25 November, 2024
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Lunedì prossimo, 21 dicembre, alle 19.00, il teatro di Bacu Abis ospiterà lo spettacolo “La cura”, di e con Monica Porcedda, voci e percussioni di Gerardo Ferrara, collaborazione drammaturgica di Andrea Rosas e Alessandro Congeddu, consulenza linguistica di Luminita Sarduc.

«… perché i Rumeni sono un popolo forte! I Rumeni possono pure cadere, ma sanno anche risollevarsi! Da soli!»

Ingresso gratuito.

La Cura 01

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Palazzo del Consiglio regionale A

I sindacati chiedono norme di salvaguardia più stringenti per i dipendenti e i precari delle Province, proroga dei contratti a tutto il 2016 per i lavoratori delle società in house, alla commissione “Autonomia” del Consiglio regionale, alla vigilia del dibattito sul Dl 176 sul riordino degli Enti locali che da domani sarà all’attenzione dell’Aula.

La commissione, presieduta da Francesco Agus, ha sentito i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, preoccupati per il futuro del personale degli enti intermedi.

«Il testo di legge in nostro possesso prevede un generico richiamo alla Delrio sulle tutele per il personale – ha detto il segretario della Cisl Funzione Pubblica Davide Paderi – ci sembra una posizione debole, è urgente prevedere clausole di salvaguardia più forti. Ancora non conosciamo il testo definitivo della riforma, ci aspettiamo un pronunciamento chiaro da parte della Giunta regionale. Sui posti di lavoro intanto sale la tensione, i lavoratori sono preoccupati per il loro futuro anche alla luce delle notizie che arrivano da altre regioni d’Italia dove l’attuazione della riforma nazionale non sta dando i risultati sperati.»

Fulvia Murru della Uil Funzione Pubblica ha invece chiesto garanzie sul mantenimento dell’articolo 71 del disegno di legge (Conservazione del trattamento giuridico ed economico per i dipendenti delle province trasferiti ad altri enti) e chiarezza sulle risorse finanziarie che la Regione destinerà al passaggio delle funzioni dalle province alle Unioni dei Comuni. «Deve essere rispettato il principio che il personale segue le funzioni – ha rimarcato Murru – questo deve valere anche per i lavoratori delle società in house che finora hanno assicurato lo svolgimento dei servizi essenziali per i cittadini».

Su questo fronte è intervenuto anche il segretario della Cgil Funzione Pubblica Antonio Cois che ha chiesto di prevedere una proroga dei contratti almeno fino al 31 dicembre 2016 per le società in house: «Questo provvedimento darebbe serenità ai lavoratori e garantirebbe la continuità dei servizi in attesa che la riforma degli enti locali entri a regime».

Sulla situazione drammatica delle società in house si sono soffermati anche Giuseppe Atzori (Fisascat Cisl) Vincenzo De Monte (Uil) e Sergio Codonesu (Cgil). Per molti lavoratori– hanno ricordato i rappresentanti sindacali – i contratti scadranno nei prossimi giorni. Nessuno dei commissari delle Province ha dato finora indicazioni per le proroghe, alcune società hanno già avviato le procedure di licenziamento collettivo. «C’è bisogno di tempo perché la riforma diventi operativa – ha sottolineato Codonesu – occorre trovare le risorse per assicurare la continuità dei servizi altrimenti tutte le società in house saranno costrette a chiudere con conseguenze gravi per tutti i cittadini».

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Mario Floris, Walter Piscedda, Piero Comandini e Salvatore Demontis. Il presidente Francesco Agus ha garantito l’impegno della Commissione per assicurare la continuità dei servizi svolti finora dalla Province: «La Regione – ha ricordato Agus – ha dovuto subire le conseguenze di una riforma decisa a livello nazionale che ha comportato tagli pesantissimi per le province. L’obiettivo ora è lavorare in sintonia con la Giunta e i parlamentari per arrivare ad una soluzione condivisa».

Francesco Agus ha auspicato l’accoglimento della proposta emendativa presentata in Parlamento alla Legge di Stabilità che prevede il superamento del precariato e l’estensione del contributo da 400 milioni di euro, stanziato a favore delle province delle Regioni a Statuto ordinario, anche per gli enti intermedi delle Regioni a Statuto Speciale (consentirebbe alla Sardegna di ottenere una dotazione di 15 milioni di euro). Il presidente, infine, ha concordato sul fatto che anche i lavoratori delle società in house debbano seguire le funzioni: «Il principio deve valere anche per loro. La totalità delle funzioni e delle competenze su scuole, ambiente e strade rimane alle province e i servizi legati a questi settori sono in capo alle società in house. Il testo che domani andrà in Aula si occupa del riordino degli Enti Locali e non tratta la materia finanziaria. L’ultima Conferenza Stato-Regioni ha chiarito che le norme sulla riduzione di spesa per il personale non si applicano alle Regioni a Statuto Speciale. La speranza – ha concluso Agus – è che la legge di stabilità metta a disposizione le risorse finanziarie necessarie a garantire il funzionamento del sistema degli Enti locali».

 

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«La Sanità del Sulcis Iglesiente è allo sfascio. Non bastavano i tagli insensati ai servizi sanitari, tra finte razionalizzazioni e riforme sconsiderate, adesso si aggiunge anche il problema (ormai dramma) dei tempi delle liste d’attesa, divenuti inaccettabili. Ottenere una prestazione medica dalla Asl 7 sta diventando un incubo: per le visite oculistiche siamo ormai arrivati a sette mesi di attesa, un lasso di tempo improponibile per chiunque.»

La denuncia è del consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci.

«Il risultato – aggiunge Locci – è che si è costretti a rivolgersi ai professionisti privati, spendendo di tasca propria per prestazioni che dovrebbe dispensare l’Azienda Sanitaria, o alla solita Sanità del Capoluogo, destinata, di questo passo, a diventare unico punto di riferimento anche per i cittadini del Sulcis. Peggio va la chirurgia oculistica, ormai inesistente da quando alla guida della Asl 7 c’è il commissario Antonio Onnis.»

«Per non parlare di particolari visite, come quelle allergologiche, per le quali i tempi di attesa sfiorano i dodici mesi. Impensabile dover attendere così tanto tempo per una visita. Se poi si pensa che nella riorganizzazione promossa da Onnis non vi è alcuna traccia delle soluzioni necessarie a risolvere l’annoso problema dei tempi di attesa, si capisce quanto la dirigenza Asl abbia a cuore i problemi sanitari del territorio. Ciò di cui si sono occupati fino a oggi è tagliare i servizi – conclude Ignazio Locci -, nella speranza di riuscire a produrre un risparmio che, alla fine, non c’è stato.»

Ignazio Locci 3 copia

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terna

La Regione Sardegna ha consegnato al comune di Carbonia una macchina operatrice di tipo Terna, con braccio decespugliatore e sistemi avanzati per la manutenzione della viabilità . rifacimento cunette e tanto altro ancora.

L’Amministrazione comunale si è aggiudicata il macchinario partecipando al bando regionale nell’ottobre 2014, riservato ai Comuni e alle Unioni dei Comuni.

«Grazie a questo nuovo macchinario – spiega il sindaco Giuseppe Casti – il Comune implementa gli strumenti a sua disposizione per interventi utili a garantire la sicurezza dei cittadini.»

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Laore, l’Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura, ha pubblicato un avviso con il quale si invitano associazioni e consorzi di produttori agricoli a manifestare l’interesse alla partecipazione al Programma di promozione e sviluppo della filiera corta e della vendita diretta.

I destinatari del Programma sono le associazioni e i consorzi dei produttori agricoli che organizzano e gestiscono mercati collettivi di vendita diretta di prodotti agricoli in Sardegna, in regola con le normative fiscali, sanitarie e in materia di vendita diretta, esercitata sistematicamente dal 1 gennaio 2015 o da prima di tale data, in un comune della Regione Sardegna.

Gli interessati al bando, dovranno far pervenire all’Agenzia Laore Sardegna – Servizio per lo Sviluppo della Multifunzionalità e la Valorizzazione della Biodiversità – Via Caprera, 8 – 09123 Cagliari
e-mail: laoresardegna@agenzialaore.it
PEC: protocollo.agenzia.laore@legalmail.it,
entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 13 gennaio 2016, i seguenti documenti:

• istanza di adesione al progetto firmata digitalmente;
• l’atto costitutivo e lo statuto dell’Associazione / Consorzio.

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Il ministero della Salute ha dato il via libera all’esportazione del maialetto sardo termizzato che partirà mercoledì 16 dicembre.
«E’ un importante risultato, atteso da tempo e frutto della collaborazione responsabile tra i soggetti della filiera suinicola e le istituzioni» afferma l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, che ricorda il lavoro svolto insieme alle colleghe dell’Agricoltura e dell’Ambiente, Elisabetta Falchi e Donatella Spano, con i rispettivi assessorati; l’importante ruolo dell’Unità di progetto per la peste suina, guidata dal direttore generale della Presidenza, Alessandro De Martini; l’azione propositiva e fondamentale di Coldiretti e Assica.
«Il maialetto sardo – conclude l’assessore della Sanità –  può tornare sulle tavole degli italiani per le feste imminenti e lo fa in assoluta sicurezza.»

 

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Nonostante la crisi, dal consueto report sul mercato del lavoro, rilasciato dall’Istat ed elaborato dal Servizio di Statistica regionale. arrivano segnali positivi per quanto riguarda l’occupazione. Il tasso di disoccupazione in Sardegna, nel terzo trimestre del 2015, si attesta al 16,7% contro il 17,6% del Mezzogiorno e il 10,6% nazionale. A livello numerico i disoccupati sardi sono il -11,6% rispetto a un anno fa (circa 15mila unità, per un totale di 114mila senza lavoro): il Mezzogiorno registra il -10,5%, la media italiana è del -10%.
Il tasso di occupazione è al 50,8% (circa 574.300 unità), con una crescita tendenziale del 4,5%, contro il 43% del Mezzogiorno (+2,3%). Anche in questo caso la nostra regione si avvicina al valore nazionale, che è il 56,7%, e lo supera nella variazione tendenziale, che per l’Italia si ferma al +1,1% .
Buoni segnali di vitalità nel tasso di occupazione femminile: in Sardegna è più alto che nel resto delle regioni del Sud: 42,9% contro il 30,8%, più vicino al valore nazionale: 47%. Al terzo trimestre di un anno fa le occupate sarde erano 221.700 circa, dodici mesi dopo sono 239.700 con una variazione del +8,1%, contro il 2,4% della media del Mezzogiorno e lo 0,4% nazionale.
La forza lavoro (ovvero la somma degli occupati e delle persone in cerca di occupazione) in Sardegna aumenta dell’1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, in controtendenza con il dato del Mezzogiorno e con quello nazionale: entrambi si attestano al -0,2%. Anche in questo caso spicca il dinamismo delle donne, che si stanno affacciando con più fiducia sul mercato del lavoro (+4,4%): nel Sud del Paese il dato scende al -0,6%; quello nazionale è -1,3%.
«Quelle che arrivano dall’Istat sul mercato del lavoro sardo sono buone notizie – sottolinea il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. I numeri certificano che l’uscita dalla crisi è lenta, ma c’è. Rispetto a un anno fa, da un lato diminuiscono i disoccupati, 15mila in meno con un tasso di disoccupazione che passa da 19,1 a 16,7; dall’altro crescono gli occupati, che arrivano a più 25mila, cioè un aumento del 4,5%, mentre in Italia la crescita si ferma a +1,1%. Questi dati vanno letti insieme perché dicono che la Sardegna ha una caratteristica unica in questo momento: un certo numero di disoccupati ha trovato lavoro e altri che non risultavano disoccupati, per esempio gli studenti, sono entrati nel mercato del lavoro. A volte il tasso di disoccupazione diminuisce perché le persone sono sfiduciate e smettono di cercare – spiega Pigliaru – invece qui si documenta che più persone stanno cercando occupazione. Significa che sta cambiando il contesto, che c’è più ottimismo, che le imprese puntano di più sull’occupazione, rispondendo positivamente alle politiche del Job Act. Va evidenziato – conclude il presidente della Regione – che questo meccanismo è molto trainato dalla occupazione femminile, il cui tasso in Sardegna è ben superiore a quello che si registra nel mezzogiorno.»
Per l’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura «sono segnali incoraggianti che ci spingono a proseguire sulla strada intrapresa dalla Giunta regionale. L’andamento del mercato del Lavoro in generale, e quello del lavoro femminile in particolare – commenta l’assessore Mura -, ci forniscono diversi elementi di un aumento della fiducia delle persone verso la prospettiva di trovare un’occupazione. Questi dati rafforzano i segnali positivi già presenti in quelli diffusi dall’Osservatorio sul Precariato dell’Inps giovedì, che tra le altre cose indicavano una crescita delle assunzioni a tempo indeterminato nell’isola. Sembra consolidarsi l’incoraggiante tendenza di una ripresa dell’occupazione già presente nelle scorse rilevazioni. Naturalmente noi non ci accontentiamo – conclude Virginia Mura -, e anzi i riscontri positivi ci spronano a continuare a lavorare con la massima determinazione per dare le risposte che servono alla Sardegna».

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Il comune di Carbonia ha pubblicato l’avviso per accedere al fondo destinato agli “inquilini morosi incolpevoli”.

Potranno presentare domanda coloro che, avendo un contratto di affitto per la propria abitazione, hanno ricevuto un atto di intimazione di sfratto per morosità incolpevole avvenuto nel corso del 2015, con citazione in giudizio per la convalida.

I “morosi incolpevoli” sono coloro che non possono pagare gli affitti per la perdita o la riduzione di almeno il 30% del reddito del proprio nucleo familiare, dovute ad una delle seguenti cause: perdita del lavoro per licenziamento; accordi aziendali o sindacali con riduzione dell’orario di lavoro; cassa integrazione ordinaria o straordinaria che riduce notevolmente il reddito; mancato rinnovo dei contratti a termine o di lavoro atipici; cessazione di attività da libero professionista o di impresa registrata, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento; malattia grave, infortunio o morte di un componente da cui consegue una forte riduzione del reddito familiare o la necessità di utilizzare gran parte del reddito per affrontare le spese mediche e assistenziali.

Le domande possono essere presentate a mano all’Ufficio Protocollo Generale del Comune di Carbonia, in Piazza Roma 1, o spedite con raccomandata con ricevuta di ritorno (A/R) all’indirizzo: Comune di Carbonia, Ufficio Patrimonio-Politiche per la Casa, Piazza Roma 1, 09013 Carbonia.

Le domande di partecipazione dovranno arrivare entro il 15 gennaio 2016, anche se spedite tramite servizio postale.

Le domande di partecipazione devono essere compilate unicamente sui moduli predisposti dal comune di Carbonia, disponibili, insieme al bando presso la portineria del Palazzo comunale, in Piazza Roma 1 a Carbonia, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 13.00; presso le sedi delle ex circoscrizioni di Cortoghiana e Bacu Abis; sul sito www.comune.carbonia.ci.it – Sezione bandi e concorsi, altri bandi.

Per informazioni rivolgersi all’Ufficio politiche della Casa, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 12.00. Telefono 0781.694232 e 694247.

Municipio Carbonia 1 copia

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Il deputato Pierpaolo Vargiu ha vinto le elezioni primarie di #CA_mbia Cagliari, con il 58,7% dei voti (1.826 preferenze), contro il 35,2% dell’avvocato Giandomenico Sabiu (1.004) e il 6,1% (187) del funzionario dell’agenzia regionale Laore Piero Aldo Liori. Le primarie hanno registrato una grande l’affluenza alle urne: ben 3.107 elettori si sono recati all’ex Hotel Agip di via Santa Maria Chiara ed hanno fatto la fila prima di votare in uno dei cinque seggi allestiti dai volontari.

«I cagliaritani hanno dato un grande segnale di cambiamento – ha commentato il candidato sindaco Pierpaolo Vargiu – un segnale inequivocabile: ne hanno le tasche piene di un’amministrazione comunale senza idee, senza progetti e senza sogni. Ora c’è bisogno di una grande coalizione alternativa a questa sinistra che vola basso e non ha coraggio: Cagliari città metropolitana deve diventare il motore del riscatto dell’intera Sardegna!»

Da domani per il candidato di #CA_mbia CA_gliari inizia la vera sfida. A sostenerlo, per ora, le sette liste che hanno partecipato alle primarie: Cagliari TTT (tolerance, talent, technology), Cambiavento, Cittadini Italiani, Grande Cagliari, Innovazione, L’Altra Cagliari, Metropolis e Riformatori Sardi.

«Siamo pronti per confrontarci con tutti – ha concluso Pierpaolo Vargiu – non poniamo alcun ostacolo al dialogo con chi, come noi, vuole battere questo centrosinistra fallimentare e un sindaco incapace di dare risposte al grido di dolore di una città a cui mancano opportunità e buste paga!»

Pierpaolo Vargiu 6 copia