24 November, 2024
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Nuovo sit-in della RSU e di una delegazione di lavoratori Eurallumina questa mattina davanti all’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari, per monitorare l’evoluzione del percorso autorizzativo, a 21 giorni dalla conclusione dei 60 giorni previsti dalle norme. L’iniziativa dei lavoratori è la 14ª dallo scorso 28 luglio.

La RSU ha chiesto e ottenuto un incontro con la direttrice dell’assessorato dell’Ambiente, Paola Zinzula, alla quale ha formulato la richiesta di ufficializzazione delle date relative alla Conferenza dei servizi. La conferma è arrivata, con la calendarizzazione della conferenza nelle date di martedì 29 e mercoledì 30 dicembre 2015.

E’ stato inoltre richiesto, per ottimizzare il tempo a disposizione, che le osservazioni rilevate nel corso dei sopralluoghi effettuati il 19 e il 26 novembre, quelle di chi deve presentarle nel periodo consentito e le eventuali integrazioni, vengano presentate alla proponente prima della Conferenza dei servizi che, per i lavoratori – deve concludere assolutamente la fase istruttoria. Le stesse richieste sono state inviate ai responsabili del Settore Ambiente dell’ex provincia di Carbonia Iglesias.

Nella tarda mattinata il sit – in si è trasferito davanti alla sede regionale della Rai, in viale Bonaria. I lavoratori hanno trasferito alla dirigente della sede il loro rammarico e disappunto per quello che ritengono l’eccessivo spazio riservato agli oppositori del progetto.

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Il problema dei trasporti aggrava seriamente la già difficile situazione del carcere di Uta.

La recente relazione dell’UILPA del segretario generale Eugenio Sarno, ed i colloqui con gli assistenti dell’AUSER Cagliari, mettono in rilievo una serie di criticità intorno alle condizioni di vita dei carcerati. La struttura ospita 525 detenuti su una capienza complessiva di 558, si trova quindi in condizioni di forte affollamento. Nel corso del 2015 sono stati registrati 200 casi di autolesionismo, 43 tentati suicidi, 1 suicidio, 106 scioperi della fame, sette manifestazioni collettive di protesta, 63 aggressioni contro agenti di polizia penitenziaria. Le evidenze fotografano, quindi, una condizione di sofferenza molto grave.

Un dato in particolare, rivelato dal direttore Gianfranco Pala, è sintomatico dello stato di abbandono e di isolamento sociale dei detenuti: nessuno dei 135 aventi diritto ha chiesto la detenzione domiciliare. Come dire: nessuno ha una famiglia o degli amici da cui tornare.

Alle durissime condizioni di vita nell’interno del carcere quindi, si aggiunge la distanza dalla società in cui i detenuti dovrebbero essere reinseriti.

A partire da queste valutazioni, è necessario considerare le difficoltà legate ai mezzi di trasporto pubblici, e la conseguente gestione dei contatti tra l’interno e l’esterno del carcere.

Il carcere di Uta è praticamente isolato dal territorio circostante.

L’ARST non prevede linee dirette col capoluogo, i collegamenti con Cagliari sono assicurati solo dal CTM che, tuttavia, offre un numero di corse molto limitato (ogni 4 ore, nella fascia oraria meglio servita) e difficilmente conciliabile con le esigenze dei detenuti, dei familiari e del personale.

La situazione attuale obbliga i viaggiatori a delle lunghe attese senza la possibilità di un riparo dalle intemperie e di un luogo di ristoro.

In queste condizioni, i detenuti vedono vanificate parte delle ore di permesso giornaliero in inutili attese ed i familiari sono costretti a lunghissimi viaggi per fare visita ai loro cari. La conseguenza è un ulteriore allontanamento dei detenuti dalla società e un effetto estremamente negativo sui rapporti affettivi che li legano alla loro comunità di appartenenza.

Pensiamo che tutti i cittadini sardi debbano avere accesso ai servizi essenziali in condizioni di uguaglianza e crediamo che una situazione del genere non sia umanamente tollerabile né conveniente.

Per questi motivi, in accordo con l’AUSER Cagliari, abbiamo presentata un’interpellanza, firmata anche dai consiglieri Usula, Cocco D., Lai e Pizzuto, alla Giunta che chiede un progetto di lungo periodo per una rete di collegamenti razionali con il carcere di Uta.

Abbiamo sollecitato delle misure concrete che rendano più conciliabili gli orari delle linee di trasporto urbano per il Carcere con le esigenze di tutti i cittadini che, per ragioni diverse, vi si recano.

Abbiamo chiesto, inoltre, che la Regione si attivi in un opera di persuasione con ARST e CTM per dotare il capolinea di Uta delle infrastrutture minime.

Ci sembra un atto di civiltà.

Paolo Zedda

Gruppo Soberania e Indipendentzia

del Consiglio regionale

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Gemellaggio Iglesias scuole

Ventotto studenti di 4 differenti nazioni (Norvegia, Scozia, Lettonia e Turchia) insieme con i loro docenti accompagnatori partecipano questa settimana con gli alunni e gli insegnanti del Magistrale “C. Baudi di Vesme” (Liceo Linguistico, Scienze Umane ed Economico Sociale) al meeting organizzato nell’ambito del progetto Erasmus Plus e denominato “Young Europeans on the Edge of Europe”. Per l’Istituto guidato dalla dirigente Elisa Angius è il quarto incontro di questo programma, che ha già visto alcuni studenti iglesienti ospiti in Turchia nel dicembre 2014 e delle Isole Shetland nella primavera di quest’anno. Per il Baudi di Vesme, che da anni porta avanti anche un gemellaggio con la Città tedesca di Oberhausen, si tratta del terzo progetto Comenius – Erasmus realizzato nel giro di 4 anni:

«Il nostro Istituto – ha detto la dirigente nell’incontro di benvenuto – non è nuovo a queste iniziative di ambito europeo, e siamo convinti che sia fondamentale per la formazione dei nostri giovani dar loro la possibilità di uno scambio non solo linguistico, ma soprattutto culturale e di civiltà in una prospettiva di cittadinanza europea e globale, quanto mai attuale ed indispensabile proprio in questi tempi.»

Il progetto coinvolge vari docenti e numerosi alunni delle classi terze e quarte dei vari indirizzi del Baudi di Vesme coordinati dalla prof.ssa Donata Congia. La settimana prevede per gli ospiti stranieri sia una serie di attività strettamente didattiche legate al tema “Giovani Europei nelle Periferie dell’Europa”, sia momenti e giornate di socializzazione e di conoscenza della Città e del territorio del Sulcis Iglesiente, progettate e vissute nell’ottica di uno arricchimento culturale reciproco tra ragazzi e ragazze provenienti dalle più disparate località della “periferia” del Continente europeo: Hammerfest (Norvegia), Gulbene (Lettonia), Adana (Turchia) e Brae (Is. Shetland, Scozia).

Tutte le attività hanno anche una indubbia ricaduta in termini di promozione di tutto il territorio. Studenti e docenti stranieri saranno ospiti in Città fino a sabato prossimo.

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Antonello Repetto, 61 anni, il pacifista di Carloforte aderente all’associazione Pax Christi che la scorsa settimana si è autodenunciato con due lettere inviate al prefetto e al questore di Cagliari, Giuliana Perrotta e Danilo Gagliardi, nelle quali informava che, «per quanto riguarda la fabbrica di bombe di Domusnovas, potrei attuare delle azioni di sabotaggio nonviolente», «considerato che il Governo italiano sta violando la legge n. 185 del 1990, infatti in base a quella norma non si possono vendere armi alle nazioni in guerra!» e «l’Arabia usa queste bombe, ci sono le prove, anche e, soprattutto, contro civili inermi! La mia coscienza di Cristiano mi impone di farlo! In pratica mi autodenuncio», ha inviato una lettera agli operai della RWM di Domusnovas.

«Mi permetto di scrivervi per invitarvi a riflettere su quello che, purtroppo, contribuite a fabbricare. Come ben saprete gli ordigni da voi prodotti vengono usati dall’Arabia Saudita contro lo Yemen. I raid aerei dell’Arabia Saudita contro lo Yemen hanno causato la morte di migliaia di civili. Amnesty International afferma che sono stati compiuti veri crimini di guerra! Sono stati infatti distrutti scuole e addirittura ospedali!», scrive Antonello Repetto.

«Capisco cosa vuol dire oggi come oggi avere la fortuna di lavorare, e il posto di lavoro va indubbiamente salvaguardato, soprattutto quando si ha famiglia! Però, non me ne vorrete se vi voglio rammentare che anche in Yemen hanno la famiglia! Quanti civili inermi dovranno ancora morire a causa di questi micidiali ordigni che provengono, purtroppo, anche dalla Sardegna», aggiunge Antonello Repetto.

«Vorrei, se mi permettete, farvi una proposta, perché tramite i vostri rappresentanti non chiedete una riconversione della fabbrica? So benissimo che non è un discorso facile da affrontare. Vorrei che, in occasione del Santo Natale, prendeste in considerazione la mia proposta. Approfitto dell’occasione per augurare a voi e alle vostre famiglie, i più sinceri auguri di Buon Natale – conclude Antonello Repetto – e mi permetto di inviarvi, anche per me che sono cattolico è importante, la preghiera semplice di San Francesco d’Assisi.»

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Si è svolto oggi, in Consiglio regionale, un incontro fra i capigruppo ed i rappresentanti dell’Anci, del Cal e dei Comuni sulla riforma degli Enti Locali.

«Sono molto soddisfatto per l’avvio di un percorso che ritengo validi e che vede nel tavolo tecnico, con la partecipazione dell’opposizione, un’occasione unica», ha detto il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau.

«Non ci può essere – ha sostenuto Ganau – una Regione che va con un unico motore; faremo un primo bilancio del nuovo percorso il 7 ma, se sarà necessario, proseguiremo anche il 9 e nei giorni di discussione generale del disegno di legge».

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha definito l’incontro «utilissimo, per arrivare ad un nuovo testo seguendo un nuovo metodo». «Ed anche l’Anci – ha annunciato il presidente Piersandro Scano – non si sottrarrà alla sfida; stiamo scrivendo una pagina alta delle istituzioni sarde ed il 7, per quanto ci riguarda, prenderemo le nostre decisioni».

Il Sindaco di Nuoro Andrea Soddu ha esortato la Regione ad esercitare fino in fondo l’autonomia che la legge le assegna, intervenendo fra l’altro su una parte della riforma, le Unioni dei Comuni, «che non ha funzionato».

Per il Pd il capogruppo Pietro Cocco ha ricordato che «le riforme sono sempre molto complicate ma vanno fatte, rivedendo certamente alcune parti della legge come la ridefinizione degli ambiti territoriali ed il trasferimento di alcune funzioni della Regione».

«Dobbiamo chiarire – ha insistito il Sindaco di Olbia Gianni Giovannelli – i rapporti fra Città metropolitana ed Aree metropolitane perché, anche nel dopo-alluvione, i fondi spendibili subito erano solo per le prime».

«Finalmente c’è un confronto vero – ha osservato il Sindaco di Sassari Nicola Sanna – che ci permette di dimostrare che le nostre ragioni sono le stesse che portano avanti i Comuni a livello nazionale dove si registra un vuoto nelle politiche per le città.»

Secondo il sardista Angelo Carta «il testo approvato dalla commissione è di gran lunga peggiore di quello iniziale ed occorre fermarsi selezionando le cose più urgenti da fare».

A nome dell’Udc il capogruppo Gianluigi Rubiu «ha fatto bene l’Anci a lavorare oltre le appartenenze, serve tempo anche perché riforma degli Enti locali e della sanità devono andare di pari passo».

Daniele Cocco, capogruppo di Sel ha dichiarato che «sono emerse criticità che vanno superate e faremo di tutto per recepire le indicazioni arrivate dall’Anci, in particolare sulle perequazioni fra territori e le zone interne».

«I ritardi ci sono – ha convenuto il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni – ma è anche vero che la commissione ha cambiato testo per tre volte; una grande riforma come questa deve essere per tutta la Sardegna«.

Roberto Desini, capogruppo di Sdl, ha sottolineato che “il dibattito si è allargato in breve tempo all’opinione pubblica ed alla società sarda, usiamo il tempo che abbiamo per fare una legge semplice e di buon senso”.

«Dobbiamo provarci tutti insieme – ha detto fra l’altro Giuseppe Casti,, sindaco di Carbonia e presidente del Cal, il Consiglio delle Autonomie locali – con un accordo serio che metta al primo posto l’autonomia finanziaria dei Comuni.»

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Protezione Civile ed Enel hanno sottoscritto un protocollo d’intesa, al Centro di Addestramento Operativo di Enel Distribuzione a Quartucciu, per la gestione dell’emergenza sugli asset elettrici presenti su tutto il territorio sardo. L’obiettivo è creare un rafforzamento dei rapporti di cooperazione al fine di prevenire e gestire l’emergenza per ogni tipo di rischio con impatto sul servizio elettrico.

Il documento è stato sottoscritto dall’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente con Delega alla Protezione civile Donatella Spano e dal responsabile Affari Istituzionali Italia di Enel Massimo Bruno, alla presenza del responsabili di Enel Distribuzione Eugenio Di Marino e Gino Celentano. Per la direzione regionale della Protezione civile era presente Michele Chessa, responsabile del Servizio Pianificazione e gestione delle emergenze.

«Siamo soddisfatti per un accordo che vede anche la Sardegna in linea con la Protezione civile nazionale negli impegni di conseguire massima efficienza ed efficacia dell’operatività in caso di emergenza – ha detto l’assessore Spano -. La nuova cooperazione consentirà di ottimizzare le procedure delle comunicazioni anche nelle condizioni ordinarie oltre che in fase di emergenza e l’organizzazione di moduli di formazione per il personale e per i volontari.»

Donatella Spano 3

 

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Traghetto

L’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, ha incontrato oggi gli amministratori dei comuni di La Maddalena e di Carloforte, interessati dai collegamenti gestiti in continuità territoriale, e con i rappresentanti delle autorità marittime competenti.

«Sul bando per le rotte con le isole minori abbiamo attivato il percorso più rapido – ha detto Massimo Deiana -, stiamo andando avanti a tappe forzate e riscontriamo il medesimo senso di responsabilità da parte del Consiglio regionale che oggi ha approvato all’unanimità il disegno di legge della Giunta sulla proroga dell’operatività della compagnia marittima sino all’aggiudicazione della gara.»
Nel corso dell’incontro odierno sono stati esaminati i dettagli delle possibili condizioni del trasporto con le isole minori: «Abbiamo costruito un sistema che premi prima di tutto la qualità e la quantità del servizio – ha continuato l’assessore – per questo stiamo puntando a incentivare tutti i possibili miglioramenti che gli armatori potranno offrire, nella tutela del diritto alla mobilità dei sardi e dei cittadini maddalenini e carlofortini, prevedendo la premialità massima a chi proporrà l’aumento delle corse più consistente e le condizioni tariffarie più vantaggiose«. Il titolare dei Trasporti ha fatto sapere ai sindaci Montella e Simeone che valuterà le forme per garantire massima visibilità, nel proseguo della procedura di gara, alle indicazioni emerse dal confronto.
In seguito alla presentazione delle manifestazioni di interesse entro il 18 dicembre prossimo, gli uffici dell’assessorato valuteranno i requisiti minimi dei richiedenti e stabiliranno chi potrà partecipare alla fase successiva del bando. Le lettere di invito dovrebbero quindi partire entro la fine del mese in corso e a quel punto decorreranno i 35 giorni per la trasmissione delle offerte di gara.
L’assessore Deiana ha espresso inoltre molta soddisfazione per il varo della norma sulla proroga dell’attività di Saremar entro i termini di aggiudicazione della gara: «La copertura finanziaria della legge approvata dall’Aula questo pomeriggio – ha concluso il titolare dei Trasporti – potrebbe essere a carico dello Stato, alla luce dell’emendamento alla legge di Stabilità 2016 approvato in Commissione Bilancio, che prevede 6,5 milioni di euro a questo destinati».

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L’assessorato regionale dell’Industria ha pubblicato l’avviso di selezione per titoli e colloquio per il conferimento di un incarico di collaborazione coordinata e continuativa di un esperto analista e progettista di sistemi informativi presso la Direzione Generale dell’Industria nell’ambito del PO FESR Sardegna 2014-2020 Asse VIII azione 8.1.1.

Tra i compiti richiesti l’esperto analista e progettista di sistemi informativi selezionato dovrà essere capace di identificare i requisiti per i sistemi ICT e definire modelli di flussi informativi e di oggetti da gestire, sostenere un ruolo centrale nella progettazione, integrazione,evoluzione e miglioramento di sistemi IT, con particolare riguardo alle architetture e sistemi di business intelligence. Avrà, inoltre, il compito di fornire supporto ed assistenza tecnica ed informatica al Servizio Semplificazione Amministrativa per le Imprese, Coordinamento Sportelli Unici, Affari Generali nella gestione dell’intervento Suape (Sportelli unici attività produttive ed edilizia).

Le domande di partecipazione alla selezione dovranno pervenire firmate digitalmente tramite pec entro le ore 12.00 del prossimo 21 dicembre all’indirizzo suap.ufficioregionale@pec.regione.sardegna.it .

Eventuali quesiti amministrativi potranno essere inoltrati al seguente indirizzo di posta elettronica:
ind.coordinamento.suap@regione.sardegna.it .

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Palazzo della Regione 2 copia

La Giunta regionale, riunita con il vicepresidente Raffaele Paci nei locali del Consiglio regionale, su proposta dell’assessore Luigi Arru, ha approvato la riprogrammazione di 7.725.000 per il potenziamento e la messa in funzione di strutture già finanziate e per la realizzazione di alcune Case della Salute. Sono state poi assegnate alle aziende sanitarie ASL di Sassari, Nuoro e Carbonia, al Brotzu, alle Aziende ospedaliero universitarie di Cagliari e Sassari le risorse per la totale copertura in acconto della perdita di esercizio 2014. In attesa di trasferire all’Areus i compiti relativi all’emergenza-urgenza attualmente svolti dal 118 presso le aziende sanitarie, la Giunta ha confermato alla Asl di Lanusei l’incarico per l’attivazione e la gestione della Convenzione-Protocollo con la Direzione regionale per la Sardegna dei Vigili del Fuoco. In questo modo sarà garantita la continuità degli interventi sanitari di elisoccorso in emergenza in favore dei cittadini. Approvato anche il Sistema regionale delle Cure territoriali. È stato nominato, infine, il nuovo direttore generale delle Politiche sociali nella persona di Stefania Manca.
Per garantire la completa copertura degli interventi di prevenzione e mitigazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico a Olbia, su proposta dell’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, la Giunta ha deciso di coprire la parte che non può essere rendicontata all’interno del Por 2007-13 (9 milioni di euro) attraverso i fondi del Piano di azione e coesione.

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L’assessorato regionale dell’Agricoltura ha prorogato al 9 dicembre il termine ultimo per la conclusione degli interventi, il rilascio sul Sian delle domande di pagamento per le operazioni finanziate dalla misura 413 del Psr “Attuazione di strategie di sviluppo locale – Qualità della vita/Diversificazione” , comprese quella a regia diretta Gal.