2 November, 2024
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Legacoop sollecita la sospensione dei nuovi contratti di vendita del pecorino per 10 giorni e vendita nei mercati esteri per sovrapproduzioni.

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Sospensione dei nuovi contratti di vendita del pecorino romano per dieci giorni, contingentazione della produzione di pecorino romano in presenza di importante quantità di latte prodotta, e vendita all’estero delle sovrapproduzioni di latte. Sono queste le decisioni che le cooperative del comparto lattiero caseario ovi caprino hanno assunto nel corso di una riunione convocata da Legacoop agroalimentare per la valutazione della stagione conclusa e della programmazione 2015/2016 e a cui hanno partecipato le più importanti cooperative del settore lattiero caseario.

«Il bilancio del 2014/2015 non può che essere positivo, mai come in queste ultime due stagioni il prodotto latte aveva dato un valore aggiunto così alto – spiega Tore Pala, presidente Coop Unione pastori di Nurri e Daniele Caddeo Direttore generale Legacoop – l’obiettivo è quello di mantenere anche per questa stagione lo standard, che significa prezzo del  prodotto finito e quindi del latte, uguale a quello degli anni passati. In sostanza si punta a garantire quell’equilibrio necessario alle campagne tra costi di produzione e prodotto venduto.»

Nel corso della riunione, i presidenti delle Coop hanno messo in evidenza i punti sui quali intervenire in futuro per evitare situazioni negative nel comparto. Salvatore Palitta, presidente consorzio tutela Pecorino Romano spiega che i dati di vendita di ottobre di quest’anno fanno «rilevare un più 11 per cento rispetto allo scorso mese con prospettive positive per novembre e dicembre.»

«Nel corso della riunione si è deciso di procedere con la sospensione dei nuovi contratti di vendita del pecorino romano per dieci giorni – spiega Daniele Caddeo -. Non solo, poiché c’è una quantità importante di latte prodotta, si è deciso di contingentare la produzione di pecorino romano mentre per un’eventuale sovrapproduzione di latte la decisione è quella di puntare sulla vendita all’estero». In campo anche un sistema di lavoro sugli strumenti finanziari, fondamentali per dare respiro al mondo delle campagne. «Se necessario il consorzio fidi della cooperazione si attiverà per ragionare con le banche su una proroga della campagna del 2015/2016 – continua  Caddeo -. Se ci dovesse essere una produzione di romano superiore al quantitativo attuale il consorzio di tutela del pecorino romano si farà carico di occuparsi delle attività relative alla programmazione delle vendite e di utilizzare tutti gli strumenti messi a disposizione dalle norme regionali e nazionali per una seria e ragionata promozione del prodotto nei mercati nazionali e internazionali.»

Il direttore della Legacoop ha poi concluso: «In questo momento nel comparto c’è una situazione di stallo e di paura. Il mondo della cooperazione e le cooperative stanno lavorando perché i risultati della campagna 2014/2015 possano essere replicati anche per la campagna in corso. Vogliamo infatti rassicurare il mondo delle campagne che quella di ieri è la prima di una serie di riunioni dell’intero mondo cooperativistico per affrontare al meglio e monitorare eventuali situazioni di difficoltà che la campagna in corso potrebbe avere. Ci ritroveremo a Oristano il 21 dicembre per valutare se le decisioni prese sono state utili e positive e per programmare l’inizio del 2016. Invitiamo pertanto anche le cooperative che non hanno potuto partecipare alla prima riunione a essere presenti, perché solo attraverso l’unità del mondo cooperativistico preserviamo le campagne dai rischi di speculazione.»

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