Durissima critica di Annamaria Busia (CD) sul passaggio dell’IPAB Fondazione San Giovanni Battista alla Asl di Sassari.
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Durissima critica di Annamaria Busia (CD) sul passaggio dell’IPAB Fondazione San Giovanni Battista alla Asl di Sassari.
«L’emendamento approvato oggi dall’Aula per il passaggio dell’IPAB Fondazione San Giovanni Battista alla Asl di Sassari – dice Annamaria Busia – è una presa in giro per i lavoratori». La consigliera regionale del Centro Democratico Sardegna spiega i motivi del suo voto contrario all’emendamento approvato oggi dal Consiglio regionale per disegnare il futuro dell’IPAB Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe. Un futuro tutt’altro che sereno, secondo il parere del CD: «Nell’emendamento approvato si parla espressamente di passaggio all’Azienda sanitaria di beni e funzioni dell’IPAB, non si fa invece alcun cenno al personale che opera nell’Istituto e per l’Istituto:»
«Con il voto di oggi il Consiglio, non solo ha contravvenuto all’Ordine del giorno approvato dall’Aula il 7 ottobre 2015, ma ha anche illuso i lavoratori dell’IPAB, che in alcun modo potranno entrare a far parte in automatico della pianta organica dell’Azienda sanitaria». Il 7 ottobre 2015 il Consiglio regionale aveva approvato un Ordine del giorno sottoscritto dai capigruppo di maggioranza e minoranza, con cui si impegnava la Giunta regionale a risolvere in tre passi la situazione dell’IPAB Fondazione San Giovanni Battista:
1) a provvedere a reperire le risorse finanziarie, anche sulla base di anticipazione delle prestazioni sanitarie erogabili nei prossimi mesi, che consentano il pagamento degli stipendi arretrati e nelle more della trasformazione;
2) a definire entro i prossimi tre mesi la liquidazione della ex IPAB Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe e la sua trasformazione in ASP;
3) a presentare, contestualmente all’interno del sistema sanitario regionale, il piano di riorganizzazione del sistema riabilitativo-socio-sanitario mediante la definizione di una rete che tenga conto e che risolva le ulteriori criticità presenti nel sistema regionale.
Un voto – conclude Annamaria Busia – che oggi è stato completamente disatteso.»