Zanchetta, Gaia e Perra (Upc-Socialisti): «Subito un commissario all’ente parco della Maddalena e un piano di sviluppo per l’Arcipelago».
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I consiglieri del gruppo Upc-Socialisti (Pierfranco Zanchetta, Antonio Gaia e Raimondo Perra) hanno chiesto ufficialmente al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, di «commissariare l’Ente Parco e rilanciarne le attività con il pieno coinvolgimento del Comune della Maddalena». La richiesta, anticipata nel corso di una conferenza stampa, verrà formalizzata con la presentazione di un’apposita mozione consiliare.
«Serve l’intervento della Regione presso il ministero dell’Ambiente – ha spiegato il capogruppo Pierfranco Zanchetta – perché si ponga fine alla fallimentare gestione dell’Ente parco e si restituisca ruolo alla comunità maddalenina attraverso il coinvolgimento del Comune, per realizzare insieme un grande e condiviso progetto di sviluppo dell’intero Arcipelago.»
L’esponente della maggioranza ha rivolto dunque pesanti critiche alla gestione Bonanno («ha trasformato il parco nazionale in un protettorato da repubblica delle banane e l’Ente è ormai diventato un autentico verminaio») e nell’auspicare l’avvio di una gestione commissariale ha sottolineato come il ruolo di garanzia e di traghettamento dell’ente potrebbe essere svolto con successo dal sindaco della Maddalena («sarebbe un segnale importante in tempi in cui si discute del ruolo degli Enti Locali ed è bene non dimenticare che quello dell’Arcipelago è l’unico parco al mondo costituito dal territorio di un unico Comune»).
Puerfranco Zanchetta ha lamentato inoltre la mancata vigilanza del ministero sulla gestione dell’ente parco e nel ribadire la necessità di un pieno coinvolgimento della Regione e dell’amministrazione locale non ha mancato di fare riferimento alle recenti polemiche del “caso Budelli”. «Lo scandalo – ha affermato il capogruppo Upc – non è rappresentato dal fatto che un privato proponga un progetto di salvaguardia e valorizzazione dell’isola di Budelli ma dallo stato di abbandono in cui è lasciata l’unica isola dell’Arcipelago che è di proprietà pubblica: Caprera».
Pierfranco Zanchetta ha quindi ricordato come fin dal 1972, con il piano di fabbricazione approvato allora dal comune della Maddalena, sia stato introdotto il divieto assoluto di edificabilità su tutte le isole ricomprese nell’Arcipelago maddalenino e come tale divieto sia stato rafforzato dai vari provvedimenti che nel corso degli anni si sono susseguiti al livello regionale, nazionale e comunitario. «Budelli – ha insistito il consigliere del centrosinistra – è un falso problema che viene utilizzato, oggi, per tentare di coprire l’inadeguata e deleteria gestione dell’Ente parco».
L’esponente del centrosinistra ha quindi concluso preannunciando la presentazione di un’apposita mozione sull’argomento che contenga anche l’impegno per il presidente della Giunta ad inserire il rilancio del Parco e un piano di sviluppo per la Maddalena, nell’agenda del confronto tra Regione e Governo («il G8 mancato, le bonifiche mancate e l’occasione persa con il parco nazionale sono solo gli ultimi esempi di come l’isola della Maddalena sia stata sempre “gabbata” dallo Stato»).
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