L’emergenza dei Consorzi ZIR è stata affrontata stamane nel corso di un’audizione dei sindacati in V commissione.
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L’emergenza dei Consorzi ZIR è stata affrontata stamane nel corso di un’audizione dei sindacati svoltasi nella V commissione del Consiglio regionale.
La situazione è ormai diventata ingestibile, con una legge mai attuata, dipendenti allo sbando e strutture amministrative senza guida.
«Dodici dipendenti, dei 48 attualmente in carico agli otto Consorzi industriali di interesse regionale, non ricevono lo stipendio da mesi, quelli di Siniscola addirittura da due anni – ha detto Gesuino Macis, segretario nazionale della Findici (Federazione nazionale dipendenti consorzi industriali) – serve un provvedimento urgente per alleviare il disagio dei lavoratori e quello delle loro famiglie.»
In Sardegna sono circa 1.800 le aziende che operano all’interno delle aree industriali gestite dagli Zir, attività produttive con oltre 9.000 dipendenti che da qualche anno non possono più usufruire dei servizi offerti dai Consorzi. «Tutto è cominciato con l’approvazione della legge regionale n. 10/2008 – ha spiegato Macis – quella norma doveva trasformare in provinciali i Consorzi per le aree e i nuclei di sviluppo industriale, mentre gli Zir sarebbero dovuti passare ai comuni o essere assorbiti dai Consorzi provinciali. Così non è stato, il processo di liquidazione non si è ancora concluso e le strutture amministrative sono nel caos. Il disavanzo ammonta a circa 3 milioni di euro».
I rappresentanti sindacali hanno chiesto alla Commissione un’azione di pressing nei confronti della Giunta per trovare una soluzione alla vertenza. La Cisl, per bocca del rappresentante della Funzione Pubblica Davide Paderi, ha proposto un intervento normativo nel disegno di legge di riforma degli enti locali: «Servono risposte rapide – ha spiegato Paderi – questo sarà il primo provvedimento all’esame del Consiglio regionale, chiediamo che venga inserito un emendamento per dare risposte immediate ai lavoratori. Una proposta di legge ad hoc avrebbe tempi troppo lunghi».
«I Consorzi sono allo sbando – ha aggiunto Mariolino Azzena della Cgil – alcuni commissari hanno abbandonato il campo e non sono stati sostituiti, mancano i revisori dei conti, le strutture e gli impianti vanno in malora. Servirebbe un progetto di riordino complessivo ma oggi la priorità è il pagamento degli stipendi ai lavoratori.»
Una soluzione a lungo termine potrebbe essere invece mutuata da altre realtà: «In Abruzzo – ha ricordato Gesuino Macis – la Regione ha costituito un’Azienda che ha incorporato sei Consorzi industriali. Una struttura snella dove sono confluite esperienze e risorse senza creare buchi di gestione e disagi ai lavoratori.»
Il presidente della Commissione Luigi Lotto ha assicurato massima attenzione per le problematiche illustrate e annunciato la richiesta di audizione per la prossima settimana dell’assessore all’Industria Maria Grazia Piras. «Valuteremo insieme alla Giunta sul da farsi – ha detto Lotto – cercheremo di trovare una soluzione in tempi rapidi per i lavoratori e le loro famiglie».
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