Il comune di Carbonia ha modificato il regolamento per contrastare il gioco d’azzardo.
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Durante la seduta dello scorso 2 novembre, il Consiglio comunale ha accolto all’unanimità la proposta della Giunta per la modifica del regolamento comunale per le sale pubbliche da gioco e l’installazione di apparecchi di intrattenimento e svago.
Il comune di Carbonia prosegue così nella lotta contro il gioco d’azzardo in città al fianco delle associazioni cittadine. Carbonia, infatti, è il primo comune in Sardegna ad aver esteso le limitazioni previste per le sale da gioco anche alle agenzie di scommesse e sale bingo.
Grazie alla modifica non solo le sale da gioco, ma anche le sale bingo e le agenzie di scommesse devono distare più di 500 metri da asili, scuole di qualsiasi ordine e grado, ospedali, luoghi di culto, cimiteri, ricoveri e in generale da locali destinati all’attività educativa e socio-assistenziale. Il nuovo regolamento dispone anche che gli edifici di proprietà del comune di Carbonia non possano ospitare sale da gioco, sale bingo e agenzie di scommesse che ospitino apparecchi per il gioco d’azzardo e simili (come slot machine, etc.). Sale da gioco, sale bingo e agenzie di scommesse con apparecchi per il gioco d’azzardo e simili, infine, non potranno essere presenti in edifici ricadenti all’interno dell’area A del Piano Urbanistico Comunale di Carbonia (centro matrice).
La modifica del regolamento rientra in un quadro complessivo di misure destinate a contrastare il diffondersi del gioco d’azzardo, con un’attenzione particolare ai più giovani. In questa direzione si muove il Progetto di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico “Azzardo: non chiamiamolo gioco”, rivolto agli alunni delle scuole medie inferiori. Il progetto è finanziato, tramite bando, dal comune di Carbonia e realizzato dall’Associazione ASSI.GAP Onlus Associazione Sarda per lo Studio e gli Interventi sul Gioco d’Azzardo Patologico, in collaborazione con le scuole cittadine e la ASL 7.
Il progetto partirà il 5 novembre con tre giorni di incontri con la scuola Media Satta, proseguirà il 17 con la scuola Media Gritti e successivamente con la Don Milani, in attesa della definizione del programma con le altre scuole cittadine.
«Da diverso tempo – dice il sindaco, Giuseppe Casti – ci stiamo adoperando per contribuire a contrastare un fenomeno di particolare gravità sociale, diffuso in tutto il territorio nazionale. L’azione dell’Amministrazione comunale e l’intervento delle associazioni vuole stimolare un cambiamento culturale. La diffusione del gioco d’azzardo patologico può essere fermata da un impegno collettivo che coinvolga l’intera cittadinanza. A essere chiamata in causa è la coscienza di ciascuno di noi, che deve sentirsi parte attiva in questa importante campagna. Colgo questa occasione per ringraziare tutti gli operatori commerciali che si sono rifiutati di installare nelle rispettive attività “slot machine” e apparecchi simili e tutti coloro che hanno deciso di non affittare i propri locali a chi è intenzionato a installare apparecchi riconducibili al gioco d’azzardo. Gli interventi dell’Amministrazione comunale – conclude il sindaco di Carbonia -, l’impegno delle associazioni e le azioni dei singoli cittadini, sono esempi e testimonianze importanti di come, tutti insieme, possiamo sconfiggere questa nuova patologia che crea danni molto gravi a coloro che cadono nella trappola della dipendenza e alle loro famiglie.»
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