La Sardegna è la Regione italiana che destina più risorse per la disabilità.
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La Sardegna è la Regione italiana che destina più risorse per la disabilità. È quando certifica la Fish, la federazione italiana che raccoglie le più rappresentative associazioni di persone con disabilità e dei loro familiari, che ha rielaborato recentemente i dati Istat sulla spesa sociale (elaborazione 2015 su dati 2012) riconoscendo alla Sardegna il primato.
«Dopo le Province autonome di Bolzano e Trento – ha detto stamane Luigi Arru -, siamo la prima Regione italiana per spesa sociale pro capite destinata alla disabilità. La Sardegna spende ogni anno 8.517 euro a persona, una Regione come l’Emilia Romagna ne spende la metà (4.232 pro capite), ancor meno la Lombardia (4.117) e la Toscana 2.679, la Calabria spende appena 469 euro pro capite.»
«La Sardegna ha una spesa sociale molto rilevante che assicura livelli assistenziali alla persona con disabilità e alla sua famiglia molto elevati e che non sono paragonabili a quelli assicurati da tutte le altre regioni italiane. Le risorse – ha aggiunto Luigi Arru – sono destinate al finanziamento di progetti personalizzati di sostegno, i cui obiettivi e modalità di operare sono costantemente concordati con le associazioni e sono co-progettate come sostengono con orgoglio le famiglie beneficiarie. Oramai da anni la Regione Sardegna promuove progetti di cura molto articolati. Attraverso il programma Ritornare a casa assicura alla persona con disabilità gravissima e alla sua famiglia un finanziamento di base di circa 20mila euro annui. A questi vanno aggiunti 9mila euro di contributo aggiuntivo, 18 mila euro di finanziamento straordinario, 15mila euro per i Caregivers (gli assistenti familiari). Gli interventi regionali non sono incompatibili con le indennità di accompagnamento e le altre provvidenze economiche per l’invalidità erogate.»
«Sono livelli assistenziali che intendiamo difendere anche in questi anni di crisi – ha concluso l’assessore della Sanità – e che intendiamo migliorare assicurando maggiore efficacia a ciascuna delle azioni finanziate e una loro maggiore integrazione con gli interventi e i servizi.»
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