Audizione del “Comitato nessuno a casa” in II commissione sulla situazione della gestione dei beni culturali della Sardegna.
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Un intervento presso la Giunta regionale per assicurare il trasferimento delle risorse necessarie per coprire l’intero costo degli operatori dei beni culturali in Sardegna e l’impegno a discutere a breve un nuovo provvedimento legislativo che garantisca stabilità e nuove opportunità ad un comparto strategico per la crescita e lo sviluppo dell’Isola: sono questi gli impegni assunti dal presidente della Seconda commissione, Gavino Manca (Pd), a conclusione dell’audizione dei rappresentanti del “Comitato nessuno a casa”.
Alberto Pusceddu, in rappresentanza del comitato a cui aderiscono gli operatori che gestiscono siti archeologici, musei e biblioteche in tutta la Sardegna, ha illustrato ai componenti il parlamentino della Cultura la situazione di precarietà che, da trent’anni, caratterizza l’operato dei lavoratori provenienti dai progetti della legge regionale n. 28 del 1984 e che nel corso di tutti questi anni hanno svolto la loro attività (incentrata nella valorizzazione dei beni culturali e ambientali) attraverso una serie di proroghe approvate dal Consiglio regionale, l’ultima delle quali ha scadenza fissata nel 2016. «E’ tempo – ha affermato Pusceddu – che si superi tale regime di proroga e si sottragga la gestione dei beni culturali al particolarismo locale, con una nuova legge che crei un vero e proprio “sistema Sardegna” in grado di garantire le opportunità attese dal settore del turismo e più in generale per l’intera economia sarda».
Il rappresentante del comitato ha quindi ricordato il recente licenziamento a Castelsardo dei sette lavoratori che da 24 anni operavano nel castello ed ha insistito sulla necessità di garantire univoche politiche promozionali e gestionali, nonché di un intervento della commissione per garantire alle cooperative che gestiscono i beni culturali, le biblioteche e i siti archeologici, il trasferimento dei fondi necessari per assicurare la copertura dei costi del lavoro e di quelli imputabili ai cosiddetti costi generali e di attrezzatura.
Domani, giovedì 12 novembre, alle 11.30, i lavori della commissione proseguiranno sul medesimo tema con le audizioni di A.G.C.I. Sardegna, Confcooperative e Legacoop Sardegna.
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