25 December, 2024
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Crescono i numeri di Expo Milano 2015, al 30 settembre sono stati emessi 18.409.430 biglietti con sigillo fiscale dalla piattaforma ticketing.

Il mese di settembre chiude con oltre 4,3 milioni di accessi, portando il totale dall’apertura a quota 16,5 milioni. Tali valori sono calcolati a partire dal numero di accessi registrati dai sistemi di lettura digitale alle entrate, cui vengono sottratti gli accrediti e viene poi aggiunto un 4% per tener conto degli ingressi non registrati per cause tecniche ed operative.

Carta dei bambini Expo 2015 1

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«La Asl di Sassari è l’unica fra le aziende sanitarie della Sardegna a non avere consegnato i dati sulla gestione alla commissione d’inchiesta del Consiglio regionale sulla spesa sanitaria. È un atteggiamento difficile da comprendere, inammissibile». Roberto Desini, presidente del Gruppo consiliare Sovranità, Democrazia e Lavoro e membro della commissione d’inchiesta regionale sulla spesa sanitaria, contesta il comportamento dei vertici della Asl n°1.

L’attacco arriva a margine dei lavori della commissione d’inchiesta, riunitasi questa mattina dopo un sollecito dello stesso Desini: «Sono indignato davanti alla manifesta irresponsabilità del management sanitario sassarese. Questo tipo di comportamenti crea solo una certezza, nel mio animo e nella percezione generale dei cittadini: in Sardegna c’è chi lavora affinché il sistema sanitario regionale non possa cambiare, mai – commenta il consigliere regionale del Centro Democratico -. Non si riesce proprio a capire cosa spinga i vertici della Asl di Sassari a comportarsi in questa maniera. Perché non sono stati inviati i dati richieste già dal mese di luglio dalla Commissione d’inchiesta? Cosa si vuole nascondere? Chi si vuole proteggere?» 

«Dispiace che tutto ciò avvenga nel momento in cui al governo della Regione c’è una coalizione di centrosinistra. E appare ancora più grave – conclude Roberto Desini – che a mettere in atto simili comportamenti siano persone che sono state designate per invertire la rotta della Sanità sarda, e non per ostacolare il cambiamento necessario affinché il sistema migliori.»

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Dal 23 settembre al 6 ottobre 2015, i disoccupati residenti e/o domiciliati nel comune di Perdaxius potranno presentare presso il Centro Servizi per il Lavoro di Carbonia, via Dalmazia, le domande di partecipazione al cantiere di forestazione del comune di Perdaxius, per n. 1 operaio in possesso del diploma di geometra a cui affidare mansioni di capo squadra specializzato e per n. 12 operai comuni, per 20 settimane, con contratto a tempo determinato part-time a 25 ore settimanali CCNL multiservizi.

Perdaxius 1

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Domani, 2 ottobre, le scuole di Carbonia riprenderanno regolarmente l’attività.

«La Protezione Civile – Regione Sardegna ha comunicato il miglioramento delle previsioni climatiche per venerdì 2 ottobre – ha annunciato con un breve comunicato l’Amministrazione comunale -. Il nuovo avviso dichiara, infatti, un livello di criticità ordinaria. In seguito a questa comunicazione, l’Amministrazione comunale di Carbonia conferma il regolare svolgimento delle attività scolastiche. Le lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado e l’attività dell’Asilo nido comunale riprenderanno, quindi, normalmente venerdì 2 ottobre 2015. Il Centro operativo Comunale (C.o.C.), prosegue nel monitorare costantemente l’evoluzione delle condizioni meteo. Eventuali aggiornamenti saranno comunicati sul sito www.comune.carbonia.ca.it e sulla pagina facebook Carbonia Newsletter.»

Nuvole 2

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Sono 39.356 i piani personalizzati di assistenza (legge 162/98) finanziati per il 2015 dall’assessorato regionale della Sanità, per altrettante persone con disabilità gravi, 783 in più rispetto al 2014. La somma a copertura della legga 162 supera i 117 milioni di euro. Lo scorso anno le domande di finanziamento sono state 38.573, nel 2013 36.609, nel 2011 33.435.
«I piani personalizzati sono stati tutti finanziati senza decurtazioni e senza interruzione dell’assistenza – ha spiegato l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru -. La crescita delle domande, registrata negli ultimi anni, questa volta è stata decisamente limitata, come certificato dai Comuni. Verosimilmente, questo andamento è da attribuire ad un maggiore coinvolgimento degli operatori sociali e delle Asl nella valutazione e nella predisposizione dei piani, oltre che alle nuove norme nazionali, che impongono criteri più selettivi nella valutazione della condizione economico-patrimoniale delle famiglie.»
Luigi Arru 62

 

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Domani, venerdì 2 ottobre, dalle 10.30, l’aula magna di Architettura- via Corte d’Appello n. 87 – ospita i lavori del progetto “ContaminationLab Italia”.

L’esperienza pilota del CLab dell’ateneo di Cagliari, giunta quest’anno alla sua terza edizione, ha un alto valore aggiunto e dal Miur (ministero di Istruzione, università e ricerca) viene portato ad esempio in ambito nazionale di “buone pratiche e produzione di ottimi risultati”. Grazie alla sinergia con l’ambasciata degli Stati Uniti in Italia, il team vincitore della seconda edizione è volato negli Usa per incontrare gli imprenditori e presentare con successo il progetto “IntendiMe”, dispositivo per persone con problemi di udito. Ma dalle esperienze di CLab Cagliari sono emerse idee di pregio e apprezzate dai mercati, quali snack di zucchine fritte, soluzioni per la domotica, app che permettono la prenotazione di escursioni in barca.

Per il Miur interverrà Antonio Aloisi (Startup sui Contamination Lab). Il benvenuto verràdato dal rettore Maria Del Zompo. Tra gli altri, interverranno rappresentanti e responsabili di otto CLab attivi nelle rispettive regioni e atenei italiani: Vincenzo Catania (CLab Catania), Giuseppe Rossi (CLab Cosenza), Lello Savonardo (CLab Napoli), Francesca Micozzi (CLab Politecnica delle Marche), Claudio De Capua (CLab Reggio Calabria), Vittorino Filippas (CLab Trento), Maria Chiara Di Guardo (CLab Cagliari) e Antonio Campati (CLab Unicattolica Milano). Nel pomeriggio si terrà la tavola rotonda “Alcuni temi caldi: la selezione e il monitoraggio”, coordinata da Mattia Corbetta (Mise, ministero sviluppo economico). Infine, con La parola ai protagonisti: i progetti e le startup” verranno presentati i team vincitori delle diverse edizioni dei CLab.

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La sesta commissione (Sanità-politiche sociali) presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi) ha proseguito il suo ciclo di audizioni sulle diverse realtà che operano nel sistema sanitario regionale esaminando le problematiche legate ai pazienti trapiantati ed ai malati di Alzheimer esposte dalle associazioni di riferimento.

Per Giuseppe Argiolas dell’associazione Prometeo (nata per tutelare i trapiantati di fegato e pancreas ed ora in corso di trasformazione per rappresentare tutti i trapiantati) «in Sardegna stanno emergendo alcuni dati molto preoccupanti, dal calo delle donazioni alla crescita delle liste di attesa, dalla riduzione del 50% degli interventi all’aumento della mortalità; una situazione complessiva che deve spingere le istituzioni a dare una risposta ai tanti sardi che soffrono e, purtroppo, muoiono per la mancanza di organi».

Giuseppe Argiolas ha poi suggerito di introdurre nel sistema sanitario regionale una sorta di principio di territorialità della cura. «I pazienti provenienti da varie zone della Sardegna – ha osservato – sono costretti a recarsi presso il centro regionale trapianti dell’ospedale Brotzu a Cagliari sostenendo il disagio ed il costo di inutili trasferte, mentre con una migliore organizzazione potrebbero fare gli stessi esami in strutture più vicine alla loro residenza; anche, ad esempio, per interventi nel cavo orale che ora possono essere effettuati solo nel capoluogo di Regione».

Dall’associazione trapiantanti è arrivato inoltre un appello per il completamento dell’organico del Day Hospital di Cagliari, ancora privo del direttore, e soprattutto l’invito ad una più larga diffusione della cultura della donazione. Fra le proposte illustrate alla commissione l’istituzione di una Giornata del donatore, l’avvio di una campagna di informazione nelle scuole e la creazione di una anagrafe del donatore, iniziativa cui hanno aderito appena una decina di comuni dell’Isola. «Molti cittadini – ha concluso Argiolas – non rispondono neppure alla domanda sulla loro disponibilità a donare gli organi ma, quelli che lo fanno si pronunciano nella stragrande maggioranza per il Si; c’è un vuoto di conoscenza e di informazione che bisogna colmare e non può essere un compito lasciato solo alle Associazioni”.

Successivamente è stata la volta dell’Associazione pazienti di Alzheimer che, attraverso il dr. Paolo Putzu, ha sottolineato la complessità della malattia sotto il profilo cognitivo, comportamentale e funzionale, con forti ricadute negative della condizione del paziente nell’ambito familiare. «In Sardegna non esistono dati aggiornati – ha proseguito – ma secondo una stima realistica le persone affette dal morbo di Alzheimer dovrebbero essere circa 15.000 che vengono seguite dal sistema pubblico e privato (le residenze sanitarie assistite) in modo disorganico e senza un indirizzo unitario».

«Una carenza presente anche a livello nazionale – ha aggiunto Putzu – che è stata colmata solo l’anno scorso con la predisposizione da parte della conferenza Stato-Regioni di un piano nazionale contro la demenza che fissa le linee-guida per una azione più incisiva contro l’Alzheimer mentre, in Consiglio regionale, esistono due proposte di legge (ed un testo unificato) che si occupano della materia; una buona base di partenza per affrontare questo problema su basi nuove.»

Paolo Putzu, infine, si è soffermato sulla situazione dei pazienti geriatrici, sottolineando che l’unica divisione attiva in Sardegna è quella di Cagliari mentre presso altre strutture della Regione si assiste ad un progressivo ridimensionamento dei reparti. «I dati demografici ci dicono invece – ha spiegato – che la sanità pubblica deve intervenire a fondo su questo settore, innanzitutto con il rilancio della prevenzione e poi con azioni mirate, anche di supporto alle famiglie, per contenere l’insorgere della non autosufficienza; questo consentirebbe di aumentare la qualità di vita delle persone e di ridurre i costi».

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Nuvole 32

Alle 15.00 la Protezione civile ha pubblicato l’aggiornamento della situazione meteo in Sardegna.

«Il Settore Meteo DMC dell’ARPAS comunica che:

la parte centrale della circolazione ciclonica è situata sul bordo centro-occidentale della Sardegna, che risulta di conseguenza interessato da un fronte occluso attivo. I fenomeni precipitativi maggiori si situano lungo il fronte occluso e quindi tendono a interessare principalmente la fascia centrale e nord-occidentale dell’Isola. Si conferma, inoltre, la persistenza delle celle temporalesche sulla costa nord-orientale dell’Isola.

Aggiornamento situazione idropluviometrica

Sulla base delle informazioni acquisite dalla rete fiduciaria in telemisura si segnala che: nell’ultima ora i valori più elevati sono stati registrati dalle stazioni ubicate nella Sardegna orientale, in particolare, la stazione di Campuomu C.ma con 24.8 mm; la stazione di Isca Rena con 20.6 mm e la stazione di Monte Petrosu con 9.6 mm. Si riportano i valori di precipitazione più significativi registrati nelle ultime 3 ore dalla rete in telemisura: Monte Petrosu con 53.8 mm; Campuomu C.ma 25.0 mm; Isca Rena con 20.6 mm; Terramaistus a Gonnosfanadiga con 18.4 mm; Rio Leni con 17.2 mm; Iglesias con 15.0 mm. Le misure di livello nei corsi d’acqua monitorati evidenziano un incremento di circa 10 cm nel Terramaistus a Gonnosfanadiga. Le misure di livello dei restanti corsi d’acqua monitorati non hanno subito variazioni degne di interesse.

Aggiornamento situazione dai presidi territoriali regionali

Sulla base delle informazioni pervenute dai presidi territoriali si segnala che: i livelli dei corsi d’acqua monitorati non hanno subito variazioni degne di interesse. I gestori degli invasi non hanno finora segnalato manovre di rilascio. Tuttavia gli stessi non hanno escluso eventuali manovre nelle prossime ore.

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Nonostante la rassicurazioni dell’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, che ieri a La Maddalena ha garantito che tutti i lavoratori, licenziati dopo il 31 dicembre prossimo, verranno riassunti nella società che subentrerà alla Saremar, i lavoratori continuano le manifestazioni di protesta sia a Maddalena sia a Carloforte.

Mentre a La Maddalena prosegue lo sciopero della fame di un gruppo di lavoratori, questa mattina, nonostante le precarie condizioni meteo, in presenza dell’allerta di criticità elevata con codice rosso diramata dalla Protezione civile, alcuni lavoratori sono saliti sul campanile della chiesa di San Carlo Borromeo, a Carloforte, dove minacciano di restare fino a quando non riceveranno la certezza del mantenimento dei loro posti di lavoro.

I lavoratori chiedono che la società di navigazione che garantisce i collegamenti con La Maddalena e Carloforte resti pubblica.

Traghetti Arbatax e La Maddalena 2 copiaChiesa di San Carlo Carloforte copia

 

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Nuovo sit-in dei lavoratori Eurallumina stamane davanti all’assessorato regionale dell’Ambiente, per monitorare e verificare lo stato del processo di esame della documentazione relativa alle autorizzazioni ambientali.

«Questa iniziativa – scrive la RSU in una nota diffusa stamane – arriva a pochi giorni dall’inizio della procedura di verifica, avvenuto ufficialmente lunedì 21 settembre e, a tal fine, il dirigente dell’Ente regionale, all’atto del deposito dei documenti avvenuto il 18 settembre 2015, ha annunciato il potenziamento della struttura, per garantire il rispetto della tempistica. Se alla fine dell’esame, quanto prodotto dall’Eurallumina sarà completo, potrà partire l’iter autorizzativo che prevede 60 giorni per la presentazione di eventuali osservazioni da parte di chi è contrario alla realizzazione del progetto.»

L’iniziativa dei lavoratori segue quelle del 28 luglio e quelle svolte nei giorni 1, 2, 9, 18 e 25 settembre, e proseguiranno durante tutto il periodo nelle varie tappe del percorso autorizzativo.

La RSU ha chiesto di incontrare la dirigenza dell’assessorato dell’Ambiente ed ha ricevuto dalla direttrice generale e del capo di gabinetto le seguenti comunicazioni:

«In riferimento al controllo preliminare della regolare completezza documentale del progetto da sottoporre a Via/Aia, al fine di comprimere al massimo i tempi istruttori, evitando l’analisi di una documentazione imprecisa, si evidenzia che dal primo esame documentale (svolto ampiamente entro i 10 giorni indicati come periodo massimo) sono stati focalizzati alcuni aspetti che necessitano di integrazioni opportune.»

«In buona sostanza – scrive la RSU Eurallumina in una nota – dopo la verifica della documentazione, il SAVI ha richiesto delle integrazioni, che non pubblicizziamo in questo documento (visto che è un atto di pubblica lettura) per evidenti esigenze di riservatezza, ma si può comunque affermare che questi elementi non sono ostativi al proseguo della pratica e già in fase di predisposizione, avendo contestualmente verificato con i tecnici e consulenti Eurallumina, la messa in opera degli strumenti necessari per soddisfare le richieste dell’ente richiedente.

Si tratta di alcune relazioni tecniche, già affidate all’università di Cagliari e a Studi professionali specializzati in materia, che sono già impegnati per concludere il lavoro assegnatogli nel minor tempo possibile.

Ai dirigenti dell’assessorato dell’Ambiente – aggiunge la RSU Eurallumina – abbiamo con ancora più forza ribadito che, quanto da loro richiesto, anche se sicuramente in regola con le norme vigenti, non può che aumentare la forte preoccupazione di lavoratrici e lavoratori Eurallumina e con loro dei lavoratori dell’indotto, per i ritardi accumulati nel percorso autorizzativo e la determinazione nel richiedere che gli impegni presi affinché non se ne accumulino altri, vengano rispettati.»

«A noi pare davvero assurdo – scrive ancora la RSU Eurallumina – che dopo 20 giorni dalla riunione preliminare (dove si è fatta la conta della documentazione da consegnare e dove sono state analizzate le caratteristiche che avrebbero dovuto avere gli stessi) e dopo 6 giorni (la comunicazione porta la data del 28 settembre) dall’avvio della verifica ufficiale, vengano richiesti ulteriori documenti, e invece di ridurre i tempi non si fa altro che accumulare altri ritardi.»

«La pazienza e la sopportazione sono al limite – conclude la RSU Eurallumina – ma le gestiremo ancora per quanto possibile, se qualcuno pensa di logorarci o di sfiancarci utilizzando l’arma della “burocrazia farraginosa” per portarci alla resa, forse non ha ancora incontrato gente come noi, in questi anni siamo stati più volte vicini al baratro e ci siamo sempre risollevati più determinati di prima, abbiamo affrontato problemi e situazioni ben più gravi e che parevano irrisolvibili. Non sarà questo ultimo passaggio in “casa nostra”… in Sardegna, a vanificare quanto ci siamo conquistati con la lotta e i sacrifici, sino a raggiungere l’obiettivo che ci spetta di diritto… e che sarà raggiunto, costi quel che costi!»

 

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