19 July, 2024
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Antonello Pirosu e Antonio Onnis

Il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, sabato mattina, alle 9.00, nella sala riunioni della Direzione generale di via Dalmazia 63, a Carbonia, terrà una conferenza stampa sul piano di riorganizzazione del sistema ospedaliero. Parteciperanno il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti; il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo e il presidente della conferenza socio-sanitaria, Antonello Pirosu, sindaco di Villaperuccio.

«Il Piano di riorganizzazione del sistema ospedaliero e territoriale della Asl 7 procede nel rispetto del cronoprogramma presentato e condiviso con la conferenza territoriale socio-sanitaria e secondo quanto previsto dalle indicazioni del Piano regionale sulla rete ospedaliera – spiega Antonio Onnis -. Sono in corso gli interventi di completamento delle dotazioni tecnologiche e arredi del nuovo blocco operatorio dello stabilimento Sirai di Carbonia e sono in fase avanzata di realizzazione i lavori di ristrutturazione e completamento del CTO di Iglesias.»

«Sono inoltre in fase di imminente completamento – conclude il commissario straordinario della Asl 7 Antonio Onnis – le opere pubbliche relative alle Case della Salute di Giba, Sant’Antioco, Carloforte e Fluminimaggiore, che renderanno idonee le strutture ad ospitare le attività territoriali.»

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L’associazione Amici della Vita Sulcis parteciperà al Consiglio comunale dei cittadini convocato per domani mattina, in piazza Municipio, a Iglesias, dal Comitato per la salute del Sulcis Iglesiente.

«I servizi sanitari sardi e in particolar modo del Sulcis Iglesiente – scrive il presidente Giorgio Madeddu nel manifesto di adesione – hanno registrato negli ultimi decenni un progressivo ridimensionamento. L’incremento della mobilità passiva, a favore di altre regioni e per il Sulcis verso altre Asl, testimonia la crescente sfiducia della nostra Comunità per ospedali e servizi un tempo apprezzati oltre i confini provinciali. Il patologico default sanitario ha la sua origine nell’invadenza dei partiti politici che progressivamente (dalla prima riforma sanitaria Andreotti-Anselmi 1978) hanno asservito la sanità ai propri interessi. Le recenti iniziative regionali e il piano Onnis devastano irreparabilmente l’offerta sanitaria del sulcis tanto da prospettarsi in tempi brevi una migrazione sanitaria collettiva verso Cagliari. La riorganizzazione della rete ospedaliera e dei servizi sanitari in Sardegna ha essenzialmente l’obiettivo di polarizzare il più possibile su Cagliari e Sassari amputando posti letto e qualità sanitaria dalle periferie anche se ricche di storia, talenti e progettualità. Registriamo la negazione totale dei Livelli Essenziali e Uniformi dell’Assistenza, valore solo formale delle riforme sanitarie 1992 e 1999. I partiti politici che si sono cimentati nella gestione della sanità sarda e sulcitana si sono dimostrati intercambiabili, stessi metodi (arroganti e clientelari, negazione assoluta della meritocrazia medico-infermieristica, esaltazione dei propri portaborse), stesso obiettivo: sostenere il partito d’appartenenza.»

«Noi abbiamo un sogno – ribadisce Giorgio Madeddu – fuori i partiti politici dalla sanità.»

«Parteciperemo alla manifestazione di sabato mattina in piazza Municipio, condivideremo progetti e speranze con gli Amici del Comitato per la Salute del Sulcis Iglesiente ed invitiamo le Associazioni di Volontariato, Partiti Politici e Sindacati del territorio ad unirsi a noi.

Noi ci saremo – conclude Giorgio Madeddu – perché:

a) Non intendiamo rassegnarci davanti al crollo dei servizi sanitari del Sulcis e della Sardegna

b) La fallimentare gestione sanitaria dei partiti politici è sotto gli occhi di tutti.

c) La Sanità deve recuperare la propria missione: amore, premura e cura della Vita Debole.

d) Abbiamo un sogno e da anni una proposta alternativa: nuove regole del gioco con designazione popolare dei direttori generali delle Asl, sabato mattina lo ribadiremo.»

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Domani mattina, a partire dalle ore 10.00, piazza Municipio, a Iglesias, si terrà il Consiglio comunale dei cittadini organizzato dal Comitato per la salute del Sulcis Iglesiente. All’ordine del giorno c’è il dibattito sulla sanità iglesiente.

L’iniziativa giunge a poco più di un mese dallo sciopero generale svoltosi a Iglesias il 12 settembre.

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La Presidenza della Regione ha emanato nuove misure per l’eradicazione della peste suina africana nei cinghiali. Si tratta di un quarto provvedimento attuativo del Programma straordinario di eradicazione della peste suina africana (PSA) 2015-2017, relativo all’eradicazione della malattia nelle popolazioni di cinghiali selvatici e allevati.
Il provvedimento mira ad assicurare la sorveglianza epidemiologica sui cinghiali e a regolamentare la caccia a questi animali nelle aree di vincolo per PSA.
Le misure sanitarie previste riguardano, in particolare:
– l’anagrafe dei cacciatori e la banca dati delle aziende agrituristico-venatorie;
– le zone in concessione per l’esercizio della caccia autogestita e gli allevamenti di cinghiali;
– i divieti e gli obblighi dei cacciatori in tutto il territorio regionale;
– gli ulteriori obblighi dei cacciatori nei macroareali non infetti da PSA e in quelli infetti nel selvatico;
– la sorveglianza epidemiologica;
– le misure da adottare in caso di sospetto o conferma della presenza della malattia in suini selvatici e in caso di rinvenimento di cinghiali vivi;
– la formazione obbligatoria.
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L’Associazione Mineraria Sarda parteciperà con due importanti eventi, alla terza edizione della Settimana del Pianeta Terra, a Iglesias, dal 18 al 25 ottobre.

Il primo appuntamento #officinepermanenti; #cerchiconcentrici; #wecan; #primaleidee; – Le aree minerarie dell’Iglesiente: da attività estrattiva a patrimonio storico-culturale per nuove opportunità di sviluppo del territorio si terrà martedì 20 ottobre presso l’Aula Magna del Consorzio AUSI (Palazzo Bellavista – Miniera di Monteponi) con inizio alle ore 15.00. Si tratta di un incontro dibattito con talk di 10-15 minuti ognuno, concepito con l’obiettivo della scoperta dei valori e delle potenzialità del territorio, teso alla definizione di un laboratorio di idee funzionale alla valorizzazione sostenibile dei luoghi fortemente caratterizzati dall’attività mineraria. Il tema conduttore sarà la partecipazione attiva e consapevolezza da parte di professionisti, operatori e cittadini, che avranno l’occasione per iniziare a “fare sistema” e creare valore aggiunto dall’incontro tra esperienze e siti minerari da valorizzare con idee nuove e innovative. Gli hashtag del titolo vogliono introdurre una metodologia di lavoro e una programmazione del territorio che, partendo dal basso, mettano al centro le idee per una loro condivisione e possibile reale attuazione. Arrichiscono la trama dell’incontro altri hashtag: #archeologiaindustriale; #fotografia; #bonificheterritorio; #linguaggi; #visione; #innovazione; #consapevolezza; #rinascita; #responsabilita; #valorizzazione; #musica; #speleologia; #trekking; #archivistica; #archeologia; #formazione; #promozioneterritoriale. I talkers iscritti sono rappresentativi delle più varie realtà professionali e scientifiche legate alla valorizzazione del patrimonio minerario. L’evento sarà preceduto da una visita guidata all’Archivio Storico Minerario della società IGEA e poi concluso con il lancio di un contest fotografico. Il geoevento è organizzato dall’Associazione Mineraria Sarda e dall’Associazione Cagliari2020, con la collaborazione dell’Ordine degli Ingegneri di Cagliari, Associazione IC, Associazione ICS, Officine Permanenti e Cerchi Concentrici.

Il secondo appuntamento 70 anni di ricerche geologiche e minerarie in Sardegna: dal Centro Studi della Società di Montevecchio alle più recenti acquisizioni della ricerca di base, è invece in programma per sabato 24 ottobre, alle ore 9.30 presso la Palazzina dell’Associazione Mineraria Sarda, in via Roma 39 ad Iglesias. Il geoevento è dedicato agli studi geologici e minerari in Sardegna; attraverso una serie di interventi di studiosi nel campo delle scienze geologiche e minerarie, si ripercorrerà l’evoluzione storica delle conoscenze sul territorio sardo, a partire dalle attività del Centro Studi della Società Montevecchio negli anni Quaranta e Cinquanta del XX secolo, fino alle più recenti acquisizioni sulla struttura geologica e la metallogenesi dell’Isola. In conclusione si terrà un omaggio al geologo Ilio Salvadori. Il programma prevede interventi di Antonio Funedda, Stefano Naitza e Sandro Tocco, docenti dell’Università degli Studi di Cagliari.

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Nuovo sit-in della RSU e dei lavoratori Eurallumina stamane davanti all’assessorato dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari, per monitorare e verificare il processo delle autorizzazioni ambientali. L’iniziativa dei lavoratori – si legge in una nota della RSU – la nona dal 28 luglio scorso, tutte organizzate per seguire da vicino le tappe del processo autorizzativo, giunge a pochi giorni dalla consegna delle integrazioni richieste dopo la verifica degli atti che dovrebbe avvenire entro la prima metà della prossima settimana. con il contestuale avvio ufficiale dell’iter autorizzativo.

I lavoratori chiedono che, «una volta accertata la regolare completezza documentale del progetto da sottoporre a VIA/AIA, non emergano nuove criticità che dilaterebbero ulteriormente i tempi, con gravi conseguenze per l’attuazione del progetto».

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Nuove durissime critiche dalle opposizioni alla riforma degli Enti locali proposta in Sardegna dal centrosinistra. Questa volta arrivano dal gruppo UDC.

«Sulla riforma degli enti locali c’è un’unica certezza. Sul provvedimento di riordino delle autonomie regna solo la confusione – dicono Gianluigi Rubiu, Giorgio Oppi, Giuseppino Pinna e Gianni Tatti -. Abbiamo cercato di ascoltare le esigenze dei Comuni che alimentano tantissimi dubbi su un progetto che andrebbe a schiacciare i piccoli centri. Per questo la riforma dovrebbe essere orientata a garantire maggiore autonomia ai Comuni. Riteniamo che non si possa sopprimere l’identità locale dei Comuni, che dovrebbero essere il perno di questa riforma e la prima cellula delle autonomie.»

Un disegno con tre versioni diverse. «Un sintomo di assoluto caos nella maggioranza – aggiunge il capogruppo Gianluigi Rubiu -. Una revisione che prevede Città Metropolitana, area vasta e Unione dei Comuni. Non si comprendono i vantaggi che si materializzano dalle Unioni dei Comuni, con la qualità dei servizi per i cittadini che subirebbe un duro colpo. Senza tralasciare la volontarietà nell’adesione agli enti sovra comunali, con un disegno che obbliga forzatamente ad un’aggregazione dei centri.»

«La Città metropolitana e l’area vasta – concludono Rubiu, Oppi, Tatti e Pinna – che sembrano incardinate verso un’egemonia insensata che sfavorirebbe gli altri territori. Sarebbe opportuno prevedere invece due città metropolitane al sud e al nord della Sardegna, senza sottrarre risorse ai piccoli centri.»

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A Istanbul la Dinamo si è fermata a un passo dalla vittoria nell’esordio in Eurolega 2015 contro il Darussafaka Dogus. In vantaggio di 5 punti a meno di un minuto dalla fine, ha sbagliato alcune scelte nelle battute finali, consentendo alla squadra turca di rimontare e di chiudere al 40′ sul 66 pari, allungando la partita al supplementare che poi ha dominato, chiudendo sull’83 a 74.
I migliori realizzatori della Dinamo sono stati Stipcevic con 14 punti, Haynes 12 e Alexander 11. Logan si è fermato a 7 punti. Nel Darussafaka Dogus 15 punti per Bjelica, 12 per Gordon e Redding e 10 per Slaughter.
La squadra di Meo Sacchetti ha avuto migliori percentuali al tiro sia da 2 sia da 3 punti come anche ai tiri liberi ma ha pagato tantissimo ai rimbalzi, 57 a 31, con una differenza decisiva in quelli offensivi: 22 contro 5.
La Dinamo per 39 minuti ha interpretato bene la partita, chiudendo in vantaggio il primo quarto sul 19 a 15, un punto sotto all’intervallo lungo sul 32 a 33 e ancora avanti di 4 il terzo quarto, 50 a 46.
Alla Dinamo resta il rammarico di aver gettato al vento una partita ormai quasi vinta ma anche la consapevolezza di aver maturato una crescita evidente in campo internazionale e di poter puntare al superamento della fase a gironi della nuova Eurolega.
Meo Sacchetti deve lavorare ancora tanto per migliorare il rendimento ai rimbalzi che un anno fa, soprattutto con Shane Laval, era uno straordinario punto di forza della squadra protagonista dello storico “triplete”.

Meo Sacchetti orizzontaleDavid LOgan 1-2Marquez Haynes 1-2

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Il presidente della regione, Francesco Pigliaru, ha sottoposto il tema delle Zone franche per i Comuni colpiti dall’alluvione del 18 e 19 novembre 2013 alla ministra Federica Guidi. Sottolineando il fatto che le risorse destinate alla ripresa delle attività economiche danneggiate finora sono state molto esigue, tanto che la stessa Giunta regionale, con delibera, ha stanziato un milione di euro per le aziende dei privati, Pigliaru ha fatto valere l’esigenza di procedere con rapidità ad attuare le disposizioni previse dall’art. 13 bis del D.L. 19/06/2015 che autorizzata la spesa di 5 milioni di euro al fine di istituire una zona franca nei comuni della Sardegna colpiti dall’alluvione. Nonostante non esista alcun rischio di perdere tali risorse, per le quali questa Giunta aveva fatto forti richieste, avvalorate dai parlamentari sardi fino all’approvazione dell’emendamento specifico, il presidente Pigliaru ha sollecitato le procedure attraverso lettera formale rivolta alla ministra Guidi, sottolineando l’urgenza di definire le perimetrazioni e di individuare nelle specifico le agevolazioni da attuarsi, dichiarando la disponibilità della Regione a procedere fin da subito al confronto, affinché il regime speciale possa essere attivato al più presto.

Sui danni ai beni mobili e immobili a causa di eventi calamitosi, la Giunta inoltre ha presentato al Consiglio, già lo scorso dicembre, il disegno di legge proposto dall’assessore Donatella Spano per dotare la Regione di uno strumento normativo di carattere generale che consenta di erogare contributi in denaro a favore dei soggetti privati e delle attività produttive danneggiati.

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Il Museo del Carbone ha aderito alla III edizione della Settimana del Pianeta Terra – L’Italia alla scoperta delle Geoscienze, che si svolgerà quest’anno dal 18 al 25 ottobre 2015. Per l’occasione il Museo, presso la grande miniera di Serbariu, presenta la mostra La Grotta dei Fiori e l’evoluzione paleoambientale della Valle di Cannas”.

L’allestimento è a cura del Centro Italiano della Cultura del Carbone, del Gruppo Ricerche Speleologiche “E.A.Martel” Carbonia e della Federazione Speleologica Sarda, con il patrocinio del Comune di Carbonia e del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna. L’inaugurazione della mostra è prevista per domenica 18 ottobre 2015 alle ore 17.00. La mostra sarà poi visitabile gratuitamente dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 17.00, fino al 22 novembre.

Per la particolarità dei loro ambienti, le grotte si comportano come archivi del tempo, conservando al loro interno le tracce della loro formazione ed evoluzione e quelle dell’evoluzione delle specie che le abitano e le frequentano, compreso l’Homo sapiens. Attraverso lo studio della Grotta dei Fiori e dei suoi reperti è possibile ricostruire anche l’evoluzione degli ambienti circostanti, in particolare della Valle di Cannas.

In occasione della “Settimana del Pianeta Terra”, che vuole anche avvicinare i giovani alla scienza e alle geoscienze e trasmettere l’entusiasmo per la ricerca e la scoperta scientifica, il Museo del Carbone propone agli istituti scolastici tre attività didattiche integrative legate alla visita della Mostra:

Giocare con i nodi: approfondimento sull’utilizzo delle corde in Speleologia e realizzazione di alcuni nodi semplici e utili in diverse situazioni.

Come si forma una grotta: percorso artificiale realizzato assemblando cartone e legno, grotta “virtuale” nella quale i bambini si confrontano con materiali diversi.

L’acqua che berremo: attività incentrata sull’importanza del ciclo dell’acqua e sulla necessità di proteggerla dall’inquinamento, sperimentando l’interazione con i diversi tipi di terreno e di sostanze.

Le attività si svolgeranno su prenotazione.

Per informazioni e prenotazione: CICC Centro Italiano della Cultura del Carbone, Museo del Carbone, Grande Miniera di Serbariu. Telefono: 0781 62727.

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