20 November, 2024
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Cresce il dramma occupazionale nel Sulcis: dopo Ex Ila, Eurallumina ed Alcoa, oggi chiuse, ora rischia la chiusura anche la Portovesme srl. L’azienda della Glencore, l’unica del vecchio polo industriale ancora in produzione a Portovesme, potrebbe interrompere l’attività a fine anno se non verrà trovata una soluzione definitiva all’annoso problema dei costi dell’energia. A lanciare il nuovo allarme ieri è stato l’amministratore delegato Carlo Lolliri, con una lettera inviata alle rappresentanze sindacali unitarie (RSU) degli impianti di Portoevsme e San Gavino Monreale e alla Confindustria.

Carlo Lolliri nella lettera fa riferimento alle promesse ricevute dalle rappresentanze istituzionali circa la soluzione del problema della fornitura a condizioni di mercato concorrenziali e alla decisione assunta qualche giorno fa da Terna di escludere le centrali di Portovesme, Ottana e Porto Torres dagli impianti di produzione di energia considerati essenziali.

L’annuncio dell’amministratore delegato della Portovesme srl ha già portato a durissime prese di posizione di rappresentanti politici e sindacali che chiamano Regione e Governo alle loro responsabilità, per evitare una nuova drammatica chiusura di un impianto fondamentale per il tessuto economico del Sulcis e dell’intera Sardegna.

Il deputato di Unidos Mauro Pili ha presentato un’interrogazione urgente al Governo, nella quale sottolinea che se entro il mese di novembre non verrà approvato un apposito decreto legge, si rischia di condannare a morte il territorio del Sulcis Iglesiente.

Il segretario della Cisl del Sulcis Iglesiente, Fabio Enne, sottolinea che il Governo giovedì prossimo, quando dovrebbe svolgersi l’incontro per fare il punto sulla vertenza Alcoa, dovrà dare risposte sull’intera partita dell’energia, perché diversamente si rischia di assistere alla chiusura della Portovesme srl e della stessa centrale dell’Enel Grazia Deledda, compromettendo inevitabilmente anche le prospettive di rilancio di Eurallumina ed Alcoa.

 

 

 

Portovesme srl 1 copiaCarlo Lolliri 1 copia

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Teatro Electra_big

Proseguono gli appuntamenti del XVII Festival internazionale di Musica da Camera, all’insegna della buona musica ma anche del teatro, del cinema, dell’arte e delle tradizioni enogastronomiche.

E’ in programma sabato 14 novembre, alle ore 20.00, al Teatro Electra di Iglesias, la sonorizzazione dal vivo per pianoforte a quattro mani del film muto “The Lodger”, prodotto e diretto da A. Hitchcock nel 1927, uno spettacolo fortemente innovativo all’interno del cartellone eventistico del XVII Festival Internazionale di Musica da Camera.

Nella pluralità degli stili e degli intenti, il rapporto tra cinema e musica è stato uno dei più interessanti fin dalle origini del cinema stesso, e così l’originale appuntamento programmato all’interno dellarassegna, si pone quale importante azione di recupero culturale di una tradizione scomparsa.

Fino agli anni trenta del XX secolo, infatti, era consuetudine accompagnare la proiezione del film con musica eseguita dal vivo da un pianista o da un organista, più raramente da un’orchestra.

Nell’intento di combinare immagini e musica in modo da essere percepiti come un unico messaggio, successivamente la pellicola iniziò ad essere dotata della cosiddetta “colonna onora” originale, composta ad hoc per ogni specifica pellicola.

Senza dubbio, in questo senso, i primi risultati più celebri e più importanti nacquero dall’esperienza del cinema sovietico, grazie a compositori come S. Prokofiev, D. Shostakovich, etc.

L’inconsueto spettacolo proposto nell’ambito del XVII Festival internazionale di Musica da Camera ha l’obiettivo di trasmettere a tutti la passione per il cinema muto, perciò non si tratterà semplicemente di “accompagnare” la proiezione del film “The Lodger”, ma lo si commenterà, lo si anticiperà, lo si spiegherà integralmente con i suoni, grazie alle partiture composte ad hoc dalla pianista e compositrice Rossella Spinosa.

Un appuntamento unico nel suo genere. Sul palco Rossella Spinosa e Alessandro Calcagnile, pianoforte a quattro mani.

Domenica 15 novembre, alle ore 20.00, il Festival varcherà i confini provinciali approdando, ancora una volta, ad Oristano.

Grazie alla collaborazione dell’Associazione Academia della Sardegna, Francesco Pilia, violino e Matteo Cau, chitarra, proporranno all’ascoltatore un salto nella vita di corte settecentesca, all’interno dei più lussuosi palazzi signorili accompagnato dall’inconfondibile rigore contrappuntistico bachiano e dalle pregiatissime idee musicali di Antonio Vivaldi.

A seguire una degustazione enogastronomica di prodotti della tradizione locale.

Il concerto, inizialmente previsto presso il Teatro San Martino, si terrà invece all’Auditorium San Domenico di Oristano.

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Il comune di Carbonia ha installato nel Parco Villa Sulcis una struttura con giochi combinati dedicata ai più piccoli. Il nuovo intervento arricchisce il Parco giochi già presente nell’area. Ne dà comunicazione il sindaco, Giuseppe Casti.

L’intervento rientra nel progetto di creare in città diversi spazi attrezzati dedicati ai più piccoli e alle loro famiglie. Sono stati completati i lavori per le aree gioco a Cortoghiana, Flumentepido, presso la Grande Miniera di Serbariu e a Barbusi. Alcuni Parchi e aree gioco sono in fase di realizzazione nella zona di via Logudoro, del quartiere Santa Caterina e a Bacu Abis. Sono in corso anche i lavori nella pineta di Rosmarino che comprendono la riqualificazione dell’area dedicata ai più piccoli.

Sono previsti diversi interventi per sistemare o sostituire i giochi esistenti.

«Con questi interventi – dice il sindaco, Giuseppe Casti – alcuni realizzati con le risorse ottenute con il nostro secondo posto alle Cartoniadi e altri con progetti di riqualificazione di diverse aree della Città, vogliamo dare a grandi e piccini la possibilità di vivere con serenità i momenti di svago. È nostro intento proseguire nella realizzazione di aree destinate ai bambini, supportando così le famiglie nel percorso di educazione che comprende anche il divertimento e il gioco.»

Parco giochi Villa Sulcis Carbonia 2

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Rimorchio Yacht 

La motovedetta della Guardia Costiera di Sant’Antioco ha soccorso uno yacht con a bordo due uomini alla deriva a circa 2 miglia a sud di Cala Piombo per aver finito il carburante. La corrente in zona e l’incapacità di poter risolvere la situazione, ha indotto i due uomini a richiedere con urgenza l’intervento della Guardia Costiera e la sala operativa dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco ha ricevuto la richiesta di soccorso alle 23.40. Immediata è stata la risposta della motovedetta CP812, che in 35 minuti ha raggiunto i malcapitati ed ha effettuato il rimorchio del natante, assicurandolo all’ormeggio dopo circa 5 ore.

Nonostante le favorevoli condizioni meteorologiche, infatti, il soccorso si è protratto per tutta la nottata a causa delle grandi dimensioni dell’imbarcazione, che hanno obbligato il comandante della motovedetta a procedere lentamente in rientro verso il porto commerciale di Sant’Antioco.

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Mauro Pili 06 copia

Il deputato di Unidos Mauro Pili è stato eletto nella commissione parlamentare d’inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato in missioni militari all’estero, nei poligoni di tiro e nei siti di deposito di munizioni, in relazione all’esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno e da somministrazione di vaccini, con particolare attenzione agli effetti dell’utilizzo di proiettili all’uranio impoverito e della dispersione nell’ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico e a eventuali interazioni, istituita con deliberazione della Camera dei deputati del 30 giugno 2015.
«Nel ringraziare i colleghi del gruppo misto che hanno voluto questa mia designazione – ha detto Mauro Pili – so che non lascerò niente di intentato per fare luce sui tanti misfatti di Stato su armi e affari, salute e disastro ambientale.»

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La mobilitazione degli studenti universitari contro la riforma del nuovo Isee varata dal Governo non lascia indifferente la Giunta regionale. «Condivido le preoccupazioni manifestate nelle ultime settimane dagli studenti universitari – ha detto stamane l’assessore regionale della Pubblica istruzione, Claudia Firino -. Gli esiti dei bandi per le borse di studio, con il forte calo degli idonei dovuto alla modifica dei parametri Isee e all’inserimento dell’Ispe, arriva in un momento di generale diminuzione delle iscrizioni universitarie e di preoccupante aumento dei giovani che abbandonano gli studi». 
L’assessore della Pubblica istruzione si è resa disponibile a partecipare agli incontri studenteschi ai quali è stata invitata ed ha aggiunto: «Sono convinta di dover rappresentare una posizione netta nei tavoli nazionali, non appena verrà calendarizzato il tema, chiedendo la modifica degli attuali parametri e una definizione dei LEP, in materia di diritto allo studio universitario, che dia garanzia di pari opportunità di accesso degli studenti sardi ai massimi livelli di istruzione.Questa situazione rischia di frustrare gli importanti sforzi della Regione che hanno portato a un deciso aumento delle risorse a disposizione. Di tali risorse, a causa del mutamento dei criteri – ha concluso Claudia Firino -, sono addirittura avanzati dei fondi, che intendo investire per venire incontro a tutte le ragazze e ragazzi esclusi quest’anno dai benefici».

Casa dello studente Cagliari 1 copia

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 Prosegue il programma di incontri organizzati dall’assessorato regionale dell’Agricoltura per la presentazione del nuovo Programma di sviluppo rurale 2014-2020 nei territori della Sardegna.
Oggi l’assessore Elisabetta Falchi è stata a Siniscola, nell’aula magna dell’ITCG “Luigi Oggiano”, dove ha incontrato entinaia di persone, fra cui molti giovani.
«Siniscola non è solo turismo», ha detto un pastore poco prima dell’avvio dei lavori all’assessore Falchi. «Siniscola e i centri del circondario – ha proseguito il pastore – sono allevamento del bestiame, pesca, olivicoltura, viticoltura, ortofrutta». Un comparto variegato e ricco di spunti che ha permesso alla titolare dell’Agricoltura di illustrare il PSR partendo proprio dalla tipicità produttiva del territorio che dal mare arriva fino ai vigneti del Sologo e alle montagne del Montalbo.
Dopo i saluti ufficiali del sindaco, Rocco Celentano, che ha fatto il punto sulla realtà produttiva agricola di Siniscola, hanno preso la parola il dirigente scolastico dell’ITCG “Luigi Oggiano”, Andrea Antonio Fadda, e il presidente dell’Ordine degli Agronomi di Nuoro, Antonio Denti.
«Abbiamo deciso di presentare il PSR nei territori, nei centri più piccoli, escludendo in questa prima fase le grandi città, perché intendiamo recarci nei luoghi in cui l’agricoltura è una delle economie portanti – ha detto Elisabetta Falchi -. Oggi siamo a Siniscola, siamo stati a Bonassai, saremo domani a Terralba e la prossima settimana a Sestu. Andiamo nei territori, fuori gli uffici di Cagliari, perché è proprio dalle diverse zone della Sardegna che devono partire le idee, i consigli e i progetti per migliorare la programmazione agricola. Chi meglio degli amministratori locali, degli imprenditori, dei rappresentanti delle associazioni di categoria o professionali può raccogliere le esigenze e le necessità reali del territorio? Come Giunta abbiamo scelto di ragionare sulle politiche di intervento non lavorando solo da Cagliari, ma delocalizzato e valorizzando la progettazione periferica.»
L’assessore dell’Agricoltura è poi entrata nell’anima che contraddistingue questo PSR dagli interventi passati: «La qualità delle produzioni è l’arma commerciale su cui intendiamo puntare per sfidare i mercati internazionali. Una qualità agroalimentare che va di pari passo con quella ambientale. Ed è per questo che abbiamo sostenuto con maggior vigore gli investimenti sul benessere animale, destinato fino a oggi solo al comparto ovino, e allargato nel nuovo PSR a bovini e suini».
La prossima presentazione del PSR è prevista per domani, dalle 17.00 alle 20.00, nel Teatro Comunale di Terralba, in Piazza Libertà.

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L’emergenza che ha investito il comparto dei beni culturali e ambientali ed in particolare le coop che operano nelle gestioni di musei e di siti archeologici, è stata al centro stamane, dell’audizione di Agci, Legacoop e Confcooperative, in Seconda commissione.

Marco Benoni (Confcooperative), Claudio Atzori (Legacoop) e Sergio Cardia (Agci) nei loro rispettivi interventi hanno avanzato la richiesta unanime affinché la commissione Cultura rafforzi e sostenga il recente impegno assunto anche dal presidente della Giunta Pigliaru e dall’assessore Claudia Firino, per reperire le risorse necessarie, stimate in circa 3,5 milioni di euro, per le gestioni dei musei e delle aree archeologiche dell’Isola, riallineando così gli stanziamenti, dopo il taglio nel bilancio effettuato nel 2015.

Lo stanziamento finale si concretizzerebbe, quindi, in circa 18 milioni di euro e corrisponde alla cifra necessaria per assicurare la copertura del costo del lavoro per i circa 800 addetti impegnati nel sistema delle gestioni comunali. Al momento, infatti, le risorse erogate dalla Regione sono sufficienti a soddisfare solo l’85% del costo lavoro e lasciano senza copertura la quota imputabile ai costi generali e a quelli delle attrezzature.

Il presidente della commissione, Gavino Manca, ha ribadito l’impegno, annunciato nel corso dell’audizione del “Coordinamento nessuno a casa” (a cui aderiscono la maggior parte dei lavoratori impiegati attraverso le coop nelle attività di gestione dei beni culturali e ambientali)  per un tempestivo intervento nei confronti della Giunta, al fine di reperire nell’immediato le risorse necessarie alla copertura del costo del lavoro. Gavino Manca ha inoltre ipotizzato il ricorso alla procedura d’urgenza (articolo 102 del regolamento interno del Consiglio) per approvare rapidamente lo stanziamento di tali risorse ed ha altresì ribadito la volontà di procedere in tempi brevi con l’esame di un nuovo provvedimento legislativo per favorire la razionalizzazione delle gestioni e garantire stabilità e opportunità di crescita al comparto.

I rappresentanti delle organizzazioni cooperativistiche hanno quindi dichiarato piena disponibilità al confronto per procedere nel verso di una legge che punti a realizzare un vero e proprio sistema culturale della Sardegna ma non hanno nascosto sottolineature critiche verso la proposta di legge presentata in materia e che punta alla stabilizzazione dei lavoratori con la creazione di una fondazione unica.

Sollecitati anche dagli interventi e dalle richieste di chiarimento avanzate dai consiglieri Gianmario Tendas (Pd), Rossella Pinna (Pd), Piero Comandini (Pd), Fabrizio Anedda (Misto-Prc), Ignazio Locci (Fi) e Paolo Zedda (Soberania e Indipendentzia), i rappresentanti di Legacoop, Confcooperative e Agci hanno illustrato nei dettagli i meccanismi di affidamento delle gestioni e rappresentato con schiettezza le crescenti difficoltà che derivano dall’indisponibilità delle risorse a valere sul 2015, evidenziando il fatto che senza un intervento immediato della Regione, alle diverse coop che operano nei musei e nei siti archeologici non resta altra strada se non quella dell’avvio delle procedure di licenziamento.

Museo Sant'Antioco copia

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Le malattie sessualmente trasmissibili sono in crescita in Sardegna e a Cagliari. Sono molte le figure professionali coinvolte dall’assistenza a queste patologie, che così profondamente colpiscono la sfera più intima della vita delle persone. Per confrontare le proprie esperienze e, soprattutto, aprire un dialogo sulle criticità che sono potenzialmente migliorabili la Clinica Dermatologica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari, diretta dal professor Franco Rongioletti ha organizzato (domani venerdì 13, con inizio alle 15.00, e sabato 14 novembre, dalle 9.00 alle 14.00) un corso di aggiornamento multidisciplinare, accreditato ECM (piattaforma ECM-Sardegna Salute per le iscrizioni).

Il corso, organizzato dalla dottoressa Laura Atzori, ricercatore dell’Università di Cagliari, prevede la partecipazione oltre che dei dermatologi, dei chirurghi, urologi, ginecologi, microbiologi, infettivologi e ricercatori che a vario titolo da anni si occupano di queste patologie. Nella giornata conclusiva verranno presentati i contributi delle Associazioni di pazienti ed Organizzazioni Umanitarie che hanno aderito all’iniziativa. Il corso si terrà nel complesso Didattico di Monserrato (piano zero, Aula E, asse 2). 

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Raimondo Perra

«Il disavanzo tendenziale di 399 milioni registrato dalla sanità sarda per il 2015 non è frutto di maggiori spese ma di una manovra più articolata finalizzata all’adozione di un piano di rientro che dovrà essere negoziato con il Ministero.»

Lo ha dichiarato il presidente della commissione Sanità, Raimondo Perra, rappresentando la necessità di spiegare «quello che a volte i numeri non dicono». «In realtà – ha aggiunto Perra – ha Sardegna ha deciso di ridurre i fondi della Sanità relativi al 2015 allineandoli agli standard nazionali, pur non essendo obbligata a farlo perché i costi del settore sono interamente a suo carico».

«Dopo questo primo intervento – ha aggiunto Perra – è emerso che sui conti per l’anno in corso la spesa è cresciuta ma questo è dovuto al fatto che il budget di partenza era inferiore, al netto di alcune spese eccezionali come quelle dei farmaci per il contrasto all’epatite C e dell’incremento dell’Irap.»