L’assessore Demuro ha difeso autonomia e specialità della Sardegna al convegno sul regionalismo svoltosi a Roma.
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L’assessore degli Affari Generali, Personale, Riforma della Regione, Gianmario Demuro, ha difeso autonomia e specialità della Sardegna Riforme al convegno sul regionalismo svoltosi a Roma, organizzato dall’Istituto di Studi sui Sistemi Regionali, Federali e sulle Autonomie, nell’Aula “Marconi” del Consiglio nazionale delle ricerche.
«La specialità ha un grande significato per la Sardegna in relazione a temi molto concreti come i costi dell’energia e la continuità territoriale, questioni reali che riguardano la vita delle persone. Ma è obbligatorio dare alla stessa specialità una dimensione europea perché su molte partite gli interlocutori sono gli uffici di Bruxelles.»
«Dobbiamo individuare – ha aggiunto Demuro – un processo comune di revisione degli Statuti speciali da arricchire con contenuti più moderni». A proposito del dibattito in corso in Sardegna, l’assessore degli Affari Generali ha ribadito che la Giunta guidata da Francesco Pigliaru «non vuole fare passi indietro nel confronto con lo Stato per la difesa della nostra autonomia».
«Le ragioni della specialità sarda – ha sottolineato ancora Demuro – sono sempre attuali, non vanno sacrificate ma valorizzate per costruire un rapporto più corretto ed equilibrato con il Governo centrale. Stiamo lavorando, nelle sedi istituzionali competenti, per garantire alla Sardegna un’autonomia vera, in sintonia con il mutato quadro sociale ed economico e nell’ampia prospettiva delle relazioni, ormai costanti e necessarie, con l’Europa.»
Gianmario Demuro, infine, ha sottolineato l’esigenza di dare concretezza all’attività delle commissioni paritetiche nelle quali le regioni a Statuto speciale vogliono far valere i loro legittimi interessi. Negli interventi degli altri relatori è stato più volte richiamato il caso della Sardegna, «una regione che deve necessariamente fare riferimento, per ragioni storiche e caratteri peculiari, ai valori dell’autonomia e della specialità».
«Dobbiamo individuare – ha aggiunto Demuro – un processo comune di revisione degli Statuti speciali da arricchire con contenuti più moderni». A proposito del dibattito in corso in Sardegna, l’assessore degli Affari Generali ha ribadito che la Giunta guidata da Francesco Pigliaru «non vuole fare passi indietro nel confronto con lo Stato per la difesa della nostra autonomia».
«Le ragioni della specialità sarda – ha sottolineato ancora Demuro – sono sempre attuali, non vanno sacrificate ma valorizzate per costruire un rapporto più corretto ed equilibrato con il Governo centrale. Stiamo lavorando, nelle sedi istituzionali competenti, per garantire alla Sardegna un’autonomia vera, in sintonia con il mutato quadro sociale ed economico e nell’ampia prospettiva delle relazioni, ormai costanti e necessarie, con l’Europa.»
Gianmario Demuro, infine, ha sottolineato l’esigenza di dare concretezza all’attività delle commissioni paritetiche nelle quali le regioni a Statuto speciale vogliono far valere i loro legittimi interessi. Negli interventi degli altri relatori è stato più volte richiamato il caso della Sardegna, «una regione che deve necessariamente fare riferimento, per ragioni storiche e caratteri peculiari, ai valori dell’autonomia e della specialità».
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