24 November, 2024
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Luigi Arru 2

L’assessorato della Sanità ha imposto precisi obiettivi di mandato ai commissari delle aziende sanitarie e ospedaliere, confermati per tre mesi dalla Giunta regionale. I commissari dovranno porre in essere le azioni gestionali e organizzative previste nel Piano di riorganizzazione e di riqualificazione del servizio sanitario regionale (Piano di rientro), nel rispetto delle indicazioni e dei tempi definiti per singola Azienda Sanitaria dal Comitato permanente e con particolare riguardo alle azioni di efficientamento ritenute di maggiore impatto per il 2016.
Lo prevede la delibera di proroga dei commissari, approvata su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, che aggiunge obiettivi di mandato a quelli precedentemente previsti dalla Regione. Gli atti adottati dai commissari straordinari, con impatto sui costi di gestione, dovranno riportare l’attestazione di conformità rispetto ai contenuti e agli obiettivi di contenimento della spesa sanitaria e di rientro dal disavanzo.
Per quanto riguarda i livelli qualitativi dell’assistenza residenziale e semiresidenziale territoriale, i commissari avranno il compito di predisporre un programma di verifiche della qualità e dell’appropriatezza delle attività erogate presso queste strutture, con conseguenti relazioni da fornire all’assessorato trimestralmente.
Ultima prescrizione espressamente indicata in delibera è quella di portare avanti analisi di carattere ricognitivo, organizzative, gestionali, fiscali, economico-finanziarie e patrimoniali, «necessarie alla transizione verso il nuovo assetto organizzativo del SSR, sulla base di specifiche linee di indirizzo definite dall’Amministrazione regionale».

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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

I consiglieri regionali del gruppo Cristiano-popolari-socialisti Antonio Gaia, Piefranco Zanchetta e Raimondo Perra, hanno presentato un’interpellanza all’assessore regionale dell’Agricoltura, sui gravissimi problemi che pregiudicano la tenuta del comparto agricolo isolano, anche a causa della mancata istituzione dell’Organismo pagatore regionale per le erogazioni in agricoltura.

I tre consiglieri sottolineano che «anche il 2015 si chiude purtroppo con gli agricoltori sardi di fronte ai soliti problemi, causati dall’inefficienza della gestione regionale delle politiche comunitarie di sostegno all’agricoltura» e sollecitano provvedimenti urgenti per consentire la piena funzionalità degli organismi pubblici che devono provvedere ad erogare centinaia di milioni di euro di contributi comunitari all’agricoltura, semplificazione delle procedure, lotta alla burocrazia.

Una gestione inefficiente, secondo i tre consiglieri, «dovuta alla situazione paradossale in cui si trova la Sardegna che, per le pratiche dei contributi Ue, non utilizza direttamente i servizi dell’Agenzia nazionale (Agea), non ha completato la costituzione dell’Agenzia regionale (Argea) e, in pratica, si serve di entrambi gli Enti attraverso una convenzione che finora ha prodotto solo risultati negativi: ulteriore allungamento dei tempi e rischio di perdere risorse preziose per l’agricoltura sarda».

«Quello dell’agricoltura – concludono gli esponenti del Cps – è il caso emblematico di come pubblica amministrazione, politica e burocrazia possano concretamente danneggiare un settore primario come quello agricolo, avvolgendolo in una spirale perversa che, nello specifico della Sardegna, amplifica gli effetti della crisi economica generale e la grave situazione di molte aziende, indebitate con le banche per circa 800 milioni di euro.»

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Il reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Sirai di Carbonia ha chiuso il 2015 con oltre 500 parti.

«Il lavoro di equipe ha dato i suoi frutti – hanno commentato i responsabili del reparto Pier Paolo Agus e Loriana Basili -, grazie all’impegno costante degli operatori e al supporto continuo della Direzione sanitaria aziendale si è potuto superare le difficoltà e raggiungere l’obiettivo prefissato.»

L’U.O. di Ostetricia ha sviluppato negli anni pratiche diagnostiche, terapeutiche e assistenziali relative al percorso nascita, dalla fase preconcezionale, alla gravidanza, parto e puerperio, con particolare attenzione alle gravidanze a rischio per patologie materne e/o fetali. E’ forte l’impegno profuso da tutti per soddisfare i bisogni di umanizzazione dell’evento nascita e di contenimento dei parti operativi.

Tutto il personale si adopera per offrire un ambiente confortevole e tranquillo nel rispetto delle esigenze della donna per far vivere con consapevolezza e serenità il momento della nascita, con accanto il partner o altra persona gradita.

Viene effettuato il Rooming-in, esteso alle 24 ore che favorisce la relazione madre-neonato fin dai primi momenti di vita e l’allattamento al seno. In quest’ottica il personale del nido collabora con le ostetriche per fornire un adeguato supporto e sostegno all’allattamento al seno.

«Nonostante alcuni comprensibili scetticismi iniziali da parte degli utenti – ha concluso il commissario straordinario Antonio Onnis – la scelta di concentrarsi su un unico punto nascita all’interno della nostra ASL, si è dimostrata del tutto adeguata. Grazie all’equipe dell’Unità operativa che ha lavorato in maniera unita e coesa infatti, siamo stati in grado di rispondere alle aspettative diverse e complesse dei genitori: si è potuta garantire la sicurezza prima di tutto; ma anche la naturalità dell’evento, la corretta comunicazione, la capacità di rispondere a eventuali emergenze e l’accoglienza del reparto. Il numero crescente di mamme che decidono di partorire nel nostro territorio corrisponde dunque anche alla costruzione di percorsi diversi capaci di dare risposta a diverse esigenze.»

Gli obiettivi per il 2016 sono il trasferimento nel nuovo e modernissimo reparto del CTO di Iglesias e l’attivazione della partoanalgesia, un procedura molto gradita e attesa dalle mamme del Sulcis Iglesiente che potranno finalmente affrontare il parto naturale senza dolore, in piena sicurezza e con un’assistenza qualificata e continua.

Ospedale Sirai 1 copia

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Conferenza stampa Bonanno Pignatelli

Si è svolta presso il Centro di educazione del Parco a Stagnali sull’isola di Caprera la conferenza stampa di fine anno della struttura dirigente del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. Alla presenza del presidente Giuseppe Bonanno e del direttore Ciro Pignatelli è stato tracciato un bilancio delle attività svolte durante il corso dell’anno e sono state definite le nuove linee di indirizzo per il 2016. Per tutto il 2015 la vicenda relativa all’acquisizione al patrimonio pubblico dell’isola di Budelli ha orientato le energie dell’Ente, catalizzando l’attenzione dell’opinione pubblica in un ampio e complesso dibattito tuttora in corso e sul quale sono attesi ulteriori sviluppi nei primi mesi del nuovo anno.

«La vicenda Budelli – ha spiegato il presidente Bonanno, ribadendo la sua posizione fortemente critica rispetto alle ultime evoluzioni dell’asta fallimentare – ha sicuramente occupato parte delle energie dell’Ente. Qualsiasi tentativo di speculazione sull’isola deve essere bloccato attraverso l’utilizzo di strumenti di pianificazione e tutela integrale che rendano Budelli un patrimonio da restituire intatto alle generazioni future. Budelli rappresenta la chiave di volta di un sistema complesso che coinvolge le isole a nord dell’Arcipelago. Le nostre isole, vera ricchezza devono rimanere intatte mentre quanti vogliano investire sul territorio lo devono fare dove esiste un tessuto economico e sociale senza depauperare le risorse del territorio e perciò sull’isola madre o per  valorizzare il patrimonio demaniale dismesso sulle isole maggiori.»

Il presidente Bonanno ha rilevato la diversità di posizioni all’interno del nuovo Consiglio Direttivo dell’Ente insediato lo scorso giugno: «Le posizioni divergenti rispetto al contesto Budelli in seno al Consiglio direttivo non rappresentano un problema, posta la buona fede da parte dell’assemblea di avere come obiettivo prioritario la tutela ambientale del nostro territorio – ha spiegato Bonanno –. Nel corso dei mesi abbiamo avviato un intenso confronto che riguarda la necessità di chiudere rapidamente il percorso di adozione degli strumenti di pianificazione necessari affinché si definiscano i perimetri di intervento legittimi su ciascuna area all’interno dei confini del Parco.»

L’insediamento del nuovo Consiglio Direttivo ha impegnato l’Ente in un lungo lavoro di comunicazione, verifica, confronto e ratifica rispetto a tutti gli atti riguardanti l’attività pregressa. A questo, si è aggiunto il cambio della guardia all’interno dell’Amministrazione comunale di La Maddalena con l’elezione del nuovo sindaco Luca Montella e del nuovo Consiglio comunale «Abbiamo sicuramente assistito ad un cambio di passo rispetto alla precedente amministrazione avviando un’interlocuzione attiva con il Sindaco e con il nuovo esecutivo, un’interlocuzione concreta – ha sottolineato il presidente – che ha determinato immediati risvolti operativi, tra tutti ricordiamo la sottoscrizione del protocollo di intesa per la manutenzione e l’allestimento del decoro urbano con un investimento di 40 mila euro da parte dell’Ente. Un impegno questo che speriamo di far crescere nei prossimi anni compatibilmente con gli obiettivi prioritari assegnati dalle finalità istitutive dell’Ente Parco: non siamo un bancomat ma siamo al servizio della comunità e delle sue esigenze nel rispetto del mandato che la legge ci assegna.»

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Venti maiali sono stati abbattuti ieri mattina nelle campagne di Dolianova, su indicazione dell’Unità di Progetto (UdP) per il contrasto alla peste suina, istituita presso la Presidenza della Regione. Gli animali pascolavano allo stato brado, in violazione delle direttive sulla peste suina: all’operazione di cattura e successiva soppressione hanno partecipato il Corpo forestale, l’Ente foreste e i veterinari della Asl, tutti soggetti che fanno parte dell’Udp.
Prosegue così l’attività di lotta al pascolo brado illegale, considerato uno dei maggiori fattori di rischio del persistere della malattia in Sardegna. L’abbattimento rientra tra le misure necessarie all’eradicazione sollecitate e monitorate dalla Comunità europea. La scorsa settimana analogo intervento era stato eseguito su oltre trenta maiali, che pascolavano liberamente nelle campagne di San Teodoro, in violazione delle norme sanitarie. Il proprietario è stato individuato e denunciato.

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L’assessorato regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale ha pubblicato il bando di attuazione della misura “Investimenti” nel settore del vino. La misura prevede il finanziamento di investimenti materiali e/o immateriali in impianti di trasformazione, in infrastrutture vinicole e nella commercializzazione del vino.
L’obiettivo della misura è quello di favorire il miglioramento del rendimento globale dell’impresa, il suo adeguamento alla domanda del mercato, il raggiungimento di una maggiore competitività, anche al fine di favorire i risparmi energetici, l’efficienza energetica globale, nonché i trattamenti sostenibili.
Possono presentare domanda di aiuto i produttori di vino che operano sul territorio regionale. Gli investimenti dovranno essere realizzati esclusivamente in Sardegna.
La compilazione e la presentazione delle domande dovrà essere effettuata on-line, utilizzando le funzionalità messe a disposizione da Agea sul portale Sian, entro il 29 febbraio 2016. Per la compilazione è necessario rivolgersi ai centri di assistenza agricola autorizzati da Agea e ai liberi professionisti abilitati alla redazione del progetto.
La copia della domanda sottoscritta e scannerizzata o la domanda firmata digitalmente, accompagnata dalla prevista documentazione, dovrà essere inviata entro il 7 marzo 2016 direttamente tramite la propria PEC alla PEC del Servizio territoriale competente dell’Agenzia Argea.
E’ comunque ammesso l’invio della domanda tramite posta o consegna a mano.

Vigneti Is Solinas 30

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Ignazio Locci 2 copia

Nella “Programmazione della riabilitazione globale a ciclo continuativo ad alta intensità” la Asl di Sanluri mette a segno un singolare colpaccio e ottiene 46 posti letto, di cui 20 di riabilitazione cardiologica. Un bel traguardo se si pensa che l’ospedale Brotzu, la struttura sanitaria più importante della Sardegna, ne può vantare soltanto due. Lascia poi sgomenti apprendere che tali posti verranno affidati alla sanità privata, precisamente alla Fondazione “Centro servizi alla persona” con sede a Villamar, comune del Medio Campidano amministrato guarda caso dal presidente dell’Anci Sardegna Piersandro Scano, esponente del Partito democratico. Naturalmente si tratta solo di curiose coincidenze, ci mancherebbe.

Ma al di là del caso del tutto fortuito, nello specifico occorre fare alcune considerazioni. Innanzitutto sarebbe importante capire se l’assessore regionale della Sanità ritenga necessaria la scelta di affidare al privato i posti di struttura cardiologica, mentre il pubblico (in particolare il caso dell’ospedale Brotzu), che meriterebbe maggiori attenzioni, si trova sguarnito di letti. Richiesta legittima, visto che dall’alto della sua poltrona di assessore, Arru battezza le scelte della Giunta in merito al riordino della Sanità come opportune e votate al risparmio.

In secondo luogo viene da chiedersi se la Giunta dei professori non abbia il timore che una struttura privata, affidataria di un “pacchetto” di posti letto di tutto rispetto, non corra il rischio di finire fallita con montagne di debiti. Del resto, non sarebbe il primo caso di organismo sanitario caduto in rovina. E senza andare troppo lontano, lo stesso Medio Campidano ha conosciuto circostanze simili. Come è possibile, infatti, dimenticarsi del caso del Centro di riabilitazione “Santa Maria Assunta” gestito da “Guspini per la vita” e finito al collasso nel 2010 con 25 milioni di debiti, se proprio oggi la Regione interviene con i soldi dei contribuenti per mantenerlo in piedi? Strano che si siano dimenticati del personale qualificato finito per strada, o delle attrezzature altamente professionali rimaste inutilizzate. Ci vuole un bel coraggio a servirsi dei soldi pubblici per un centro a suo tempo amministrato in maniera del tutto discutibile. Ma ci vuole molto più coraggio, o una faccia di bronzo, a correre gli stessi medesimi rischi.

Alla luce di un simile episodio, credo sia legittimo nutrire il timore che possano ripetersi casi analoghi. E ovviamente non vorremmo che fosse poi Pantalone a pagare le scelte sbagliate di questa politica. L’auspicio è che l’assessore Luigi Arru faccia immediatamente luce sulle ragioni di tale decisione, valutando l’eventualità che i 20 posti letto di riabilitazione cardiologica vengano affidati alla sanità pubblica, piuttosto che a quella privata. Noi, naturalmente, parafrasando Arru, siamo convinti che sostenere il pubblico sia la scelta più opportuna.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna

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Non si placano i malumori nella componente più a sinistra della coalizione che governa la Regione Sardegna. Giovannino Deriu, segretario regionale del Partito della Rifondazione comunista, ha inviato una lettera aperta ai segretari della coalizione del CentroSinistra sardo. Di seguito il testo integrale.

«Rifondazione Comunista non partecipa all’incontro della coalizione convocato dal Segretario del PD della Sardegna. Il centrosinistra sul piano nazionale appartiene ormai al passato e il mio partito è impegnato nella costruzione di uno schieramento di sinistra alternativo alle politiche di austerità e del neoliberismo sostenute dalla sig.ra Merkel, da Draghi e da Renzi .

In Sardegna, in occasione delle ultime elezioni regionali, abbiamo concorso convintamente alla composizione di una coalizione sarda progressista e sovranista; ebbene, in questi primi due anni di legislatura, si è smarrito lo spirito originale e innovativo di quella esperienza che ha portato la nostra coalizione a vincere le elezioni e ad assumersi la responsabilità di governare la Sardegna. Non abbiamo mai nascosto la nostra delusione sul metodo e sulla sostanza in diversi aspetti dell’attività della Giunta Pigliaru. Abbiamo espresso invano le nostre critiche nei precedenti incontri di coalizione compresa la giornata di Sanluri nel mese di luglio, ma ora riteniamo poco utile continuare con incontri sporadici tra Segretari e senza la partecipazione del Presidente della Giunta regionale per affrontare compiutamente i nodi di una profonda verifica politica che non è più rinviabile.

Peraltro, in ragione di un centrosinistra che non esiste più in Italia e di una coalizione che non  procede in sinergia con la Giunta in Sardegna, non sussistono le condizioni per seguire una disciplina né tantomeno un vincolo di alleanza rispetto alle imminenti elezioni amministrative che riguardano importanti città della nostra isola. Rifondazione Comunista sosterrà i Sindaci e gli schieramenti solo sulla base della valutazione delle amministrazioni locali uscenti e della bontà dei programmi da proporre.»

Giovannino Deriu

È in corso la conferenza stampa di fine anno dell’Amministrazione comunale di Carbonia. Ad esporre i risultati raggiunti nel corso dell’anno, nella sala Giunta, ci sono Il sindaco Giuseppe Casti e gli assessori dell’Ambiente Franco Manca, delle Politiche sociali Maria Marongiu e delle Sport e Spettacolo Fabio Desogus.

9 milioni di euro di lavori realizzati, uno dei primi Comuni ad aver approvato il Bilancio di previsione 2016, decine di posti di lavoro a tempo determinato, interventi sulle scuole, riapertura Piscina comunale, importante manutenzione assetto urbano della Città, nuovo impianto di compostaggio, mantenimento e miglioramento dei servizi per  i più deboli, accordo con Ligestra. Questi alcuni degli interventi realizzati nel corso del 2015 dall’Amministrazione comunale di Carbonia.

Investimenti e lavori pubblici.

«Nel 2015 – ha detto il sindaco, Giuseppe Casti – sono stati realizzati, rendicontati e pagati alle aziende lavori per 9 milioni di euro. Sono state spese tutte le risorse ricevute a valere sui fondi europei. In città sono stati portati a termine tantissimi lavori e tanti altri sono in corso o in fase di conclusione. Per citarne soltanto una piccola parte ricordiamo: Piazza Ciusa, via Roma, la rete di illuminazione pubblica e gli interventi su strade e marciapiedi in diverse zone della città. La realizzazione di questi lavori ha significato anche l’opportunità di lavoro a tempo determinato per decine di cittadini.

Abbiamo concluso i lavori per i Piani di zona di Flumentepido e Medadeddu e siglato l’accordo con la società Ligestra, che risolve problemi decennali e apre nuove vie di sviluppo per la città.

In questi anni, in cui il Patto di stabilità imponeva diversi vincoli e bloccava i progetti, non ci siamo fermati e abbiamo continuato a lavorare sulla progettazione per farci trovare pronti. Ora con l’alleggerimento del Patto possiamo procedere con grande velocità. Aver dato gambe ai lavori pubblici ha fatto in modo che tanti cittadini di Carbonia abbiano trovato occasioni di lavoro, mentre diverse attività commerciali anche di Carbonia hanno potuto fornire i materiali necessari.»

Nel 2015 l’Amministrazione comunale ha proseguito gli interventi sugli edifici scolastici, come ad esempio la scuola Satta di via della Vittoria, la scuola Ciusa di via Lombardia, la scuola di via Bramante a Is Gannaus, a cui si sommano tutti i progetti finanziati con il progetto Iscol@. Altri interventi hanno riguardato la razionalizzazione dei plessi scolastici e l’offerta formativa per gli studenti: tra i tanti progetti si ricorda il coinvolgimento di tutte le scuole cittadine in un lavoro presentato all’Expo 2015.

Le tariffe per la mensa scolastica sono diminuite del 10% e diminuiranno di un ulteriore 10% nel 2016.

Nel 2015 è stato inaugurato, presso la palazzina dell’Ex Direzione mineraria (Grande Miniera di Serbariu), il progetto “Ex Di’ – Memorie in movimento. La Fabbrica del Cinema”, che trasforma la palazzina in museo e attiva percorsi multimediali legati alle produzioni audiovisive e cinematografiche. Sono proseguite nel 2015 numerose rassegne teatrali e cinematografiche, i cicli di mostre e incontri con scrittori e gli appuntamenti con Nottinsieme e Estiamoinsieme.

«Siamo riusciti a riaprire la Piscina comunale di via delle Cernitrici che ospita mensilmente circa 600-700 utenti, a cui si aggiungono i tanti alunni delle scuole che la frequentano – ha sottolineato l’assessore dello Sport, Fabio Desogus -. L’attività dell’Amministrazione comunale si è concentrata soprattutto sul recupero delle strutture di quartiere (come i campi da calcio a 5 di Is Gannaus e Bacu Abis) e sono in corso i lavori del campo di via Balilla. Abbiamo a disposizione gli arredi, che sistemeremo a breve, per le palestre di Bacu Abis, Cortoghiana e per una palestra di Carbonia, mentre saranno sistemati in diverse piazze e zone periferiche alcuni canestri mobili, già acquistati, per consentire a bambini e ragazzi di divertirsi con uno sport che a Carbonia è in continua crescita.

Per andare incontro alle società sportive, che devono affrontare nuovi doveri imposti dalla normativa, abbiamo acquistato un set di defibrillatori che sistemeremo, a breve, nelle strutture maggiormente frequentate.»

«Carbonia ha un aspetto molto più accogliente rispetto al passato, come riconosciuto da tanti turisti e visitatori – ha detto l’assessore dell’Ambiente Franco Manca -. Sono stati portati avanti diversi interventi di cura e miglioramento del Verde pubblico in Città. Abbiamo sistemato la discarica consortile (prima gestita da altri Enti) e l’Arpas ha attestato il buon lavoro svolto. Ricordiamo che – cosa non facile – il comune di Carbonia è l’unico in Sardegna a gestire una discarica esaurita, e lo farà per 30 anni.

Sono stati conclusi i lavori per la realizzazione dell’impianto di compostaggio, che entrerà in funzione a breve e permetterà di evitare il trasferimento dell’umido in altri impianti più lontani. Negli ultimi mesi la percentuale di raccolta differenziata si è attestata su valori del 74% circa, confermando Carbonia come una delle città sarde con i migliori risultati in termini di raccolta differenziata.»

«Nonostante i ritardi con cui il nostro Comune ha ricevuto risorse trasferite da altri Enti – ha spiegato l’assessore delle Politiche sociali Maria Marongiu -, abbiamo mantenuto e in alcuni casi migliorato i servizi a favore delle persone svantaggiate. Il nuovo appalto per il Centro diurno per i giovani disabili prevede, ad esempio, alcuni miglioramenti nel servizio. Nel corso del 2015 è aumentato il numero dei bambini iscritti all’Asilo nido comunale, con diminuzione del 10% delle tariffe, che saranno ridotte di un ulteriore 10% nel 2016.

Il Comune continua a sostenere le persone in difficoltà anche grazie agli inserimenti lavorativi che aiutano non soltanto economicamente i beneficiari che, grazie a piccoli lavori, svolgono attività utili alla nostra Comunità. L’Amministrazione comunale ha creato, anche con questi strumenti, diversi posti di lavoro a tempo determinato, che diventano centinaia se si sommano i dati di questi 4 anni e mezzo di mandato.»

«Il Bilancio per il nuovo anno, già approvato e operativo dal primo gennaio, permetterà di ridurre ulteriormente diverse tariffe e imposte, di realizzare nuovi interventi pubblici e mantenere e migliorare i servizi alla persona.

In aggiunta – ha concluso il sindaco, Giuseppe Casti -, grazie alle delibere di questi giorni, nei primi mesi del 2016 prenderanno avvio nuovi cantieri che riguardano, ad esempio, i lavori in via Nazionale, la realizzazione di rotonde e sistemazione incroci nella Strada Statale 126 (all’altezza di: Medau Desogus, ingresso di Cortoghiana, Cimitero di Cortoghiana, e due ingressi di Bacu Abis), piantumazione di nuovi alberi in via Trieste e in diverse zone della città.»

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