L'”Estate di San Martino” sta regalando al Sulcis Iglesiente un lungo scampolo d’estate.

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L’“Estate di San Martino” sta regalando al Sulcis Iglesiente un lungo scampolo d’estate. Dopo le piogge del mese di ottobre che hanno portato un inusuale stato d’allerta, il territorio del Sulcis Iglesiente sta godendo di un inizio di novembre straordinario che, stando alle previsioni meteo, dovrebbe durare ancora qualche giorno.

Un autunno così mite non è una novità per il Sulcis Iglesiente. Giù un anno fa, il tempo mite, quasi estivo, ha caratterizzato la parte centrale del mese, fino al 23-24, prima di lasciare spazio ad un tempo più consono alla stagione ma comunque assolutamente gradevole rispetto ad altre regioni italiane.

Le splendide giornate di questo inizio di novembre, la cosiddetta “Estate di San Martino”, dovrebbero farci riflettere su come il territorio gestisce e quindi mette a frutto le potenzialità, soprattutto, economiche, del settore turismo. Erroneamente, siamo abituati a considerare l’estate un periodo relativamente breve, compreso e “compresso” tra luglio ed agosto, e continuiamo a non capire che la nostra estate dura ben più a lungo, almeno 8 mesi, con brevi interruzioni caratterizzate da qualche temporale e lievi abbassamenti delle temperature. Passato il Ferragosto e le ultime due settimane di agosto, la stragrande maggioranza di noi sardi e sulcitani in particolare, riponiamo nei cassetti l’abbigliamento utilizzato al mare e gli stessi operatori del settore, ristoratori ed albergatori, conseguentemente, abbassano le serrande per poi riaprirle a giugno, se non addirittura a luglio dell’anno successivo.

Il Sulcis Iglesiente ha un potenziale turistico straordinario, è sufficiente visitarlo in questi giorni per averne, qualora ve ne fosse bisogno, una straordinaria conferma. Quando riusciremo a capirlo e a mettere in atto le azioni conseguenti per metterlo a frutto in termini economici ed iniziare a raccogliere è in grado di dare?

Occorre dotare il territorio delle infrastrutture di cui è ancora privo, ad iniziare da viabilità e servizi, e creare un’offerta adeguata in grado di competere sul mercato, sia nazionale sia estero. Il momento, in virtù anche delle problematiche internazionali, come è emerso già nei mesi scorsi con il boom del turismo crocieristico, è assolutamente favorevole.

Per “cambiare marcia” bisogna poi affiancare le proposte con un adeguato piano di promozione, per far sapere “al mondo” che l’estate sulcitana dura realmente 8 mesi e fino a novembre inoltrato si può godere, con una spesa evidentemente anche sensibilmente inferiore rispetto a quella cui si va incontro a luglio ed agosto, delle meraviglie di una natura che, nonostante tutto, resta ancora incontaminata e per molti versi, unica.