Via libera dell’UE alla Regione per la prosecuzione dell’attività della Saremar fino al 31 marzo 2016.
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L’attività della Saremar andrà avanti fino al 31 marzo 2016. Lo ha annunciato stamane l’assessore regionale dei Trasporti al termine dell’incontro tenuto stamattina a Bruxelles tra la delegazione della Regione e l’Unità aiuti di Stato della Direzione generale “Concorrenza”. Massino Deiana ha spiegato che la Regione ha ottenuto un sostanziale via libera della Commissione Europea alla richiesta di prosecuzione dell’attività per altri tre mesi, oltre il termine già fissato del 31 dicembre 201t.
«Insieme ai delegati della rappresentanza italiana in Commissione, ai dirigenti della Presidenza e dell’assessorato, ai vertici della compagnia di navigazione e ai rispettivi consulenti legali ed economici – ha spiegato Massimo Deiana – abbiamo illustrato ai funzionari dell’istituzione comunitaria tutto il processo già compiuto in relazione al recupero dell’aiuto di Stato e in merito ci sono state fornite rassicurazioni sulla possibilità di continuare con il servizio di collegamento marittimo sino al 31 marzo del prossimo anno, come da noi richiesto.»
Questo ulteriore periodo di attività di Saremar, consentito in via eccezionale, permetterà di portare a termine il complesso iter del bando per l’affidamento delle tratte con le isole minori e, nello stesso tempo, di garantire la continuità del rapporto di lavoro con tutti i dipendenti della società.
«La Commissione europea ha apprezzato la correttezza dell’operato delle autorità nazionali e regionali e ha rinnovato la richiesta di rassicurazione sulla trasparenza e sulla massima divulgazione delle notizie riguardanti la liquidazione della compagnia – ha sottolineato ancora l’assessore – che, come è noto, è stata fatta oggetto di una procedura di infrazione per aver ricevuto illegittimamente aiuti di Stato.»
L’assessore dei Trasporti ha ribadito, infine, che una clausola di salvaguardia nella procedura di gara consentirà il riassorbimento del personale. Opportunità che riguarderà tutti i lavoratori a tempo indeterminato, esclusi naturalmente coloro che avranno maturato i requisiti per il pensionamento, in base alle condizioni previste dalle norme e dal contratto collettivo nazionale. Il nuovo gestore delle tratte dovrà attenersi a questo obbligo, ovviamente, alla luce di un piano industriale sostenibile e di un investimento adeguato.
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