18 July, 2024
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Vigneti copia

I lunghissimi filari che si arrampicano sulle prime colline all’ingresso del paese, gli ordinati vigneti che si disegnano nelle aree tra Is Serras e San Michele, eleganti geometrie che si estendono nelle campagne di Ussana. Una passione per molte famiglie, più che un lavoro, quella per il vino. Il centro campidanese celebra i suoi gioielli con la manifestazione “Tempus de binnenna”, un viaggio tra sapori, tradizioni, artigianato e cultura. Si esalteranno i rossi e i bianchi del Campidano, vere e proprie eccellenze enologiche della Sardegna.

«Sarà una sagra che avrà come protagonista l’uva di produzione locale, tipica della tradizione di Ussana – evidenziano il sindaco Emidio Contini e l’assessore alla cultura Manuela Sedda -. Si tratta di un’occasione unica per rilanciare le attività legate all’agricoltura ed all’artigianato. Ussana vanta una lunghissima tradizione nella produzione dei vini di qualità, con apprezzamenti a livello nazionale e internazionale. Ecco perché vogliamo che la rassegna sia l’apripista per il rilancio economico e sociale del territorio».

L’evento – giunto alla quinta edizione – ideato e realizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Pro loco e l’Unione dei Comuni del Basso Campidano, avrà inizio domani con un percorso didattico rivolto agli studenti che – a partire dalle 9.00 – potranno riscoprire le diverse fasi della lavorazione dell’uva, con le tecniche per la vendemmia e un tour nelle cantine del paese. Alle 10.00 la semina su sodo, con una prova su campo a cura dell’agenzia Laore. Nel pomeriggio una manifestazione sportiva, poi alle 16.30 l’apertura del concorso enologico, con gli studenti dell’Alberghiero di Monserrato e la degustazione dei vini dei produttori di Ussana.

Venerdì 23 alle 10.00, nel Monte Granatico, è in programma un convegno sulle erbe officinali ed aromatiche curato da Marcello Pitzalis, con una mostra sulle piante aromatiche. In serata – con inizio alle 17.00 – la tavola rotonda sul tema “Il futuro delle cantine in Sardegna per lo sviluppo del territorio”. Parteciperanno i responsabili dell’assessorato regionale all’agricoltura, il sindaco Emidio Contini ed i primi cittadini dell’Unione dei Comuni del Basso Campidano. Alle 21.00, in piazza Municipio, la commedia dialettale “Aligheri no”.

Il clou della rassegna nel fine settimana. Sabato, a partire dalla mattinata, i portali campidanesi (da via Roma a via Chiesa) si apriranno ai visitatori, con mostre artigianali ed esposizione di prodotti enologici. Lungo il circuito non mancheranno le dimostrazioni sulla lavorazione del pane e sulla preparazione di antichi cestini. Alle 15.00 il corteo rievocativo sulla vendemmia, con la partecipazione di gruppi folk e cavalieri. Si alterneranno i cavalieri di Ussana, Monastir e San Sperate, i gruppi folcloristici San Sebastiano (Ussana), Goppaisi de Frorisi (Villasor), Neoneli, il gruppo etnico Is Mustayonis e S’orku foresu di Sestu e i suonatori di launeddas. Alle 19.00 la degustazione di prodotti tipici locali con la vitella arrosto ed i vini delle Cantine del territorio. Poi il tributo ad Andrea Parodi.

Domenica mattina – dalle 9.00 – l’apertura dei portali nel centro storico, con lavorazioni artigianali e della tradizione contadina. Ci sarà anche un’estemporanea di pittura per adulti e bambini legata alla rassegna. Alle 11 la messa solenne, nel sagrato di San Saturnino, dedicata alla Madonna del buon frutto. In serata sarà possibile visitare tutti i siti culturali del paese, con la degustazione di prodotti tipici nei diversi stand.

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Cristiano Erriu 1

L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, è intervenuto ancora una volta nel dibattito in corso da mesi sulla riforma degli Enti locali e all’esame della Prima commissione del Consiglio regionale.

«Lo schema di riordino del sistema degli Enti locali in Sardegna è scritto a caratteri cubitali nel programma di governo di questa Giunta e nel disegno di legge n. 176 approvato a dicembre. È molto chiaro e non è mai cambiato.», ha detto Cristiano Erriu.

«Lo schema prevede una città metropolitana a Cagliari, necessaria per rispondere in modo adeguato alle esigenze di governo delle complessità dell’unico polo urbano con un territorio caratterizzato da elevata densità abitativa, interdipendenza dei centri abitati, intensa concentrazione di attività produttive – ha aggiunto l’assessore Erriu -. Si tratta di una città diffusa, riconosciuta tale da Istat, Eurostat e OCSE. Il resto del territorio regionale sarà governato attraverso i Comuni e altri livelli di cooperazione intercomunale con poteri, competenze e funzioni adeguati a rispondere ai fabbisogni amministrativi dei territori e alle loro caratteristiche socio-economiche.»

«Nell’attesa della definitiva soppressione, successiva alla modifica della Costituzione, le Province rimarranno il minimo indispensabile e comunque saranno enti di secondo livello fortemente depotenziati – ha concluso Erriu -. Altra questione rispetto al tema del riordino istituzionale, che deve consentire anzitutto una governante efficace dei servizi e delle funzioni a beneficio dei cittadini amministrati, è la perequazione e il riequilibrio territoriale da effettuarsi con idonee politiche di sviluppo. La Giunta è pronta, su questo punto, ad investire su importanti progetti di sviluppo per grandi aree, valorizzando le caratteristiche dei territori.»

 

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Si è svolta stamane a Pula una cerimonia per ricordare il maggiore della Brigata Sassari Giuseppe La Rosa morto in Afghanistan. L’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione, Gianmario Demuro, è intervenuto, a Pula, alla cerimonia per ricordare il maggiore della “Brigata Sassari” Giuseppe La Rosa, morto in Afghanistan, l’8 giugno del 2013, in seguito a un attentato ai danni di un convoglio militare italiano sulla strada per Farah.

Giuseppe La Rosa era nato in Sicilia, a Barcellona Pozzo di Gotto, ma aveva un rapporto molto stretto con la Sardegna e con Pula in particolare.
Per iniziativa dell’Amministrazione comunale, nel cortile della casa Frau, è stata scoperta una lapide commemorativa.
Erano presenti il sottosegretario della Difesa Domenico Rossi, i sindaci di Pula e Teulada Carla Medau e Daniele Serra.
L’assessore degli Affari generali si è soffermato sui valori di cui il giovane Giuseppe La Rosa, morto all’età di 31 anni, è stato interprete. Gli stessi valori che hanno sempre contraddistinto la storia gloriosa della Brigata Sassari.

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Domani, giovedì 22 ottobre 2015, alle 18.30, nella nuova sede dei Riformatori sardi in viale Sant’Ignazio 30, a Cagliari, si terrà un’assemblea degli amministratori comunali sulla riforma degli enti locali e sul piano di razionalizzazione della rete ospedaliera predisposto dalla Giunta regionale, in discussione in commissione Sanità del Consiglio regionale.

In particolare sulla sanità, a introdurre la discussione sarà il libro bianco predisposto dal Centro studi del partito, coordinato da Franco Meloni, che mette a nudo  tutti i limiti di un piano mal fatto, confusionario e contraddittorio.

Sulla riforma degli enti locali, invece, la posizione del partito è fortemente critica. Secondo i Riformatori l’unica cosa da fare è quella che hanno suggerito i sardi con i referendum di tre anni fa: abolizione totale delle Province e il trasferimento delle competenze a Regione e Comuni.

Sede ex Provincia 8

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Un coordinatore regionale dei trapianti in Sardegna. Lo chiede il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI), componente della commissione Sanità.

 «Occorre una figura di alto profilo che sovrintenda una struttura sulla materia e sia selezionato in Sardegna – dice Edoardo Tocco -. I trapianti di organi rappresentano una terapia consolidata nella moderna medicina e costituiscono per molti pazienti affetti da un grave ed irreversibile patologia di organo l’unica terapia.«

In Sardegna – secondo Tocco – c’è la necessità di una leadership che coordini le donazioni ed i trapianti. «Le strutture di eccellenza presenti nel territorio e le professionalità di alto livello – aggiunge Edoardo Tocco – richiedono la nomina di un coordinatore per i trapianti».

Edoardo Tocco porterà la questione nella commissione Sanità del Consiglio regionale. «La nostra Isola ha ormai raggiunto un soddisfacente livello di sensibilizzazione riguardo la donazione di organi. Siamo di fatto indipendenti, in grado di fronteggiare da soli le richieste di trapianto – conclude Edoardo Tocco -. Occorre però un salto di qualità, identificando una figura di alto profilo che coordini l’attività in Sardegna».

Edoardo Tocco 55

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Palazzo del Consiglio regionale A

I consiglieri regionali di Sinistra Ecologia e Libertà, Luca Pizzuto, Daniele Cocco, Francesco Agus e Eugenio Lai, unitamente ai consiglieri regionali Emilio Usula, Paolo Zedda, Valter Piscedda, Annamaria Busia e Roberto Desini, hanno presentato nei giorni scorsi un’interrogazione e una mozione in Consiglio regionale per chiedere al presidente Pigliaru e alla Giunta un intervento presso il Governo nazionale e il ministero della Difesa in relazione alla fase operativa dell’operazione “Trident Juncture 2015” che prenderà il via domani 22 ottobre principalmente presso il poligono militare di Capo Teulada, la più massiccia esercitazione militare dopo la guerra fredda, che coinvolgerà 30 Paesi, 36.000 uomini, 60 tra navi e sottomarini e circa 140 aeromobili: una vera e propria guerra simulata che si svolgerà in terra, mare e cielo tra Italia, Spagna e Portogallo.

Stamane presso il Consiglio regionale si è tenuta la conferenza stampa per precisare i punti e le richieste al presidente Pigliaru e la sua Giunta: «Riteniamo che, benché si tratti di temi di carattere internazionale e in capo al ministero della Difesa, sia necessario ribadire che la Sardegna è una Regione di pace e che, pur dovendo contribuire alle direttive militari nazionali e internazionali, si debba tenere conto della volontà di tutti quei cittadini e associazioni sarde che non vogliono più essere soggetti passivi rispetto alle decisioni sull’uso del proprio territorio. Chiediamo che la Regione Sardegna, tramite atti e interlocuzioni formali, blocchi o attenui l’impatto di queste operazioni e richieda formalmente al Governo che tipo di implicazioni sociali, economiche e ambientali avrà la Trident Juncture sui territori interessati. Con questa mozione – dichiarano ancora i firmatari – vogliamo portare all’attenzione della Giunta e del Presidente anche l’annosa questione delle servitù militari e chiedere conto dell’attuazione dell’ordine del giorno n. 9 approvato dal Consiglio il 17 giugno 2014».

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La SFIRS SpA ha indetto una pubblica selezione per esami e titoli per l’assunzione di 10 impiegati amministrativi (analisti finanziari e contabili), a tempo indeterminato, laureati in materie economiche.
Per l’ammissione alla selezione la domanda va presentata, entro il termine perentorio delle ore 13.00 del giorno 27 ottobre 2015, esclusivamente via internet, compilando l’apposito modulo elettronico (Form) disponibile esclusivamente attraverso il link:
Compilazione domanda per ammissione alla selezione http://www.infoconcorso.it/sfirsspa/documenti/

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Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

 

Si è tenuta ieri mattina nella Terza commissione del Consiglio regionale, presieduta da Franco Sabatini (Pd), l’audizione del direttore generale del centro regionale di programmazione (Crp), Gianluca Cadeddu, che ha illustrato lo stato di attuazione della programmazione dei fondi europei del settennio 2007-2013 e di quello 2014-2020.

In riferimento alla spesa dei programmi 2007-2013, il direttore del Crp ha pressoché escluso il rischio di disimpegno delle risorse comunitarie per quanto attiene il programma operativo Fse (fondo sociale europeo) ed ha rassicurato sul raggiungimento dei livelli di spesa prefissati per i fondi Fesr (fondo europeo di sviluppo regionale) e Psr (programma di sviluppo rurale) entro il 31 dicembre 2015. E’ questo, infatti, il termine stabilito per la certificazione della spesa.

Nel dettaglio, il fondo sociale europeo (Fse) al 31 dicembre 2015 dovrebbe registrare un over spending di oltre 32 milioni di euro. Rispetto alla dotazione del Piano operativo (suddiviso in sei assi) pari a 675.053.206 euro le proiezioni di spesa al 31.12.2015 sono, infatti, pari a 708.028.782 euro (302.020.756 euro imputate all’asse IV “Capitale umano”).

Il piano operativo Fesr 2007-2013, con dotazione finanziaria di 1.361.343.530 euro, registra impegni ammessi pari a 1.505.109.830 euro ed ha certificato alla data del 30 settembre 2015 l’importo di 990.578.992 euro, mentre la spesa da certificare alla chiusura (31 dicembre 2015) è pari a 370.764.537 euro, con una previsione di spesa identica alla dotazione finanziaria iniziale (1.361.343.530 euro).

Il programma di sviluppo rurale (Psr), con dotazione finanziaria pari a 1.284.746 euro conta 184.334.997 euro di spesa da certificare alla chiusura del 31 dicembre ed alla data del 12 ottobre 2015 ha già certificato un ammontare di spesa complessiva pari a 1.100.411 euro.

«Cifre e proiezioni – così ha detto Gianluca Cadeddu – che confermano, nella sostanza, gli obiettivi di spesa della Regione per la programmazione 2007-2013 e che inducono ad affermare che la Sardegna “non perderà un euro delle risorse comunitarie». «Ma – ha spiegato il direttore del Crp – per la conferma di tali risultati dovremo attendere il mese di marzo del 2017, dopo che l’intero 2016 sarà dedicato alle procedure del cosiddetto “controllo della spesa”».

Gianluca Cadeddu non ha tuttavia nascosto le difficoltà della struttura regionale «nel fare spesa nei tempi richiesti dalla commissione europea», così come non ha mancato di evidenziare le problematicità che hanno caratterizzato il precedente settennio di programmazione («gran parte dei problemi nascono dal manifestarsi della crisi economica che a partire dal 2008 ha interessato tutti i soggetti chiamati a gestire i diversi programmi europei»). Le principali difficoltà riscontrate – a giudizio del direttore del centro regionale di programmazione – possono essere così riassunte: difficoltà delle imprese nel portare a compimento gli investimenti; mancato rispetto dei crono programmi da parte delle amministrazioni locali; complessità dell’iter degli appalti pubblici; le difficoltà derivanti dai limiti imposti dal patto di stabilità.

«Per la programmazione 2014-2020 – ha dichiarato Gianluca Cadeddu – dobbiamo tener conto degli insegnamenti appresi con l’attuazione della programmazione dei fondi comunitari 2007-2013 e tenere sempre presente che il sistema amministrativo è diverso rispetto a quello che caratterizza i classici interventi a carico esclusivo dell’amministrazione regionale.»

In riferimento ad un quesito posto dal presidente della commissione, Sabatini, in ordine alle difficoltà delle amministrazioni locali a “programmare e progettare” – il direttore del Cpr ha preannunciato che è allo studio l’ipotesi di costituire un apposito “fondo progettazione” destinato ai Comuni per fare fronte alle difficoltà legate all’attività di progettazione ed alla qualità della stessa.

Ulteriori chiarimenti sono stati forniti sull’efficacia dei fondi di garanzia («il fondo di garanzia della Regione sarda – ha affermato Cadeddu – da 223 milioni di euro è il più capiente d’Europa ed è diventato un positivo modello da seguire dopo le iniziali perplessità al livello comunitario») ed alla specializzazione degli stessi nei diversi settori di intervento («pensiamo alle garanzie sull’emissione da parte delle imprese private dei mini bond»).

Raccogliendo l’invito del presidente Sabatini per una sempre «migliore ed efficace spesa dei fondi comunitari» Gianluca Cadeddu ha concluso il suo intervento con un ringraziamento ai componenti la commissione «per le utili indicazioni contenute nell’apposita risoluzione, a suo tempo approvata nel parlamentino del Bilancio, proprio in materia di attuazione dei programmi europei» ed in riferimento alla programmazione 2014-2020 ha ricordato la conclusione degli iter di approvazione della commissione europea dei piani Fse, Fers e Psr, nonché l’impegno a procedere con le successive fasi ad incominciare dalla costituzione dei comitati di sorveglianza per ciascuno dei fondi e con l’approvazione dei criteri di selezione.

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Ponte di Sant'Antioco 1 copia

Il consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci ha organizzato una giornata informativa sui progetti infrastrutturali previsti dal Piano Sulcis per l’isola di Sant’Antioco. L’appuntamento, in programma sabato 24 ottobre, dalle 10.00 alle 18.00, in piazza Italia, a Sant’Antioco, vuole essere l’occasione per informare gli antiochensi (e non solo) sulle varie soluzioni progettuali che, frutto dell’intensa attività di studio compiuta in questi anni, sono state individuate per il nuovo collegamento terrestre tra l’isola e la terra madre, l’istmo, il porto, nonché la circonvallazione Sant’Antioco-Calasetta. Progetti per i quali sono disponibili circa 40 milioni di euro cui si aggiungono 7 milioni per le bonifiche delle aree ex Sardamag.

«Lo scopo non è soltanto fare chiarezza sugli interventi in programma – spiega Ignazio Locci -, ma è anche tenere alta l’attenzione affinché la politica compia ogni singolo passo per portare a compimento, nel più breve tempo possibile, le opere da cui passa la ripartenza del Sulcis Iglesiente.»

All’incontro con i cittadini, parteciperanno anche diversi amministratori locali del territorio.

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Area acquisisce manifestazioni di interesse per il conferimento degli incarichi di direttore del Servizio territoriale gestione immobili di Cagliari, di direttore del Servizio territoriale gestione immobili di Carbonia e di direttore del Servizio affari legali.
Gli incarichi avranno una durata massima di cinque anni.
Possono presentare la manifestazione di interesse i dirigenti di altre pubbliche amministrazioni esterne al “Sistema Regione”, in possesso di una adeguato curriculum professionale e dei seguenti requisiti:
– per i Servizi territoriali gestione immobili, laurea in Ingegneria o Architettura e abilitazione all’esercizio della professione di ingegnere o architetto;
– per il Servizio affari legali, laurea in Giurisprudenza. Sarà valutata anche l’eventuale abilitazione all’esercizio della professione di Avvocato.
Le candidature dovranno essere presentate alla Direzione generale di Area entro le ore 13.00 del 2 novembre 2015, via pec alla casella area@pec.area.sardegna.it o tramite consegna a mano presso la sede dell’Azienda in via Cesare Battisti n. 6 a Cagliari (5° piano).