Confartigianato: «Circa 67 milioni di euro l’impatto positivo che la Legge di Stabilità porterà alle oltre 100mila imprese sarde sotto i 20 addetti».
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Sarà di circa 67milioni di euro l’impatto, positivo, che la Legge di Stabilità porterà alle oltre 100mila imprese sarde sotto i 20 addetti, tra la riduzione del prelievo fiscale e la diminuzione del costo del lavoro.
E’ questo il calcolo fatto dall’Ufficio Studi di Confartigianato, dopo aver analizzato l’impatto del DDL S.2111 (questo è il numero della legge) sulle nove principali misure per le PMI; tra quelle “fiscali” troviamo il Regime forfetario, l’Ecobonus, i Superammortamenti, la Franchigia IRAP, il Recupero IVA ai fallimenti e le riduzioni IRES; tra quelle sul “lavoro”, la Proroga dell’esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato, l’estensione della CIGD e la detassazione dei premi di produttività.
«Tutto quello che va nell’ottica della riduzione delle tasse, del costo del lavoro e della burocrazia è sempre ben accetto e da lodare a patto di non tagliare i servizi utili – commenta Maria Carmela Folchetti, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – certamente queste non sono cifre che potranno determinare la sopravvivenza o meno di una impresa, però rappresentano un importante segnale di attenzione verso i settori produttivi». «Essendo un disegno di legge, e quindi essendo ancora in discussione – continua la presidente di Cobfartigianato Imprese Sardegna – chiediamo ai nostri Parlamentari di migliorarlo e magari di raddoppiare la cifra che le attività produttive isolane potranno risparmiare.»
A livello provinciale, la Legge impatterà sugli imprenditori di Cagliari per 24,2 milioni di euro, 13 per quelli di Sassari, 8,9 per Olbia-Tempio, 6 per Oristano, 5,9 per Nuoro, 3,9 per Carbonia Iglesias, 3,3 per il Medio Campidano e 2,1 per l’Ogliastra.
Tra le principali novità inserite nella legge a favore delle imprese, Confartigianato Sardegna sottolinea quelle relative alla riedizione dei bonus per la riqualificazione edilizia, per il risparmio energetico e per l’acquisto di mobili ma anche la misura relativa agli appalti e al mercato elettronico della Pubblica Amministrazione.
«Finalmente troviamo inserite le richieste sollecitate più volte dalla nostra Associazione per gli Appalti Pubblici – sottolinea il Segretario Regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, Stefano Mameli – per esempio quelle relative al mercato elettronico gestito da Consip che si apre anche alle attività di manutenzione, svolte prevalentemente da piccole imprese, che da “servizi” diventano quindi qualificabili come “lavori pubblici e non”.»
Stefano Mameli sottolinea anche le «nuove opportunità per le pmi con la possibilità offerta ai Comuni con meno di 10.000 abitanti di eseguire in autonomia gli appalti di importo inferiore a 40mila euro, senza passare da una centrale, da un’unione di comuni o da un soggetto aggregatore».
Su 377 comuni, quelli con popolazione inferiore alle 10mila unità sono ben 348, rappresentanti il 92,3% della popolazione sarda.
«E ancora – aggiunge il segretario di Confartigianato Sardegna – i piccoli lavori svolti da artigiani e piccole imprese saranno agevolati dalla riduzione dei soggetti obbligati ad acquistare tramite il Mercato elettronico della pubblica amministrazione per importi inferiori a 1.000 euro.»
«Gli interventi sugli Appalti – conclude Stefano Mameli – sono un segnale importante a tutela delle piccole imprese sul territorio e rappresentano una ulteriore sollecitazione verso gli Enti Locali per sostenere le aziende di prossimità.»
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