18 July, 2024
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L’assessorato regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale informa che tutte le domande di aiuto relative alla misura 313 “Incentivazione di attività turistiche” azione 1 “Itinerari” del Psr Sardegna 2007-2013 istruite positivamente, saranno finanziate anche in “sovraimpegno” rispetto alla dotazione finanziaria prevista dal bando.
Il bando è rivolto alle associazioni di comuni i cui territori sono classificati C o D nel Psr 2007-2013, inclusi gli enti che fanno parte delle aree Leader. Tali associazioni potranno, in particolare, beneficiare di un finanziamento a fondo perduto, pari al 100% della spesa ammessa, per realizzare itinerari e percorsi in grado di incrementare, anche qualitativamente, l’offerta di “turismo rurale” attraverso la messa in rete del patrimonio culturale, ambientale, agroalimentare ed enogastronomico isolano.

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Ospedale Brotzu Cagliari2

L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha partecipato all’incontro con la Conferenza dei sindaci della ASL 8, convocata nella sede di via Piero della Francesca dal sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. Illustrando la riforma della rete ospedaliera, l’assessore ha puntato l’attenzione sull’area di Cagliari, classificata come II livello dalla riforma.

«Non abbiamo deciso noi che il sud Sardegna serva, dal punto di vista sanitario, 700mila persone. La realtà della zona di Cagliari e’ consolidata e centri come Oncologico, Brotzu, Microcitemico, sono già riferimenti regionali». Luigi Arru ha confermato l’importanza del Policlinico di Monserrato nella riorganizzazione del sistema sanitario sardo e ribadito che la classificazione attuale non è certamente un declassamento per ciò che la struttura ospedaliero-universitaria rappresenta nel sistema della sanità.

Sul San Giovanni di Dio, l’esponente della Giunta ha proposto di farlo diventare una casa della salute: «Possiamo pensarci, ovviamente insieme a tutti i soggetti interessati al futuro dell’ospedale cagliaritano». Arru ha ancora una volta chiarito che «nessun posto letto verrà toccato finché non sarà operativa l’Agenzia regionale dell’emergenza urgenza. Spero che per giugno si possa partire col nuovo sistema di elisoccorso». La rete delle case della salute, infine, verrà affrontata con i sindaci, così come la nuova rete territoriale.

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Il collegamento Santa Teresa di Gallura-Bonifacio deve continuare ad essere, così come è stato finora, sottoposto a oneri di servizio pubblico. Questa è la proposta che l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana ha condiviso oggi con il suo omologo corso Paul-Marie Bartoli.

«Ci siamo incontrati a Propriano per concordare una linea d’azione unitaria da presentare ai rispettivi governi italiano e francese e, congiuntamente, alle istituzioni Comunitarie – ha detto Deiana – e, soprattutto, per tutelare le esigenze di mobilità di sardi e corsi.»
Servizio pubblico.

L’operatività della tratta marittima internazionale, non ricadendo nella competenza delle singole Regioni, dovrà essere gestita dai governi nazionali che, alla scadenza dell’attuale contratto, dovranno pubblicare un bando per l’affidamento del servizio.

«Promuoveremo a Roma, a Parigi e in sede europea la necessità di tenere in piedi il regime attualmente vigente – ha aggiunto l’assessore – e a sostegno di questa richiesta, alla fine della settimana, si esprimerà anche l’Assemblea regionale della Corsica.».

All’incontro tra i responsabili dei Trasporti sardo e corso, al quale hanno partecipato i rispettivi direttori generali degli assessorati, è stata anche affrontata la problematica della linea Porto Torres-Propriano.

«Si tratta di un collegamento non sovvenzionato che stiamo cercando di tenere operativo, gestito da una compagnia marittima francese – ha concluso Deiana – obiettivo è far sì che il servizio non sia interrotto dato l’interesse manifestato dall’utenza sia turistica sia commerciale.»

Massimo Deiana 11 53 copia

 

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Si è conclusa alle 12.30, dopo un lungo animato confronto con il commissario straordinario Antonio Onnis, davanti alla sede della Asl 7, in via Dalmazia, a Carbonia, la protesta dei malati tracheostomizzati e dei loro familiari, contro il percorso di riorganizzazione del Servizio di assistenza domiciliare ai pazienti di cui si occupa il personale medico e infermieristico della nuova Unità Operativa Cure palliative, Terapia del dolore e Hospice, presentato ieri nel corso di una conferenza stampa.

Malati e loro familiari contestano le modifiche al servizio che pregiudicherebbero il miglior svolgimento dello stesso e quindi il livello di assistenza. Nello specifico chiedono che l’assistenza venga loro garantita, come è avvenuto per anni, dall’equipe di rianimazione e non dalla nuova Unità Operativa Cure palliative, Terapia del dolore e Hospice.

La protesta ha raggiunto momenti di alta tensione, quando sono stati scanditi slogan che chiedevano al commissario straordinario di scendere in strada per parlare con i malati e i loro familiari. Un malato si è sentito male ed è stato trasportato al Sirai con una delle autoambulanze presenti in via Dalmazia. Sul posto era presente il vicesindaco di Carbonia, Maria Marongiu, che ha la delega assessoriale delle Politiche sociali, poi raggiunta dal sindaco Giuseppe Casti che ha incontrato il commissario straordinario, con il quale è poi sceso in strada per affrontare il tanto atteso confronto con i malati e i loro familiari.

La discussione è stata lunga e assai vivace. Il commissario ha difeso le scelte fatte ma si è reso disponibile a riprendere il dialogo che, peraltro, ci sarà già questo pomeriggio, alle 16.30, all’assessorato regionale della Sanità, dove si svolgerà un incontro convocato dall’assessore Luigi Arru con i rappresentanti delle associazioni e lo stesso massimo dirigente della Asl 7. Antonio Onnis ha parlato anche con alcuni malati.

Il sindaco ha proposto un tavolo di confronto da tenersi subito dopo l’incontro con l’assessore della Sanità, nel quale verranno tutte le strade di una mediazione per arrivare ad un accordo tra le parti, per far sì che il servizio garantito ai malati sia rispondete a quelle che sono le esigenze di una patologia molto delicata qual è quella dei malati tracheostomizzati.

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Ieri il Consiglio comunale di Sant’Anna Arresi ha approvato il nuovo Piano di gestione del Sito di Interesse Comunitario (promontorio, dune e zona umida di Porto Pino, che comprende oltre Sant’Anna Arresi, anche Masainas e Teulada), del quale è Comune capofila. L’obiettivo generale dei SIC, è quello di «salvaguardare e tutelare le caratteristiche ambientali e gli equilibri ecologici degli habitat e degli ambienti florovivaistici e faunistici presenti del sito, nonché di valorizzare le risorse storico-culturali attraverso azioni di recupero e riqualificazione di edifici, strutture e infrastrutture atte alla fruibilità eco-sostenibile del sito». Tale obiettivo, in ottemperanza alla Direttiva comunitaria Habitat nell’ottica della sostenibilità ambientale, è orientato al risultato della «riduzione della frammentazione di numerosi habitat, riduzione di disturbi causati alla fauna e incremento della sensibilità verso le problematiche ambientali», alla «riduzione degli effetti degli impatti dovuti al flusso veicolare sugli habitat e le specie presenti nel sito» e, in particolare, nella spiaggia di Porto Pino, ad «arginare i fenomeni di erosione ed impatto antropico».

Il Piano prevede l’adozione di misure per la sensibilizzazione nella popolazione locale e nei visitatori anche attraverso la programmazione di seminari tematici e lezioni nelle scuole. L’Europa e la Regione stanziano fondi (es. Progetto Natura Life 2000 SOSS DUNES) per favorire l’interiorizzazione di comportamenti orientati alla salvaguardia, valorizzazione e ad una maggiore tutela dell’ambiente da parte delle amministrazioni e dei singoli cittadini.

«Poiché la parte del Sic appartenente al territorio di Teulada ricade in zona militare (anch’essa Sic a sua volta) – dice Emanuela Pilloni, consigliera di maggioranza – sarebbe auspicabile, per una più efficace ed efficiente gestione, se l’intera area di nostra pertinenza (dune comprese quindi) entrasse nella piena disponibilità dell’ente gestore piuttosto che farci assistere impotenti al passaggio di mezzi militari e bombardamenti quotidiani sulle nostre bellissime coste, il cui impatto sulla sostenibilità, a mio avviso non è “ottemperante” alla Direttiva che impone la riduzione degli “elementi di disturbo”.»

Le dune e Porto Pino 1 copia

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David LOgan 1Marquez Haynes 1-2

La Dinamo Banco di Sardegna torna alla vittoria, espugnando Varese, nella quarta giornata del girone d’andata del campionato di A1, con il punteggio di 86 a 70 (primo tempo 48 a 37). La squadra di Meo Sacchetti ha assunto subito la gestione dell’incontro con un margine di 12 punti (22 a 10 al 6′), trascinata da Alexander, Logan ed Eyenga. Brandon ha riportato sotto Varese, 22 a 28 alla fine del primo quarto e la rimonta è stata completata al 13′ sul 28 a 28 con 3 tiri liberi di Thompson.
Il piccolo passaggio a vuoto della Dinamo è stato interrotto da due triple di Haynes e Logan ha portato il punteggio sul 38 a 30, margine salito a +10 al 18′, 44 a 34, con le triple di Logan e Sacchetti, +11 all’intervallo lungo: 48 a 37.
Nel terzo quarto, l’ultimo timido tentativo di reazione varesina con una tripla di Faye che fissa il punteggio sul 53 a 47 al 24′ ma da lì in avanti per la Dinamo la strada si è fatta tutta in discesa: 58 a 47 al 26′ con una tripla di Logan ed una schiacciata di Alexander, 60 a 53 al 28′ con una tripla di Thompson e poi ancora +13 al 29′, 66 a 53 con tre tiri liberi di Haynes, e alla fine del terzo quarto: 68 a 55 con un canestro da sotto di Rok Stipcevic.
Ultimo quarto senza storia con massimo vantaggio al 39′, 86 a 66 fino all’86 a 70 del 40′ fissato dai canestri di Molinaro e Ferrero.
I migliori in campo sono stati un sempre più convincente Joe Alexander (19 punti in 32′ con 9 su 12 da 2 punti, 0 su 1 da 3 e 1 su 1 dalla lunetta, 7 rimbalzi, 2 assist e 26 di valutazione) ed il solito David Logan (23 punti in 31′, con 3 su 7 da 2 punti, 5 su 7 da 3 e 2 su 2 dalla lunetta, 3 rimbalzi, 4 palle recuperate, 3 assist e 25 di valutazione). In crescita Marquez Haynes (12 punti con 3 su 6 da 3 punti e 3 su 3 dalla lunetta), Brian Sacchetti (10 punti con 2 du 3 da 2 punti e 2 su 4 da 3) e Christian Eyenga (11 punti, 5 su 11 da 2 punti e 1 su 1 dalla lunetta). Ancora in ombra Jarvis Varnado, impiegato per soli 6 minuti (4 punti, 2 su 2 da 2 punti) e penalizzato da un infortunio, e Brenton Petway (0 punti in 15 minuti).
Nell’Openjobmetis Varese in evidenza Brandon Davies (17 punti), Roko Ukic (15) e Mouhammad Fate (14).
Ripreso il cammino vincente in campionato, ora la Dinamo si prepara ad una nuova sfida con una grande dell’Eurolega, il Maccabi, a Tel Aviv, giovedì sera, alle 20.00.

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Pronostico rispettato: Francia, Italia e Israele vanno subito all’attacco nella prima giornata del Mondiale Techno 293 a Cagliari. Tre belle prove disputate per ogni flotta in meno di quattro ore, grazie ad un vento da sud-est tra i 10 e i 13 nodi. Complessivamente regate molto interessanti, su un campo della lunghezza giusta, e con un livello tecnico decisamente alto.

Due francesi e un italiano sono in testa alla classifica nell’Under 17 maschile: Mateo Dussarps (2-1-1) precede il connazionale Florian Salette (1-3-3) e Daniele Gallo (Nauticlub Castelfusano), che è partito forte (1-2) grazie anche a una buona lettura delle consizioni meteo. Il secondo degli italiani è Federico Ferracane della Canottieri Marsala, 15°.

Nell’Under 17 femminile, l’israeliana Katy Spychakov e le azzurre Giorgia Speciale (Stamura Ancona) ed Enrica Schirru (Windsurfing Club Cagliari) disputano una regata a parte: tre prove in fotocopia sempre nello stesso ordine, 1-2-3, con partenze decise, una migliore accelerazione e un passo diverso dal resto della flotta, impegnata per conquistare le posizioni di rincalzo con distacchi netti. Rispetto alle rivali, Spychakov ha dato l’impressione di camminare di più di bolina, con questi venti. Fra le migliori c’è anche Rosanna Stancampiano (Canottieri di Lauria Palermo), sesta.

Molto bene l’Italia anche nell’Under 15 maschile. Alle spalle dell’israeliano Bar Navri ci sono Simone Montanucci (LNI Civitavecchia) e Giorgio Stancampiano (Canottieri di Lauria Palermo), tutti e due molto sicuri, con partenze decise e idee chiare sulla rotta migliore. Ottima partenza anche per Edoardo Tanas (Fraglia Vela Malcesine), al quinto posto, e Alessandro-Jose Tomasi (LNI Riva del Garda), ottavo.

Due francesi nettamente in testa alla classifica anche nell’Under 15 femminile: Heloise Macquaert (1-1-1) ed Enora Tanne (3-2-2) hanno staccato la russa Dana Bekmuratova, ma devono temere soprattutto la compagna di squadra Capucine Marsaudon, scivolata indietro (per ora) a causa di una partenza anticipata nella seconda prova.

Nel Techno Plus maschile domina con tre primi posti Michele Cittadini (Windsurfing Club Cagliari, due volte bronzo mondiale: nel 2010 a Martigues e nel 2012 a Medemblik). Dietro di lui quattro atleti giapponesi, con Yuta Mori secondo in tutte le prove. Fra le ragazze del Plus invece la cagliaritana Elena Vacca (3-3-3) è seconda dietro alla francese Jeanne Penfornis, ma la favorita – la campionessa Under 17 del 2014, Lucie Pianazza – si porta dietro per ora la penalità per non aver disputato la prima prova. Nonostante il numero degli iscritti sia inferiore, la regata dei Plus è molto interessante: con questa attrezzatura si disputeranno le Olimpiadi giovanili nel 2018, in Argentina, sia atleti che tecnici sono decisi a conoscerla meglio.

Le previsioni per martedì annunciano venti più leggeri e probabilmente sarà difficile disputare più di due prove per ogni flotta. La prima partenza è fissata per le 10.00, ma la giornata degli atleti incomincerà alle 8,45 con la consegna delle maglie di leader della classifica ai migliori tre di ogni flotta.

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L’assessore alle Politiche sociali del comune di Sant’Antioco comunica che la Regione Autonoma della  Sardegna con la deliberazione della Giunta Regionale n. 48/7 del 02.10.2015 ha dato continuità al programma di sostegno economico destinato alle famiglie numerose.

Potranno beneficiare del contributo, previa presentazione di apposita istanza, tutti i nuclei familiari residenti nel Comune di Sant’Antioco composti da quattro o più figli a carico, di età compresa tra 0 e 25 anni, il cui reddito ISEE non sia superiore a € 20.000,00.

Le persone interessate dovranno presentare la propria istanza entro e non oltre le ore 12,00 del giorno 4 novembre 2015 all’ufficio Protocollo del comune di Sant’Antioco. La richiesta di contributo economico dovrà essere corredata da certificato ISEE rilasciato nell’anno 2015 e copia del documento d’identità in corso di validità e del codice fiscale del richiedente.

Le domande debitamente sottoscritte devono essere compilate esclusivamente sui moduli predisposti dall’ufficio del Servizio Sociale comunale e dallo stesso distribuito.

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«La riforma del servizio di Assistenza domiciliare integrata (Adi) attuata dal Commissario della Asl 7, in maniera ostinata e contro le esigenze e le aspettative dei disabili gravi, non ha prodotto alcun risparmio economico, né migliorato il servizio (che fino all’avvento della nuova dirigenza funzionava alla perfezione). Anzi, ha creato numerosi disservizi e aumentato il numero dei ricoveri in ospedale, originando paura tra i pazienti e i propri famigliari, che non si sentono più assistiti come invece meriterebbero.»

Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Se è vero come è vero che la riforma dell’Adi non ha garantito la riduzione dei costi e il miglioramento delle prestazioni sanitarie così come auspicato dal commissario Antonio Onnis – aggiunge Locci -, allora non si capisce per quale ragione la dirigenza Asl sia andata dritta per la sua strada di stravolgimento senza ascoltare le richieste dei pazienti, che ormai da mesi mettono in atto diverse azioni di protesta e sensibilizzazione nella speranza che prevalga il buon senso. Cosa che fino a oggi, purtroppo, non è avvenuta.»

«Il Commissario ha il dovere di ascoltare i pazienti, e di garantire un servizio adeguato e giusto. E dato che la riduzione dei costi è un obiettivo non raggiunto con le modifiche al servizio – conclude il consigliere comunale di Sant’Antioco -, forse è il caso di dare credito alle richieste di chi tutti i giorni fa i conti con la malattia, rimettendo al centro dell’Adi il paziente e il reparto di Rianimazione del Sirai.»

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Il percorso di riorganizzazione del Servizio di assistenza domiciliare presentato stamane dal commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, non convince l’associazione Le Rondini che per domani mattina, alle 10.30, ha organizzato un presidio permanente in via Dalmazia, davanti alla sede amministrativa della Asl 7.

«Gli invisibili scendono in piazza», annuncia l’associazione Le Rondini.

«Abbiamo cercato in tutti i modi di far capire il  nostro disappunto sui repentini cambiamenti del sistema di assistenza domiciliare integrata con manifestazioni, diversi scioperi della fame, scioperi dell’assistenza medica e infermieristica e tanti incontri con il commissario straordinario e con l’assessore Luigi Arru. Nonostante ciò, dopo ben sette mesi, ci ritroviamo a dover scendere nuovamente in piazza per cercare di vedere rispettati i nostri diritti!!!»

«Questa volta non scherziamo, non ci alimenteremo, non ricaricheremo i nostri respiratori e siamo senza riscaldamento. All’assessore Arru chiediamo a gran voce fatti!!!»

«Scioglieremo il presidio solo quando l’assessore farà una delibera in cui ci sia specificato che i malati gravi di terzo libello siano presi in carico esclusivamente dalle U.O di Rianimazione più vicine territorialmente, così come specificato nella DGR N.10/43 del 11.02/2009 in cui la Regione Sardegna differenzia la particolarità e la complessità degli interventi per quanto riguarda le persone affette da SLA e in ventilazione meccanica assistita.

ART. 4.1 DGR N.10/43 DEL 2009: è garantita la presa in carico e la continuità assistenziale attraverso l’integrazione con gli ospedali relativamente alla dimissione dalle Unità Operative di Rianimazione e Terapia Intensiva per i pazienti dell’area critica.

Dal primo di novembre partirà il nuovo progetto di Assistenza Domiciliare Integrata voluto dal commissario Straordinario dott. Onnis, in cui i pazienti tracheotomizzati in ventilazione meccanica assistita h. 24 verranno considerati come pazienti terminali e seguiti dall’Equipe di cure palliative invece che dalle U.O di Rianimazione: NOI NON CI STIAMO

L’associazione Le Rondini ricorda l’Articolo 32 della Costituzione Italiana.

«La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona.»

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