22 December, 2024
HomeSanitàIgnazio Locci (FI): «Per quali motivi i 20 posti di riabilitazione cardiologica sono stati affidati alla sanità privata?»

Ignazio Locci (FI): «Per quali motivi i 20 posti di riabilitazione cardiologica sono stati affidati alla sanità privata?»

[bing_translator]

Ignazio Locci 2 copia

Nella “Programmazione della riabilitazione globale a ciclo continuativo ad alta intensità” la Asl di Sanluri mette a segno un singolare colpaccio e ottiene 46 posti letto, di cui 20 di riabilitazione cardiologica. Un bel traguardo se si pensa che l’ospedale Brotzu, la struttura sanitaria più importante della Sardegna, ne può vantare soltanto due. Lascia poi sgomenti apprendere che tali posti verranno affidati alla sanità privata, precisamente alla Fondazione “Centro servizi alla persona” con sede a Villamar, comune del Medio Campidano amministrato guarda caso dal presidente dell’Anci Sardegna Piersandro Scano, esponente del Partito democratico. Naturalmente si tratta solo di curiose coincidenze, ci mancherebbe.

Ma al di là del caso del tutto fortuito, nello specifico occorre fare alcune considerazioni. Innanzitutto sarebbe importante capire se l’assessore regionale della Sanità ritenga necessaria la scelta di affidare al privato i posti di struttura cardiologica, mentre il pubblico (in particolare il caso dell’ospedale Brotzu), che meriterebbe maggiori attenzioni, si trova sguarnito di letti. Richiesta legittima, visto che dall’alto della sua poltrona di assessore, Arru battezza le scelte della Giunta in merito al riordino della Sanità come opportune e votate al risparmio.

In secondo luogo viene da chiedersi se la Giunta dei professori non abbia il timore che una struttura privata, affidataria di un “pacchetto” di posti letto di tutto rispetto, non corra il rischio di finire fallita con montagne di debiti. Del resto, non sarebbe il primo caso di organismo sanitario caduto in rovina. E senza andare troppo lontano, lo stesso Medio Campidano ha conosciuto circostanze simili. Come è possibile, infatti, dimenticarsi del caso del Centro di riabilitazione “Santa Maria Assunta” gestito da “Guspini per la vita” e finito al collasso nel 2010 con 25 milioni di debiti, se proprio oggi la Regione interviene con i soldi dei contribuenti per mantenerlo in piedi? Strano che si siano dimenticati del personale qualificato finito per strada, o delle attrezzature altamente professionali rimaste inutilizzate. Ci vuole un bel coraggio a servirsi dei soldi pubblici per un centro a suo tempo amministrato in maniera del tutto discutibile. Ma ci vuole molto più coraggio, o una faccia di bronzo, a correre gli stessi medesimi rischi.

Alla luce di un simile episodio, credo sia legittimo nutrire il timore che possano ripetersi casi analoghi. E ovviamente non vorremmo che fosse poi Pantalone a pagare le scelte sbagliate di questa politica. L’auspicio è che l’assessore Luigi Arru faccia immediatamente luce sulle ragioni di tale decisione, valutando l’eventualità che i 20 posti letto di riabilitazione cardiologica vengano affidati alla sanità pubblica, piuttosto che a quella privata. Noi, naturalmente, parafrasando Arru, siamo convinti che sostenere il pubblico sia la scelta più opportuna.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna

Il segretario region

giampaolo.cirronis@gmail.com

Rate This Article:
NO COMMENTS

LEAVE A COMMENT