La Giunta regionale ha approvato oggi il disegno di legge che consente di prorogare l’attività di Saremar sino al 31 marzo 2015.
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La Giunta regionale ha approvato oggi il disegno di legge che consente di prorogare l’attività di Saremar sino al 31 marzo 2015. Il provvedimento, proposto dall’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, sarà soggetto al vaglio del Consiglio regionale, prevede l’autorizzazione alla copertura della spesa, necessaria per garantire l’operatività della compagnia e per ottenere l’autorizzazione dai commissari fallimentari alla prosecuzione del servizio. Gli attuali livelli di collegamento e i rapporti di lavoro resteranno nel frattempo inalterati.
La proroga consentirà di portare a termine la procedura di gara che prende avvio in questi giorni con la pubblicazione dell’invito a presentare le manifestazioni di interesse: potranno aderire tutti i vettori marittimi comunitari, con una serie di requisiti minimi richiesta dalla Regione. Tutti i passaggi amministrativi che hanno portato alla stesura dell’articolato varato oggi dall’Esecutivo sono stati concordati con gli organi competenti della Commissione europea nell’ambito della concorrenza e supportati da consulenti legali ed economico finanziari al fine di non incorrere in violazioni della normativa.
«Stiamo inoltre lavorando con grande impegno per mettere a punto un’ulteriore delibera che sarà sottoposta all’esame della Giunta la settimana prossima – spiega l’assessore Deiana – con la quale individuiamo puntualmente specifici interventi per garantire le prospettive occupazionali di tutti i lavoratori, direttamente o indirettamente coinvolti nel comparto Saremar.»
«Ultimata la procedura di gara aperta, trasparente e non discriminatoria – l’obiettivo sarà quello di rispondere alle esigenze dei sardi e della Sardegna – aggiunge l’assessore Deiana -. L’impegno della Giunta Pigliaru su questa vertenza è stato massimo, sino ad ora abbiamo consentito alla Compagnia marittima di operare grazie all’accesso al concordato preventivo del Tribunale fallimentare e alle scelte responsabili portate avanti dal Consiglio regionale.»
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