19 November, 2024
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E’ stato arrestato nel corso della notte lo scafista del nuovo sbarco di dieci extracomunitari scoperto ieri pomeriggio in località Porto di Triga, nell’Isola di Sant’Antioco.

La presenza di un natante, con a bordo una decina di persone in procinto di sbarcare sulla scogliera, è stata segnalata ai carabinieri da un pastore del luogo. La centrale operativa ha inviato immediatamente sul posto due pattuglie delle stazioni di Calasetta e Tratalias che alle 15.40 circa hanno rintracciato dieci cittadini extracomunitari, di varie nazionalità (Ghana, Nigeria, Benin, Algeria, Tunisia), tutti maggiorenni, in buono stato di salute.

L’imbarcazione, un natante in legno della lunghezza di circa sei metri, con un motore fuoribordo, è stato rintracciato dal personale della motovedetta d’altura dei carabinieri, CC 707, impegnata in un servizio di perlustrazione lungo la costa, ma era tanto incastrato sulla scogliera e in posizione tale da non poter essere recuperato nemmeno dal personale della guardia costiera fatto intervenire successivamente ed anche questa mattina, ma ancora senza alcun risultato.

Al termine delle prime formalità di rito, i dieci migranti sono stati trasferiti al C.A.R.A. di Elmas per il proseguo delle attività di identificazione.

Vista la stranezza della cosa, in quanto non era mai arrivato un barchino con cittadini extracomunitari di varie nazionalità (di solito sono tutti algerini ed organizzati tra loro), sono scattate le indagini condotte dai carabinieri di Calasetta congiuntamente con quelli di Santadi e Tratalias, rese difficoltose dai vari idiomi parlati dai migranti ed è emerso subito che tutti indicavano lo scafista, l’ultimo rintracciato in quanto si era ben nascosto nella vegetazione, in prossimità del luogo dello sbarco.

La sfortuna del ragazzo è stata inoltre che i migranti del Mali hanno come lingua madre l francese ed un militare della Compagnia dei carabinieri di Carbonia, abilitato presso il Centro lingue estere dell’Arma dei carabinieri, è riuscito ad interrogarli in francese. Al termine delle loro dichiarazioni, è stato tratto in arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina Saber Lichie, nato in Algeria il 29 gennaio 1991, residente in Algeria ma in passato già domiciliato a Carbonia e pregiudicato in Italia, identificato anche grazie al codice unico di identificazione. Lo stesso, nel corso dell’attività finalizzata ad individuare eventuali responsabilità, è stato indicato da tutti i rimanenti nove migranti quale pilota del natante.

Nel cuore della notte,il cittadino algerino che non ha voluto avvisare il suo Consolato dell’avvenuto arresto, è stato tradotto presso la Casa circondariale Ettore Scalas di Uta, a disposizione dell’Autorità giudiziaria informata dai carabinieri di Calasetta.

BARCHINO

 

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isola Budelli

«Qualsiasi possibile azione che interessi non solo Budelli ma l’intero Parco nazionale arcipelago La Maddalena è vincolata al Piano del Parco, cioè garantita dalle misure di salvaguardia previste dalla legge.»

Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, dopo la riunione avuta ieri a Roma con i vertici del ministero dell’Ambiente. «Sarà il territorio isolano – ha aggiunto Donatella Spano – la sede di prossimi eventuali incontri con i privati sulla vicenda di Budelli.»

Nel corso del vertice è stato fatto il punto sulla gestione del Parco nazionale arcipelago La Maddalena. L’assessorato, appena il Piano recentemente modificato dall’Ente verrà presentato agli uffici regionali, proseguirà nelle fasi di valutazione da parte dei servizi tecnici, di adozione da parte dell’Esecutivo e di successivo avvio della consultazione pubblica nell’ambito della procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica).

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«Verso quale riforma del sistema degli enti locali», se ne parlerà lunedì sera, dalle 17.30, nel corso incontro pubblico organizzato dai Riformatori sardi nell’oratorio della chiesa di San Ponziano, a Carbonia.

E’ prevista la partecipazione di Michele Cossa, coordinatore regionale, consigliere regionale e componente della competente commissione; Franco Meloni, presidente regionale del Centro studi Riformatori Sardi; Peppino La Rosa, coordinatore dei Riformatori sardi del Sulcis Iglesiente; sindaci, amministratori e consiglieri comunali.

L’iniziativa si inserisce nel dibattito in corso da tempo (in Sardegna il referendum che ha cancellato quattro province su iniziativa di un comitato guidato proprio dai Riformatori sardi, risale ormai a tre anni e mezzo fa) sulla riforma, oggi all’esame della commissione Autonomia del Consiglio regionale.

Sede ex Provincia 3

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«Il Partito Democratico di Carbonia Iglesias rinnova il sostegno ai lavoratori Alcoa da tre anni in lotta per difendere il posto di lavoro e un impianto produttivo importante per lo sviluppo industriale.»

A dirlo è Daniele Reginali, segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias.

«I nostri rappresentanti nelle istituzioni – aggiunge Reginali – continuano a seguire la vertenza e i prossimi giorni si faranno promotori di un’iniziativa con il Governo per affrontare questa difficile vertenza.»

Daniele Reginali 2

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Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

E’ durata meno di due mesi l’esperienza in Consiglio regionale di Gianni Lampis, rappresentante di Fratelli d’Italia, che aveva prestato giuramento il 9 settembre insieme a Gianfranco Congiu, Antonio Gaia e Pierfranco Zanchetta, in sostituzione dei quattro consiglieri regionali dichiarati decaduti dal Consiglio di Stato, Efisio Arbau, Michele Azara, Gavino Sale e Modesto Fenu.

Il Tribunale Amministrativo della Sardegna ha accolto oggi il ricorso presentato dall’ex sindaco di Buddusò, Giovanni Satta, candidato dell’Uds nella circoscrizione Olbia Tempio alle regionali del 2014. Non è stato ancora deciso chi dovrà rilevare il posto rimasto vacante.

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La VI commissione del Cionsiglio regionale ha sentito oggi in audizione l’assessore della Sanità sulle modalità di erogazione del servizio Adi nella Asl 7.

«L’assessorato sta seguendo con il massimo impegno la situazione dei pazienti della Asl 7 – ha detto Luigi Arru – ed è disponibile ad un intervento di mediazione per rassicurare le famiglie ed introdurre nuovi miglioramenti del servizio.»

Nel suo intervento Arru ha ricordato che «il nuovo modello di assistenza multidisciplinare curato da una equipe composta da diversi specialisti è quello definito dalla conferenza Stato-Regioni ed ha l’obiettivo quello di prevenire le crisi oltre che di gestirle, accompagnando questa tipologia di pazienti particolarmente complessa in un percorso in cui gli operatori, fra i quali il medico di famiglia, lavorino a stretto contatto con l’ambiente famigliare».

«Fermo restando questo quadro di riferimento – ha aggiunto Arru – possiamo sperimentare, anche un modo graduale, un modello sardo ancora più adatto alle nostre specificità, senza però avere paura dei cambiamenti.»

Nel successivo dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Ignazio Locci e Alberto Randazzo (Forza Italia), Augusto Cherchi (Sdl), Gianluigi Rubiu (Udc), Pietro Cocco e Rossella Pinna (Pd), Luca Pizzuto (Sel) e Fabrizio Anedda (Misto).

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco, in particolare, ha proposto una moratoria del nuovo modello di assistenza fino al 31 dicembre prossimo, in modo da analizzare in modo puntuale le criticità riscontrate e mettere a punto i necessari interventi migliorativi.

L’assessore Arru ha condiviso la proposta ed il presidente Raimondo Perra, raccogliendo le indicazioni scaturite dal dibattito, ha annunciato che la commissione predisporrà in tempi molto brevi un documento di indirizzo da sottoporre all’assessore.

Luigi Arru 2

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Manifestazione giovedì mattina, alle 10.00, davanti al Palazzo del Consiglio regionale, in via Roma, a Cagliari, dei lavoratori in mobilità in deroga, ragazzi Garanzia Giovani.

Il sit-in ha come obiettivo quello di manifestare contro i mancati pagamenti: 5 mensilità di indennità di mobilità in deroga 2015, 8 mensilità di indennità in deroga 2015, mancata attuazione della legge regionale 11 maggio 2015, inefficacia del Piano Flexsecurity, mancati pagamenti dei tirocini del programma Garanzia Giovani.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

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Ospedale Civile di Cagliari

La Asl di Cagliari ha pubblicato l’Avviso per la presentazione della domanda di disponibilità rivolta ai medici titolari nell’Asl Cagliari per l’aumento orario settimanale a 38 ore per incarichi provvisori nel servizio di Continuità Assistenziale.
Dovendo l’Azienda dare applicazione all’Accordo Regionale adottato con D.G.R. n. 49/32 del 26/11/2013, chiede ai medici incaricati a tempo indeterminato nel Servizio di Continuità assistenziale la disponibilità ad un aumento delle ore settimanali oltre il limite delle 24 ore fino ad un massimo di 38 ore.
Come stabilito dal comma 4 dell’Accordo in questione “i medici titolari di CA verranno graduati secondo la graduatoria unica regionale per la medicina generale vigente. I turni di servizio saranno assegnati sino al conseguimento delle 38 ore nel rispetto di equa distribuzione dei turni feriali, prefestivi e festivi”.
Ai sensi del comma 5 dell’Accordo “il medico titolare di doppio incarico di Assistenza Primaria e di Continuità Assistenziale potrà mantenere l’incarico di Continuità Assistenziale a 38 ore settimanali, fino al raggiungimento di 350 scelte, sospendendo la possibilità di svolgere l’attività libero-professionale strutturata, prevista dall’art. 65, comma 10, ACN”.
Gli incarichi provvisori avranno di norma una durata di tre mesi.
Gli interessati ai suddetti incarichi dovranno far pervenire la domanda di disponibilità, redatta secondo il fac-simile predisposto, da inoltrare al Direttore U.O.C. Cure Primarie, Via Romagna 16 c/o “Cittadella della Salute” – Pad. C – 09127 CAGLIARI, entro e non oltre il 31 dicembre 2015.

 

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Sarà di circa 67milioni di euro l’impatto, positivo, che la Legge di Stabilità porterà alle oltre 100mila imprese sarde sotto i 20 addetti, tra la riduzione del prelievo fiscale e la diminuzione del costo del lavoro.

E’ questo il calcolo fatto dall’Ufficio Studi di Confartigianato, dopo aver analizzato l’impatto del DDL S.2111 (questo è il numero della legge) sulle nove principali misure per le PMI; tra quelle “fiscali” troviamo il Regime forfetario, l’Ecobonus, i Superammortamenti, la Franchigia IRAP, il Recupero IVA ai fallimenti e le riduzioni IRES; tra quelle sul lavoro, la Proroga dell’esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato, l’estensione della CIGD e la detassazione dei premi di produttività.

«Tutto quello che va nell’ottica della riduzione delle tasse, del costo del lavoro e della burocrazia è sempre ben accetto e da lodare a patto di non tagliare i servizi utili – commenta Maria Carmela Folchetti, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – certamente queste non sono cifre che potranno determinare la sopravvivenza o meno di una impresa, però rappresentano un importante segnale di attenzione verso i settori produttivi». «Essendo un disegno di legge, e quindi essendo ancora in discussione – continua la presidente di Cobfartigianato Imprese Sardegna – chiediamo ai nostri Parlamentari di migliorarlo e magari di raddoppiare la cifra che le attività produttive isolane potranno risparmiare

A livello provinciale, la Legge impatterà sugli imprenditori di Cagliari per 24,2 milioni di euro, 13 per quelli di Sassari, 8,9 per Olbia-Tempio, 6 per Oristano, 5,9 per Nuoro, 3,9 per Carbonia Iglesias, 3,3 per il Medio Campidano e 2,1 per l’Ogliastra.

Tra le principali novità inserite nella legge a favore delle imprese, Confartigianato Sardegna sottolinea quelle relative alla riedizione dei bonus per la riqualificazione edilizia, per il risparmio energetico e per l’acquisto di mobili ma anche la misura relativa agli appalti e al mercato elettronico della Pubblica Amministrazione.

«Finalmente troviamo inserite le richieste sollecitate più volte dalla nostra Associazione per gli Appalti Pubblici – sottolinea il Segretario Regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, Stefano Mameli – per esempio quelle relative al mercato elettronico gestito da Consip che si apre anche alle attività di manutenzione, svolte prevalentemente da piccole imprese, che da “servizi” diventano quindi qualificabili come “lavori pubblici e non”.»

Stefano Mameli sottolinea anche le «nuove opportunità per le pmi con la possibilità offerta ai Comuni con meno di 10.000 abitanti di eseguire in autonomia gli appalti di importo inferiore a 40mila euro, senza passare da una centrale, da un’unione di comuni o da un soggetto aggregatore».

Su 377 comuni, quelli con popolazione inferiore alle 10mila unità sono ben 348, rappresentanti il 92,3% della popolazione sarda.

«E ancora – aggiunge il segretario di Confartigianato Sardegna – i piccoli lavori svolti da artigiani e piccole imprese saranno agevolati dalla riduzione dei soggetti obbligati ad acquistare tramite il Mercato elettronico della pubblica amministrazione per importi inferiori a 1.000 euro.»

«Gli interventi sugli Appalti – conclude Stefano Mameli – sono un segnale importante a tutela delle piccole imprese sul territorio e rappresentano una ulteriore sollecitazione verso gli Enti Locali per sostenere le aziende di prossimità.»

Maria Carmela Folchetti-02

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I consiglieri del gruppo Upc-Socialisti (Pierfranco Zanchetta, Antonio Gaia e Raimondo Perra) hanno chiesto ufficialmente al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, di «commissariare l’Ente Parco e rilanciarne le attività con il pieno coinvolgimento del Comune della Maddalena». La richiesta, anticipata nel corso di una conferenza stampa, verrà formalizzata con la presentazione di un’apposita mozione consiliare.

«Serve l’intervento della Regione presso il ministero dell’Ambiente – ha spiegato il capogruppo Pierfranco Zanchetta – perché si ponga fine alla fallimentare gestione dell’Ente parco e si restituisca ruolo alla comunità maddalenina attraverso il coinvolgimento del Comune, per realizzare insieme un grande e condiviso progetto di sviluppo dell’intero Arcipelago.»

L’esponente della maggioranza ha rivolto dunque pesanti critiche alla gestione Bonanno («ha trasformato il parco nazionale in un protettorato da repubblica delle banane e l’Ente è ormai diventato un autentico verminaio») e nell’auspicare l’avvio di una gestione commissariale ha sottolineato come il ruolo di garanzia e di traghettamento dell’ente potrebbe essere svolto con successo dal sindaco della Maddalena («sarebbe un segnale importante in tempi in cui si discute del ruolo degli Enti Locali ed è bene non dimenticare che quello dell’Arcipelago è l’unico parco al mondo costituito dal territorio di un unico Comune»).

Puerfranco Zanchetta ha lamentato inoltre la mancata vigilanza del ministero sulla gestione dell’ente parco e nel ribadire la necessità di un pieno coinvolgimento della Regione e dell’amministrazione locale non ha mancato di fare riferimento alle recenti polemiche del “caso Budelli”. «Lo scandalo – ha affermato il capogruppo Upc – non è rappresentato dal fatto che un privato proponga un progetto di salvaguardia e valorizzazione dell’isola di Budelli ma dallo stato di abbandono in cui è lasciata l’unica isola dell’Arcipelago che è di proprietà pubblica: Caprera».

Pierfranco Zanchetta ha quindi ricordato come fin dal 1972, con il piano di fabbricazione approvato allora dal comune della Maddalena, sia stato introdotto il divieto assoluto di edificabilità su tutte le isole ricomprese nell’Arcipelago maddalenino e come tale divieto sia stato rafforzato dai vari provvedimenti che nel corso degli anni si sono susseguiti al livello regionale, nazionale e comunitario. «Budelli – ha insistito il consigliere del centrosinistra – è un falso problema che viene utilizzato, oggi, per tentare di coprire l’inadeguata e deleteria gestione dell’Ente parco».

L’esponente del centrosinistra ha quindi concluso preannunciando la presentazione di un’apposita mozione sull’argomento che contenga anche l’impegno per il presidente della Giunta ad inserire il rilancio del Parco e un piano di sviluppo per la Maddalena, nell’agenda del confronto tra Regione e Governo («il G8 mancato, le bonifiche mancate e l’occasione persa con il parco nazionale sono solo gli ultimi esempi di come l’isola della Maddalena sia stata sempre “gabbata” dallo Stato»).

Arcipelago de La Maddalena