Si acuisce la protesta dell’associazione di volontariato Le Rondini sul nuovo servizio di assistenza domiciliare integrata della Asl 7.
[bing_translator]
Si acuisce la protesta dell’associazione di volontariato Le Rondini sul nuovo servizio di assistenza domiciliare integrata della Asl 7. Domani, dopo una settimana di sciopero della fame al 50%, i malati inizieranno lo sciopero della fame al 100%.
«Ribadiamo la necessità di una continuità assistenziale col reparto di Rianimazione anche proponendo l’implementazione dell’organico medico e infermieristico affinché fosse fattibile l’attuazione, o in alternativa, l’attivazione del sistema operante nella ASL di Cagliari – si legge in una nota diffusa questa sera -. Questa nostra protesta trova conforto nelle delibere regionali che prevedono un percorso differenziato per i pazienti ventilati e che non siano equiparati ai malati terminali come di fatto risulta dalla progettazione in essere.»
«Ciò che non ci è dato capire è il motivo per il quale si voglia a tutti i costi sostenere una progettazione fallace, precaria, carente di organico dal punto di vista numerico e della competenza specifica (per ammissione della stessa dirigenza Asl), inappropriata rispetto alle esigenze reali dei pazienti ventilati, non rispettosa della normativa – si legge ancora nella nota -. Per questi motivi e per quelli ribaditi nei precedenti comunicati, il 24 /11/2015, dalle ore 10.30, saremo in presidio permanente in viale Trento 69 assieme al “Comitato 16 novembre” e a “Viva la vita onlus”. Da domenica 22/11/2015 saremo in sciopero della fame al 100%.»
L’associazione Le Rondini, infine, cita parte del comunicato dell’amico Salvatore Usala: «Grazie al coraggio di Nerina Dirindin abbiamo il “ritornare a casa”, in condizioni complesse, ha preso una grande decisione politica, infischiandosene delle ASL e dei gufi. Questo assessore non ha coraggio e non prende decisioni».
NO COMMENTS