28 December, 2024
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Proseguono a Cagliari gli appuntamenti con il Festival Spaziomusica. Domani (venerdì 9), terza serata al MiniMax (il ridotto delTeatro Massimo, in viale Trento) per una nuova serie di performance all’insegna di Multiversal EXP-OFF, la cinque giorni organizzata in collaborazione con l’associazione culturale Ouroboros, Nuovo Panificio, Ciclofficina Sella del Diavolo, Bar Florio e Sa Domu de Liz: un evento che fa incontrare e mette a confronto musicisti e artisti locali con i loro colleghi del collettivo Multiversal, la rete internazionale che riunisce artisti europei (e non solo) impegnati nella ricerca e nella sperimentazione musicale.

Di scena, a partire dalle 21,30, il giapponese Morihide Sawada (percussioni), un trio formato dall’italiano Tom de Testa (basso elettrico, tapes), dalla tedesca Teresa Riemann (batteria ) e dal turco Çağrı Erdem (chitarra elettrica); spazio poi all’americano Odor Baby (laptop), e in chiusura al duo che vede insieme un altro statunitense, Travis McCoy Fuller (elettronica, tapes), con il cagliaritano Danilo Casti (elettronica, tapes).

Multiversal EXP-OFF ruota anche intorno all’idea di attraversare la scena della sperimentazione musicale cagliaritana passando dagli spazi istituzionali a quelli “underground”, cercando di eliminare la barriere estetiche e concettuali che talvolta li dividono. Nel tardo pomeriggio, dalle 18, la rassegna fa dunque tappa in un altro dei luoghi che ne definiscono il percorso: dopo Sa Domu de Liz e la Ciclofficina Sella del Diavolo, stavolta è il turno del Bar Florio, nel quartiere di Villanova (in via san Domenico). Protagonisti gli italiani Alex & Mixa Fortuna (chitarra e voce), Paolo Gaiba Riva (elettronica, clarinetto) con il portoghese Henrique Fernandes (contrabbasso), il francese Theo Strauss (voce, chitarra elettrica) in duo con un altro musicista in arrivo dal Portogallo, Gustavo Costa (elettronica) e, infine, i sardi Neeva (alias il cagliaritano Federico Orrù) per la parte elettronica e Massimo Congiu alle launeddas.

 Allegato di posta elettronica

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Francesca Casula modella, indossatrice ma anche stilista dagli ipnotici occhi verdi, ha voluto omaggiare Il Cagliari calcio, di cui è tifosissima, con una serie di scatti dedicati alla maglia Rosso-Blu (utilizzando alcune maglie storiche) ed con una sessione di bodypainting a dimostrazione di come sente quei colori “addosso”.

Cagliaritana DOC (172 cm e 90-65-90), Francesca Casula ha già collezionato diverse fasce da Miss nei più importanti concorsi di bellezza a livello nazionale, tra le quali la vittoria a Miss Centro Italia e nella selezione italiana di Miss GridGP World. Oltre ad essere tifossissima del Cagliari, ma altra sua grande passione sono i motori e, soprattutto, le moto (impazzisce per Valentino Rossi e per la Ducati).

«Sono tifosa del Cagliari sin da piccola – ha detto Francesca Casula – questa passione per il calcio mi è stata tramandata dalla mia famiglia. Ovviamente il mio cuore ed il mio attaccamento ai colori Rosso-Blu rimangono inalterati nonostante la retrocessione, anzi è stato proprio questo il motivo per cui ho fatto questi scatti fotografici: è questo il momento di stare ancora più vicino alla squadra affinché sia una stagione di rivincita e si possa tornare subito in Serie A.»

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Edoardo Tocco 55

«Una grossa fetta di alunni con gravi problemi di disabilità o altri disagi non hanno il sostegno dei loro insegnanti. Diverse figure professionali che rivestono un ruolo importante per la formazione all’interno delle strutture scolastiche». Ad affermarlo in un’interrogazione, è Edoardo Tocco, consigliere regionale di Forza Italia, componente della commissione regionale delle Politiche sociali e lavoro.

«Occorre – sottolinea Tocco nell’interrogazione – che si trovino da subito le risorse per consentire agli insegnanti e, di conseguenza, ai ragazzi, di proseguire il loro lavoro. Ad oggi non si comprende il motivo per cui la situazione sia irrisolta. Non possiamo negare il diritto agli studenti di un’assistenza adeguata da parte degli educatori.»

«Il servizio dovrebbe essere garantito dalla Provincia, ma ancora si trova fermo al palo – conclude Tocco -, ecco perché la Regione dovrebbe assicurare l’inizio dell’assistenza, con il reperimento dei fondi utili al decollo dell’attività.»

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Si è svolto questa mattina il secondo workshop del progetto Iscol@ al Dipartimento di Architettura di Alghero, per parlare di edifici scolastici esistenti e riqualificazione, scuole più sicure e nuovi poli scolastici territoriali. Ad aprire i lavori, l’assessore della Pubblica istruzione Claudia Firino, che ha ricordato il processo di condivisione avvenuto in questi mesi con i territori sul progetto della Regione per gli istituti scolastici isolani.

«Abbiamo lavorato con i sindaci, i docenti e i dirigenti scolastici dei tanti comuni della Sardegna – ha detto l’assessore Firino – per realizzare un progetto ambizioso quanto doveroso: garantire il massimo grado di istruzione per i nostri ragazzi. Per farlo la giunta regionale ha elaborato il progetto Iscol@, che interviene sia sul piano dell’edilizia sia sul piano della formazione, partendo dalla necessità di combattere la desertificazione delle comunità e la dispersione scolastica, facendo rete e creando dialogo tra i vari centri, con una visione sovracomunale.»
Altro punto chiave del progetto Iscol@ è creare sinergia tra gli spazi fisici e i piani pedagogici e didattici.
«Gli edifici scolastici sono i presidi più importanti delle realtà urbane e ancor più delle piccole comunità – ha sottolineato l’assessore della Pubblica istruzione – per questo devono essere luoghi al passo con i tempi e destinati ad attività di qualsiasi tipo: dai laboratori scientifici e interattivi, all’arte e lo sport. Vogliamo scuole aperte tutto il giorno, che diventino punto di riferimento per i giovani e le associazioni, centri nevralgici di democrazia e comunità d’apprendimento.»
L’assessore Firino ha spiegato che il progetto Iscol@ avrà un respiro minimo di un triennio.
«Il lavoro che ci siamo proposti di portare avanti è molto faticoso e prevede finanziamenti diversi, coinvolgendo tantissimi tecnici, amministratori e professionisti – ha concluso Claudia Firino – non vogliamo mettere una pezza all’ormai annoso problema della scuola, ma intervenire con una azione radicale che dia risultati e che individui una via tutta sarda dell’istruzione, a misura delle esigenze della nostra regione e dei nostri studenti.»

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Al via nel prossimo mese di novembre gli interventi urgenti di riqualificazione e messa in sicurezza delle prime 700 abitazioni nei palazzoni del quartiere cagliaritano, grazie ai 5 milioni di euro stanziati il 23 dicembre scorso dalla Giunta su proposta dell’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda. I lavori dovrebbero concludersi entro 10 mesi.
Dopo il via libera dell’Esecutivo e l’individuazione di 29 lotti di intervento, la gara per l’aggiudicazione dei lavori è stata bandita il 22 luglio 2015. A settembre, l’aggiudicazione a 22 ditte mentre per gli altri 7 lotti le operazioni di gara si concluderanno entro fine ottobre: si tratta per il 90% di imprese sarde, dunque anche di manodopera reclutata in Sardegna. L’importo medio di ciascun intervento è di circa 150mila euro, e ogni cantiere, per portarlo a termine, ha bisogno di un numero di operai che varia dai 4 agli 8.
Per la riqualificazione di Sant’Elia è stato sottoscritto un apposito accordo di programma con Area e il Comune di Cagliari che prevede due tipi di interventi: la messa in sicurezza dei palazzi con l’eliminazione delle barriere architettoniche e lavori di risanamento igienico-sanitario. A marzo, con il Piano Infrastrutture finanziato dal mutuo, la Giunta Pigliaru ha stanziato altri 5 milioni di euro per Sant’Elia. Per riqualificare le abitazioni che ne hanno necessità in tutti i 1.500 palazzi è stato stimato un importo di 96 milioni di euro.

«Manteniamo le promesse e rispettando i tempi previsti intervenendo in un quartiere che era completamente abbandonato a se stesso – dice l’assessore Maninchedda -. Vogliamo far rinascere questa parte della città e favorirne l’integrazione, e il primo passo è la riqualificazione urbana. Oltre ai 5 milioni del dicembre scorso, interveniamo impegnandone altri 5 con il Piano Infrastrutture a dimostrazione del reale e concreto interesse di questa Giunta. Così si muove la forza lavoro, si rimettono in moto i cantieri, si ricomincia a creare occupazione.»

Quartiere Sant'Elia di Cagliari

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E’ iniziato questo pomeriggio e si concluderà domani mattina, nel centro culturale “Casa Frau”, a Pula, il seminario nazionale dedicato alle piante officinali, organizzato dall’Agenzia agricola regionale Laore con il patrocinio dei ministeri dell’Ambiente e delle Politiche agricole, forestali e alimentari e la collaborazione della Società italiana di scienze applicate alle piante officinali.
Ricercatori delle università sarde e della penisola, studiosi, trasformatori fanno il punto sulle potenzialità di un settore ancora di nicchia, dalle molteplici potenzialità economiche non solo nell’integrare le classiche attività agricole, ma anche per dare avvio a nuove imprese. La Sardegna ha un patrimonio vegetale unico nell’area del Mediterraneo per la nutrizione, la cura e il benessere dell’uomo e degli animali. La richiesta a livello mondiale di piante officinali e sempre più in crescita, con l’Italia che importa circa il 70% del proprio fabbisogno. All’iniziativa partecipano numerosi operatori del settore, in particolare gli agricoltori, che attraverso le diverse esperienza maturate sul campo daranno un utile contributo al confronto.
La due giorni di interventi è moderata in rappresentanza del Mipaaf, da Giovanni Piero Sanna, mentre fra i numerosi relatori ci saranno il direttore generale della presidenza della Regione, Alessandro De Martini, e la direttrice di Laore, Maria Ibba.

Pula - Casa Frau copia

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Sarà l’Agenzia regionale per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura (Argea) a gestire le istanze di riesame sulla PAC, che le aziende agricole sarde presenteranno per la verifica delle anomalie derivanti dal refresh sulle superfici, effettuato nel 2013. «Si tratta di un risultato raggiunto grazie all’enorme lavoro svolto dal nostro assessorato e dal presidente Pigliaru con il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, e con l’Organo pagatore nazionale (Agea)». Così l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha commentato l’importante novità che permetterà di accelerare l’iter del riesame delle domande in anomalia sul refresh per le annualità 2011, 2012 e 2013.

Nei giorni scorsi è stato definito l’accordo tra Agea (che gestisce le pratiche di pagamento istruite per gli agricoltori dai Centri di assistenza agricola) e Argea per il rafforzamento delle competenze dello sportello regionale, già operativo nella risoluzione di anomalie relative a domande del Programma di Sviluppo rurale. L’accordo verrà ratificato nei prossimi giorni con la stipula di una convenzione che consentirà ai funzionari di Argea di riaprire i termini per la presentazione di istanze di riesame e di effettuare i controlli in loco sulla base dei regolamenti in uso dall’Organismo pagatore nazionale. L’accordo prevede inoltre un breve periodo di formazione per i funzionari identificati. L’intera procedura verrà gestita sul Sistema informativo agricolo nazionale (Sian) e riguarderà le domande PAC e PSR relative al triennio 2011-2013 per le quali sono state riscontrate anomalie relative alla modifica dell’uso dei suoli.

Si prevede che dalla prima decade di novembre possano essere presentate le nuove istanze di riesame ad Argea, che provvederà all’analisi delle pratiche e ai controlli sul posto.

Nel 2013 Agea ha provveduto ad aggiornare la banca dati grafica dei suoli con il progetto refresh, attraverso una copertura fotografica del territorio regionale. Tale aggiornamento, voluto dall’Ue, ha generato un forte incremento delle superfici considerate “non agricole” e come tali non soggette ad aiuto o comportanti riduzione degli aiuti già concessi per mancato mantenimento dell’impegno.
Fin da subito, l’assessore Falchi ha attivato un’intensa interlocuzione con Mipaaf e Agea volta a definire con esattezza l’impatto del refresh sul periodo di programmazione che si sta concludendo, PSR e Pagamenti Diretti, e su quello di prossimo avvio del 2014-2020.

Dal canto suo, Agea si è impegnata a verificare tutte le particelle che con il refresh hanno modificato il loro uso diventando superfice “non agricola” e di conseguenza risultanti in anomalia.
Buona parte di questo lavoro è stato oggi concluso e le criticità sulle domande uniche e su quelle del PSR sono state eliminate quasi in toto. Permangono, tuttavia, un numero limitato di pratiche delle annualità 2011, 2012 e 2013 sulle quali interverrà, dopo l’accordo di questi giorni, il personale dell’Agenzia regionale Argea.

Per il futuro, su proposta dell’assessore Falchi, è stato superato il problema modificando il decreto ministeriale del 18 novembre 2014, dove le superfici cespugliate eleggibili a pagamento erano inizialmente del 30% per passare poi al 50%, attraverso il riconoscimento del pascolo tradizionale per gli allevamenti della nostra Isola.

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Niente da fare anche davanti al collegio giudicante del Tar della Sardegna, dopo il pronunciamento negativo del presidente del tribunale amministrativo, per la richiesta di sospensiva presentata dai quattro ex consiglieri regionali dichiarati decaduti dal Consiglio di Stato, Efisio Arbau e Michele Azara de La Base, Modesto Fenu di Zona Francae Gavino Sale dell’Irs. In questo modo vengono confermati in Consiglio regionale Pierfranco Zanchetta e Antonio Gaia dell’Upc, Gianfranco Congiu del Partito dei sardi e Gianni Lampis di Fratelli d’Italia.
I quattro consiglieri dichiarati decaduti sono anche stati condannati a pagare le spese processuali nella misura di mille euro per ognuno degli attuali consiglieri convenuti in giudizio e nei confronti del Consiglio regionale.
Non è stata ancora fissata l’udienza di merito del ricorso.

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

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Si è svolto stamane, nella sala Polifunzionale di piazza Roma, a Carbonia, l’incontro tra l’Amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Giuseppe Casti e dall’assessore dell’Istruzione e formazione Lucia Amorino, e le scuole di Carbonia che hanno partecipato all’Expo 2015, in collaborazione con il Comune.

All’incontro hanno preso parte i rappresentanti, alunni, dirigenti e insegnanti, di tutte le scuole cittadine che nello scorso anno scolastico hanno realizzato il progetto “I colori della nostra terra, i colori del nostro mare, i colori che ci nutrono”, presentato a Milano il 7 settembre.

Nel corso dell’incontro è stato descritto il progetto e presentato il video, sintesi del lavoro svolto da ragazzi e professori, che hanno voluto ringraziare l’Amministrazione per la possibilità loro offerta.

«È stato un onore per il Comune di Carbonia aiutare i nostri ragazzi a vivere un’esperienza così importante – ha detto il sindaco, Giuseppe Casti -. Siamo contenti che questa occasione abbia dato la possibilità a tutte le scuole cittadine, di ogni ordine grado, di mettersi in rete per lavorare con un obiettivo comune: accrescere le conoscenze e le esperienze dei ragazzi. Questo progetto ha dato la possibilità ai ragazzi di ampliare il proprio bagaglio culturale e sarà utile per il futuro scolastico e lavorativo. Siamo convinti che i nostri giovani aiuteranno la nostra Città e il nostro territorio a uscire dalla crisi e ad andare verso un futuro migliore. Ringrazio, quindi, tutti i ragazzi, gli insegnanti e i dirigenti scolastici per aver creduto in questo progetto e per essersi impegnati. Un grazie particolare – ha concluso Giuseppe Casti – all’assessore Lucia Amorino che ha collaborato costantemente con le scuole per rendere questa esperienza indimenticabile e utile per futuro dei ragazzi e di tutta la Città.»

incontro expo2015

 Carbonia, 8 settembre 2015

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L’assessore dell’Ambiente Donatella Spano illustrando alla sesta commissione (Sanità-politiche sociali) presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi) i punti più significativi della nuova legge sugli interventi in caso di calamità naturali.

«Entro la settimana prossima – ha detto Donatella Spano – sarà a disposizione delle commissioni il testo definitivo del disegno di legge che disciplinerà su basi nuove l’intervento delle Regione in caso di calamità naturali.»

«Anche tenendo conto delle indicazioni emerse dalla commissione – ha aggiunto l’assessore dell’Ambiente – abbiamo lavorato principalmente sulla semplificazione, la collocazione del fondo per gli interventi post-calamità, l’armonizzazione della normativa regionale con quella comunitaria e lo stralcio di queste risorse dal patto di stabilità; su quest’ultimo punto, di cui si è discusso in sede di conferenza delle Regioni, è ancora in corso un approfondimento ma è probabile che il Governo intervenga a breve con un decreto ad hoc

«In materia di semplificazione – ha spiegato ancora la Spano – abbiamo eliminato dalle legge le parti di contenuto più gestionale, che saranno trasferite in una apposita delibera della Giunta mentre, sempre per facilitare le procedure, il fondo per gli interventi di sostegno sarà gestito dalla direzione generale della Protezione civile dove confluiranno tutti gli atti relativi alla dichiarazione di calamità naturale.»

«Per quanto riguarda lo stralcio delle risorse contenute nel fondo – ha concluso Donatella Spano – l’orientamento comune di tutte le Regioni è di escluderle totalmente dal patto di stabilità; ci aspettiamo quindi che il Governo accolga questa richiesta, sostenuta peraltro anche dalla Protezione civile nazionale, emanando quanto prima un apposito decreto.»

Nel dibattito che ha seguito la relazione dell’assessore hanno preso la parola i consiglieri regionali Luigi Ruggeri e Lorenzo Cozzolino del Pd ed Edoardo Tocco, di Forza Italia.

Donatella Spano 6