Il capogruppo UDC in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, propone una riunione della commissione attività produttive nell’area industriale di Portovesme.
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Il capogruppo UDC in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, propone una riunione della commissione regionale attività produttive nell’area industriale di Portovesme e dintorni, per comprendere la gravità della crisi che attanaglia questo lembo di territorio e la sofferenza vissuta dai lavoratori.
«Sino a un decennio fa – dice Rubiu – da queste parti si assisteva ad un viavai di operai, camion, autoarticolati con gli stabilimenti a pieno regime. Sembra passato un secolo – osserva sconfortato – visto che si assiste nell’indifferenza generale ad una desertificazione industriale senza fine.»
«Alcoa, Portovesme Srl ed Enel – sottolinea Rubiu – si sono rivelati di fatto dei sogni ormai quasi del tutto smarriti nel tempo. In molti casi resta un vuoto pauroso, che poi si è tradotto in migliaia di cassintegrati e senza lavoro. Ultima beffa in ordine di tempo la cancellazione delle centrali del Sulcis dal regime di essenzialità. C’è poi l’ormai prossima scadenza della superinterrompibilità, senza che sia stata la pronuncia del governo. Il pericolo è che si chiuda l’ennesimo ciclo con la perdita delle tariffe per la competitività e la fine della continuità produttiva. Una condizione che renderà inevitabile la cessazione della Portovesme Srl, con altri lavoratori in ginocchio. Un disastro insomma. Ecco perché occorre una mobilitazione del territorio e della politica, che deve uscire dai palazzi per rivendicare una strategia di ripresa produttiva per il Sulcis Iglesiente.»