19 November, 2024
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Gianmario Demuro 2

Tutti i dati prodotti dalla pubblica amministrazione regionale consultabili e utilizzabili dai cittadini in modalità libera e senza costi. Lo prevede la delibera con la quale la Giunta, su proposta dell’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro, ha approvato il documento “Linee guida sull’Open Data per la Regione Sardegna“. Nella strategia dell’Agenda Digitale della Sardegna ai “dati aperti” viene attribuito un ruolo di grande significato per la crescita complessiva del sistema Regione, con l’obiettivo di rendere la pubblica amministrazione più moderna e trasparente.
L’open data è un sistema legato all’idea di una pubblica amministrazione trasparente, aperta ai cittadini e in grado di garantire la loro partecipazione al processo decisionale, anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie. I limiti riguardano l’utilizzo dei dati personali e quelli la cui diffusione comporta violazioni di norme vigenti e di interessi pubblici prevalenti.
«L’approvazione delle linee guida sull’Open Data – ha detto l’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro – è un passaggio fondamentale per dare concreta attuazione al principio per cui i dati prodotti delle istituzioni pubbliche nell’espletamento delle loro funzioni appartengono alla collettività. Il riutilizzo delle informazioni del settore pubblico può dare slancio allo sviluppo economico e sociale e alla diffusione delle nuove tecnologie digitali. Si tratta di uno dei progetti inseriti nell’Agenda Digitale, che individua gli interventi per assicurare, grazie agli strumenti informatici, una maggiore efficienza ai servizi offerti dagli uffici regionali.»
Le linee guida sull’Open Data sono state elaborate da un gruppo di lavoro costituito da funzionari regionali della Direzione generali degli Affari generali e della società dell’informazione, del centro di programmazione, della Direzione generale per la comunicazione e di quella del lavoro.
La Giunta regionale, sempre su proposta dell’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro, ha inoltre approvato la delibera che prevede l’aggiornamento delle infrastrutture tecnologiche di rete del Data Center della Regione. Prevista la razionalizzazione del sistema di erogazione e di gestione dei servizi applicativi con la finalità di contenere i costi che derivano dalla complessità degli apparati tecnologici dell’Amministrazione.
«L’aggiornamento delle infrastrutture di rete – sottolinea l’assessore Demuro – garantirà un adeguato funzionamento dei servizi legati ai sistemi di base dell’amministrazione regionale e dei servizi rivolti agli enti locali e al comparto sanitario.»
L’intervento, del valore di 9 milioni di euro, utilizza risorse finanziarie previste nell’ambito dell’Agenda Digitale della Sardegna.

 

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La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore dei Trasporti Massimo Deiana, di concerto con l’assessore del lavoro Virginia Mura e d’intesa con l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, la delibera che salvaguarda i lavoratori della Saremar Spa in liquidazione.

«Abbiamo sottoposto all’esecutivo un provvedimento che tuteli tutte le professionalità coinvolte nell’attività gestita oggi da Saremar – ha detto Massimo Deiana -, consapevoli delle profonde ricadute sociali che investono le comunità interessate dal fallimento della compagnia.»

l provvedimento prevede uno stanziamento complessivo di 3,3 milioni di euro destinati alla costituzione di un fondo nel biennio 2016-2017 per incentivare misure di politica attiva, in coerenza con le linee strategiche e con i principi stabiliti dalla Regione in materia di tutela del lavoro. Saranno specificamente approntate le azioni idonee a favore dei lavoratori del cosiddetto turno generale, ovvero dei precari chiamati a prestazioni temporanee che non dovessero essere impiegati dal nuovo affidatario del servizio.
Riguardo ai dipendenti amministrativi della Saremar in liquidazione, invece, «sono in corso di definizione meccanismi di riprotezione occupazionale consentiti all’interno delle società in house della Regione», spiega l’assessore. Evidenzia inoltre che ulteriori 350mila euro all’anno saranno stanziati per le attività di vigilanza, monitoraggio e controllo – da affidare con procedura di evidenza pubblica – sul servizio di collegamento e per tutta la durata del relativo contratto.

Ulteriori strumenti di tutela sono infine previsti dalla delibera per il personale della società di navigazione regionale che, alla data del 31 marzo prossimo, abbia maturato il minimo dei requisiti utili per il pensionamento e per questo non rientrerebbe tra i beneficiari della clausola di salvaguardia. L’assessorato del Lavoro, dopo aver effettuato una ricognizione delle situazioni previdenziali, stabilirà i provvedimenti adeguati a incrementare il tasso di sostituzione e a garantire la prestazione pensionistica. Anche in questo caso, come stabilito per i lavoratori del turno generale, le risorse necessarie saranno recuperate dal fondo di 3,3 milioni.

«Tutti gli altri dipendenti – ricorda Deiana – saranno tutelati dalla clausola sociale inserita nel contratto di servizio, a seguito dell’aggiudicazione del bando di gara inviato il 18 novembre scorso a Bruxelles per la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea.»

L’assessore dei Trasporti si dice soddisfatto del risultato «per raggiungere il quale è stata trovata la piena e corale condivisione di tutta la Giunta: si tratta del completamento di un percorso e del mantenimento degli impegni presi con i lavoratori del comparto e i cittadini di Carloforte e La Maddalena. Adesso andiamo avanti con la procedura di affidamento del servizio che – conclude l’assessore – sono certo si dimostrerà adeguato e rispondente alle esigenze dell’intera comunità isolana».

I consiglieri regionali sulcitani Luca Pizzuto (SEL) e Pietro Cocco (PD), impegnati per la risoluzione della vertenza, hanno espresso grande soddisfazione: «E’ stato scongiurato il rischio che gli errori fatti dalla precedente amministrazione che hanno portato alla liquidazione di Saremar SpA ricadessero sui lavoratori. Con questa delibera nessuno rimane a terra, tutti i lavoratori saranno tutelati e nessuno verrà lasciato solo: queste sono le azioni del centrosinistra di governo che mette al centro della politica la tutela degli ultimi e la salvaguardia del lavoro».

Traghetto Vesta copia

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IPIA Carbonia 1 copia 

Il comune di Carbonia a promosso un’indagine di mercato per raccogliere le manifestazioni di interesse a partecipare a 6 procedure negoziate per l’affidamento di lavori nelle seguenti scuole: Deledda di via Roma; Satta di via della Vittoria; Pascoli di via Balilla; Don Milani di via Dalmazia; di via Pozzo Nuovo a Bacu Abis e di via Tacca a Cortoghiana. L’importo complessivo dei progetti è superiore a 793mila euro.

Quattro interventi rientrano tra i lavori finanziati con il programma regionale Progetto Isc@la, a cui si aggiungono anche fondi comunali. Gli edifici scolastici interessati dai lavori di messa in sicurezza e manutenzione programmata sono: la scuola primaria di via Roma (importo complessivo di progetto 102.511,76 euro), le scuole secondarie di primo grado di via della Vittoria (importo complessivo di progetto 113.876,25 euro), di via Balilla (importo complessivo 153.652,63 euro) e via di Dalmazia (importo complessivo di progetto 113.876,25 euro). 

Altri due interventi sono finanziati con fondi CIPE, a cui si aggiungono fondi comunali. Le due scuole interessate dai lavori di messa in sicurezza, prevenzione e riduzione del rischio sono la Scuola elementare di Bacu Abis in via Pozzo Nuovo (importo complessivo di progetto 196.620 euro) e la Scuola elementare di Cortoghiana in via Tacca (importo complessivo di progetto 112.850 euro).

«I nuovi lavori – spiega il sindaco, Giuseppe Casti – consentono al Comune di proseguire nell’operazione di sistemazione e miglioramento delle tante scuole della città. Riteniamo la scuola un settore prioritario per la crescita e la formazione dei nostri giovani e per questo motivo prosegue il nostro costante impegno per rendere gli edifici sempre più accoglienti ed efficienti.»

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Il Movimento partite iva Sulcis Iglesiente si schiera al fianco dei lavoratori Alcoa nella lunga e difficile vertenza per il rilancio produttivo.

«Mentre il Governatore dello Stato di New York salva i lavoratori Alcoa dello stabilimento di Massena con un intervento che vale 70 milioni di dollari: energia a basso costo e contributi economici per rendere gli impianti di produzione tra i più competitivi al mondo; a Roma si è consumata l’ennesima beffa ai danni dei lavoratori dell’impianto Alcoa di Portovesme, da tre anni chiuso.»

«Le parole del ministro Guidi – si legge in una nota del Movimento partite Iva – non lasciano spazio ad interpretazione. Il prezzo dell’energia richiesto non è compatibile con il quadro normativo europeo; si identifica in aiuto di Stato non ammesso dalla commissione UE. Questa la sintesi del giro di parole del ministro, che tuttavia ha detto che il negoziato è in corso e di essere fiduciosa che si possa definire il prezzo più basso nella forbice della media europea del costo dell’energia. Peccato che il prezzo richiesto da Glencore per rilevare gli impianti sia stato oggetto di un accordo stilato proprio sui tavoli del Governo, che avrebbe dovuto difendere il suo operato in sede europea.»

Il Movimentopartite Iva parteciperà all’Assemblea Popolare del Sulcis Iglesiente in programma venerdì 27 novembre alle ore 16.30 in via Costituente, a Carbonia (Lù hotel). Un’assemblea popolare, aperta a tutta la società civile, per discutere sull’emergenza economica del territorio. Un appuntamento al quale aderisce il Movimento Partite Iva con l’intento di fare una seria riflessione sulle dinamiche del protocollo d’intesa “Piano Sulcis” a tre anni dalla sua sottoscrizione, ma anche per orientare lo sguardo verso le prospettive future.

Al centro dell’incontro ci sarà l’analisi del “Piano Sulcis” sottoscritto il 13 novembre 2012. Un protocollo che rappresentava una speranza, in un territorio falcidiato dalla crisi industriale e privato di prospettive concrete. Speranze che non hanno trovato riscontro nella sua attuazione. Il protocollo d’intesa con il passare dei mesi e degli anni rivelava tutta la sua inadeguatezza rispetto all’emergenza in atto, nonché la sua incapacità a rimuovere l’angoscia che gravava, e grava tutt’oggi, su oltre 35mila disoccupati e inoccupati, maggioranza giovani, emarginati da una vita sociale dignitosa.

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Questa mattina il gruppo consigliare SEL Sardegna ha consegnato ai consiglieri regionali e alla Giunta un fiocchetto bianco, simbolo della giornata contro la violenza sulle donne che ricorre oggi 25 novembre: un piccolo segno per non dimenticare tutte le vittime di questo fenomeno silenzioso ma in costante aumento.

Nei mesi scorsi è stato presentato dall’on. Luca Pizzuto, primo firmatario, e da altri dieci consiglieri di centro sinistra, il progetto di legge n. 221 “Norme per la diffusione della cultura della nonviolenza e contro la violenza di genere” che affronta il tema della violenza sulle donne prendendo spunto dal metodo Scotland, attuato con successo nel Regno Unito, che mira al tempestivo allontanamento fisico della vittima dal suo aggressore fornendole nel contempo un tutoraggio che la supporti nel raggiungimento della indipendenza economica, sociale e affettiva.

«Crediamo – afferma Pizzuto – che non sia più il tempo delle parole: occorre un sostegno concreto che, partendo dall’educazione ai principi della nonviolenza, risolva il drammatico problema della violenza domestica.»

 fiocco bianco CRS

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Ex Inam Carbonia 1 copia

E’ partita all’inizio di novembre e proseguirà fino a metà gennaio 2016 la campagna di vaccinazione antinfluenzale nella ASL di Carbonia Iglesias secondo quanto previsto dalle raccomandazioni del ministero della Salute.

Per dare massima copertura vaccinale e rendere più agevole per i cittadini la possibilità di vaccinarsi, anche quest’anno è stato siglato l’accordo tra la ASL  e i sindacati dei MMG e PLS: pertanto oltre agli ambulatori del Servizio di Igiene e Sanità pubblica anche i medici e i pediatri che hanno aderito alla convenzione effettueranno la vaccinazione gratuita alle categorie a rischio e agli ultra 65enni.

La campagna antinfluenzale ha l’obiettivo di garantire una buona copertura vaccinale per la popolazione a rischio (diabetici diabete, portatori di malattie immunitarie, cardiovascolari e respiratorie) e di età superiore a 64 anni come prevede la circolare annuale del Ministero con le indicazioni per la prevenzione e il controllo dell’influenza stagionale. I casi gravi e le complicanze dell’influenza infatti sono più frequenti nei soggetti indicati.

La vaccinazione massiva ha un doppio obiettivo: salvaguarda il singolo dalla malattia e salvaguarda la comunità riducendo la possibilità di trasmissione del virus.

Quest’anno, come l’anno passato, ad alcune categorie di utenti (in particolare a portatori di cardiopatie croniche, malattie polmonari, cirrosi epatica, epatopatie croniche evolutive, alcolismo, diabete mellito, sistole liquorali, anemia falciforme e talassemia, immunodeficienza acquisita, astenia anatomico funzionale, leucemia, linfomi mielosa, neoplasie diffuse, trapianto d’organo e di midollo, stati di immunosoppressione, insufficienza renale cronica, HIV positivi, portatori di impianto cocleari), viene proposta anche la somministrazione del vaccino antipneumococco associato all’antinfluenzale al fine di prevenire le infezioni da pneumococco che sono causa di diverse patologie a carico dell’apparato respiratorio oltre che di meningiti.

Le epidemie influenzali annuali sono associate a elevata morbilità e mortalità. Il Centro europeo per il controllo delle malattie (ECDC) stima che in media circa 40.000 persone muoiano prematuramente ogni anno a causa dell’influenza nell’UE. Il 90% dei decessi si verifica in soggetti di età superiore ai 65 anni, specialmente tra quelli con condizioni cliniche croniche di base. I sintomi più comuni sono febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari e delle articolazioni, cefalea e malessere generale. Di solito i sintomi si risolvono spontaneamente entro una settimana dall’esordio.

Raccomandazioni per proteggersi dall’influenza:

La trasmissione del virus dell’influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’influenza. Il Centro europeo per il controllo delle malattie ha raccomandato le seguenti azioni:

1. Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici) 

2. Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani)

3. Isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale

4. Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali).

Chi deve fare il vaccino:

Il vaccino antinfluenzale è indicato per la protezione di tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni alla sua somministrazione e in particolare a:

1.Soggetti di età pari o superiore a 65 anni;

2.Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni affetti da patologie che aumentino il rischio di complicanze da influenza, persone addette a servizi pubblici o che, per motivi di lavoro, siano in contatto con collettività di utenza; categorie di lavoratori a contatto con animali che possano essere fonte di infezione di virus influenzali non umani.

Dove e quando effettuare il vaccino

Dal proprio medico curante secondo gli orari di apertura dell’ambulatorio oppure negli ambulatori ASL:

Carbonia: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.00

Iglesias: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 11.00

Carloforte: martedì dalle 9.00 alle 12.00

Sant’Antioco: lunedì e venerdì dalle 9.00 alle 12.00

Giba: martedì dalle 9.00 alle 11.00

Santadi: giovedì dalle 9.00 alle 11.00

Buggerru: martedì (ogni due settimane) dalle 9.00 alle 10.30

Fluminimaggiore: martedì dalle 10.30 alle 12.00

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Daniele Reginali 2

«Sulla vertenza relativa alla super interrompibilità e, di conseguenza, sulla prospettiva legata al futuro dello stabilimento e quindi dei lavoratori ex Alcoa sembrano intravedersi spiragli ma ancora ben lontani dall’arrivare a una soluzione. Per questo motivo riteniamo indispensabile un’accelerazione affinché vengano fugati tutti i dubbi e chiariti gli aspetti considerati critici.»

A dirlo è Daniele Reginali, segretario del PD di Carbonia Iglesias.

«Il sostegno del PD ai lavoratori non mancherà – aggiunge Reginali -. I parlamentari del PD proseguiranno la loro azione di monitoraggio e intervento, attraverso gli strumenti previsti dalle istituzioni, perché si arrivi a una conclusione della vertenza. Il nostro territorio non può permettersi una sconfitta in una partita industriale che ha una valenza nazionale. Non a caso – conclude Reginali – quanto previsto dalla risoluzione sull’alluminio contempla e offre una prospettiva al Sulcis Iglesiente.»

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Pesce sequestrato a Sant'Antioco

Nell’ambito dell’attività di contrasto della pesca abusiva delle specie ittiche più pregiate, della relativa commercializzazione e in generale del controllo della filiera ittica, nella mattina del 24 novembre sul Lungomare di Sant’Antioco gli uomini della Guardia Costiera hanno sequestrato circa 30 kg di pesce commercializzato da due venditori ambulanti abusivi in assenza di tracciabilità, dopo aver comminato le sanzioni amministrative come previsto dalla ferrea normativa di comunitaria.

Tale attività di controllo della filiera ittica, inserita tra i compiti d’istituto del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guarda Costiera, ha la finalità di verificare l’identità dei prodotti ittici lungo i diversi passaggi della catena alimentare fino alla vendita al dettaglio.

La tracciabilità di per sé non garantisce la sicurezza degli alimenti: rappresenta però un ottimo strumento di gestione dei rischi utilizzato al fine di contenere i problemi di sicurezza alimentare.

A seguito degli accertamenti finalizzati a confermare la commestibilità del pescato da parte del personale sanitario dell’azienda Usl di Carbonia, area veterinaria, (essendo buone le caratteristiche di freschezza), il prodotto è stato devoluto in beneficienza al Movimento Volontari “Divina Misericordia” di Carbonia.

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Reparto di rianimazione ospedale Sirai di Carbonia

Dura presa di posizione dei responsabili del sindacato AAROI-EMAC (Cesare Iesu e Francesco Tolis, rispettivamente presidente regionale e delegato aziendale), sulla vertenza ADI alla Asl 7 di Carbonia.

«I medici e il direttore di struttura complessa a cui fa riferimento l’articolo dal titolo “sei direttori della asl 7…” pubblicato su questo giornale – scrivono in una nota Cesare Iesu e Francesco Tolis – stati oggetto di accuse false, tendenziose e lesive della loro dignità personale e professionale. Da un lato si ricostruisce in modo totalmente arbitrario la questione ADI, senza far riferimento a tutti i carteggi legali esistenti; dall’altro si muove un’accusa di palese incapacità organizzativa del direttore di struttura complessa di anestesia e rianimazione, fornendo dati e numeri alterati, tendenti a screditare e far ricadere sul medesimo direttore, la responsabilità di spese aziendali non congrue. Tale atto non trova giustificazione alcuna, se non nell’inaugurare una nuova stagione, ove al di fuori dei luoghi e modi previsti da leggi e regolamenti, si può impunemente gettare discredito sull’operato dei dirigenti medici delle Unità Operative aziendali, sulla base del giudizio personale di colleghi, senza considerare, invece, che ciò che rileva sono gli indici di qualità e i riscontri di obiettivi assegnati, ossia i parametri oggettivi che dovrebbero costituire l’unico metro di valutazione. In questo caso, ciò che, se possibile, è ancora più grave, è che tale giudizio, disancorato dalla realtà e soggettivamente capzioso, provenga addirittura da parte di colleghi dirigenti che riferiscono di documenti che per ovvie questioni di privacy non dovrebbero nemmeno conoscere. Rigettiamo totalmente quanto sostenuto dai direttori in questione e auspichiamo una Loro rettifica di quanto dichiarato. Un ultimo inciso è doveroso.»

«Preoccupa, infatti, la nostra organizzazione sindacale – aggiungo Iesu e Tolis -, il silenzio della Direzione Aziendale sulle dichiarazioni diffuse, come detto palesemente false, nonché il mancato richiamo dei “ SEI Direttori” ad un comportamento di correttezza, lealtà e fedeltà ai dettami aziendali e l’ancor più grave inosservanza del nostro Codice Deontologico.»

«E’ noto che di fronte agli illeciti disciplinari l’azione è obbligatoria per cui si attende fiduciosi l’avvio del procedimento. L’AAROI Sardegna nell’attendere fiduciosamente segnali dalla Direzione Aziendale – concludono Cesare Iesu e Francesco Tolis -, osserverà con la massima attenzione gli sviluppi eventuali della vicenda, riservandosi ogni altro ulteriore intervento a tutela di tutti i colleghi anestesisti rianimatori della ASL 7 Carbonia.»

 

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Durissimo il giudizio di Fabio Enne, segretario della CISL del Sulcis Iglesiente, sulla riunione svoltasi ieri al ministero dello Sviluppo economico.

«Vergognosa riunione al Mise su problematiche Energia che mettono a dura prova la continuità produttiva delle fabbriche del sulcis alluminio e piombo zinco – scrive Fabio Enne in una breve nota – oltremodo vergognoso che al ministero non siano state accettate alla discussione le rappresentanze dei sindaci e del consiglio regionale sardo. Le risposte date dal ministro Guidi – conclude Fabio Enne – riportano le vertenze indietro di tre anni.»

Fabio Enne 58