18 July, 2024
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Donatella Spano 5

La Giunta, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, e di concerto con l’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro, ha approvato oggi gli indirizzi per la predisposizione di un disegno di legge di riforma del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale.

«Il Corpo forestale della Sardegna, Regione a Statuto speciale con competenza primaria in materia forestale, viene salvaguardato e valorizzato nelle sue specificità. Ma sarà un Corpo più specializzato per dare risposta immediata a emergenze e bisogni, al passo con l’innovazione tecnologica e con un personale maggiormente formato e continuamente aggiornato», ha dichiarato l’assessore Spano, spiegando che, dopo trent’anni dalla legge istitutiva del Corpo, la riforma si rende necessaria per adeguare e specializzare compiti e struttura organizzativa a esigenze di tutela ambientale cresciute rispetto al passato. «Crediamo in un salto di qualità nella protezione della salute e dei beni naturali – conclude l’esponente dell’Esecutivo – e l’attività istituzionale del Corpo dovrà inquadrarsi nelle più articolate politiche di tutela dell’ambiente e del territorio».

Secondo l’assessore Demuro «gli indirizzi approvati dall’esecutivo rappresentano un passaggio fondamentale per adeguare i compiti del Corpo Forestale ai nuovi scenari e al mutato quadro sociale ed economico della Sardegna. Non possiamo restare legati agli schemi del passato, occorre valorizzare l’esperienza e la professionalità dei forestali tenendo conto degli strumenti offerti dalle nuove tecnologie. Auspico che il nuovo modello organizzativo apra la strada a un necessario ricambio generazionale».
La Giunta intende modernizzare e attualizzare i compiti istituzionali del Corpo forestale, con particolare riferimento alle esigenze di innovazione, specializzazione e sviluppo delle funzioni tecniche, di prevenzione e repressione. L’attività viene inquadrata nelle politiche di tutela di ambiente e territorio e si procede alla ridefinizione e ottimizzazione delle funzioni del Corpo con particolare riferimento alle funzioni di protezione civile, prevenzione del rischio idrogeologico e del rischio incendi, vigilanza ambientale, terrestre e marino-costiera. Valorizzate e potenziate le conoscenze specialistiche, la formazione continua e l’alta specializzazione del personale, anche attraverso la Scuola forestale regionale, il cui funzionamento e compiti saranno definiti presto dalla Giunta. Grande attenzione alla diffusione dell’adeguamento tecnologico e dell’innovazione delle strutture. Gli indirizzi contemplano una specializzazione territoriale e per funzioni, per rispondere a casi di emergenza e a specifici bisogni di tutela sul territorio.
Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale è una direzione generale dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente con una struttura diffusa sull’Isola che opera attraverso 3 servizi centrali, 7 servizi territoriali, 82 stazioni forestali e 10 basi navali. Con l’approvazione della delibera odierna viene costituito un gruppo di lavoro, incaricato di studiare e di predisporre il disegno di legge di riforma, composto dai direttori generali del Corpo Forestale, dell’Organizzazione e del Personale, della Protezione civile e della Difesa dell’Ambiente.

 

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Argea Sardegna, l’Agenzia regionale per la gestione ed l’erogazione degli aiuti in agricoltura, ha aperto i termini per la presentazione delle domande di indennizzo finalizzato a sostenere il reddito delle aziende suinicole ricadenti all’interno delle zone di protezione e di sorveglianza istituite intorno ai focolai di peste suina africana (PSA).
L’intervento interessa anche le aziende specializzate nell’allevamento e la vendita di animali da vita e da riproduzione che per effetto diretto delle misure restrittive hanno subito una riduzione del reddito.
Possono beneficiare degli aiuti le aziende suinicole, iscritte nel registro delle imprese delle Camere di Commercio Industria artigianato e agricoltura, sottoposte alle misure restrittive nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2013 e il 31 dicembre 2016.
Le domande dovranno pervenire entro il 30 gennaio 2017 tramite raccomandata all’indirizzo:
Argea Sardegna
Servizio Istruttorie e Attività Ispettive
Viale Adua n. 1 – 07100 Sassari
o tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo: areaispettiva@pec.agenziaargea.it .

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La Regione Sardegna darà un sostegno concreto a studenti sardi che frequentano corsi universitari in Sardegna, nella penisola o all’estero, per l’anno 2015. A tal fine ha stanziato oggi tre milioni di euro di contributi per abbattere i costi legati al fitto casa. Il fondo sarà ripartito tra i due Enti per il diritto allo studio, l’Ersu di Cagliari e Sassari, e potranno essere distribuiti contributi per un massimo di 2.500 euro annui per studente.
«Questi fondi sono un ulteriore sostegno al diritto allo studio – ha detto l’assessore Claudia Firino – specie in questo momento di difficoltà che tocca tutto il mondo dell’istruzione. Abbiamo deciso di mettere mano e calibrare gli interventi, per ciò che concerne gli Atenei, per gli studenti che non usufruiscono attualmente di borse di studio.»
Gli aventi diritto saranno selezionati sulla base dei crediti formativi e del reddito (Isee), che non dovrà superare i 35mila euro. Possono beneficiarne gli studenti nati in Sardegna o residenti nell’isola da 5 anni, che non siano fuori corso da più di un anno. Gli iscritti al primo anno accademico di un corso magistrale a ciclo unico dovranno essersi diplomati con votazione superiore a 80/100, mentre dovranno aver conseguito il diploma con votazione di 95/100 gli studenti iscritti al primo anno di un corso di laurea magistrale. Per ciò che concerne le università all’estero, queste dovranno rilasciare titoli di studio aventi valore legale sul territorio in cui operano e nella Comunità europea.
I tre milioni saranno ripartiti tra l’Ersu di Cagliari, 1 milione 150mila euro, e quello di Sassari, 600mila euro, riservati agli studenti sardi fuori sede. Avranno priorità d’accesso gli studenti risultati “idonei non beneficiari” nelle graduatorie per le borse di studio e il posto alloggio.
Un milione 250mila euro sono destinati agli studenti che frequentano corsi di laurea in Atenei fuori dalla Sardegna.
Casa dello studente Cagliari 1 copia

 

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E’ stato istituito oggi in Sardegna, con il via libera della Giunta regionale, il tavolo per l’emergenza idrica. Il tavolo – di cui fanno parte assessorato dei Lavori pubblici, Direzione generale Agricoltura, Distretto Idrografico, Arpas, Protezione Civile, Ente Foreste, Egas, Abbanoa e Enas – accerterà entro la settimana se ci sono i presupposti tecnici per chiedere la dichiarazione dello stato di emergenza al governo nazionale: l’Osservatorio di Monitoraggio della siccità ha infatti certificato che nei bacini di Sos Canales, Mannu di Pattada e Liscia non ci sono più condizioni di allerta ma di pericolo. Questo significa che l’acqua contenuta può bastare al massimo per 60 giorni in alcuni casi, per 90 in altri.
Le zone interessate alla grave condizione di siccità sono la Gallura, il Goceano, la Barbagia di Bitti, e con la dichiarazione dello stato di emergenza la Regione avrebbe poteri commissariali per poter realizzare rapidamente interventi urgenti derogando alle procedure ordinarie.
«La Regione ritiene che già da ora si possano realizzare alcuni interventi ma che comunque si abbia bisogno dei poteri speciali per realizzare quelli strategici e risolutivi – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda -. Le norme vigenti impongono che, per richiedere lo stato di emergenza, servano relazioni tecniche che acquisiremo in questi giorni in modo che martedì prossimo la Giunta chieda al governo la dichiarazione dello stato di emergenza per queste aree.»
Sono quattro gli interventi principali di cui la Regione si farà carico: migliorare le prese d’acqua nei bacini; riattivare o attivare la connessione fra i bacini per creare ridondanza, ovvero avere la possibilità di attingere da altri bacini; intervenire sui potabilizzatori; ripristinare i pozzi esistenti abbandonati. Nei prossimi 20 giorni gli interventi saranno pianificati.
«Abbiamo già comunicato tutta la situazione alla Protezione Civile – conclude Maninchedda – Ci stiamo muovendo con il giusto anticipo per evitare di arrivare impreparati a una eventuale situazione critica come è successo a Messina. Per superare questa nuova emergenza, che si ripresenta ogni anno in Sardegna in questo periodo, siamo pronti a rimodulare tutte le risorse necessarie.»

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Search engine friendly contentGli assessori regionali del Lavoro, Virginia Mura, e dell’Industria, Maria Grazia Piras, hanno assicura l’immediata messa in sicurezza delle retribuzioni dei lavoratori e una soluzione definitiva per il futuro che passi anche attraverso l’esatta individuazione delle attività che i lavoratori Ati Ifras dovranno effettuare nel rispetto degli impegni assunti a suo tempo. Lo hanno comunicato stamane a sindaci, rappresentanti sindacali e lavoratori Ifras, nel corso dell’incontro svoltosi nella sede della Presidenza della regione, in viale Trento, a Cagliari.
«La priorità della Giunta è mettere in sicurezza la dignità e le retribuzioni dei lavoratori – ha detto l’assessore Virginia Mura -. In una delle prossime riunioni la Giunta regionale approverà una delibera con cui verranno garantite ai lavoratori le remunerazioni fino al 31 dicembre e verrà definito un piano operativo temporaneo attraverso l’anticipazione di fondi dell’Industria e in parte dell’Ambiente.»
«Stiamo anche lavorando a una soluzione definitiva, un riordino, perché questi problemi non si ripetano nei prossimi anni – ha aggiunto Virginia Mura -. È ovvio, come viene chiesto anche dagli stessi lavoratori e dai loro rappresentanti, che non si può andare avanti con questo sfilacciamento. Su questo fronte sono da tempo al lavoro i direttori generali della Presidenza e di tutti gli assessorati coinvolti, che stanno limando alcuni aspetti tecnici, per evitare qualsiasi situazione di instabilità in futuro. Sarà chiamata a dare un contributo attivo anche una rappresentanza di sindaci e sindacati, per individuare soluzioni ottimali per questo comparto.»
Sindaci e rappresentanti dei lavoratori si sono detti soddisfatti degli impegni assunti dai due assessori della Giunta Pigliaru.

 

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La Regione darà copertura a tutti i piani di assistenza del Programma “Ritornare a casa”. La Giunta, su proposta dell’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, infatti, ha approvato la delibera di integrazione del fondo per Ritornare a casa, stanziando poco più di 9 milioni di euro, dando così risposta a tutte le domande di cura, nel proprio domicilio, di malati gravi.

«Lo scorso anno – spiega l’assessore Arru – è stata assicurata l’assistenza a 2.767 persone, per un finanziamento complessivo di 40 milioni e mezzo e un corrispondente trasferimento finanziario ai Comuni di oltre 32 milioni di euro. Attraverso “Ritornare a casa” abbiamo garantito la permanenza nel proprio domicilio a persone con disabilità gravi e gravissime ed è stato evitato che, in assenza di prestazioni sociali adeguate, queste persone ricorressero con maggiore frequenza all’ospedalizzazione e ai servizi sanitari territoriali.»

Tra le persone assistite nell’ambito del programma regionale, 1.544 erano affette da demenza terminale (in stato vegetativo), 521 da patologie degenerative in ventilazione assistita, 356 da patologie ad andamento cronico degenerativo con pluripatologia, 222 in stadio terminale della vita per malattie neoplastiche, 95 in dimissione da struttura e 29 in stato di coma. L’assessore riferisce ancora che il programma “Ritornare a casa” registra annualmente un costante aumento del numero di progetti, con un incremento significativo a partire dal 2011, in media di 494 piani ogni anno, ed un costo annuale medio di 14.440,64 euro per il finanziamento di ciascun piano.

«Per dare continuità anche per il 2015 – ha concluso l’assessore Arru -, occorreva una integrazione, così da non lasciare alcun piano scoperto.»

Luigi Arru 53

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, ha deliberato l’assegnazione di 5 milioni 640 mila euro di fondi per l’anno 2015 (legge regionale 5/2015, Finanziaria),

Il fondo sarà così ripartito: 640 mila euro a favore dell’Università di Sassari per il corso della sede di Olbia, mentre i restanti 5 milioni saranno distribuiti tra la sede decentrata di Nuoro e quella di Oristano. Tre milioni e mezzo saranno assegnati in funzione dei costi medi diretti e indiretti, calcolati sulla base delle previsioni di spesa che presenteranno i due Consorzi. Altri 500mila euro saranno divisi in proporzione alla percentuale di studenti immatricolati. Un milione andrà ripartito in funzione di quelli laureati.

Il Consorzio Sardegna centrale di Nuoro propone corsi nell’ambito delle scienze ambientali, forestali e biologiche, e ancora corsi di laurea e master in ambito sanitario, giuridico, aziendale e dei beni culturali. Il consorzio Uno di Oristano punta alla formazione degli studenti nel campo dei servizi turistici, tecnologie viticole, enologiche e alimentari, in più si affianca l’attività formativa della scuola di specializzazione in Beni archeologici Nesiotikà. La sede di Olbia ha proposto ai suoi iscritti una forte specializzazione in ambito turistico.

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L’Amministrazione comunale di Carbonia ha chiarito questa sera con una nota che chi ha pagato la Tares 2013 non deve presentare copia delle ricevute.

Coloro che hanno ricevuto gli avvisi di accertamento Tares 2013, ma sono certi di aver pagato tutte le rate 2013 della Tassa sui Rifiuti e Servizi (introdotta dal Governo a partire dal 1 gennaio 2013) devono soltanto compilare la richiesta di annullamento senza alcun allegato (neppure la copia delle ricevute).

Il modulo è disponibile nel sito www.comune.carbonia.ci.it, presso gi uscieri al primo piano del Palazzo Comunale, presso il Front Office, presso l’Ufficio Tributi e presso le sedi delle ex Circoscrizioni di Cortoghiana e Bacu Abis.

Presso il Front Office, in piazza Roma sotto in portici, un usciere ha il compito di raccogliere le domande compilate. In questo modo i contribuenti che hanno pagato la Tares 2013 eviteranno la fila. Presso le sedi delle ex Circoscrizioni di Cortoghiana e Bacu Abis, il personale incaricato ritirerà i moduli.

Il comune di Carbonia nello scusarsi per l’eventuale disagio, dovuto a problemi tecnici in molti casi non imputabili all’Ente, sta studiando ulteriori misure per agevolare gli utenti.  

Municipio Carbonia 99 copia

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Sede Banco di Sardegna Cagliari 3

Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna S.p.A. ha approvato oggi il Resoconto intermedio di gestione consolidato del Banco di Sardegna e delle sue controllate riferito al 30 settembre 2015.

Nonostante la contrazione del margine d’interesse e il sostenimento integrale, nel mese di settembre, del significativo onere straordinario derivante dall’accordo sindacale – siglato lo scorso agosto – per la razionalizzazione degli organici prevista nel Piano Industriale di Gruppo 2015-20174, il Banco e le sue società controllate hanno registrato un risultato reddituale più che soddisfacente potendo contare sul consolidamento di alcuni segnali positivi che si erano già manifestati a partire da inizio anno, quali la crescita delle commissioni, l’apporto dell’attività finanziaria, la riduzione delle rettifiche sui crediti e il calo strutturale delle spese di funzionamento. La raccolta da clientela si conferma in crescita, sia nella forma diretta sia in quella indiretta, quest’ultima specie nel risparmio gestito, mentre l’andamento degli impieghi mostra un lieve calo, in linea con l’andamento nel sistema regionale. I crediti deteriorati netti si confermano stabili rispetto a fine dicembre 2014 mentre il rapporto di copertura sale al 45,3%.

Gli indicatori patrimoniali di vigilanza del Banco di Sardegna si rafforzano ulteriormente raggiungendo valori di molto superiori ai minimi richiesti.

«Siamo soddisfatti di poter consolidare alcuni segnali positivi che si erano già manifestati a partire da inizio anno – ha commentato il Direttore Generale del Banco, Giuseppe Cuccurese -: ci riferiamo al trend delle commissioni, in crescita del 3%, alla sostanziale riduzione di 44,8 milioni (pari al 46,6%) delle rettifiche su crediti, alla evidente riduzione strutturale delle spese di funzionamento.

Questi elementi, sommati al buon apporto che continua ad essere garantito dal portafoglio titoli, ci hanno consentito da un lato di contenere il calo del margine d’interesse e dall’altro di spesare oltre 20 milioni di oneri una tantum derivanti dal piano di razionalizzazione degli organici, raggiungendo un utile ante imposte di 18,4 milioni; ricordiamo che lo stesso indicatore, senza i citati oneri, avrebbe superato i 38 milioni lordi, attestandosi sugli stessi livelli del settembre 2014.

Siamo inoltre molto gratificati dalla fiducia confermataci dai nostri clienti sul fronte della raccolta, che continua a crescere sia nella forma diretta sia in quella indiretta, quest’ultima specie nel risparmio gestito che è all’origine della buona crescita commissionale. Sul fronte degli impieghi cominciamo a vedere un’inversione di tendenza pur registrando ancora un lieve calo, anche originato dai positivi effetti stagionali dell’industria turistica.

Si cominciano a vedere, sebbene ancora deboli, i primi segnali di ripresa dei consumi e degli investimenti e stiamo lavorando per continuare ad essere protagonisti del mercato, ben consapevoli di dover puntare, come non mai, al miglioramento dell’efficienza e della qualità dei servizi; ci stiamo infatti dedicando al rafforzamento e al miglioramento della spinta commerciale come pure alla razionalizzazione della rete per servire meglio il territorio, prestando particolare attenzione ai clienti, al capitale umano, al profilo di rischio, alla liquidità e alla solidità patrimoniale, che già esprime coefficienti di vigilanza superiori al 20%.

Siamo infine fiduciosi sulle prospettive economiche e commerciali – ha concluso Giuseppe Cuccurese -, considerato che da un lato stiamo sostenendo nell’anno in corso la maggior parte degli oneri straordinari previsti dal piano industriale, mentre gli effetti positivi si registreranno già a partire in parte dal 2016 ed a regime dal 2017 grazie alla riduzione in via strutturale dei costi di funzionamento ed ai primi ritorni dagli investimenti.»

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01- Ph Tirrenia©

L’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, ha espresso «soddisfazione per la notizia dell’avvio di un’istruttoria dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato sull’acquisto esclusivo della Compagnia italiana di navigazione da parte del Gruppo Onorato». «Attendiamo adesso con fiducia gli esiti dell’indagine – ha aggiunto Deiana -, confermando l’opportunità e la tempestività dell’esposto inoltrato all’Autority dalla Regione il 6 luglio scorso.»
L’assessore Deiana chiedeva al presidente dell’organismo garante, Giovanni Pitruzzella, di valutare «con la massima tempestività possibile» se l’operazione di acquisto della Tirrenia, portata a termine da Onorato Partecipazioni, potesse causare una condizione «lesiva della dialettica concorrenziale». L’assessore rimarcava inoltre il pericolo di una «concentrazione dai tratti fortemente anomali, che vedrebbe oltre il 90 % del traffico passeggeri e merci da e per la Sardegna sostanzialmente controllato da un unico soggetto economico».
E’ scritto nella nota ufficiale dell’Agcm, «è volta ad accertare l’eventuale rafforzamento di una posizione dominante nel mercato del trasporto marittimo di passeggeri, autovetture e merci tra l’Italia continentale e la Sardegna, sulle rotte Genova-Olbia-Genova e Civitavecchia-Olbia-Civitavecchia».
«Le azioni istituzionalmente e formalmente corrette avviate in questa circostanza dall’istituzione regionale, hanno certamente sortito un primo importante risultato. Continueremo a vigilare, al fine di tutelare il diritto alla mobilità dei sardi, consapevoli che Tirrenia Cin sia affidataria di un pubblico servizio di interesse precipuo per l’isola che deve rispondere alle esigenze della collettività dettate da un contratto», ha concluso Deiana.