La V Commissione “Attività Produttive” ha sentito questa mattina gli assessori dell’Agricoltura e dell’Ambiente.
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La V Commissione “Attività Produttive” ha sentito questa mattina gli assessori dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, e dell’Ambiente, Donatella Spano. Al centro delle due audizioni, in particolare, gli aspetti legati alla realizzazione di impianti eolici in terreni agricoli.
L’assessore Falchi ha ribadito il massimo impegno della Giunta in materia di energia con la recente approvazione delle linee guida del Piano energetico regionale. «E’ nostra intenzione stabilire prioritariamente il fabbisogno energetico dell’Isola – ha detto Falchi – una volta concluso questo passaggio capiremo come e dove intervenire per evitare speculazioni e scongiurare danni all’ambiente».
Sull’eolico in agricoltura, l’assessore ha chiarito che le politiche energetiche della Giunta saranno in linea con quelle europee: «L’idea è quella della multifunzionalità delle imprese, gli agricoltori devono avere la possibilità di installare mini-impianti per abbattere i costi di gestione e integrare il reddito aziendale». L’esponente della Giunta Pigliaru ha poi manifestato qualche perplessità sulla possibilità di realizzare gli interventi in alcune aree della Sardegna sottoposte a vincolo paesaggistico: «In questi casi temo che non sarà facile installare le pale – ha affermato Elisabetta Falchi – il tema dovrà essere necessariamente approfondito».
L’assessore ha poi risposto alla sollecitazione del consigliere di Forza Italia Oscar Cherchi che ha chiesto di conoscere la posizione dell’esecutivo sul solare termodinamico e sulle zone in cui realizzare gli impianti. «Il termodinamico è una delle opzioni in campo per una Regione che si candida a diventare territorio ecosostenibile – ha detto l’assessore Falchi – se ben impostato, può essere una valida alternativa nella produzione di energia. Verranno privilegiati i progetti da realizzare nelle aree minerarie dismesse che hanno a disposizione grandi estensioni di terreni ormai compromesse. In questo modo non verranno sottratti spazi utili alle zone a vocazione agricola e, allo stesso tempo, si eviteranno interventi a macchia di leopardo».
Nel dibattito sono intervenuti diversi consiglieri. Il capogruppo di Area popolare sarda Gianluigi Rubiu ha manifestato preoccupazione sul destino del Testo Unico paventando una possibile impugnazione del provvedimento «perché non conforme alla normativa europea».
Antonio Gaia (Ups) ha rimarcato la necessità di impostare il nuovo Piano energetico sulle rinnovabili e, su questo punto, ha chiesto di aprire un confronto serrato con lo Stato e con Bruxelles.
Fabrizio Anedda (Sinistra Sarda) ha invece sottolineato la necessità di definire con chiarezza i criteri per le autorizzazioni alle imprese in modo da evitare speculazioni.
Il presidente della Commissione Luigi Lotto (Pd) ha assicurato la massima attenzione su tutti gli aspetti segnalati dai consiglieri che saranno affrontati una volta che la Giunta trasmetterà al Consiglio la documentazione sulle linee guida del Piano energetico. Sul Testo Unico, invece, Lotto ha precisato che la proposta scaturita dalla Commissione ha un obiettivo preciso: dare la possibilità alle aziende agricole di produrre e vendere energia ed impedire l’assalto ai terreni da parte di società esterne. «Vanno messi dei paletti per evitare che si realizzino parchi eolici camuffati – ha detto Lotto – la ratio della norma è duplice: evitare speculazioni e incentivare la multifunzionalità delle imprese agricole».
Nell’audizione successiva, l’assessore all’Ambiente Donatella Spano ha manifestato apprezzamento per il testo predisposto dalla Commissione. «L’impianto è condivisibile – ha detto Spano – recepisce il Dl della Giunta sull’efficientamento degli edifici e introduce novità importanti per il mondo agricolo». Spano è poi entrata nel dettaglio del provvedimento segnalando alcune incongruenze di carattere tecnico contenute nel testo e un possibile profilo di incostituzionalità nella parte in cui si introducono dei limiti per la produzione di energia e per le autorizzazioni riservate a un’unica categoria di imprenditori.
Sui rischi di un forte impatto ambientale degli interventi, Donatella Spano ha suggerito alla Commissione di riflettere sulla possibilità di prevedere un incentivo per i consorzi di agricoltori («consentirebbe di ridurre il numero delle pale e di utilizzare le migliori tecnologie a disposizione»).
Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha chiesto all’assessore di tenere in considerazione due aspetti: 1) la possibilità di ricorrere al fotovoltaico nelle zone agricole non esposte al vento, 2) tempi certi per la definizione delle istruttorie delle pratiche.
Stessa richiesta è stata avanzata da Antonio Gaia (Ups) che ha sollecitato una disciplina più agile in modo da evitare inutili e dannose sovrapposizioni tra i soggetti responsabili dei procedimenti (SUAP e SAVI).
L’assessore Spano ha ricordato che la strada della semplificazione è un obiettivo primario della Giunta. «Per rendere le procedure più agili abbiamo già istituito uno sportello unico – ha concluso l’assessore – il problema delle lungaggini non dipende dalla Regione. Spesso i giudizi della sovraintendenze sono dirimenti».
I lavori della Commissione proseguiranno nel pomeriggio con le audizioni degli assessori dell’Urbanistica e dell’Industria Cristiano Erriu e Maria Grazia Piras.
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