22 November, 2024
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Maria Carmela Folchetti-02

Maria Carmela Folchetti, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, è fortemente preoccupata per il falso allarme sulla carne rossa che mette a rischio un settore di nicchia che contribuisce in modo importante al patrimonio gastronomico-culturale italiano.

«La campagna denigratoria sulla carne rossa e sulle carni lavorate lanciata dall’OMS “puzza di bruciato”. E’ troppo generalizzata ed ha un’eco spropositata proprio qui in Italia dove rischia di penalizzare un filiera straordinaria che non ha eguali in Europa con un gravissimo danno economico, in Sardegna in particolare, anche nell’artigianato. In Sardegna sono oltre 100 le imprese artigiane della trasformazione e lavorazione delle carni – spiega la Folchetti – che danno lavoro a oltre 500 persone, senza contare l’indotto.»

Una rete di sapere che garantisce non solo la realizzazione dei prodotti a base di carne “doc” ma anche la produzione delle 15 leccornie inserite nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali  del Ministero per le Politiche Agricole e Alimentari, sui 782 totali in Italia – legati alla carne.

«L’indagine Oms – aggiunge la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – sta creando un panico immotivato per quanto riguarda il nostro Paese, soprattutto se si considera che la qualità della carne italiana, dalla stalla allo scaffale, è diversa e migliore. E soprattutto i cibi sotto accusa come hot dog e bacon non fanno parte della tradizione nostrana. Nulla hanno infatti da spartire con le metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura di tipo ‘naturale’ a base di sale garantite dalle lavorazioni dei laboratori artigiani. Da sempre sappiamo che a fare male sono gli additivi,  se usati in modo esagerato. Ma sappiamo bene che in Italia e  soprattutto gli artigiani sono molto attenti su questo punto.»

«Ora – conclude Maria Carmela Folchetti – il vero rischio che corriamo è che i consumatori incorrano in paure ingiustificate che nel passato, per situazioni analoghe, hanno provocato senza ragione una psicosi nei consumi che è costata migliaia di posti di lavoro e miliardi di euro al sistema produttivo. I produttori di insaccati artigiani hanno da tempo investito volontariamente nella maggiore trasparenza dell’informazione possibile e nella rintracciabilità in etichetta. Due sistemi fondamentali per garantire i consumatori ed evitare la psicosi nei consumi. Questo nuovo falso allarme, conferma la necessità di accelerare nel percorso dell’obbligo di etichettatura d’origine per tutti gli alimenti, a partire dai salumi. E’ questa la vera battaglia che l’Italia deve fare in Europa.»

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Miniera Monteponi 1 copia

L’associazione culturale LandWorks, in collaborazione con il comune di Iglesias e la Società IGEA Spa, organizza un programma full immersion ripartito lungo tre giornate di esplorazione, studio e promozione dei territori minerari dell’Iglesiente da svolgersi in date dal 29 ottobre al 1 novembre e destinato agli studenti universitari internazionali del Politecnico di Milano del Corso di “Gost Town Planning”.

L’attività proposta è da considerarsi propedeutica in previsione della realizzazione presso gli ex comparti minerari dell’Iglesiente di Monteponi, Nebida e Masua della VI edizione del “Workshop Operativo Internazionale LandWorks-Sardinia” (26 maggio – 5 giugno 2016), metodologia sperimentale operativa di valorizzazione dei beni paesaggistico-culturali della Regione Sardegna attraverso interventi effimeri di installazioni tra arte, architettura e paesaggio, sotto la direzione scientifica del professor Stefan Tischer e il Coordinamento dell’architetto Annacaterina Piras (DADU-Uniss). L’ospitalità dei partecipanti è curata dal Consorzio Turistico per l’Iglesiente.

Il LandWorks, sorge nel 2011 in seno alla prima edizione del Master in Mediterranean Landacape Urbanism, istituito presso il DADU, Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica di Alghero, Università di Sassari, sotto la direzione scientifica del Direttore del Master professor Stefan Tischer e il coordinamento della dott.ssa Annacaterina Piras, trasformandosi in seguito nel 2012 in Associazione Culturale LandWorks.

L’iniziativa sperimentale che abbraccia modalità estemporanee e dal carattere fortemente operativo e prevalentemente effimero, nasce per lo sviluppo di processi di valorizzazione dei beni paesaggistico-culturali del paesaggio nostrano, contemplando interventi effimeri di realizzazioni e risistemazioni paesaggistiche, ad opera dei partecipanti e i Professori internazionali coinvolti.

L’Attività che vanta massimo riconoscimento nazionale ed internazionale, coinvolgendo un numero crescente di entusiasti partecipanti, tra cui prestigiosi professori (paesaggisti, artisti e architetti) e ospiti internazionali invitati, studenti provenienti da tutto il mondo (Europa, USA, Messico, Canada, Tailandia, Turchia, Libano, Giappone, Cina, Australia e Nuova Zelanda), registra ad oggi un assoluto incremento di domande di partecipazione, sia in termini di studenti e giovani professionisti interessati a voler partecipare alla programmazione che ogni anno viene messa i campo dal Coordinamento del progetto internazionale di ricerca operativa LandWorks, che di Istituzioni accademico-culturali di assoluto prestigio, che ambiscono ad entrare nel circuito internazionale di cui l’Iniziativa può vantare, candidandosi a diventare un vero e proprio attrattore di indotto turistico alternativo, potendo così dare un proprio contributo al rinnovo e rilancio dei territori, all’interno dei quali si inserisce.

Il Progetto, coinvolge nello specifico i territori isolani con le popolazioni locali, contemplando modalità di ricerca pratico-sperimentale a livello internazionale, concependo il nostro paesaggio come un immenso campo sperimentale operativo, trasformandolo in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto.

Attraverso l’Iniziativa, nel tempo, si è cercato di agire in siti di massimo interesse culturale e di massimo valore naturalistico-ambientale, al fine di trovare soluzioni di ripristino e valorizzazione attraverso interventi paesaggistico-artistici, con costi ridotti al minimo, per iniziare un processo di rivalutazione dei siti prescelti.

Le nuove installazioni site specific che vengono ideate e realizzate durante ogni intensa edizione, a carattere prettamente effimero, vengono rigorosamente realizzate con materiali derivanti dai luoghi in cui hanno trovato dimora, sia naturali, che di risulta, attraverso il riutilizzo di quegli elementi che un tempo hanno avuto una funzione determinante per la storia del luoghi, a cui vengono poi assegnate nuove funzioni di monumenti alla memoria dei siti stessi.

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Prende il via domani, giovedì 29 ottobre, al Centro di aggregazione sociale di Sant’Anna Arresi, la sesta edizione del “Laboratorio permanente di ricerca teatrale Sant’Anna Arresi”, diretto da Monica Porcedda, direttore artistico de La Cernita Teatro, che si terrà ogni giovedì fino all’ottobre 2016. Il laboratorio è rivolto a persone dai 16 anni in sù, la prima lezione è gratuita.

Il laboratorio, organizzato da La Cernita Teatro in collaborazione con l’assessorato della Cultura del comune di Sant’Anna Arresi, è inserito all’interno del progetto Festival Sant’Anna Arresi Teatro.

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16 Laboratorio Permanente Sant'Anna Arresi Foto Fabrizio Leo

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Assessorato regionale del Lavoro 3

Su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, la Giunta regionale ha deciso una rimodulazione degli strumenti di ingegneria finanziaria e una riprogrammazione delle risorse residue del ciclo di programmazione 2007-2013. Il provvedimento non solo consentirà di non perdere un solo euro dei fondi europei assegnati alla Sardegna, ma anche di mettere a correre risorse ingenti per la realizzazione di rilevanti misure rivolte al rilancio dell’economia sarda.
La delibera va a sfruttare le possibilità offerte dalle Linee Guida della Commissione Europea per la chiusura dei Programmi Operativi cofinanziati dai fondi strutturali 2007/13 che, nello scorso mese di settembre, hanno chiarito come le erogazioni ai beneficiari di misure attivate attraverso strumenti di ingegneria finanziaria (come ad esempio il Fondo Microcredito FSE), possano avvenire fino al 31 marzo del 2017, al contrario di tutte le altre spese, ammissibili invece solo fino al 31 dicembre 2015.
Poiché per diversi motivi l’avanzamento della spesa su alcune linee non consente di maturare una sufficiente tranquillità circa l’utilizzo delle relative risorse finanziarie entro il 31 dicembre, la Giunta ha deciso una serie di rimodulazioni. Anzitutto risorse per tre milioni di euro sono assegnate a sostegno di iniziative di Workers Buy Out (già previste nell’ambito della Programmazione Unitaria 2014/2020. Strategia 1 “Investire sulle Persone” – Priorità Lavoro prevista dalla delibera 31/2 del 17 giugno 2015 e a faori per lavoratori che intendono rilevare la propria azienda in crisi) e per un milione di euro a progetti ad opera dei Comuni, attraverso il potenziamento del Fondo Pisl-Poic del Fse.
Allo stesso tempo, viste le numerosissime richieste di rifinanziamento pervenute, la Giunta ha stabilito di destinare al Fondo Microcredito 11,6 milioni di euro. Di queste risorse, 8,1 milioni di euro verranno destinati alla misura generale (per il completamento delle istruttorie delle domande relative al IV avviso e la riapertura dello stesso entro il mese di novembre). Non solo: con 2,5 milioni di euro si darà seguito all’impegno della Giunta a favore delle iniziative di autoimprenditorialità dei giovani, procedendo tempestivamente (salvi i tempi tecnici di elaborazione) alla pubblicazione di un Avviso pubblico dedicato ai giovani under 29 che non studiano e non lavorano (i cosiddetti “Neet”), per attività previste dal Piano di attuazione regionale di “Garanzia Giovani”. Con una dotazione finanziaria di un milione di euro, inoltre, si procederà – salvi anche in questo caso i tempi tecnici di predisposizione – alla pubblicazione di un Avviso rivolto ai lavoratori del settore tessile espulsi dal mercato (disoccupati, senza alcun sostegno al reddito per perdita dell’ammortizzatore sociale e/o ancora per breve tempo in fruizione di ammortizzatori sociali a vario titolo).
Infine, la somma di 2,5 milioni di euro, sempre originariamente assegnata a progetti del POR FSE 2007/13 non completabili entro il 31 dicembre, verrà incrementata la dotazione del Fondo di Finanza inclusiva. Con questo intervento si vuole offrire alle Agenzie formative uno strumento riconosciuto efficace dal mercato, tendente a risolvere le difficoltà di accedere alle necessarie garanzie fideiussorie finalizzate all’erogazione a saldo di fondi comunitari.

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Questa mattina la Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Cultura Claudia Firino, ha approvato i criteri di selezione per l’attribuzione dei contributi per la realizzazione di una programmazione radiofonica che preveda la trasmissione di notiziari e programmi volti alla valorizzazione della cultura e della lingua sarda.
Anche le radio sono chiamate al passaggio dall’analogico al digitale. «In questa fase – ha detto l’assessore Firino – il contributo regionale rappresenta una forma di sostegno alla radiodiffusione locale e uno stimolo all’innovazione tecnologica del settore, nel solco della valorizzazione delle tradizioni».
I contributi saranno erogati in misura non superiore all’80% del costo della programmazione proposta dalle radio, che devono essere costituite da almeno 36 mesi. Sarà necessario presentare il rendiconto e il bilancio aziendale relativo all’anno precedente e a quello per il quale si chiede il contributo. La redazione dovrà avere almeno due dipendenti, un direttore responsabile iscritto all’albo ed essere gestore di rete.
Tra le spese ammesse vi è la produzione e la realizzazione dei programmi, la traduzione e conduzione in lingua sarda, la diffusione e la promozione su altri media e la Siae. Non sono ammesse invece le spese di trasferta dei dipendenti, l’autoproduzione e l’acquisto di spazi promozionali in altre emittenti radiofoniche.
Claudia Firino copia

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Santadi 3

La Giunta regionale ha approvato i criteri per la ripartizione e le modalità di funzionamento del Fondo per il finanziamento della progettazione e/o realizzazione delle opere di competenza degli enti locali, con una dotazione di 40 milioni di euro da impegnare entro il 2015. Gli interventi dovranno riguardare esclusivamente i beni di proprietà della Regione, che la stessa cederà in concessione gratuita al Comune interessato o all’Unione di Comuni che ne faranno richiesta per un periodo non superiore ai 25 anni. La proposta presentata dall’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha tenuto conto delle indicazioni emerse nella riunione della Conferenza Regione-Enti locali che si è tenuta lunedì. I 40 milioni sono compresi nel mutuo da 700 milioni di euro stipulato lo scorso 17 giugno con la Cassa Depositi e Prestiti.
I beni del patrimonio cui si fa riferimento nella delibera sono riconducibili a sei tipologie suscettibili di recupero e valorizzazione per fini museali, culturali, turistici e, in alcuni casi, legati alle attività produttive del territorio:
· patrimonio minerario dismesso;
· infrastrutture della mobilità, tra cui magazzini merci, uffici e appartamenti dei capostazione, case cantoniere e stazioni ferroviarie dismesse;
· ville e dimore storiche;
· patrimonio immobiliare ex Isola, per la realizzazione di centri di aggregazione dell’offerta di artigiani e artisti con la realizzazione di punti espositivi o per l’erogazione di servizi innovativi per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale locale;
· immobili delle ex saline e delle zone umide, riutilizzabili a fini produttivi e di valorizzazione turistica;
· compendi militari dismessi.
«Possono accedere al fondo – spiega l’assessore Cristiano Erriu – tutti i Comuni, anche in forma associata, e le Unioni di Comuni della Sardegna, purché i progetti rientrino nelle linee strategiche del Programma regionale di sviluppo 2014-2019. Nelle prossime settimane sarà pubblicato l’avviso per la presentazione delle manifestazioni di interesse. È un’opportunità per le amministrazioni locali che, attraverso queste risorse, possono restituire ai cittadini immobili di un certo pregio e, in alcuni casi, creare nuovi posti di lavoro.»
La delibera sarà trasmessa per l’approvazione alla Terza Commissione consiliare, competente in materia di programmazione, bilancio e politiche europee.

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L’assessorato regionale della Pubblica istruzione ha modificato il bando per la concessione di contributi per la realizzazione di progetti di aggregazione giovanile, finanziati dal Fondo nazionale per le politiche giovanili.
In particolare, viene eliminato il seguente requisito richiesto per l’accesso ai contributi: «Avere realizzato negli ultimi due anni progetti finanziati con contributi pubblici di importo almeno pari alla metà del contributo richiesto. L’ultimo biennio verrà determinato a partire dalla data di presentazione del presente bando».
Nella domanda di finanziamento, non dovrà più essere compilato il campo “contributi pubblici ottenuti per attività svolte nell’ultimo biennio” e la nuova scadenza del termine di presentazione delle domande, decorrente dalla pubblicazione dell’avviso di rettifica, è fissata il 27 novembre 2015.
Il bando finanzia le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale e le cooperative sociali per la realizzazione di progetti di aggregazione tra i giovani di età compresa tra i 14 e i 30 anni, residenti o domiciliati in Sardegna.

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Vigneti copia

 

L’assessorato regionale dell’Agricoltura ha ammesso 49 piccole e medie imprese vitivinicole regionali a partecipare alla manifestazione fieristica “Vinitaly”, che si svolgerà a Verona dal 10 al 13 aprile 2016.
L’Assessorato, inoltre, ha riaperto i termini per la partecipazione alla fiera in quanto restano da assegnare ancora 3 stand da 12 mq. Anche le 7 pmi escluse, se interessate, potranno aderire al nuovo invito.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro le ore 12.00 del 6 novembre 2015 tramite pec all’indirizzo agricoltura@pec.regione.sardegna.it o, in alternativa, tramite raccomandata con avviso di ricevimento a:
Assessorato dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale
via Pessagno, 4
09126 Cagliari
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) dell’Assessorato al numero telefonico 070 606 7034.

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L’Arpas ha avviato la procedura concorsuale per l’assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato di un collaboratore tecnico professionale (con indirizzo specifico nel campo della fisica dell’atmosfera – meteorologia) – categoria D.
Il concorso è riservato ai dipendenti pubblici collocati in disponibilità per il tramite dei Servizi territoriali per l’impiego e del Dipartimento di Funzione Pubblica e dal bando di mobilità volontaria rivolta ai dipendenti in servizio nella Pubblica Amministrazione.
La domanda di ammissione alla selezione deve essere trasmessa all’Arpas – Direzione Amministrativa – Servizio Risorse Umane – Via Contivecchi, 7 – 09122 entro il 19 novembre 2015.