20 November, 2024
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«La decisione di autorizzare la caccia al cinghiale anche il giovedì decisa ieri dal comitato regionale faunistico, costituisce un vantaggio per il ripopolamento delle altre specie, che vengono assalite dalla proliferazione dei cinghiali sul territorio. E’ inoltre un beneficio per combattere i danni alle colture agricole e attività produttive perché, ad esempio, a Is Molas i cinghiali sono portatori di parecchi danneggiamenti che non vengono risarciti.»

A dirlo è il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) che interviene sulla modifica del calendario venatorio. «A questi punti positivi si aggiunga però la perplessità data dalla revisione delle date per la caccia a stagione in corso con una rettifica che potrebbe scombussolare l’equilibrio raggiunto anche tra i protagonisti del mondo venatorio».

Cinghiale 1

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Monte Sirai 1 copia

«L’imminente chiusura (in alcuni casi già avvenuta) per mancanza di fondi (esattamente di tre milioni di euro) di musei e siti archeologici della Sardegna, sembrerebbe non essere un problema della Giunta regionale, che mostra anzi un disinteresse scandaloso e offensivo. Scandaloso perché attesta di non avere minimamente a cuore la cultura, benché componente turistica dell’isola. Offensivo perché passa sopra la testa dei 600 operatori del settore che a breve si ritroveranno a spasso e senza occupazione.»

Lo dice Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Del resto, non si spiega perché, nonostante l’evidente urgenza data dalla gravità della situazione – aggiunge Ignazio Locci -, il Consiglio regionale sia stato convocato per giovedì 19 novembre per discutere esclusivamente di due Dl (sui Gal e sulla proroga dei termini dell’entrata in vigore della Centrale unica committente), dimenticandosi di portare all’attenzione dell’aula il fatto che presto non ci saranno più certezze per il proseguo della normale attività dei Beni culturali.»

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La modifica al calendario venatorio decisa ieri dal comitato regionale faunistico con l’apertura della caccia al cinghiale anche il giovedì, fa discutere.

«Occorre dare certezza ai cacciatori sul calendario venatorio. E’ davvero assurdo che, per scongiurare i danni causati dalle specie, si apra la caccia al cinghiale anche il giovedì scompaginando quindi delle regole già decise – ha commentato il capogruppo regionale UDC Gianluigi Rubiu -. Non si comprende inoltre come il comitato faunistico regionale non abbia preso in considerazione anche la possibile estensione delle giornate per i tordi.»

La revisione del calendario – secondo Rubiu – rischia di produrre delle criticità «perché la battuta al cinghiale il giovedì non è un’abitudine consolidata nella nostra Isola ed avviene a stagione in corso. Ecco perché non si comprende la necessità della modifica».

Cinghiale 1

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Il Papa Francesco copia

Domenica 22 novembre, alle ore 18.00, presso la Basilica di Sant’Antioco Martire, a Sant’Antioco, si svolgerà il primo incontro in preparazione alla XXXI Giornata Mondiale della Gioventù (G.M.G.) 2016 di Cracovia, organizzato dalla Pastorale Giovanile della Diocesi di Iglesias. La Giornata Mondiale della Gioventù del prossimo anno sarà la seconda in Polonia dopo quella tenutasi nel 1991 a Czestochowa.

Il luogo della XXXI Giornata mondiale della gioventù è stato annunciato da Papa Francesco a Rio De Janeiro, in Brasile: con le seguenti parole: «Cari giovani – ha detto Papa Francesco -, abbiamo un appuntamento nella prossima Giornata mondiale della gioventù, nel 2016, a Cracovia, in Polonia. Per l’intercessione materna di Maria, chiediamo la luce dello Spirito Santo sul cammino che ci porterà a questa nuova tappa di gioiosa celebrazione della fede e dell’amore di Cristo».

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La Fimaa Confcommercio Sardegna ha organizzato per venerdì 20 novembre, a Oristano, il convegno dal titolo “Evoluzione del mediatore: quali strumenti per favorire la ripresa?”Al convegno, che si terrà nella sala convegni della Confcommercio di Oristano a partire dalle 10.00 e tratterà le opportunità di sviluppo e la nuova normativa che regola il mercato immobiliare che, dopo aver attraversato un periodo di crisi, è in ripresa anche in Sardegna, prederanno parte il presidente e il vicepresidente nazionale di Fimaa Italia, Santino Taverna e Marco Mainas, il presidente Confcommercio Sardegna, Agostino Cicaló e il presidente di Fimaa Sardegna, Michele Carta.

«La Sardegna sarà la regione pilota dei nuovi strumenti informatici per il rilancio del mercato immobiliare – spiega il vicepresidente nazionale della Fimaa Marco Mainas – al convegno parteciperanno i responsabili di casa.it con i quali è stato siglato un importante accordo. Il mercato immobiliare ha attraversato un momento critico ma adesso si può iniziare a parlare di inversione di tendenza. Nel corso del convegno saranno divulgati anche i dati elaborati dal centro studi sul mercato del credito non solo a livello regionale ma anche nazionale:»

«La Sardegna è una delle regioni più importanti per numero di soci – sottolinea il presidente di Fimaa Sardegna, Michele Carta – vogliamo dare loro un contributo concreto per puntare sulla ripresa. I prezzi delle case si sono stabilizzati con i valori riferibili al 2003/2004 con un mercato in leggero miglioramento.»

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Emanuele Cani 2 copia

«E’ sicuramente un fatto positivo che il ministro delle Attività produttive abbia deciso di convocare per il 24 novembre il presidente della Regione e le organizzazioni sindacali allo scopo di affrontare un tema importante e particolarmente sentito come quello relativo alla questione dell’energia elettrica». Lo ha detto oggi Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«Su questo aspetto resta ancora alta l’attenzione da parte nostra, perché proprio la questione energetica nell’isola diventa argomento ed elemento cruciale per uno sviluppo e una crescita economica moderna. Questa convocazione certifica, comunque, l’attenzione che il Governo nazionale ha verso questo argomento – ha concluso Cani – cui tutti gli operatori ma anche i lavoratori guardano con attenzione e apprensione.»

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Giuseppe Casti 34 copia

Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha partecipato stamane alla manifestazione dei lavoratori ex Alcoa e al successivo incontro svoltosi in Consiglio regionale.

«Non è più il tempo dei rinvii e delle decisioni parziali – ha commentato Casti – Da troppi anni i dipendenti dell’Alcoa e delle altre realtà industriali del nostro territorio sono obbligati a convivere quotidianamente con la paura di perdere il posto di lavoro. È arrivato il momento, per gli investitori privati e per le Istituzioni competenti (Europa, Stato, Regione) di dare risposte certe e positive. Il nostro sostegno ai lavoratori dell’Alcoa e a tutti i lavoratori del polo industriale di Portovesme proseguirà sino a quando non si conosceranno le date di riapertura delle fabbriche e la garanzia della salvaguardia di ogni singolo posto di lavoro.»

«Chiediamo alla Regione Sardegna, di cui comunque apprezziamo la disponibilità, di proseguire a incalzare il Governo e gli altri soggetti coinvolti, per porre fine all’interminabile vertenza sul futuro dello stabilimento industriale di Portovesme. Il nostro territorio non può più andare avanti convivendo con l’incertezza, con il dubbio e con la disperazione. Il nostro territorio chiede che non venga calpestata ancora una volta la dignità dei suoi cittadini che non vogliono promesse o regali, ma solo ed esclusivamente il rispetto di un diritto fondamentale: IL DIRITTO AL LAVORO. In qualità di sindaco di Carbonia – ha concluso Casti – esprimo tutta la mia vicinanza ai lavoratori e confermo il mio impegno a utilizzare tutti gli strumenti in mio possesso per sostenere la loro lotta.»

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La Quinta Commissione del Consiglio regionale ha avviato questo pomeriggio un ciclo di audizioni sulla proposta di legge n. 227 “Norme in materia di danni all’agricoltura da fauna selvatica”, con le audizioni dei rappresentanti delle associazioni di categoria CIA, Copagri e Confagricoltura e il presidente di Legambiente, Vincenzo Tiana.

Il provvedimento in discussione prevede alcune modifiche alla legge regionale n.1/1977 (Organizzazione amministrativa della Regione e competenza della Giunta, della Presidenza e degli assessorati) e alla legge n.23/1998 (Norme sulla protezione della fauna selvatica e l’esercizio della caccia in Sardegna). Tra le novità introdotte: 1) il trasferimento di competenze dall’assessorato all’ambiente a quello dell’agricoltura in relazione alla gestione degli indennizzi per i danni causati dalla fauna selvatica; 2) la possibilità di commercializzare la carne di animali selvatici abbattuti o catturati nei piani di controllo regolarmente autorizzati; 3) l’esclusione del daino (dama dama) dall’elenco delle specie di fauna selvatica particolarmente protette.

Riguardo a quest’ultimo punto, il presidente della Commissione, Luigi Lotto, ha chiarito in premessa che non si pensa a un inserimento del daino tra le specie cacciabili. «Si tratta invece di sottoporre questa specie, particolarmente diffusa in alcune zone dell’Isola, a piani di controllo – ha spiegato Lotto – ciò consentirebbe di evitare danni agli agricoltori e di regolamentarne la diffusione dei daini nel territorio».

Subito dopo sono intervenuti i rappresentanti delle associazioni di categoria. Il coordinatore regionale di Copagri Pietro Tandeddu ha espresso perplessità sul trasferimento di competenze riguardo alla gestione degli indennizzi per i danni causati dalla fauna selvatica: «La struttura dell’assessorato all’agricoltura si è notevolmente indebolita negli ultimi anni – ha detto Tandeddu – meglio sarebbe affidare questi compiti alle Agenzie agricole». Il rappresentante di Copagri ha poi invitato la Commissione a prevedere un potenziamento delle risorse stanziate per il ristoro dei danni (400mila euro) e ad escludere un prelievo di fondi dal PSR per finanziare questi capitoli di bilancio».

Su quest’ultimo argomento si è soffermato anche il presidente di Confagricoltura, Luca Maria Sanna, che ha espresso la sua totale contrarietà: «Le risorse del PSR vanno utilizzate per favorire lo sviluppo rurale e non per pagare i debiti di altri assessorati – ha detto Sanna – questo deve essere un punto fermo della legge». Sanna ha chiesto di lasciare in capo all’assessorato all’Ambiente le competenze in materia e di prevedere, eventualmente, un coinvolgimento dell’assessorato della Sanità nei corsi di formazione diretti ai cacciatori e relativi alle corrette modalità di macellazione, trasporto e trattamento delle carcasse di cinghiale, al fine di evitare la diffusione accidentale della peste suina africana.

Martino Scanu, presidente di CIA, ha invece auspicato una legge organica che garantisca una migliore gestione del territorio: «Finora si è pensato solo alla protezione della fauna – ha detto Scanu – sarebbe utile mostrare attenzione anche verso gli agricoltori. Le aziende subiscono danni ingenti dagli animali selvatici. Oltre ai cinghiali, alle cornacchie e ai cormorani, oggi ci sono anche i cervi che in alcune zone del Medio Campidano invadono campi e terreni privati».

Giudizio negativo sulla legge, infine, da parte di Legambiente. Il presidente Vincenzo Tiana ha definito “impropria e velleitaria” la norma in discussione. «Esiste già una legge che regola la gestione della fauna selvatica – ha ricordato Tiana – è la 23 del 1998: prevede la definizione degli ambiti territoriali, l’adozione di un piano faunistico regionale, la predisposizione di specifici piani di gestione. Il problema è che quella legge non è stata mai attuata».

Vincenzo Tiana si è detto contrario a risolvere emergenze senza azioni coordinate: «Un contenimento di alcune specie (cornacchie) può essere fatto utilizzando il calendario venatorio – ha affermato il presidente di Legambiente – quanto ai daini non si può pensare a un abbattimento senza risolvere il problema gestionale del territorio».

Il presidente Lotto ha chiarito la posizione della Commissione: «Non intendiamo intervenire sull’impianto complessivo della legge n.23, lo si farà eventualmente nel Piano faunistico regionale a cui sta lavorando la Giunta. Oggi non si parla di caccia ma di interventi per evitare danni che la Regione non riesce più ad indennizzare».

Le audizioni proseguiranno domani. La Commissione sentirà gli assessori dell’Ambiente e dell’Agricoltura Donatella Spano ed Elisabetta Falchi.  

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Riunione di Giunta regionale

La Giunta, su proposta dell’assessore Virginia Mura, ha stabilito di dichiarare decaduta  e di sostituirla con una di nuova nomina, composta di soli tre membri, uno dei quali sarà nominato Presidente. La decisione è stata assunta al fine di garantire la doverosa e non più procrastinabile attività di verifica sulla regolare esecuzione degli interventi oggetto della vigente Convenzione e della precedente.
Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, la Giunta ha approvato le disposizioni applicative per la gestione del potenziale produttivo vitivinicolo della Sardegna. Nello specifico l’esecutivo ha dato il via libera alla revoca del paragrafo 4.10 dell’allegato alla delibera della Giunta Regionale del 6 agosto 2009 n.39/18 sulle “Disposizioni regionali applicative del Reg. (CE) n. 479/08 relative al potenziale produttivo vitivinicolo”, nella parte che stabilisce che i diritti di reimpianto concessi dopo il 31 luglio 2008 devono essere esercitati nella medesima azienda, per la quale sono stati assegnati, entro la fine dell’ottava campagna successiva a quella in cui ha avuto luogo l’estirpazione. I diritti di reimpianto concessi quindi dopo il 31 luglio 2008 non hanno una data di scadenza di validità. I produttori titolari di diritti di reimpianto, sempre concessi dopo il 31.07.08, validi e non ancora utilizzati al 31 dicembre 2015, possono richiedere la conversione dei diritti in autorizzazioni entro il 31 dicembre 2020 ai sensi del regolamento UE n. 1308/2013. Tali autorizzazioni possono essere utilizzate entro 3 anni dal rilascio ed entro, e non oltre, il 31 dicembre 2023.
Su proposta dell’assessore Luigi Arru, infine, la Giunta ha approvato le linee di indirizzo per la gestione clinica del paziente nefropatico in stadio avanzato, con una integrazione del Nomenclatore Tariffario Regionale delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e Sanità. E’ stato approvato anche il progetto per la riqualificazione della cura a domicilio dei pazienti in area critica con il coinvolgimento dei caregiver e degli assistenti alla persona. E’ stato, inoltre, trasferito il budget assegnato dalla Casa di Lay alla Casa di Cura San Salvatore.

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Claudia Firino copia

Sono stati stanziati oggi 133mila euro per il bando CultuRas 3, destinato a promuovere l’aggregazione e i linguaggi artistici tra i giovani, di cui 110,596 di fondi statali e 22,119 di fondi regionali. L’intervento approvato dalla Giunta regionale è l’estensione dei precedenti progetti in materia di politiche giovanili (Apq 2008) che hanno già dato spazio alla realizzazione di spazi fisici di incontro e ad azioni culturali e sociali di animazioni territoriale. CultuRas 3 è invece specificamente dedicato alle forme di aggregazione artistica giovanile.
«Continuiamo ad investire sulle nuove generazioni, puntando sui settori creativi quali teatro, danza, musica come forme d’espressione individuale che si muovono anche in controtendenza rispetto all’omologazione dilagante e che trovano forza e rafforzamento nell’incontro e nello scambio – ha detto l’assessore della Pubblica Istruzione e Cultura Claudia Firino -. I più giovani saranno affiancati e guidati dai talenti senior, con esperienze consolidate nel settore culturale.»
L’intervento, destinato ai giovani e ai Comuni di tutto il territorio regionale, alle associazioni e alle cooperative ed enti no profit, è mirato a stimolare l’utilizzo di tecniche multidisciplinari e l’allestimento di progetti, rassegne, spettacoli teatrali, festival e concorsi. Altro obiettivo è quello di favorire l’incontro tra i giovani, perché facciano rete nel territorio e creino occasioni di studio e lavoro, promozione della cittadinanza attiva e volontariato.