Si è conclusa nel tardo pomeriggio la manifestazione antimilitarista contro l’esercitazione “Trident Juncture”.
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Si è conclusa nel tardo pomeriggio la manifestazione antimilitarista e pacifista contro l’esercitazione della Nato “Trident Juncture” che fino a venerdì novembre coinvolge 36.000 persone provenienti da oltre 30 paesi alleati e partner delle Nazioni, in Italia, Portogallo, Spagna, Oceano Atlantico, Mar Mediterraneo, Canada, Norvegia, Germania, Belgio e Paesi Bassi.
Per diverse ore in tutta l’area che si estende tra Masainas, Is Domus, Sant’Anna Arresi, Is Pillonis e Porto Pino, si è vissuto un clima di grande tensione ma non ci sono stati incidenti, con i circa 700 pacifisti tenuti sotto controllo da agenti di polizia, carabinieri e Guardia di finanza in assetto antisommossa che hanno presidiato tutti gli accessi alla spiaggia di Porto Pino, perquisendo auto e pullman ed identificando gli occupanti. Le forze dell’ordine hanno fermato alcuni autobus che trasformavano i manifestanti ad alcuni chilometri da Is Pillonis e quelli che erano giù riusciti a raggiungere il parcheggio di Porto Pino, scelto come punto di partenza della manifestazione, hanno deciso di tornare indietro per raggiungerli. Una volta raggiunti, insieme hanno ripreso la marcia verso Porto Pino, ma una volta imboccato il tratto di strada che da Is Pillonis conduce a Porto Pino, un folto gruppo ha imboccato la strada sterrata che conduce al perimetro del poligono. A quel punto la tensione è cresciuta e ci sono state alcune cariche di polizia con lancio di lacrimogeni e manganellate. Due persone sono rimaste lievemente ferite mentre dieci pacifisti sono riusciti a superare la recinzione e ad entrare nel poligono militare. Bloccati dai militari, sono stati individuati e verranno denunciati.
La manifestazione si è conclusa quando anche i dieci entrati nell’area militare sono ritornati in strada con gli altri manifestanti.
Durante la manifestazione di protesta, l’esercitazione militare è proseguita, interrotta solo per alcuni minuti dopo l’irruzione nell’area militare dei dieci manifestanti, poco prima della sua conclusione.
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