28 December, 2024
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Da anni la FAIB, (Federazione autonoma italiana benzinai) aderente alla Confesercenti, contesta quello che considera l’ingiusto prelievo che le Camere di Commercio esercitano a carico dei gestori dei distributori di carburante, attraverso l’applicazione del D.L. n. 359/01, nel determinare la tariffa del diritto annuale che ogni impresa iscritta nell’apposito registro è tenuta a versare per coprire il fabbisogno economico di tali enti.

La stortura, per questa categoria, nasce dal fatto che la tassa in questione viene determinata annualmente in misura del fatturato che queste aziende hanno sviluppato nell’esercizio finanziario dell’anno precedente, intendendo per fatturato «la somma dei ricavi delle vendite e delle prestazioni… come dichiarati ai fini dell’IRAP».

«La nostra situazione è paradossale – dichiara Antonello Pili, Presidente FAIB Cagliari – i nostri associati, infatti, secondo le regole ordinarie, sono tenuti a scrivere in bilancio l’importo complessivo delle vendite nonostante queste determinino un ricavo che per il 97% circa è rappresentato da tasse e imposte (accise, addizionali varie..) che non entrano nelle tasche degli operatori e che non determinano il reale margine economico su cui essi possono contare. Si verifica il caso assurdo dell’applicazione di una tassa su una tassa. Appare evidente, infatti, che un semplice aumento dell’accisa sui carburanti, che non comporta nessun vantaggio economico al gestore, modificando al rialzo il volume dei ricavi nei bilanci delle imprese, avrà come conseguenza certa un aumento del diritto camerale.»

«L’attuale modalità di applicazione del sistema – conclude Pili – dal punto di vista della nostra Federazione, è eccessivamente penalizzante per la categoria ed è per questo che, in questi giorni, la FAIB Confesercenti, in collaborazione con le altre associazioni del settore, ha inviato una nota al sottosegretario allo Sviluppo economico, sen. Simona Vicari, nella quale si chiede una rapida modifica della normativa che determina, per i gestori dei distributori di carburante, ormai tra troppi anni, un’ iniqua applicazione della tariffa del diritto camerale.»

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«Expo Milano 2015? Un orgoglio tutto italiano». E’ questo il giudizio entusiastico di Ciro Ferrara, già giocatore della Nazionale, della Juventus e del Napoli e oggi commentatore sportivo per Sky, in visita oggi all’Esposizione Universale.

Accolto dal Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, Ferrara ha fatto inizialmente tappa a Padiglione Zero; successivamente, ecco una passeggiata lungo il Decumano, con soste al Brasile e all’Oman. In serata, poi, prevista la visita a Palazzo Italia per concludere con lo spettacolo dell’Albero della Vita.

Ciro Ferrara e Giuseppe Sala 3 Ciro Ferrara e Giuseppe Sala 2 Ciro Ferrara e Giuseppe Sala 1

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Nell’ambito della riapertura dei termini per il 2014, l’assessorato regionale dei Lavori pubblici ha autorizzato il pagamento delle risorse statali del Fondo per gli inquilini morosi incolpevoli spettanti ai comuni prioritari, ossia capoluoghi di Provincia o ad alta tensione abitativa.
L’assessorato dei Lavori pubblici, inoltre, ha reso disponibile l’atto di impegno di tali risorse e provveduto a impegnare le risorse regionali destinate ai comuni non prioritari, sempre nell’ambito della riapertura dei termini per il 2014.

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La Regione Sardegna partecipa alla 52esima edizione del TTG Incontri di Rimini, in programma da domani, giovedì 8, a sabato 10 ottobre: il principale workshop di promo-commercializzazione turistica in Italia, tra i primi cinque in assoluto a livello internazionale. Appuntamento per favorire la contrattazione tra domanda e offerta sarda. Obiettivo: attrarre nuovi e ulteriori flussi turistici nel 2016, all’indomani dei recenti successi della Bitas e della settimana sarda a Expo 2015 e al termine di una stagione estiva da record.
Saranno presenti 32 operatori isolani accreditati dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, del settore ricettivo – hotel e catene alberghiere – e dei servizi, compresi trasporto, agenzie e tour operator. A ciascuno sarà garantito, oltre allo spazio espositivo e all’ingresso ai vari workshop, anche la possibilità di accesso al ‘Meet&Match’, un evento di supporto a contatto diretto coi buyer.
«Accompagniamo e supportiamo con molta convinzione le nostre aziende nel più grande ‘marketplace’ dedicato alla promozione – dice l’assessore Francesco Morandi – che giunge nello scorcio finale di un’annata turistica importante, che ha restituito certezze agli operatori e segnato un trend di crescita a doppia cifra rispetto allo scorso anno (+12%). Il TTG di Rimini è un fondamentale punto di riferimento per l’industria turistica, atteso dalle aziende per concentrare relazioni e nuove opportunità di sviluppo, utile oltre che per avviare nuovi contatti e chiudere contratti commerciali coi buyer internazionali, anche per capire gli orientamenti dei mercati sui quali la Regione intende posizionarsi, come già fatto all’Expo di Milano con il nuovo prodotto Sardegna imperniato sulla sua straordinaria qualità di vita.»
Quest’anno alla Fiera di Rimini sono attesi oltre 60mila operatori da tutto il mondo e per la prima volta saranno uniti i tre saloni leader per il rispettivo comparto: TTG Incontri, Sia Guest – salone dell’accoglienza – e Sun – salone per il settore degli esterni e del tempo libero. Le contrattazioni si svolgeranno contemporaneamente, permettendo agli imprenditori di concentrare in tre giorni di business i contatti con tutta la filiera di riferimento. Saranno quindi esposte oltre 130 destinazioni turistiche in quattro aree: ‘Europa’, ‘The World’, ‘Global Village’ e ‘Italia’. Quest’ultima presenta tre tematiche: cultura, enogastronomia e benessere, in perfetta sintonia con il prodotto Sardegna. Si assisterà, inoltre, a una forte crescita delle contrattazione del Mediterraneo nel mondo, altro punto a favore per il marketing dell’isola.

Porto Paglia 4 ottobre 2015 copia

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Le filigrane della Sardegna sono tra le eccellenze artigiane per le quali l’Europarlamento ha dato il via libera all’estensione della tutela Igp.
Dopo il voto a stragrande maggioranza dell’Assemblea di Strasburgo, toccherà ora alla Commissione Europea dar seguito a un conseguente provvedimento. Più di 800 prodotti artigianali europei potrebbero essere associati al marchio “Indicazione geografica protetta” favorendo l’apertura di interessanti prospettive commerciali per tante realtà locali diffuse in Italia, e in particolare in Sardegna.
«L’estensione delle indicazioni geografiche alle eccellenze artigiane aumenterebbe la tutela della qualità, valorizzando una delle produzioni maggiormente legata a cultura e identità isolane – commenta l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi -. La possibilità di chiederne il riconoscimento per le espressioni nelle varie categorie merceologiche, offrirebbe un’ulteriore opportunità da valutare con gli operatori.»
«Abbiamo elaborato un ambizioso progetto di rilancio dell’artigianato artistico, tradizionale e di design all’interno del quale il marchio ‘Isola’ rappresenterà un valore aggiunto da rafforzare e condividere con i produttori. La capacità di investire, coniugare innovazione e tradizione e di intrecciare i valori identitari – conclude l’assessore dell’Artigianato – rappresentata dall’artigianato associato al settore turistico, consente di ripensare il modo di stare sul mercato e di orientarsi su nuovi strumenti per l’internazionalizzazione e l’e-commerce.»

Francesco Morandi 18

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Si è svolto oggi a Cagliari il primo incontro della Cabina di Regia chiamata a coordinare le azioni previste dal Piano Triennale per l’Internazionalizzazione 2015-2017. Erano presenti il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, gli assessori della Programmazione e dell’Industria, Raffaele Paci e Maria Grazia Piras, il direttore dell’Istituto per il Commercio estero, Roberto Luongo, e i rappresentanti del partenariato economico. La Regione ha stanziato 16 milioni di euro per programmare attività a favore delle imprese e dell’export dei prodotti della Sardegna.

Nell’incontro di questa mattina, il Presidente della Regione e gli esponenti della Giunta hanno illustrato le strategie e gli obiettivi inseriti nel Piano per l’Internazionalizzazione. Il presidente Pigliaru ha spiegato come ora il Piano diventi operativo, «insieme all’ICE e alle nostre migliori imprese», sottolineando l’importanza di «esportare di più per creare lavoro. Sono tante le realtà sarde che hanno le potenzialità ma non riescono ad imporsi sui mercati esterni – ha detto Francesco Pigliaru -. Il Piano Triennale prevede proposte operative e concrete capaci di incidere sullo sviluppo delle aziende sarde che vogliono crescere e portare all’estero i loro prodotti. Le imprese, o le reti di imprese, devono dotarsi di manager specializzati nell’export, e una delle misure previste dal Piano va proprio in questa direzione. Allo stesso tempo – ha concluso il Presidente -, guardiamo con attenzione a quelle imprese nazionali e internazionali, più forti e strutturate, che vogliano associarsi alle aziende locali aiutandole nella fase di commercializzazione al di là della nostra regione».

Della grande opportunità offerta dal Piano per il sistema imprenditoriale sardo ha parlato l’assessore Piras. «A novembre – ha detto – organizzeremo un Forum per mettere a punto i dettagli dei diversi interventi. La nostra intenzione è di far partire avvisi e bandi entro la fine dell’anno. L’efficacia delle azioni è assicurata dal fatto che, per la prima volta, il tema dell’export è affrontato in modo trasversale, non più per settore ma prendendo in esame l’intero sistema produttivo regionale».

Il Piano individua anche i settori produttivi e le filiere maggiormente sensibili alle esportazioni: agro-alimentare, innovazione e alta tecnologia, energia e costruzioni, mobilità, moda e design. «L’attività del Piano – ha detto l’assessore Paci – è perfettamente in linea con la programmazione unitaria e il bilancio. Sono due i temi fondamentali della nostra azione di Governo in tema di imprese: attrazione degli investimenti dall’esterno e interventi sull’export. Siamo sulla strada giusta”.

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Ci vorranno ancora molti mesi prima che la554 Cagliaritana possa venire aperta anche al traffico pesante, ovvero agli autoarticolati. Il bando di gara, che è stato appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, la cui base d’asta è di 2,782 milioni di euro e che scadrà il 2 novembre, dovrebbe essere affidato entro dicembre. Se tutto andrà bene, quindi, i lavori potrebbero partire subito, con conclusione in 180 giorni, ovvero verso la fine di giugno 2016.

«La pubblicazione del bando è un enorme passo avanti ma, considerata la vicenda di questa importante arteria che collega l’Ogliastra e il Nuorese con la Provincia di Cagliari – ha affermato Giovanni Antonio Mellino, presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna il nostro timore è che potrebbero non essere rispettati i tempi previsti o che potrebbero insorgere altri problemi. Ovviamente ci auguriamo che tutto vada per il verso giusto e vigileremo su appalti e tempistica

Il problema, rilevato da Confartigianato Nuoro-Ogliastra, è che ormai da tanti mesi (esattamente dal 13 marzo 2015) gli autoarticolati di massa superiore alle 7,5 tonnellate, sono costretti a percorrere l’ultimo tratto della Nuova 554 affrontando un lungo giro che comporta grandissimi rischi, curve impegnative, attraversamento dei centri abitati, su una strada panoramica che potrebbe essere utile solo per il traffico delle automobili in estate.

«Tutto ciò implica anche un allungamento dei tempi di percorrenza – aggiunge Mellino – che incide sui tempi di riposo degli autisti (obbligatori per legge), sull’incremento dei chilometri percorsi, dei costi di carburante, e sui tempi di consegna dei beni trasportati, soprattutto per raggiungere l’imbarco di Cagliari o altri punti di carico o scarico delle merciNoi comprendiamo come l’Ente e l’assessorato dei Lavori pubblici stiano lavorando su questo fronte ma si deve anche capire la stanchezza e la preoccupazione degli autotrasportatori. Per questo chiediamo che l’appalto venga affidato al più presto e che possa venir svolto nel tempo più breve possibile, soprattutto senza “sorprese”.»

Confartigianato Trasporti Sardegna, per questo, chiedendo all’ANAS tempi certi sulla conclusione definitiva dei lavori, si impegna, come accade sempre, a collaborare affinché gli autotrasportatori rispettino, in modo rigoroso, le norme di sicurezza e i limiti di velocità, e il codice della strada. Per l’incolumità di tutti.

Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Il capogruppo di Sovranità, Democrazia e Lavoro, Roberto Desini, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, lamentando il rallentamento dell’attività consiliare e sollecitando una maggiore frequenza delle riunioni delle Commissioni e dell’Assemblea per portare a termine le riforme fondamentali e rispondere con i fatti alle numerose istanze pubbliche con le quali la collettività chiede la soluzione a svariati problemi che affliggono la Sardegna.

«Duole rilevare che, contrariamente a quanto auspicato nella seduta della Conferenza dei Gruppi consiliari del 7 luglio scorso -durante la quale lo stesso Desini chiese che i lavori dell’Aula rimanessero sospesi solo per la settimana di Ferragosto – la sospensione dei lavori consiliari si è prolungata per oltre un mese», scrive il presidente di SDL. Dopo l’ultima seduta estiva tenutasi il 5 agosto 2015, infatti, il Consiglio è stato convocato direttamente per l’8 settembre. Inoltre a settembre l’Aula si è riunita solamente due volte.»

«Il rallentamento dell’attività consiliare pregiudica inevitabilmente gli interessi della collettività, dato che molte delle proposte di legge e di atti ispettivi sono esaminati dalla competente commissione e/o comunque inserite all’ordine del giorno dei lavori dell’Aula soltanto svariati mesi dopo la loro presentazione, quando ormai non sono più attuali e quindi non sono più in grado di offrire una risposta efficace alle esigenze e ai problemi che ne sono all’origine – spiega Roberto Desini -; ciò riguarda anche gran parte delle proposte depositate da questo Gruppo, proposte che tuttora restano nell’attesa di essere calendarizzate.»

«Si deve purtroppo riconoscere che riforme fondamentali quali quelle del sistema degli enti locali e del sistema sanitario regionale, dopo un anno e mezzo dall’insediamento di questo Consiglio non sono state ancora portate a compimento, e non può negarsi che in parte la responsabilità sia da imputare alla scarsa attività consiliare. Per esempio la Commissione d’inchiesta sull’efficienza del sistema sanitario regionale e sull’adeguatezza dei suoi costi, istituita l’8 gennaio 2015, finora si è riunita solo tre volte – conclude il presidente del Gruppo SDL -. Ritengo pertanto doveroso, nel perseguimento dell’interesse pubblico, dare un impulso affinché sia intensificata la frequenza delle attività consiliari.»