Finanziati con 9 milioni di euro tutti i piani di assistenza del Programma “Ritornare a casa”.
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La Regione darà copertura a tutti i piani di assistenza del Programma “Ritornare a casa”. La Giunta, su proposta dell’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, infatti, ha approvato la delibera di integrazione del fondo per Ritornare a casa, stanziando poco più di 9 milioni di euro, dando così risposta a tutte le domande di cura, nel proprio domicilio, di malati gravi.
«Lo scorso anno – spiega l’assessore Arru – è stata assicurata l’assistenza a 2.767 persone, per un finanziamento complessivo di 40 milioni e mezzo e un corrispondente trasferimento finanziario ai Comuni di oltre 32 milioni di euro. Attraverso “Ritornare a casa” abbiamo garantito la permanenza nel proprio domicilio a persone con disabilità gravi e gravissime ed è stato evitato che, in assenza di prestazioni sociali adeguate, queste persone ricorressero con maggiore frequenza all’ospedalizzazione e ai servizi sanitari territoriali.»
Tra le persone assistite nell’ambito del programma regionale, 1.544 erano affette da demenza terminale (in stato vegetativo), 521 da patologie degenerative in ventilazione assistita, 356 da patologie ad andamento cronico degenerativo con pluripatologia, 222 in stadio terminale della vita per malattie neoplastiche, 95 in dimissione da struttura e 29 in stato di coma. L’assessore riferisce ancora che il programma “Ritornare a casa” registra annualmente un costante aumento del numero di progetti, con un incremento significativo a partire dal 2011, in media di 494 piani ogni anno, ed un costo annuale medio di 14.440,64 euro per il finanziamento di ciascun piano.
«Per dare continuità anche per il 2015 – ha concluso l’assessore Arru -, occorreva una integrazione, così da non lasciare alcun piano scoperto.»
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