19 July, 2024
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Scatta oggi alle 20.00, a Istanbul, per la Dinamo, la nuova avventura in Eurolega, contro il Darussafaka Dogus. L’ambizioso club turco ha costruito un robusto e competitivo roster intorno a coach Oktay Mahmuti, grande conoscitore della competizione. Ritorna nell’elite europea per la prima volta dalla stagione 1962-63, decisa a competere con tutti grazie al dispendioso mercato portato avanti dalla società, che ha rivoluzionato quasi del tutto il roster rispetto alla stagione passata. Il faraonico mercato estivo porta in dote gli americani Luke Harangody e Reggie Redding. Dai rivali del Fenerbache sono arrivati addirittura quattro elementi, Oguz Savas, Emir Preldzic, Serhat Cetin e Semih Erden, dal Galatasaray Ender Arslan, tutti di nazionalità turca. Dall’Anadolu Efes è arrivato invece il lungo montenegrino Milko Bjelica. Gli ultimi colpi sono stati Manuchar Markoishvili, l’ex canturino che nella passata stagione ha vestito i colori del CSKA Mosca, e il centro Marcus Slaughter, in forze fino allo scorso anno ai pluricampioni del Real Madrid.

Arbitreranno l’incontro i signori Fernando Rocha (POR), Benjamin Jimenes (SPA) e David Romano (ISR).

«Abbiamo visto nel primo anno quanto sia impegnativa questa competizione, sia per le trasferte sia per il livello delle squadre – ha dichiarato alla vigilia Meo Sacchetti -. Quest’anno abbiamo un po’ di esperienza in più, abbiamo cercato di prepararci al meglio e speriamo di avere un approccio migliore. Nelle amichevoli di precampionato con il Darussafaka abbiamo visto una squadra molto fisica, con una batteria di lunghi come presenza importante sotto canestro e con un sistema di gioco che non si vede in Italia, al quale quindi non siamo abituati. Dovremo quindi giocare una pallacanestro perfetta e sopperire a questa disparità fisica con la precisione e la tecnica.»

«Siamo emozionati e felici di disputare la seconda Eurolega della nostra storia – ha aggiunto il capitano Jack Devecchi -. Arriviamo da una stagione dove abbiamo vinto tutto in Italia, ora vorremmo fare un passo in avanti in Europa. Conosciamo l’avversario, lo abbiamo incontrato in precampionato, sono più fisici e grossi sotto canestro. Noi dovremo fare del nostro meglio per vincere e combatteremo per quaranta minuti per fare il nostro miglior esordio in questa stagione.»

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Cinghiale 1

E’ stato compiuto un nuovo passo avanti nel progetto di eradicazione della Peste suina africana in Sardegna con la definizione di un provvedimento che regola la caccia al cinghiale. Il responsabile dell’Unità di progetto per l’eradicazione della Psa e direttore generale della presidenza della Regione, Alessandro De Martini, ha illustrato alle associazioni venatorie sarde, riunite al primo piano della Torre di viale Trento, il quarto provvedimento attuativo del Programma straordinario di eradicazione della Psa 2015-2017, riguardante le popolazioni di cinghiali selvatici e allevati. Al faccia a faccia hanno partecipato una delegazione di tecnici del Corpo forestale e degli assessorati dell’Ambiente e della Sanità, e i presidenti regionali di Federcaccia, Franco Sciarra, dell’Unione cacciatori di Sardegna, Bonifacio Cuccu, e di Caccia, pesca e ambiente, Marco Efisio Pisanu.
L’articolo 1 del provvedimento definisce le misure sanitarie di contrasto alla Psa nei cinghiali puntando sulla sorveglianza epidemiologica della specie e sulla regolamentazione della caccia nelle aree di vincolo dovute ai focolai di Psa. L’articolo 2 interviene invece nel mappare e regolamentare l’anagrafe dei cacciatori, la banca dati delle Aziende agrituristico-venatorie, le zone di concessione per l’esercizio della caccia autogestita e gli allevamenti dei cinghiali. Entro il 1 marzo di ogni anno infatti, l’assessorato della Difesa dell’Ambiente dovrà comunicare al responsabile dell’Unità di progetto (Udp) l’elenco delle zone in concessione per l’esercizio della caccia autogestita e dei rispettivi presidenti, l’elenco degli allevamenti di cinghiali a scopo di studio o ripopolamento e dei rispettivi titolari, l’anagrafe dei cacciatori sardi aggiornata alla stagione venatoria precedente e i dati dei carnieri, riferiti ai cinghiali, su base provinciale e suddivisi per decadi. Sempre entro il 1 marzo di ogni anno, l’assessorato dell’Agricoltura e Riforma agropastorale dovrà invece comunicare l’elenco di tutte le Aziende agri-turistico-venatorie e dei rispettivi titolari, specificando quelle che allevano e/o immettono cinghiali.
Il provvedimento pone il divieto assoluto, in tutto il territorio regionale, di abbandonare nelle campagne parti di carcasse o viscere dei cinghiali abbattuti durante la caccia o di cacciare il cinghiale in forma vagante. L’unica forma di caccia consentita è infatti quella effettuata da una compagnia di caccia. Sempre entro il 1 marzo, tali compagnie devono comunicare ai servizi veterinari della Asl territoriale competente, alla stazione Forestale e di Vigilanza ambientale, che ne istruiscono apposito elenco, il nominativo del referente responsabile della compagnia di caccia al cinghiale e l’indirizzo, con coordinate GPS e località, del luogo dove vengono raccolti i cinghiali abbattuti per essere eviscerati e sezionati.
«Nelle prossime settimane partiremo prima con il censimento delle compagnie di caccia e poi con la formazione dei cacciatori, da portare avanti con la collaborazione delle associazioni venatorie». Lo ha detto a margine dell’incontro il responsabile dell’Unità di progetto De Martini che ha aggiunto: «Tenere d’occhio lo stato di salute dei cinghiali rispetto alla Psa, attraverso la raccolta di campioni e tessuti negli animali abbattuti o trovati morti nelle campagne, è un passaggio fondamentale per rafforzare i nostri interventi nell’eradicazione della Peste suina africana. Il provvedimento chiuso oggi – ha concluso il direttore generale della Presidenza – è stato integrato e arricchito con i suggerimenti e le idee delle associazioni venatorie, che sono certo continueranno a collaborare in questo progetto in cui la Giunta e il Consiglio regionale tanto hanno investito.»

 

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Gianmario Demuro 07

E’ iniziato in III commissione, con l’audizione dell’assessore degli Affari Generali, Gianmario Demuro, l’esame del disegno di legge n. 192 che disciplina la partecipazione della Regione, degli enti regionali e degli enti locali, nelle società di capitali e consortili.

L’assessore ha ripercorso, in apertura del suo intervento, le varie fasi che hanno caratterizzato le attività delle cosiddette partecipate che a partire dall’approvazione della riforma Bassanini si sono affermare – così ha spiegato Demuro – come uno strumento adeguato a garantire maggiore flessibilità alle Pubbliche amministrazioni per l’erogazione dei servizi pubblici locali. Negli ultimi quindici anni però si è assistito, per effetto anche dei pronunciamenti della Corte Costituzionale e della stessa Corte dei Conti, ad una progressiva riduzione delle “libertà” gestionali e operative di cui tali società godevano nella prima fase della loro costituzione. «Attualmente . ha detto l’assessore delle Riforme – siamo in presenza di maggiori e più stringenti controlli con riferimento, soprattutto, all’utilizzo delle risorse pubbliche nelle società partecipate».

Il professor Demuro ha quindi sottolineato l’importanza del disegno di legge che si propone all’approvazione del Consiglio regionale e che ha l’obiettivo «di fare chiarezza nel panorama delle società partecipate non solo dalla Regione ma anche dagli Enti Locali». L’assessore l’ha definito «il primo intervento di riordino sistematico della delicata materia».

Si è quindi passati all’illustrazione del testo di legge, approvato dalla Giunta lo scorso 19 marzo, e che si compone di 29 articoli suddivisi in sette titoli (disposizioni generali, partecipazioni alle società, governo delle partecipazioni e rapporti finanziari con le società partecipate, organi delle società, disciplina delle società partecipate, disposizioni in materia di trasparenza e disposizioni transitorie e finali). In riferimento agli organi delle partecipate, l’assessore Demuro ha affermato che la norma in discussione muove verso la composizione monocratica (amministratore unico) degli stessi, in linea con le volontà referendarie espresse con la consultazione del maggio del 2012, e disciplina con apposito articolo (17) il divieto di cumulo negli incarichi. Per quanto attiene le retribuzioni è previsto un importo massimo lordo annuo (120.000 euro per l’amministratore) “modulato sulle dimensioni e complessità della società amministrata” mentre è fissato a 14.000 euro\anno omnicomprensivo, per gli organi di controllo e revisione. (articolo 18 e articolo 19). Di particolare interesse le disposizioni contenute nell’articolo 20, laddove si afferma che per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi si applicano le norme vigenti nella Pubblica amministrazione, e nell’articolo 23 che introduce una preventiva valutazione da parte della pubblica amministrazione della convenienza sotto il profilo economico e della idoneità all’esecuzione dell’attività, dell’eventuale affidamento alle società in house.

Il presidente della commissione Bilancio e Programmazione, Franco Sabatini (Pd), in conclusione, ha annunciato l’avvio della discussione generale e dell’articolato del disegno di legge n. 192 nella prossima seduta in programma martedì 20 ottobre alle 10.00.

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L’on. Edoardo Tocco (FI) sollecita nuovi finanziamenti per la valorizzazione del nuraghe Barru a Guasila. Una nuova campagna di scavi con l’apertura del sito culturale ai visitatori, risorse economiche per il completamento dei lavori di ricerca archeologica, iniziative e interventi per sostenere il rilancio turistico dei comuni di Guasila e Guamaggiore, fortemente colpiti dalla “depressione economica” di questi ultimi anni, progetti per la promozione della Trexenta.

«Oltre alla naturale valenza scientifica e storica – sottolinea Tocco -, la scoperta della fortezza e la sua consegna ai visitatori aprirebbe per Guasila e Guamaggiore importantissimi scenari di economia basata sul turismo archeologico. La struttura e le dimensioni imponenti del complesso nuragico sono paragonabili a Su Nuraxi di Barumini, ma la particolarità di notevole interesse scientifico è data dal villaggio che si ritaglia attorno al complesso. Per questo appare opportuno programmare ulteriori risorse economiche per il completamento degli scavi, per la consegna del sito ai visitatori e per la promozione del territorio della Trexenta. La Regione in questi anni ha già stanziato dei finanziamenti, che però non si sono rivelati sufficienti a concludere i lavori di scavo. Il settore archeologico e storico, legato alle aree dell’interno – conclude Edoardo Tocco -, potrebbe essere una chiave di volta per la destagionalizzazione del turismo.»

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L’Amministrazione comunale di Iglesias, con deliberazione della Giunta comunale n° 265 dell’8 ottobre 2015, ha aderito al bando regionale volto al finanziamento di programmi integrati e piani di riqualificazione urbana dei centri storici. Il bando prevede la formazione di un programma integrato degli interventi di iniziativa pubblica e di recupero primario degli edifici privati.

Il bando regionale ha stanziato per la provincia di Carbonia Iglesias poco più di 1.800.000 euro, con un massimo per comune richiedibile di 650.000 euro. L’area interessata dall’intervento è quella racchiusa dalle vie Vescovo Rolfi, piazza Pichi, Sarcidano, piazza La Marmora, Martini, G.M. Angioy, piazza Manzoni, della Zecca, Pullo e piazza Municipio.

Nell’impossibilità di poter estendere l’intervento pubblico a tutto il centro matrice, la scelta dell’area è stata dettata dalla centralità che queste vie rivestono negli itinerari turistici, soprattutto durante importanti eventi tra cui la Settimana Santa.

Potranno essere ammesse in graduatoria, prioritariamente, le istanze relative a interventi di recupero primario riguardanti immobili privati posti all’interno della stessa e, con priorità decrescente in funzione della distanza dai luoghi oggetto di riqualificazione, le istanze relative a immobili posti all’esterno della stessa.

«E’ un’opportunità – commenta il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo – che potrà consentire di riqualificare un’ altra parte molto bella del nostro centro storico oggi in forti condizioni di degrado.»

L’istanza di ammissione al finanziamento degli interventi di recupero primario deve essere compilata sugli appositi moduli scaricabili dal sito web del comune di Iglesias e dovrà pervenire al protocollo generale del Comune entro e non oltre le ore 11.00 del 26 ottobre 2015.

Martedì 20 ottobre, alle ore 17.00, presso la sala Lepori, si terrà un incontro informativo per i cittadini e professionisti che vogliono approfondire le modalità di partecipazione al bando.

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E’ in programma domenica 18 ottobre, a partire dalle ore 9.30, il XVI Meeting di atletica leggera “Città di Carbonia”. I numerosi atleti iscritti gareggeranno sulla pista di atletica, intitolata al maestro Pinuccio Dettori, nella zona degli impianti sportivi di via Balilla (ingresso anche da via Roma).

La manifestazione è organizzata dalle società ASD Sulcis Atletica Carbonia, ASD Atletica Cortoghiana – Carbonia e ASD Atletica Mineraria Carbonia, con il patrocinio dell’assessorato dello Sport del comune di Carbonia.

Alla manifestazione, indetta a livello regionale dalla Fidal Sardegna (Federazione Italiana di Atletica Leggera), parteciperanno, oltre ai circa 200 atleti delle tre società organizzatrici, anche numerose società di atletica provenienti da tutta la Sardegna.

Le gare sono aperte a tutte le categorie, dagli esordiente (6 anni) ai Master (per atleti più avanti con gli anni) e prevedono quasi tutte le specialità dell’atletica leggera, dalle gare di velocità (50/100/200 metri), alle gare di resistenza (3.000 metri), sino al salto in lungo e lancio del peso, per fare alcuni esempi.

Il Meeting sarà, soprattutto, un’ottima vetrina per le categorie giovanili (15-20 anni), che avranno occasione di farsi notare all’interno di una manifestazione promossa a livello nazionale.

«Siamo soddisfatti per essere riusciti, anche per il 2015, ad organizzare questa importante manifestazione, dedicata ad uno sport in costante crescita in città – dice Fabio Desogus, assessore dello Sport del comune di Carbonia -. Sono tanti, infatti, gli sportivi e gli appassionati di atletica, e in particolare della corsa, che, ogni giorno, si allenano per passione, per fare movimento e per tenersi in forma. Anche attraverso questo Meeting, che ha sempre ottenuto importanti risultati di pubblico e di partecipazione da parte degli atleti, cerchiamo di valorizzare questa disciplina sportiva che, grazie all’impegno di tante società, porta lustro a Carbonia. L’Amministrazione comunale ringrazia le società ASD Atletica Mineraria Carbonia, ASD Sulcis Atletica Carbonia e ASD Atletica Cortoghiana – Carbonia per la preziosa collaborazione.»

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E’ rientrata in serata la protesta di una quarantina di migranti alloggiati all’Hotel Rosas, nel comune di Narcao, che chiedevano di lasciare la Sardegna. Questa mattina hanno lasciato la struttura che li ospitava e si sono incamminati verso Cagliari, con l’intenzione di chiedere di lasciare l’Isola e poter quindi raggiungere altri paesi europei. Una volta arrivati a Nuxis, hanno manifestato lungo la strada Statale 293, creando problemi alla circolazione dei veicoli.

Tra le ragioni della protesta, la qualità del cibo. Hanno lamentato di ricevere soltanto riso, pane, banane e raramente carne. Carabinieri e polizia hanno lavorato per ore cercando di far rientrare la protesta ed alla fine sono riusciti a convincere i migranti a fare rientro nella struttura di Rosas.

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Si è concluso sabato scorso, a Sant’Antioco, il 1° Memorial di calcio per Giorgio e Luca, un torneo di calcio esordienti e giovanissimi che è stato disputato nello stadio comunale. Il torneo è stato organizzato in memoria di gestori di un noto locale del Corso, per molti anni impegnati nel mondo dello sport cittadino.

I risultati.

Categoria Giovanissimi.

1° (a pari merito) Fermassenti e Antiochense 2013

3° Portoscuso

4° Gonnesa

 Categoria Esordienti.

1° Antiochense 2013

2° Gonnesa

3° (a pari merito) Fermassenti e Portoscuso.

Tito Siddi

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Daniela Forma (PD) sollecita una rapida approvazione delle “Linee Guida per il Piano di Dimensionamento Scolastico 2016/2017”.

«Negli ultimi anni – dice Daniela Forma – il ritardo nell’avvio del processo di Dimensionamento, con l’approvazione delle Linee Guida da parte della Regione Sardegna, ha comportato immensi disagi con ripercussioni negative quali il mancato allineamento tra quanto deliberato e quanto effettivamente realizzato, nonché per i numerosi contenziosi nei quali le Amministrazioni interessate sono state coinvolte. Bisogna oltretutto considerare che questo ritardo ha comportato ulteriori criticità procedurali relativi alla concertazione nei Tavoli Provinciali nonché alla formulazione del parere della competente commissione consiliare

«Relativamente al Piano di Dimensionamento Scolastico per l’Anno Scolastico in corso (A.S. 2015/2016) – aggiunge Daniela Forma – sono state riscontrate delle criticità ulteriori con riferimento alla condizione di commissariamento delle Province le quali, in alcuni casi, non sono state in grado di promuovere una adeguata concertazione nei Tavoli Provinciali con le Amministrazioni locali.

Pertanto, al fine di non ricadere negli stessi errori, si rende necessario adottare quanto prima le Linee Guida per il Piano di Dimensionamento Scolastico per l’A.S. 2016/2017, di modo che i Tavoli Provinciali e la Seconda Commissione del Consiglio Regionale della Sardegna siano messi nella condizione di potersi pronunciare compiutamente per tempo e non ci siano altri disagi nell’avvio del prossimo anno scolastico

«Per questi motivi – conclude Daniela Forma – chiediamo al presidente della Regione e all’Assessore della Pubblica Istruzione se intendano approvare tempestivamente le Linee Guida del Piano di Dimensionamento Scolastico per l’A.S. 2016/2017 e quali siano i tempi per addivenire alla suddetta approvazione

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La società Innovatec, quotata sul mercato AIM Italia e attiva nello sviluppo e offerta di tecnologie innovative, prodotti e servizi per il mercato corporate e retail nell’ambito della generazione distribuita smart grid e smart cities, dell’efficienza energetica e dello storage di energia, comunica l’aggiudicazione di un bando di gara d’appalto in procedura aperta per la progettazione e la realizzazione di un impianto fotovoltaico a tetto e attività di efficientamento energetico del Consorzio Intercomunale Salvaguardia Ambientale (“C.I.S.A.”) per la produzione di energia elettrica di potenza pari a 864 Kwp (“Appalto”).

L’aggiudicazione è avvenuta in A.T.I., capogruppo mandataria la recente società acquisita Volteo Energie S.p.A. (“Volteo”) e quali mandanti Innovatec e le società terze M.E.I.T. snc ed Energy + s.r.l..

C.I.S.A., con sede Serramanna (VS), è attiva nel campo della realizzazione e gestione integrata di infrastrutture per la salvaguardia ambientale del territorio. Il luogo di esecuzione dei lavori sarà in Serramanna (VS) loc. Pruni Cristis e l’impianto verrà realizzato sulla copertura dei capannoni a servizio dell’impianto di compostaggio del C.I.S.A. a cui si aggiungono specifici interventi di ottimizzazione e sostituzione di apparecchiature funzionali all’esercizio delle attività di C.I.S.A. e una ottimizzazione dei consumi energetici dell’impianto, comprensivi di illuminotecnica. Il valore dell’appalto secondo il ribasso offerto dall’A.T.I. in sede di gara è di euro 1.784.417,00 IVA esclusa La presentazione del progetto esecutivo dovrà avvenire entro 60 giorni a decorrere dall’aggiudicazione definitiva mentre la durata massima dei lavori di realizzazione dell’opera non potrà superare 120 giorni dalla stipula formale del contratto e dopo l’approvazione della progettazione esecutiva.

L’impianto realizzato dall’A.T.I. sopra descritta verrà concesso in locazione finanziaria al Committente con l’intervento di SardaLeasing, che ha aderito alla proposta presentata da Innovatec nel ruolo di soggetto finanziatore a favore di C.I.S.A..

Il progetto proposto da Innovatec sviluppa, insieme a C.I.S.A., la sostenibilità economica e finanziaria di un intervento di efficientamento integrato attraverso l’applicazione dei Sistemi Efficienti di Utenza (SEU e SEESEU), cioè Sistemi Semplici di Produzione e Consumo costituiti da almeno un impianto di produzione e da un’unità di consumo direttamente connessi tra loro mediante un collegamento privato e connessi alla rete pubblica. Tale modello prevede sia condizioni tariffarie agevolate da parte del GSE sull’energia consumata e non prelevata dalla rete, sia un ulteriore ritorno sull’energia in eccesso non autoconsumata ed immessa in rete.

L’aggiudicazione del progetto di C.IS.A. dimostra ulteriormente come le proposte integrate di innovazione ed efficientamento di Innovatec rappresentino un’offerta di eccellenza in un settore di interesse prioritario per il mondo dell’impresa, sia pubblica che privata.