18 July, 2024
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Progetto-Gioco-azzardo__

Si è svolta questa mattina la conferenza stampa di presentazione del progetto di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico “Azzardo: non chiamiamolo gioco”, rivolto agli alunni delle scuole medie inferiori. Il progetto è finanziato, tramite bando, dal comune di Carbonia e realizzato dall’Associazione ASSI.GAP Onlus Associazione Sarda per lo Studio e gli Interventi sul Gioco d’Azzardo Patologico, in collaborazione con le Scuole cittadine e la ASL 7.

Alla conferenza stampa hanno partecipato l’assessore delle Politiche Sociali, Maria Marongiu, il presidente dell’ASSI.GAP Onlus, Nanni Cerina, e la psicologa Martina Carta, collaboratrice dell’Associazione.

Il progetto partirà il 5 novembre con tre giorni di incontri con la scuola Media Satta, proseguirà il 17 con la scuola Media Gritti e successivamente con la Don Milani, in attesa della definizione del programma con le altre scuole cittadine.

L’assessore Maria Marongiu ha espresso soddisfazione per questo importante progetto che prende avvio negli stessi giorni in cui il Comune, con delibera di Consiglio, ha approvato le modifiche al Regolamento comunale per la disciplina degli apparecchi di trattenimento e svago, sale giochi, sale bingo ed agenzie di scommesse, diventando il primo Comune in Sardegna ad aver esteso le limitazioni previste per le sale da gioco alle agenzie di scommesse e sale bingo.

Come sottolineato da Nanni Cerina, dopo una prima esperienza con le scuole superiori (in collaborazione con la ex Provincia di Carbonia Iglesias), il percorso educativo viene esteso agli alunni delle scuole secondarie di primo grado (medie) poiché, purtroppo, i dati nazionali confermano un avvicinamento sempre più precoce dei giovani al pericoloso mondo delle scommesse e delle slot che stanno elaborando strategie per aggirare la normativa e attirare i minori, mettendo in palio ticket o premi al posto di denaro. D’altra parte gli studi dimostrano che i giocatori d’azzardo patologici iniziano a giocare molto presto, tra i 10 e i 19 anni. I giovani, più degli adulti, hanno la propensione ad accettare il rischio e quindi hanno maggiori probabilità di diventare dipendenti.

«È importante far capire ai ragazzi – ha spiegato Martina Carta – che quello che chiamano “Gioco d’azzardo” non è un gioco, non conserva nulla del valore ludico del gioco (socializzazione, divertimento e crescita), al contrario crea dipendenza, provocando problemi alla salute sia fisica che mentale. Bisogna incidere sulle abitudini e produrre un cambio culturale in cui l’azzardo non deve essere visto come la normalità, ma come un pericolo.»

L’azzardo, in tutte le sue forme, oltre ad essere dannoso poiché rovina famiglie intere è anche una truffa, dato che le possibilità di una vincita capace di superare l’entità dei soldi spesi sono quasi nulle.

Il giocatore che chiede aiuto è quello che ha già perso tutto: famiglia, lavoro, casa, soldi. Per questo è importante intervenire prima con la prevenzione e le azioni di sensibilizzazione tra i bambini e gli adolescenti. Il progetto “Azzardo: non chiamiamolo gioco” sarà un valido aiuto in questo percorso.

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Il coordinamento regionale delle agenzie formative della Sardegna, giovedì 5 novembre 2015, alle ore 10.30, nei locali del T-Hotel a Cagliari (via dei Giudicati n. 66), presenterà il resoconto delle attività relative alla formazione professionale finanziata dal Fondo Sociale Europeo per il settennio 2007-2013 e le attuali criticità che stanno pesantemente minando il sistema.

«Senza un immediato intervento della Giunta – sostiene il coordinamento regionale delle agenzie formative della Sardegna -, la Regione rischia la mancata rendicontazione di ingenti somme stanziate da Bruxelles nel Fondo Sociale Europeo per il settennio 2007-2013, ritardi nell’attuazione del nuovo periodo di programmazione (2014-2020) e – conseguentemente – il blocco dell’offerta formativa in Sardegna e la paralisi nei pagamenti di utenti delle attività, dipendenti, docenti, tutor, fornitori di beni e servizi.»

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Fenicotteri rosa innamorati 6Fenicotteri rosa 2Fenicotteri rosa 2

Domani, mercoledì quattro novembre, sarà riaperto l’Osservatorio Didattico Interattivo Multimediale sulle Zone Umide del Sulcis Iglesiente, ubicato in piazza Repubblica, a Carbonia.

L’Osservatorio, come già avvenuto dalla sua inaugurazione, permetterà, agli studenti e ai cittadini, di vivere e scoprire, attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie interattive e multimediali, gli ecosistemi lagunari ed approfondire le tematiche della tutela e salvaguardia delle Bio-diversità che in queste zone umide sono ospitate.

Realizzato presso lo storico “Centro di accoglienza maestranze in arrivo”, nell’ex Istituto Tecnico per Geometri, utilizzando fondi strutturali dell’Unione Europea, l’Osservatorio fa parte di un più ampio progetto di educazione ambientale denominato ZO.UM.A.T.E. (Zone Umide, Ambiente, Tutela, Educazione), di cui la Gestione Commissariale della ex Provincia di Carbonia Iglesias è beneficiaria nell’ambito di un finanziamento Europeo del P.O. Italia-Francia  Marittimo 2007-2013.

Il progetto è nato per accrescere l’educazione ambientale e il livello di conoscenza, sensibilità e consapevolezza sull’importanza delle zone umide – lagunari presenti nel territorio provinciale e della loro tutela e salvaguardia: negli ampi spazi dell’Osservatorio, sono presenti cinque sale tematiche, all’interno delle quali sono presenti strumenti multimediali interattivi all’avanguardia, quali mini cinema con proiettore interattivo, vetrine multimediali interattive touch, pavimenti interattivi calpestabili, tavoli interattivi touchscreen e portali  multimediali interattivi.

All’interno dell’Osservatorio, i ragazzi seguiranno un percorso guidato, accompagnati da un personaggio animato, “Martino” il martin pescatore tipico delle nostre zone lagunari, che li condurrà alla scoperta delle diverse aree umide del territorio, delle loro meraviglie naturalistiche e dei segreti racchiusi in questi ambienti: la mascotte, durante il percorso guidato, mostrerà loro l’ubicazione di queste aree nel territorio, le particolarità e le differenze che le contraddistinguono, le interconnessioni ambientali ed ecologiche che le uniscono ed accomunano, insegnando ai giovani come conoscere e riconoscere le specie animali e vegetali che in esse vivono e le attività produttive che in queste vengono praticate.

L’Osservatorio potrà essere visitato dagli studenti delle classi primarie, secondarie e delle scuole superiori degli istituti scolastici del Sulcis Iglesiente fino al 30 dicembre 2015, in attesa che la Regione Sardegna stabilisca il nuovo assetto della Legge sul riordino degli Enti locali.

Nello specifico, le visite potranno avvenire esclusivamente a seguito di prenotazione, inviando una e-mail alla segreteria organizzativa, all’indirizzo zoumatesegreteria@gmail.com.

Dal suo taglio del nastro, avvenuto nel mese di marzo 2015, al mese di giugno 2015, sono stati oltre 2.000 i visitatori (prevalentemente studenti, ma anche cittadini e turisti) che si sono fatti affascinare da questa esperienza culturale senza precedenti.

Partenariato del Progetto Zoumate: Capofila R.A.S. – Assessorato Regionale alla Difesa dell’Ambiente, Provincia di Carbonia Iglesias, Provincia di Oristano, Fondazione IMC Centro Marino Internazionale Onlus, Université di Corsica (riserva di Biguglia), Provincia di Lucca, Università di Sassari, Parco Naturale Regionale di Porto Conte ad Alghero e Provincia di Pisa.

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Si svolgerà nella diocesi di Cagliari, il 14 e 15 novembre 2015, la 65ª Giornata Nazionale del Ringraziamento. L’evento, promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana, sarà presentato in una conferenza stampa che si terrà giovedì 5 novembre 2015 alle ore 10.30, presso la Sala Conferenze Unione Sarda (Cagliari, Piazza Unione Sarda).

Interverranno:

– il vescovo di Cagliari, Arrigo Miglio,

– il direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, don Giulio Madeddu.

– i rappresentanti delle organizzazioni che, insieme alla Cei, promuovono annualmente l’iniziativa: Acli Terra – Coldiretti – Fai Cisl – Feder.Agri-Mcl – Ugc Cisl.

Modererà la conferenza il direttore del quotidiano L’Unione Sarda, Anthony Muroni.

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Palazzo della Regione 2 copia

La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, i progetti di cooperazione territoriale sino al 2020 in materia di trasporto con le regioni transfrontariele Corsica, Toscana e Liguria. Nell’ambito della programmazione generale, il provvedimento indica specificamente la realizzazione di uno strumento per la gestione congiunta del trasporto tra l’isola e la Corsica, la promozione di investimenti comuni tra le regioni che aderiscono al programma per la creazione di servizi innovativi riguardo alla mobilità, il miglioramento delle infrastrutture relative ai nodi portuali di connessione transfrontaliera. La delibera approva inoltre la lettera di candidatura per la partecipazione al Progetto Gestion Européenne Conjointe des Connexions et Transports Transfrontaliers pour les Îles – Geecctt, così come proposto dall’assemblea legislativa corsa.
Saranno trasferiti 358mila euro alle organizzazioni di volontariato di protezione civile, come contributi e rimborsi, alle compagnie barracellari e alle organizzazioni di volontariato, a titolo di rimborso per le spese sostenute per le visite mediche obbligatorie degli associati che svolgono attività operativa antincendio in conformità al piano regionale antincendio. Su richiesta dell’assessore Luigi Arru l’ha deciso la Giunta, che ha anche approvato gli indirizzi operativi per il trasferimento della Pediatria e della Neuropsichiatria infantile dal Macciotta al Microcitemico e il Piano regionale di sorveglianza e di controllo della Malattia Vescicolare dei Suini (MVS) per il triennio 2015-2018.
La Giunta, su richiesta dell’assessore Donatella Spano, ha deciso di non sottoporre a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA), condizionato al rispetto di una serie di prescrizioni, il progetto denominato “Nuova SS 125 Orientale Sarda, Tronco Tertenia-San Priamo, 1° lotto, 2° stralcio. Progetto definitivo” nei comuni di Osini, Jerzu, Villaputzu, proposto dalla società Anas Spa.
Sono state definitivamente approvate su proposta dell’assessore Claudia Firino le linee guida per l’assegnazione dei contributi, 2 milioni e 400mila euro, alle emittenti televisive locali finalizzati alla tutela, alla diffusione e alla valorizzazione della cultura, della lingua e delle tradizioni della Sardegna.

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Elisabetta Falchi 2

Arrivano le prime risorse regionali per le aziende agricole danneggiate dalle grandinate di giugno e luglio e dalla tromba d’aria del 4 settembre, per cui è stata riconosciuta l’esistenza del carattere di eccezionale avversità atmosferica. La delibera approvata dalla Giunta regionale, che su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi stanzia1milione e 750mila euro, arriva dopo un attento lavoro effettuato sul campo dai tecnici delle Agenzie regionali Argea e Laore, allertati dall’assessorato fin dalle prime ore seguenti gli eventi calamitosi, per valutare i danni causati alle colture e ai mezzi di produzione.
L’assessore dell’Agricoltura si era recata lo scorso 7 settembre nel Borgo Sa Zeppara, tra Guspini e Pabillonis, e qualche giorno dopo a Gergei per incontrare gli amministratori dei territori e centinaia di cittadini e agricoltori.

«I danni più rilevanti sulle colture in atto – ha spiegato Elisabetta Falchi – sono stati riscontrati soprattutto per il mais, l’uva da vino e le ortive come carciofo, zucchino, pomodoro e patata. Nel caso della tromba d’aria di settembre, oltre alle colture – ha proseguito l’assessore – sono stati danneggiati anche fabbricati aziendali e altri manufatti rurali, piantagioni arboree da frutto, strutture serricole, macchine e attrezzature agricole.»
I Comuni che, a seguito delle ricognizioni effettuate dai tecnici regionali, risultaniopiù colpiti dalle grandinate di giugno e luglio sono: Sorgono, Nurri, Orroli, Donori, Nuxis, Bonorva, Samatzai e Seulo.
Quelli invece interessati dalla tromba d’aria sono: Mandas, Esterzili, Gergei, Escolca, Serri, Nurri, Orroli, Gesico, Guasila, Pabillonis, Pauli Arbarei, Sardara, Siddi, Villanovaforru, Villanovafranca, Ussaramanna, Barumini, Arbus, Collinas, Guspini, Las Plassas, Sanluri, Lunamatrona, Mogoro, San Nicolò D’Arcidano, Uras, Furtei, San Gavino Monreale, Villamar e Guamaggiore.
L’intensità dell’aiuto è fissata nella misura dell’80%, elevata al 90% per le zone soggette a vincoli naturali, dei costi ammessi per il ripristino dei danni materiali e per compensare le perdite di reddito causate dalla distruzione delle produzioni.
La delibera approvata oggi è stata inviata in Consiglio regionale per l’acquisizione del parere della competente Commissione.

 

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Luigi Arru 2

1 milione 360mila euro e azioni sinergiche per prevenire e contrastare la violenza sulle donne: sono previsti dalla delibera approvata oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru. Le risorse serviranno per finanziare gli otto Centri antiviolenza (eventualmente con più sedi operative) con 408 mila euro, e le cinque Case di accoglienza (con i restanti 952 mila euro), che opereranno in stretta relazione con tutte le istituzioni coinvolte, secondo linee di indirizzo che vanno dalla prevenzione (campagne di sensibilizzazione e informazione), incontri nelle scuole, il potenziamento dei servizi territoriali di sostegno alle donne vittime di violenza e ai figli, formazione delle figure professionali che si occupano di violenza di genere, raccolta dati dei fenomeni di abusi e stalking.
«I Centri antiviolenza e le Case di accoglienza in Sardegna costituiscono un riferimento consolidato per il contrasto della violenza di genere – ha detto l’assessore Arru -. Occorre ora valorizzare le buone prassi sviluppate negli anni, facendo rete, rafforzando la collaborazione tra le associazioni e le istituzioni. Per questo proponiamo la creazione di un coordinamento regionale sulle politiche contro la violenza di genere.»
La rete regionale verrà completata con l’avvio di un Centro antiviolenza e uno sportello antistalking anche nell’ambito provinciale di Carbonia Iglesias.

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Porto di Cagliari

La Giunta regionale ha stanziato 1,1 milioni di euro per le infrastrutture della zona franca doganale di Cagliari e 1,8 milioni per il miglioramento dei livelli di servizio dell’agglomerato industriale di Elmas. Lo prevede la delibera approvata oggi, su proposta dell’assessore dei Trasporti Massimo Deiana, d’intesa con l’assessore della Programmazione Raffaele Paci e con il titolare dell’Industria, Maria Grazia Piras.
Il provvedimento autorizza l’utilizzo delle risorse per la perimetrazione della free zone del capoluogo e per il complessivo rilancio della zona industriale masese. «Si tratta dei primi fondi per la realizzazione del Piano operativo della Zona franca cagliaritana – dice l’assessore Deiana – specificamente per la delimitazione dell’area, nella parte posteriore del piazzale di banchina del Molo di Levante del Porto canale».
Il progetto, così come indicato nella delibera dell’assessore dell’Industria del 30 giugno scorso, prevede che il lotto di circa 6 ettari all’interno delle proprietà consortili del Cacip sia recintato sui quattro lati e che vi si possa accedere attraverso due varchi, uno sul lato nord e l’altro sul lato sud.
L’assessore dell’Industria ricorda che, con il decreto del presidente del Consiglio del 7 giugno 2001, sono state emanate le disposizioni per l’operatività della zona franca cagliaritana relative in particolare all’autorizzazione di qualsiasi attività di natura industriale, commerciale e di prestazione di servizi, e all’individuazione del soggetto gestore ora “Cagliari Free Zone”. Alla Regione il compito di determinare gli indirizzi generali.

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Seminario_Programmi UE_Turismo

Giovedì la sala conferenze di Casa Fenu, a Villamassargia, ospiterà un seminario sui programmi dell’Unione europea per il turismo, organizzato dal Consorzio Turistico L’Altra Sardegna in collaborazione con il comune di Villamassargia.

Il seminario è rivolto agli amministratori comunali e ai funzionari e dirigenti del settore attività produttive e turismo dei comuni della Sardegna del Sud Ovest.

Si parlerà delle opportunità per il turismo nella nuova programmazione europea FESR Regione Sardegna 2014/2020; la cooperazione internazionale (Italia-Francia Marittimo, Mediterraneo, ENPI); i programmi diretti: Cosme e Europa per i cittadini; alcuni esempi concreti di progetti finanziati; i passi per la predisposizione di una pratica di finanziamento.

Il programma, dalle 9.00 alle 12.00 prevede lo svolgimento del seminario, dalle 14.00 alle 17.00 la presentazione delle idee progettuali. Sono previsti lezioni frontali, casi studio, colloqui individuali e confronto condiviso.

La relazione verrà svolta dalla dott.ssa Silvia Casiraghi, rappresentante di Ideas srl.

Ci si può iscrivere compilando form on-line all’indirizzo www.gruppoideas.it / sezione contatti /corso Sardegna.

Per ogni Comune è ammessa la partecipazione gratuito di massimo 2 figure. La partecipazione è riservata ai Comuni ai quali è stato inoltrato l’invito. Per informazioni: Walter Secci 328 8384201 – consorzioaltrasardegna@gmail.com .

 

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Trentacinque artisti riuniti attorno al tema del Genocidio armeno per ripercorrere, nell’anno in cui ne cade il centenario, il primo sterminio di massa del Novecento.

Venerdì 6 novembre, alle ore 18.00, nella Sala Polifunzionale del Parco di Monte Claro, a Cagliari,  sarà inaugurata “La Marche dans le désert. 1915-2015”, mostra multimediale in cui 35 artisti da tutto il mondo offrono il loro personale contributo nel ricordare i tragici fatti accaduti in Armenia agli inizi del secolo scorso.

Suddivisa nelle cinque sezioni “Cinema”, Arti visive”“Musica”, “Letteratura”, “Danza”, la mostra nasce da un’idea dell’associazione culturale Suoni & Pause che, in collaborazione con la società di comunicazione Ojos Design, la scorsa primavera ha lanciato un bando internazionale rivolto a grafici, illustratori, pubblicitari, fotografi, registi e artisti visivi e musicali affinché si facessero avanti con un’opera che potesse simboleggiare la tragedia che seminò un milione e mezzo di vittime.

Un modo per non dimenticare, ma anche per informare e far riflettere, che ha riscosso l’entusiasmo di artisti non solo italiani, ma anche tedeschi, greci, latino-americani.

Dalle opere cinematografiche a quelle grafiche, passando per le poesie e per un racconto scritto da un gruppo di giovanissimi, sino ai video di danza e alle varie opere pittoriche, di ceramica e alle installazioni, la mostra prende per mano lungo un percorso, visitabile a seconda dei propri gusti, che induce alla scoperta e alla riflessione.

La grande parte delle opere saranno proiettate in loop, per tutta la durata della mostra.

“La Marche dans le désert”, che si inserisce nella programmazione 2015 della rassegna organizzata da Suoni & Pause “Le Salon de Musique”, resterà aperta sino al 15 novembre, tutti i giorni, con orario continuato dalle ore 9.00 alle ore 20.00. Nel 2016 l’esposizione toccherà invece le città di Milano e Yerevan.

L’evento si svolge sotto il patrocinio della Provincia di Cagliari- Presidenza e dell’Ambasciata armena di Roma.