19 November, 2024
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Il Consiglio regionale della Sardegna si è riunito negli uffici della Regione sarda a Roma, alla presenza Gianfranco Ganau e dei consiglieri Anna Maria Busia, Roberto Desini, Piermario Manca, Augusto Cherchi, Gianfranco Congiu e Alessandro Unali (Sovranità, democrazia e lavoro); Pierluigi Rubiu, Giorgio Oppi, Luigi Tatti e Giuseppino Pinna (Udc); Alessandra Zedda e Alberto Randazzo (Fi); Attilio Dedoni (Riformatori); Pietro Cocco, Gavino Manca, Luigi Lotto e Salvatore Demontis (Pd); Luca Pizzuto (Sel); Gaetano Ledda (Misto-La Base) e Raimondo Perra (Upc-Socialisti) – la riunione a sostegno della vertenza energetica della Sardegna.

Una vertenza storica aggravata dalla recente decisione assunta da Terna che nega il riconoscimento della “super interrompibilità” e della “essenzialità” per le centrali del Sulcis, di Porto Torres e di Ottana e che potrebbe comportare la chiusura dei tre impianti isolani, con drammatiche conseguenze per il futuro delle residue attività industriali che operano in Sardegna e con ovvie conseguenza per l’occupazione e lo sviluppo.

«L’energia – ha dichiarato il presidente Ganau – resta un tema centrale per la Sardegna e la mobilitazione del Consiglio regionale punta al riconoscimento, da parte del Governo, delle specificità della nostra Regione che sconta un troppo elevato gap infrastrutturale, derivante dalla condizione di insularità e che continua a sostenere un più alto costo dell’energia, a causa della mancanza di approvvigionamento del metano.»

La delegazione del Consiglio regionale si è quindi recata nella sede del ministero dello Sviluppo economico per esprimere massima solidarietà ai lavoratori e pieno sostegno all’azione della Giunta e alle rappresentanze sindacali, impegnate in queste ore in nuovo vertice al Mise per difendere il futuro e i posti di lavori nell’industria sarda.

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Il Governo si è impegnato ieri ad ottenere entro la fine dell’anno dalla Commissione Ue l’autorizzazione alla nuova misura di superinterrompibilità per la Sardegna e la Sicilia.

La comunicazione è arrivata in occasione della riunione svoltasi al ministero dello Sviluppo economico, presieduta dal ministro Federica Guidi alla quale hanno partecipato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, rappresentanti di Confindustria Sardegna, Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

Il ministro Guidi ha detto di essere in costante contatto con la commissaria Ue alla Concorrenza Margrethe Vestager per seguire da vicino il dossier che riguarda la fornitura di energia alle imprese delle due isole in base alle regole della superinterrompibilità in modo da eliminare il rischio di aiuti di Stato. Anche le riunioni a livello tecnico si svolgono con cadenza settimanale.

Su questa materia il Governo riferirà entro la metà del mese di dicembre sull’esito conclusivo del confronto in sede europea. Le parti saranno riconvocate prima di Natale al ministero dello Sviluppo economico.

Durante la riunione è stata esaminata anche la questione dell’essenzialità per gli impianti che producono energia elettrica in Sardegna. A questo riguardo, il ministro Guidi ha confermato il proprio impegno per ricercare soluzioni che ad un tempo garantiscano il sistema elettrico regionale e l’ occupazione degli impianti interessati.

Sono 18 le aziende beneficiarie della super interrompibilità e 3 le centrali elettriche beneficiarie della essenzialità, più l’indotto diretto e collaterale. «Si tratta del solo strumento che, allo stato delle cose, può accompagnarci nella transizione verso il metano. È funzionale alla ripresa economica della nostra Isola e risponde a precise esigenze di sicurezza ed equilibrio del sistema elettrico regionale, in presenza degli impegni che Governo e Regione hanno messo in campo per il rilancio del settore industriale – ha dichiarato il Presidente della Regione. In più non possiamo permetterci ulteriori rischi sul piano dei livelli occupazionali. Chiediamo una proroga del regime di essenzialità per un tempo che serva ad attivare gli investimenti sull’efficientamento delle centrali e sulle imprese a valle.»

Preoccupazione è stata manifestata dall’assessore Piras sulla capacità, da parte delle centrali, di mantenere gli attuali livelli occupativi in assenza di tale proroga. «Stiamo lavorando a pieno regime sul piano per cambiare il nostro assetto energetico – ha detto Maria Grazia Piras -. Non possiamo pensare che il nostro sforzo sia limitato da questo vincolo sull’essenzialità”.

«Puntiamo tutti allo stesso obiettivo e da parte nostra sosteniamo il lavoro che si sta portando avanti per raggiungere le condizioni che maggiormente si avvicinano a quelle richieste dalle imprese» ha detto Francesco Pigliaru in chiusura di riunione, confermando l’intenzione «di continuare a esercitare nelle prossime ore un forte pressing sulle istituzioni comunitarie che hanno in mano i dossier su cui si fondano il mantenimento e lo sviluppo del tessuto industriale in condizioni di insularità. Lo faremo insieme al Governo – ha dichiarato il presidente della Regione – con il sostegno e il senso di responsabilità finora sempre mostrato da imprese, sindacati e associazioni di categoria nella gestione delle vertenze industriali sarde legate al tema dell’energia. Ancora oggi l’Unione Europea mostra di avere poca conoscenza sul tema dell’insularità. Ma noi siamo convinti che questa sia l’essenza di una battaglia politica sacrosanta – ha concluso – che vogliamo portare a tutti i livelli e che si fonda su solide ragioni tecniche, sociali e politiche».

Il prossimo incontro al Mise per un nuovo aggiornamento è già fissato per la settimana che precede le feste di Natale.​

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Dopo la splendida vittoria su Pesaro, è nata ieri la Dinamo di Marco Calvani, il nuovo coach presentato nella Club House di via Pietro Nenni. «Chiedo scusa per il ritardo ma come potete immaginare sono arrivato di fretta con tanto da fare e tante persone da incontrare – ha esordito Marco Calvani -. Stamane ho iniziato presto con la riunione con lo staff poi ho voluto incontrare individualmente i giocatori. Credo sia assolutamente necessario che chi lavora e sta a contatto con me conosca il mio pensiero. E ritengo che la cosa più opportuna sia confrontarmi con tutti, a partire dai giocatori, per capire come lavorare e collaborare insieme. Ringrazio la società per avermi dato questa possibilità, in un momento di grande cambiamento come quello che c’è stato sicuramente in tanti si sono proposti per questo posto ed è un onore essere qui. Sassari è un’eccellenza del panorama non solo italiano ma anche europeo, mi sento un privilegiato a indossare questa maglia e questa tuta. La storia dice che in questi anni Sassari ha meritato sul campo i riconoscimenti e credo che tutti noi abbiamo il piacere per lavorare in un ambiente sereno per un fine comune. Il mio ringraziamento va anche a Federico Pasquini che mi ha scelto. Il mio primo pensiero va a Meo Sacchetti che in questi anni ha dimostrato di aver fatto una pallacanestro, diversa dalle altre, che ha saputo interpretare al meglio dimostrando che può essere vincente. Credo possa essere per noi allenatori un modello dal quale attingere. Ognuno di noi poi deve essere se stesso e io non posso pensare di scimmiottarlo o di fare la sua pallacanestro. Ma i trofei che avete messo in bacheca in questi anni sono il riconoscimento a una società seria e ben organizzata, accompagnata da un gruppo competitivo e un allenatore vincente. Il secondo pensiero va al pubblico: ieri sera sarei stato sorpreso se non avessero dato ovazione e riconoscimento a ciò che ha fatto Meo Sacchetti in questi anni. In quella che poteva essere una partita equivoca, il pubblico sassarese ha dimostrato quanto tiene alla squadra a prescindere dagli attori protagonisti e questa secondo me è un’attestazione importante. Quanto a me io sono un’aziendalista con le sue idee e i suoi principi di lavoro, la giornata per me inizia molto presto la mattina e finisce tardi la sera. Ho chiesto di avere un ufficio che possa essere il mio punto di riferimento, per incontrare tutti. Sono contento perché credo di essere nel posto giusto con una società seria e strutturata».

Marco Calvani ha poi spiegato la sua filosofia di allenatore.

«Durante la partita ho osservato il match con grande attenzione e durante l’intervallo lungo mi sono confrontato a lungo con il general manager Federico Pasquini. Il mio percorso di crescita e formazione di cultura e istruzione è tale per cui la difesa costituisce il primo baluardo che ti permette di confrontarti con tutti, soprattutto nel momento in cui hai sterilità offensiva. Non possiamo pensare ci sia sempre il Logan con 100% dal campo, come ieri, questo può essere un valore aggiunto ma il presupposto della squadra deve essere la difesa. In attacco ho visto grande disponibilità nel passarsi la palla, ovviamente tutto deve essere ottimizzato. Quanto visto ieri è il nostro punto di partenza per iniziare un percorso di lavoro.»

Venerdì sera la Dinamo gioca a Mosca, contro la corazzata Cska.

«Venerdì non andremo a Mosca con le braghe calate per lasciar fare al Cska quello che vuole – ha spiegato Calvani -, cercheremo di andare li per vincere con il giusto atteggiamento. Bisogna riportare Sassari ad avere una fiducia nei suoi mezzi per essere competitiva con tutte le potenzialità che possiede e puntare al meglio.»

Marco Calvani ha concluso parlando dei nuovi obiettivi della Dinamo.

«Sicuramente c’è il campionato italiano in cui fare bene e una competizione europea che ha tanti risvolti. Ci vorrà del tempo per capire se tutti i giocatori possono rispondere alle mie richieste o ci saranno delle necessità diverse. Oggi credo che questi siano i migliori giocatori che potessi avere. Il mio obiettivo non è sottolineare con penna rossa i loro errori, io sono pagato per ottimizzare le risorse umane del club e farle rendere al meglio possibile. C’è tanto lavoro da fare anche sotto l’aspetto psicologico: ieri prima della partita ho chiesto a Maffezzoli di poter parlare alla squadra. Mi sono presentato ai ragazzi e ho chiesto loro di avere fiducia nelle loro qualità, di togliersi la borsa di dubbi e incertezze che si portavano in campo e avere la testa leggera e divertirsi nell’andare a giocare. Noi siamo dei privilegiati che, grazie alla società e ai tifosi, possiamo fare una professione meravigliosa.»

Fonte della fotografia e del testo dell’intervista Ufficio stampa Dinamo Banco di Sardegna http://www.dinamobasket.com/

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Cresce il fronte del “NO” alla chiusura della base militare di Decimomannu.

Oltre duecento persone sabato scorso hanno gremito la sala consiliare di Villasor, ad un incontro organizzato per esaminare il problema. Tra gli intervenuti, presenti tantissimi lavoratori civili e militari preoccupati per il futuro incerto del complesso, il responsabile della Federazione Lavoratori Pubblici Sardegna (comparto Difesa) Antonio Lello Perra: «La struttura – ha evidenziato Perra – rappresenta uno dei punti di riferimento per il territorio. Non si può buttare al vento la storia della base di Decimomannu».

«Si tenga presente – ha aggiunto Perra – che il sito è in grado di fornire un servizio indispensabile per la perlustrazione della Sardegna, garantendo la sicurezza e la vigilanza sul territorio. Bisogna evitare che si smantelli anche questa realtà, come già accaduto a Elmas e La Maddalena, senza che ci siano alternative concrete. Non solo. Nella base operano circa 1.500 dipendenti, tra operatori militari e civili, impegnati in attività di addestramento e sorveglianza dell’Isola. C’è il pericolo – ha concluso Perra – che queste buste paga, con la possibile dismissione della base, finiscano in Puglia oppure in Sicilia. Sarebbe l’ennesimo disastro economico per una Sardegna che, invece, chiede maggiore attenzione dal punto di vista sociale ed occupazionale. Occorre considerare che le basi militari, sotto l’egida del ministero della Difesa, rappresentano la seconda industria dell’Isola, con oltre 5mila dipendenti che richiedono un maggior interesse.»

Lello Perra

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E’ stato sottoscritto ieri pomeriggio, presso l’assessorato regionale del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale, il verbale d’accordo istituzionale per l’attivazione della cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione aziendale per i 291 lavoratori Eurallumina, per la durata totale di 36 mesi a partire dal 1° gennaio 2016, tra Azienda, Confindustria, Segreterie Fulc e RSU di fabbrica.

All’incontro erano presenti, per le parti:

• Eurallumina Spa – Vincenzo Rosino, Mauro Simone Angius, Sonia Vivarelli

• Confindustria Sardegna Meridionale – Andrea Porcu

• Filctem CGIL – Francesco Garau

• Femca CISL – Nino D’Orso

• Uiltec UIL – Antonio Melis

• Ugl – Piert Giorgio Piu, Marco Spiga

• RSA/RSU – Antonello Pirotto, Gian Marco Mocci, Corrado Marongiu, Enrico Pulisci, Davide Boi, Marcello Salis.

La riunione è stata presieduta dal direttore del Servizio Lavoro Rodolfo Conù.

Un risultato importante che offre ai lavoratori certezze sul percorso della ripresa produttiva, perché vincolato agli investimenti da parte dell’Azienda che ne richiede la concessione, ma la RSU e la segreteria dei Chimici lo ritengono non ancora definitivo.

Il 31 dicembre sarebbero scaduti gli ultimi quattro mesi di cassa integrazione in deroga e la nuova riforma degli ammortizzatori sociali prevede solo la mobilità o la riorganizzazione aziendale, che sostituisce il precedente strumento della ristrutturazione aziendale. La durata massima della cassa integrazione per riorganizzazione è di 24 mesi ma per il caso Eurallumina, essendo tra le dieci situazioni di crisi attenzionate a livello nazionale considerate strategiche dal ministero dello Sviluppo economico per il sistema industriale del Paese, può godere di ulteriori 12 mesi, il tempo necessario per accompagnare, come misura transitoria, i lavoratori nel periodo in ci verranno realizzate le opere per la ripresa delle produzioni. Si tratta del secondo accordo siglato con questo strumento dopo quello di Ottana Polimeri (per 24 mesi) dall’entrata in vigore del Job-Act, ma che per la durata di 36 mesi è il primo in assoluto stipulato in Sardegna.

Qualora gli ultimi passaggi non avessero esito positivo, la cassa integrazione per ristrutturazione verrebbe tra qualche mese sospesa e la possibilità di vedere i lavoratori reinseriti nelle liste di mobilità potrebbe ripresentarsi in maniera ancora più disastrosa, perché accompagnata dal definitivo accantonamento del progetto.

«Si tratta di un’eventualità che non vogliamo prendere in considerazione – commentano i delegati della RSU – perché dopo i risultati ottenuti, non è possibile che il progetto di ripartenza della fabbrica possa non trovare sviluppo e vanificarsi sul filo del traguardo, dopo anni di sacrifici e lotta mai interrotta. Per il Sulcis Iglesiente e la Sardegna tutta, è ormai chiaro a tutti che, esaurito il percorso autorizzativo in capo agli Enti preposti, dovrà partire immediatamente la fase degli investimenti (185 milioni di euro, 270 addetti degli appalti alla punta massima, 357 lavoratori diretti, oltre ai servizi, alle mense, ai trasporti, fornitori e indotto complessivo) e fare così da apripista per un rilancio complessivo del comparto industriale e produttivo in altri settori.

Siamo consapevoli di esserci conquistati con sacrificio i minuti di recupero dei tempi supplementari che erano ormai quasi scaduti – concludono i delegati della RSU Eurallumina – e li utilizzeremo per raggiungere, con ancora maggiore determinazione, l’unico risultato che possiamo accettare: la ripresa del lavoro.»

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Via Seruci

I volontari della Chiesa di Scientology e di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga lavorano per allargare il loro raggio d’azione raggiungendo sedi finora non servite dalla distribuzione capillare degli opuscoli “La verità sulla droga”.

Ad Iglesias, dopo la “prova” molto positiva della scorsa settimana, dove i libretti esposti sui banchi dei negozi hanno attirato l’attenzione e i clienti hanno chiesto di poterli prendere, anche questa settimana centinaia di opuscoli verranno distribuiti in altri punti vendita della città.

Da segnalare come molti opuscoli sull’alcol sono stati distribuiti presso il centro sociale “Sodalitas”, dove 150 persone bisognose tutti i giorni vanno a consumare un pasto caldo e tra questi oltre il 30% sono alcolizzati o tossicodipendenti.

Anche Olbia questa settimana sarà presa di mira dai volontari, che intendono continuare ad oltranza nell’iniziativa interessando soprattutto le scuole.

A Cagliari, infine, continuerà la distribuzione nel quartiere di Sant’Elia, dove negli ultimi 4 mesi sono stati distribuiti oltre 4.000 libretti e in tutte le famiglie è arrivata “La verità sulla droga”, e, per la prima volta, saranno coinvolti anche gli esercenti dei negozi di piazza Giovanni XXIII e via dei Giudicati.

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Il presidente dell’associazione Le Rondini, Sanzio Bertolazzo, ha diffuso un comunicato per annunciare che il presidio in programma oggi, 24 novembre, è stato rimandato a data da destinarsi, perché il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, è impegnato in un incontro a Roma e riceverà la delegazione dell’associazione venerdì 27 novembre, con la garanzia di trovare «soluzioni condivise ma chiare» alla delicatissima situazione venutasi a determinare nella gestione del servizio ADI, Assistenza Domiciliare Integrata.

«Poiché la nostra situazione è instabile e precaria e necessitiamo di risposte certe e sicurezza (basterebbe l’applicazione delle decisioni prese in commissione Sanità per farci interrompere lo sciopero della fame) – conclude Sanzio Bertolazzo -, rimarremo in sciopero della fame al 100% fino al venerdì 27 novembre!»

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THotel 42 copia

Giovedì 26 novembre, al THotel di Cagliari, alle ore 17,30 si svolgerà il convegno “Salvare una vita si può…entro cinque minuti”, organizzato dal Centro Democratico Sardegna e dall’EMD 118 Sardegna.

L’incontro, che ha come tema la cardio-protezione con l’utilizzo del defibrillatore, sarà coordinato dal capogruppo in Consiglio regionale, Roberto Desini, e vedrà la partecipazione di numerosi esperti del mondo sportivo e della sanità.

Al dibattito sono previsti gli interventi del presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, dell’onorevole Roberto Capelli (parlamentare alla Camera dei deputati), di Andrea Delpin, presidente Comitato regionale Sardegna FIGC, di Maurizio Siddi, presidente del Comitato provinciale di Cagliari del Centro sportivo italiano, dell’onorevole Annamaria Busia (consigliera regionale del Centro Democratico Sardegna), del responsabile Italia EMD 118, Simone Madiai, di Luigi Cadeddu (membro del Comitato scientifico Società nazionale salvamento) e di Simona Buono, responsabile Sardegna dell’EMD 118.

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Carbonia di notte

L’associazione culturale “Storia e Radici della città di Carbonia” ha indetto un concorso per un premio letterario sulla città di Carbonia, denominato “I giovani raccontano. Storia della città di Carbonia”. Il concorso è riservato agli studenti che frequentano le ultime tre classi degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado di Carbonia.

I docenti di lettere, secondo le modalità che riterranno più opportune, faranno svolgere gli elaborati, al massimo sei colonne di foglio protocollo, agli studenti che intendono aderire all’iniziativa entro il 30 novembre; effettueranno una prima selezione, scegliendo per ogni classe i due elaborati ritenuti i migliori; e, infine, consegneranno i lavori all’associazione entro il 10 dicembre, avendo cura che nei fogli e nelle relative buste con ci siano indicazioni di riferimento agli autori, ma soltanto una bustina sigillata contenente gli estremi di identificazione dell’autore. La bustina verrà aperta al termine d ei lavori di valutazione da parte della commissione, appositamente costituita dall’associazione “Storia e Radici della Città di Carbonia”, per l’abbinamento agli elaborati ritenuti vincitori, in presenza dei docenti e degli alunni interessati, martedì 15 dicembre, alle ore 16.00, nei locali dell’associazione. In quella data la commissione, a suo insindacabile giudizio, proclamerà i vincitori dei seguenti premi: 1° classificato 250 euro, secondo classificato 150 euro, 3° classificato una targa ricordo. A questi primi tre e ai successivi sette classificati, verrà consegnato un attestato di merito da utilizzare, eventualmente, come credito scolastico.

L’associazione si riserva di utilizzare i lavori selezionati per rassegne stampa, reportages e altre pubblicazioni.

La premiazione dei vincitori verrà effettuata il 18 dicembre 2015, in occasione dell’anniversario della fondazione della città di Carbonia, in orario e luogo che verranno tempestivamente comunicati.

 

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La Dinamo Banco di Sardegna reagisce al fine settimana più difficile delle ultime stagioni, culminato con l’inatteso esonero di Meo Sacchetti, e ritorna al successo in campionato, travolgendo la Consultinvest Pesaro per 106 a 80 (primo tempo 57 a 48).
I biancoblu, indisponibile Joe Alexander, sono apparsi trasformati, come era abbastanza prevedibile. Le percentuali al tiro della Dinamo dicono quasi tutto sull’andamento della partita: 18 su 24 da 2 punti, 75%; 17 su 33 da 3 punti, 51,5%; 19 su 24 ai tiri liberi, 79,2%). Cinque giocatori sono andati in doppia cifra: David Logan 21 (0 su 1 da 2 punti, 5 su 5 da 3 punti, 6 su 6 ai tiri liberi, 3 rimbalzi, 3 assist, 25 di valutazione); Rok Stipcevic 19 (0 su 2 da 2 punti, 5 su 8 da 3 punti, 4 su 4 ai tiri liberi, 3 rimbalzi, 3 assist, 20 di valutazione); Jarvis Varnado 16 (7 su 7 da 2 punti, 2 su 3 ai tiri liberi, 3 rimbalzi, 1 assist, 18 di valutazione); Brian Sacchetti 25 (3 su 3 da 2 punti, 3 su 4 ai tiri liberi, 0 su 1 si tiri liberi, 6 rimbalzi, 2 assist, 25 di valutazione); Christian Eyenga 15 (6 su 8 da 3 punti, 0 su 2 da 3 punti, 3 su 4 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 4 assist, 22 di valutazione).
Gli ospiti, allenati da Riccardo Paolini, hanno retto il confronto nel primo tempo, grazie ad una buona percentuale dai 6.75 (alla fine 9 su 25, 36%, con un 4 su 5 di Marco Ceron), chiudendo in vantaggio di 1 punto il primo quarto, 24 a 23, e finendo sotto di 9 all’intervallo lungo, sotto i colpi dei “bombardieri” della Dinamo: 48 a 57.
Pesaro ha cercato di stare in partita riuscendovi fino al 23′ con i canestri di Trevor Lacey e Shaquielle McKissic, 54 a 61, ma le triple di Stipcevic e Sacchetti, un canestro da sotto di Eyenga, due tiri di Logan e un canestro da sotto di Varnado hanno lanciato la Dinamo a +15, 73 a 58, +17 all’ultimo intervallo: 81 a 64. Da li in avanti la partita non ha avuto più storia con un divario cresciuto via via fino al +27 al 37′, con un canestro da sotto di Brenton Petway e fissato a +26 al 40′: 106 a 80.
La Dinamo Banco di Sardegna, guidata questa sera da Massimo Maffezzoli ma da domani sotto la guida del nuovo coach Marco Calvani, in campionato c’e’ ancora, ora è terza con 10 punti insieme a Venezia, Trentino, Reggio Emilia e Cremona, a due punti dalla coppia di testa formata da Milano e Pistoia, ma è attesa da una reazione anche in Eurolega. La qualificazione alla Top 16 è compromessa ma venerdì sera a Mosca, contro la corazzata Cska, all’esordio di Marco Calvani in panchina, proprio perché privi di interessi di classifica, Logan e compagni sono attesi ad una prova d’orgoglio.
Martedì mattina, alle 11.30, il presidente Stefano Sardara presenterà ufficialmente il nuovo coach, Marco Calvani.