[bing_translator]
Una mostra di arti grafiche e multimediali per non dimenticare il Genocidio armeno di cento anni fa. Si intitolerà La Marche dans le désert e le opere che la comporranno saranno quelle degli artisti che decideranno di accogliere l’invito a farsi avanti.
L’idea è dell’associazione culturale Suoni&Pause di Cagliari che, in collaborazione con la società di comunicazione Ojos Design, lancia un bando rivolto a grafici, illustratori, pubblicitari, fotografi, registi e artisti visivi e musicali.
Tramite il sito www.suoniepause.com sarà possibile prendere visione del bando e iscriversi (entro il 25 settembre), descrivendo brevemente l’opera con la quale si vuole partecipare. Un comitato scientifico-organizzativo selezionerà i lavori maggiormente aderenti, interessanti e significativi e provvederà alla curatela della mostra in tutti i suoi aspetti. Le opere selezionate saranno protagoniste dell’allestimento che si terrà dal 6 al 15 novembre 2015 contemporaneamente a Cagliari, Milano e Yerevan, capitale dell’Armenia. La multimedialità sarà la chiave di volta di un allestimento leggero, fluido e capace di moltiplicarsi per vivere contemporaneamente nelle tre città coinvolte. Chi vorrà partecipare provvederà all’invio di opere digitali e/o multimediali e tracce musicali che potranno essere stampate, proiettate e trasmesse nelle sedi dell’evento, su sezioni dei siti delle associazioni e delle istituzioni che sosterranno l’iniziativa, sui canali social delle medesime e su quelli attivati appositamente per l’esposizione.
L’obiettivo è quello di ricordare, informare ma, soprattutto, far riflettere e coinvolgere emotivamente un pubblico ampio attorno ai tragici accadimenti che, nel 1915, colpirono la popolazione armena. Da un punto di vista più ampio l’iniziativa è anche l’occasione per stimolare una riflessione e una comprensione degli equilibri, delle contraddizioni e dei conflitti contemporanei.
La Marche dans le désert si svolgerà sotto il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica armena in Italia, della provincia di Cagliari, del comune di Cagliari, in collaborazione con: Unione Armeni d’Italia, Centro studi e documentazione della cultura armena di Venezia, la rivista 15 Levels di Yerevan.
Nel 2015 ricorre il centenario del genocidio armeno consumatosi nel complesso scenario geopolitico della Prima Guerra Mondiale.
Le vicende storiche che una significativa parte della Comunità Internazionale, compresa l’Italia, riconosce e commemora nella giornata del 24 aprile, data che coincide con i primi arresti, torture e uccisioni e con l’inizio delle deportazioni (le cosiddette “marce della morte”) che portarono alla morte di almeno 1.500.000 persone per fame e sfinimento, rappresentano, tutt’oggi, una memoria poco conosciuta al di fuori delle comunità armene nel mondo.
E questo, malgrado molti analisti concordino nel qualificarlo come il primo genocidio moderno, che fa i conti, ancora oggi, con controversie e tensioni sul piano storico-politico, fino all’ostinato negazionismo della Turchia che compromette fortemente il possibile ingresso di quel paese nell’Unione Europea.
NO COMMENTS