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Una rassegna musicale per festeggiare l’arrivo nella Scuola civica di musica di San Sperate di un preziosissimo Bechstein, un pianoforte a coda di fine Ottocento riportato a nuova vita con l’aiuto di tutti.
Ha avuto un successo andato oltre ogni aspettativa “Back to Bech”, la grande iniziativa partita un anno fa che, attraverso una campagna di crowdfunding, concerti, e la promozione di un cd contenente brani donati da artisti che vivono e lavorano in Sardegna, ha permesso di mettere insieme i soldi necessari per restaurare, e portare in Sardegna, un Bechstein, proveniente da Udine, regalato all’istituzione musicale di San Sperate, diretta da Francesco Pilia.
Ora che il bellissimo strumento è arrivato nella Scuola civica di musica, è il momento di farlo conoscere e celebrare l’avvenimento, grazie al Festival d’autunno-Bech is back, che da domani, domenica 6 dicembre al 6 gennaio a San Sperate, proporrà cinque appuntamenti con la musica a 360 gradi.
Il concerto inaugurale della rassegna, domani alle 18.30 nella chiesa di San Giovanni, vedrà protagonisti i docenti della Scuola Civica di Musica. Un appuntamento ormai consolidato che, per tradizione, inaugura l’inizio delle attività didattiche. Sarà l’occasione, oltre che per presentare l’offerta formativa dell’istituzione musicale sansperatina, per sentire suonare per la prima volta il restaurato pianoforte Bechstein, strumento apprezzato in tutto il mondo per la qualità dei materiali e la bellezza del suono.
Domenica 13 dicembre alle 19.30 si entra nel vivo con “Welcome Bechstein”, una serata a invito (ospitata anch’essa nella chiesa di San Giovanni) pensata per le oltre 400 persone che da tutta Italia, ma anche dall’estero, partecipando alla campagna di crowdfunding, hanno permesso di realizzare questo grande sogno. Per l’occasione il Bechstein sarà suonato da sei pianisti che vivono e lavorano in Sardegna, e che l’anno scorso hanno dato il loro contributo alla raccolta fondi donando due brani per il cd “Back to Bech”. Si tratta di: Silvia Corda, Irma Toudjian, Paolo Carrus, Stefano Guzzetti, Battista Giordano e Romeo Scaccia.
Il 19 dicembre, musica e solidarietà si uniscono per il “Concerto di Natale”, realizzato in collaborazione con la Caritas e la Parrocchia di San Sperate che ospiterà l’evento. L’appuntamento è alle 19.30 e vedrà la partecipazione del Coro di voci bianche del Conservatorio di Musica di Cagliari, diretto dal M° Enrico di Maira, che presenterà, insieme all’attore Gianluca Medas, un nuovo progetto musicale sui temi della Natività di Gesù. La serata servirà per raccogliere beni di prima necessità per i più sfortunati.
Il quarto appuntamento del festival, domenica 27 dicembre alle 18.30 nella Chiesa di San Giovanni, vedrà la partecipazione di un artista d’eccezione: Giulio Biddau, tra i più interessanti giovani pianisti italiani con una straordinaria carriera internazionale. Biddau proporrà una masterclass e un recital pianistico (a invito) dedicato ai donatori della campagna Back to Bech.
Il sipario sul Festival d’autunno- Bech is back 2015 si chiuderà, domenica 6 Gennaio alle 19.30, nella Chiesa Redentorista, con il Concerto dell’Epifania affidato al Junior Harp Ensemble. Questa formazione musicale, diretta dalla professoressa Tiziana Loi, è nata da un progetto della Scuola civica di San Sperate, e mette assieme giovani arpiste provenienti dalle scuole civiche di musica di tutta la Sardegna.
Il Bechstein donato alla Scuola civica di musica di San Sperate è stato costruito nel 1890 in Germania. Negli anni Quaranta fu acquistato e regalato ad una giovane donna dalla spiccata sensibilità artistica, da suo padre, che lo fece arrivare in Friuli dalla Liguria. La ragazza vi si esercitò anche durante gli anni difficili della guerra, quando la famiglia viveva, da sfollata, nelle campagne friulane. Diplomatasi al Conservatorio, cominciò ad insegnare e portò avanti questa attività insieme all’amore per le arti visive.
Dopo la sua morte, avvenuta nel 2008, il Bechstein è diventato eredità di famiglia ed è stato custodito a Udine dalla figlia della proprietaria. Ma, ormai muto, senza che nessuno lo suonasse più, ha cominciato lentamente a morire, finché la donna ha deciso di donarlo alla Scuola civica di musica di San Sperate, come doppio atto d’amore verso un oggetto importante della propria storia familiare.
Perché lo strumento potesse però tornare a vivere si rendeva reso necessario un attento restauro. Da qui, nel novembre 2014, ha preso le mosse il progetto “Back to Bech” che attraverso una serie di azioni (una rassegna concertistica, l’uscita di un cd di musica d’autore, e una campagna di crowdfunding) ha raccolto i fondi necessari per affidarlo alle cure di un restauratore e farlo arrivare in Sardegna, per diventare patrimonio comune. La campagna di crowdfunding ha permesso di raccogliere più di 7.300 euro, a fronte dei sette mila euro fissati come obiettivo. Segno che la storia del Bechstein ha fatto breccia nel cuore di molti.
La Scuola civica di musica di San Sperate è un’istituzione nata nel 2004 con lo scopo di concorrere alla diffusione dell’istruzione musicale quale elemento essenziale per la crescita culturale, sociale ed intellettuale dei giovani, per l’aggregazione di bambini, adolescenti e anziani della città.
Nel corso dell’ultimo anno scolastico la scuola ha organizzato numerose attività facendo riscontrare una grande partecipazione soprattutto in occasione di eventi di grande richiamo come, ad esempi, il concerto dell’Orchestra del Teatro lirico di Cagliari e dell’Ensemble di musica barocca del Conservatorio di musica. Una buona partecipazione si è riscontrata anche nella maggior parte delle iniziative di dimensione localistica, tra cui la tradizionale mostra di strumenti musicali (che quest’anno ha visto l’abbinamento di masterclass a conferenze e concerti), il concerto per i festeggiamenti del decennale della scuola e, non ultimi, i saggi finali, svoltisi nel nuovo teatro da 120 posti, in cui si sono esibiti quasi tutti gli studenti della scuola.
Nell’ultimo anno scolastico l’istituzione musicale ha raccolto 300 iscrizioni.