Al via, a Iglesias, le giornate di studio e promozione dei paesaggi minerari per una cinquantina di studenti del Politecnico di Milano.
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L’associazione culturale LandWorks, in collaborazione con il comune di Iglesias e la Società IGEA Spa, organizza un programma full immersion ripartito lungo tre giornate di esplorazione, studio e promozione dei territori minerari dell’Iglesiente da svolgersi in date dal 29 ottobre al 1 novembre e destinato agli studenti universitari internazionali del Politecnico di Milano del Corso di “Gost Town Planning”.
L’attività proposta è da considerarsi propedeutica in previsione della realizzazione presso gli ex comparti minerari dell’Iglesiente di Monteponi, Nebida e Masua della VI edizione del “Workshop Operativo Internazionale LandWorks-Sardinia” (26 maggio – 5 giugno 2016), metodologia sperimentale operativa di valorizzazione dei beni paesaggistico-culturali della Regione Sardegna attraverso interventi effimeri di installazioni tra arte, architettura e paesaggio, sotto la direzione scientifica del professor Stefan Tischer e il Coordinamento dell’architetto Annacaterina Piras (DADU-Uniss). L’ospitalità dei partecipanti è curata dal Consorzio Turistico per l’Iglesiente.
Il LandWorks, sorge nel 2011 in seno alla prima edizione del Master in Mediterranean Landacape Urbanism, istituito presso il DADU, Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica di Alghero, Università di Sassari, sotto la direzione scientifica del Direttore del Master professor Stefan Tischer e il coordinamento della dott.ssa Annacaterina Piras, trasformandosi in seguito nel 2012 in Associazione Culturale LandWorks.
L’iniziativa sperimentale che abbraccia modalità estemporanee e dal carattere fortemente operativo e prevalentemente effimero, nasce per lo sviluppo di processi di valorizzazione dei beni paesaggistico-culturali del paesaggio nostrano, contemplando interventi effimeri di realizzazioni e risistemazioni paesaggistiche, ad opera dei partecipanti e i Professori internazionali coinvolti.
L’Attività che vanta massimo riconoscimento nazionale ed internazionale, coinvolgendo un numero crescente di entusiasti partecipanti, tra cui prestigiosi professori (paesaggisti, artisti e architetti) e ospiti internazionali invitati, studenti provenienti da tutto il mondo (Europa, USA, Messico, Canada, Tailandia, Turchia, Libano, Giappone, Cina, Australia e Nuova Zelanda), registra ad oggi un assoluto incremento di domande di partecipazione, sia in termini di studenti e giovani professionisti interessati a voler partecipare alla programmazione che ogni anno viene messa i campo dal Coordinamento del progetto internazionale di ricerca operativa LandWorks, che di Istituzioni accademico-culturali di assoluto prestigio, che ambiscono ad entrare nel circuito internazionale di cui l’Iniziativa può vantare, candidandosi a diventare un vero e proprio attrattore di indotto turistico alternativo, potendo così dare un proprio contributo al rinnovo e rilancio dei territori, all’interno dei quali si inserisce.
Il Progetto, coinvolge nello specifico i territori isolani con le popolazioni locali, contemplando modalità di ricerca pratico-sperimentale a livello internazionale, concependo il nostro paesaggio come un immenso campo sperimentale operativo, trasformandolo in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto.
Attraverso l’Iniziativa, nel tempo, si è cercato di agire in siti di massimo interesse culturale e di massimo valore naturalistico-ambientale, al fine di trovare soluzioni di ripristino e valorizzazione attraverso interventi paesaggistico-artistici, con costi ridotti al minimo, per iniziare un processo di rivalutazione dei siti prescelti.
Le nuove installazioni site specific che vengono ideate e realizzate durante ogni intensa edizione, a carattere prettamente effimero, vengono rigorosamente realizzate con materiali derivanti dai luoghi in cui hanno trovato dimora, sia naturali, che di risulta, attraverso il riutilizzo di quegli elementi che un tempo hanno avuto una funzione determinante per la storia del luoghi, a cui vengono poi assegnate nuove funzioni di monumenti alla memoria dei siti stessi.
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