Cresce il fronte della protesta contro la Asl 7 per il nuovo servizio ADI.
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Cresce il fronte della protesta contro la Asl 7 per il nuovo servizio ADI.
Oggi l’associazione di volontariato Le Rondini, dopo aver annunciato la ripresa della sciopero della fame dei malati, ha diffuso un nuovo comunicato stampa durissimo.
«Abbiamo chiesto risposte serie e chiare ma in cambio leggiamo dichiarazioni che vanno strategicamente in tutt’altra direzione, per creare confusione e disinformazione nell’opinione pubblica – si legge nel comunicato stampa -. Le dichiarazioni rilasciate dall’assessore in commissione Sanità sono pubbliche e leggibili da tutti ma, qualunque sia l’interpretazione, a distanza di quindici giorni, allo stato attuale non è stata applicata nessuna proroga di qualsiasi genere. Evidentemente il presunto fraintendimento altro non è che un modo per tergiversare in attesa che i pazienti desistano dalla protesta. Non abbiamo mai preteso “ancoraggio al vecchio personale” come falsamente affermato dai dirigenti della ASL, abbiamo sempre ribadito la necessità di UNA CONTINUITA’ ASSISTENZIALE col reparto di Rianimazione anche proponendo l’implementazione dell’organico medico e infermieristico affinché fosse fattibile l’attuazione, o in alternativa, l’attivazione del sistema operante nella ASL di Cagliari, proposte che non sono state minimamente prese in considerazione. Questa nostra protesta trova conforto nelle delibere regionali che prevedono un percorso differenziato per i pazienti ventilati e che non siano equiparati ai malati terminali come di fatto risulta dalla progettazione in essere.»
«Ciò che non ci è dato capire – si legge ancora nel comunicato stampa dell’associazione Le Rondini – è il motivo per il quale si voglia a tutti i costi sostenere una progettazione fallace, precaria, carente di organico dal punto di vista numerico e della competenza specifica (per ammissione della stessa dirigenza asl), inappropriata rispetto alle esigenze reali dei pazienti ventilati, non rispettosa della normativa regionale a cui si aggiunge il ricorso sistematico all’utilizzo di dichiarazioni mendaci oggi attribuite anche a dirigenti con i quali non abbiamo mai avuto l’onore di confrontarci.
Nella correttezza che ci ha sempre contraddistinto nel circostanziare i fatti, vogliamo richiamare la nota del presidente della commissione regionale della Sanità Dr. Perra nella quale, a seguito della seduta del 4 novembre, enuncia le soluzioni concordate per raggiungere “l’obiettivo principale della riorganizzazione ossia la necessità di garantire un servizio appropriato ai pazienti e alle loro famiglie”. Le forze politiche presenti hanno concordato di proseguire con “il vecchio modello in attesa del perfezionamento del nuovo modello organizzativo”. Inoltre si legge che “la strutturazione del servizio dovrebbe avvenire mantenendo un rapporto diretto dei pazienti con la rianimazione”. Crediamo che queste dichiarazioni non diano adito a nessun tipo di fraintendimento e non vediamo quale altro tipo di “confronto” possa essere utile all’assessore per prestare fede agli impegni presi. Lo stato di salute dei nostri cari è già stato compromesso a livello psicologico da un vero e proprio abuso di potere posto in atto dall’assessore Arru e dal commissario Onnis, persone fragili che oggi si sentono offesi e feriti da tanta menzogna. L’associazione Le Rondini, per voce dei propri associati – conclude il comunicato stampa -, comunica che da lunedì 16 novembre Natascia Bachis, Angelo Boi, Franco Conti, Irene Dessì, Benvenuto Murgia e Silvia Serra si aggiungeranno al gruppo di pazienti già in sciopero della fame che porteranno avanti fino a quando non vedranno prese seriamente in considerazione le loro legittime richieste.»
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