppe Bonanno – ed ho chiesto di monitorare la situazione per darmi la misura della situazione e chiedendo alla struttura uno strumento di tutela che si fondasse su specifici e inoppugnabili dati tecnici. La stessa misura di tutela, invero, è già contenuta nella bozza del regolamento e del Piano del Parco che sono al momento in attesa di approvazione. Avevamo bisogno di dati oggettivi per emanare un provvedimento di questo tipo, dati che sono arrivati grazie ai rilevamenti portati avanti nel corso della stagione dal Dott. Donno e dall’Ufficio ambiente dell’Ente Parco. L’ordinanza – aggiunge il presidente – anticipa un nuovo sistema di gestione mutuato dalla Riserva delle Bocche di Bonifacio che servirà ad arginare preoccupanti fenomeni depauperativi determinati da una pressione antropica decisamente superiore ai limiti di sostenibilità sopportati dall’ecosistema dell’Arcipelago».

Arcipelago La Maddalena

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L’approssimarsi dell’avvio del nuovo anno scolastico richiama, urgentemente, l’attenzione sul disagio degli studenti e sugli interventi pubblici previsti per l’abbattimento dei costi di viaggio durante tutto il periodo scolastico.

Già con l’interpellanza n. 134/A dello scorso mese di giugno, alcuni consiglieri regionali esponenti del Partito democratico, prima firmataria l’on.le Rossella Pinna, insieme con gli on.li Pietro Cocco, Daniela Forma, Roberto Deriu, Piero Comandini e Alessandro Collu, avevano chiesto l’intervento dell’Assessore dei Trasporti ponendo l’accento sulle problematiche relative al tema del trasporto degli studenti, e sottolineando il vuoto che l’attuale sistema tariffario presenta in relazione alle agevolazioni previste per gli stessi che, paradossalmente, non coincidono con la programmazione del calendario scolastico, lasciando infatti scoperti i mesi di settembre e giugno, periodo di inizio e fine dell’anno scolastico.

«Trenta giorni senza possibilità di usufruire dell’abbonamento speciale ridotto, come previsto invece per il restante periodo – afferma Rossella Pinna -, creano un vuoto che penalizza soprattutto le famiglie degli studenti costretti a percorrere lunghe distanze, con elevati oneri di trasporto, fruibile solo a tariffe ordinarie.»

«Ritengo necessario, per l’importanza dell’argomento e i tempi ristretti – conclude l’On.le Pinna -, reiterare il contenuto dell’interpellanza dello scorso mese di giugno con una richiesta e un sollecito di intervento, improcrastinabili, indirizzati all’assessore dei Trasporti, che modifichi o integri l’attuale sistema tariffario di trasporto in favore degli studenti, con un’offerta che tenga conto di una visione logica, coerente ed economica, nell’ambito della programmazione temporale prefissata dal calendario scolastico, affinché non vengano disattese le giuste aspettative degli studenti e delle loro famiglie.»

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Domenica 6 settembre alle ore 19.00 ad Expo, presso l’Open plaza del media center si terrà “It begins with me. How the world can end hunger in our lifetime”, un evento organizzato da Italia e Irlanda per il sostegno alle iniziative del World Food Programme. Ne dà comunicazione il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.

All’evento, parteciperanno il cantante Bono, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, i ministri dell’Agricoltura di Italia e Irlanda, Maurizio Martina e Simon Coveney, e la direttrice del World Food Programme, Ertharin Cousin.