24 November, 2024
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Durissima critica di Annamaria Busia (CD) sul passaggio dell’IPAB Fondazione San Giovanni Battista alla Asl di Sassari.

«L’emendamento approvato oggi dall’Aula per il passaggio dell’IPAB Fondazione San Giovanni Battista alla Asl di Sassari – dice Annamaria Busia – è una presa in giro per i lavoratori». La consigliera regionale del Centro Democratico Sardegna spiega i motivi del suo voto contrario all’emendamento approvato oggi dal Consiglio regionale per disegnare il futuro dell’IPAB Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe. Un futuro tutt’altro che sereno, secondo il parere del CD: «Nell’emendamento approvato si parla espressamente di passaggio all’Azienda sanitaria di beni e funzioni dell’IPAB, non si fa invece alcun cenno al personale che opera nell’Istituto e per l’Istituto:»

«Con il voto di oggi il Consiglio, non solo ha contravvenuto all’Ordine del giorno approvato dall’Aula il 7 ottobre 2015, ma ha anche illuso i lavoratori dell’IPAB, che in alcun modo potranno entrare a far parte in automatico della pianta organica dell’Azienda sanitaria». Il 7 ottobre 2015 il Consiglio regionale aveva approvato un Ordine del giorno sottoscritto dai capigruppo di maggioranza e minoranza, con cui si impegnava la Giunta regionale a risolvere in tre passi la situazione dell’IPAB Fondazione San Giovanni Battista:

1) a provvedere a reperire le risorse finanziarie, anche sulla base di anticipazione delle prestazioni sanitarie erogabili nei prossimi mesi, che consentano il pagamento degli stipendi arretrati e nelle more della trasformazione;

2) a definire entro i prossimi tre mesi la liquidazione della ex IPAB Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe e la sua trasformazione in ASP;

3) a presentare, contestualmente all’interno del sistema sanitario regionale, il piano di riorganizzazione del sistema riabilitativo-socio-sanitario mediante la definizione di una rete che tenga conto e che risolva le ulteriori criticità presenti nel sistema regionale.

Un voto – conclude Annamaria Busia – che oggi è stato completamente disatteso.»

Anna Maria Busia 81 copia

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Conservatorio di Cagliari 35 copia

Gianfranco Cabiddu

Ritorna a Cagliari Crêuza de mä, il festival ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, quest’anno alla sua nona edizione. Dal 9 al 12 dicembre sono in programma proiezioni, seminari, incontri e concerti, in quattro giornate dense di appuntamenti all’insegna della musica per il cinema.

Il programma della manifestazione – organizzata dall’associazione culturale Backstage con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dell’Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari e della Fondazione Banco di Sardegna, con la partecipazione del Conservatorio di musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” e la collaborazione del festival Pazza idea, dell’Orchestra da camera della Sardegna, del Culture festival, del Fabrik, del Fondo cinema Città di Cesena e di Cinematica suoni da e per il cinema – verrà presentato alla stampa venerdì 4 dicembre a Cagliari, presso il Conservatorio di musica.

All’incontro con i giornalisti, che avrà inizio alle 11.00, interverranno la direttrice del Conservatorio Elisabetta Porrà e il presidente Gianluca Floris, il compositore e docente Fabrizio Casti, la direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission Nevina Satta, Walter Secci dell’associazione Terra Cruda, Gianmarco Diana e il direttore artistico del festival Crêuza de mä, Gianfranco Cabiddu.

 

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Lavoratori in utilizzo 2

Ieri la clamorosa manifestazione di protesta dei lavoratori in utilizzo che hanno occupato il tetto della sala polifunzionale di piazza Roma owe rivendicare dal comune di Carbonia l’attivazione dei cantieri verdi per il oro reimpiego a tempo determinato; oggi la replica dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Casti che, con una nota «intende far chiarezza sulla situazione dei “Lavoratori in utilizzo” a disposizione del comune di Carbonia».

«Prima di tutto è necessario ricordare che, preso atto delle misure della Regione Sardegna per sostenere coloro che già percepivano ammortizzatori sociali in deroga nel 2014 (Legge Regionale 5/2015, art. 29 comma 26), l’Amministrazione comunale si è subito mobilitata offrendo la sua disponibilità ad accogliere il maggior numero possibile di questi lavoratori. Attualmente le persone prese in carico dal Comune sono 28 – si legge nella nota -. L’Amministrazione comunale si è impegnata per garantire a tutti i lavoratori di proseguire le attività, già iniziate nel giugno 2015, sulla base del nuovo finanziamento regionale. Pertanto la Giunta comunale ha subito deliberato per consentire il prolungamento del lavoro per ulteriori 2 mesi circa. A questo proposito – conclude la nota dell’Amministrazione comunale di Carbonia – lo scorso 27 novembre sono stati predisposti, dagli uffici comunali, gli atti per far riprendere il servizio a tutti i lavoratori nelle prossime settimane.»

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La Maddalena 1 copia

Apprendiamo da una lettera, pubblicata su facebook, inviata da Luca di Montezemolo, presidente del Comitato Olimpiadi 2024 al presidente della Regione Sardegna, che La Maddalena non potrà proporsi come candidata alle Olimpiadi 2024 per via di un dossier redatto da esperti che ne esclude la partecipazione a causa di punteggi troppo bassi per gareggiare. Una doccia fredda che dimostra ancora una volta che La Maddalena è “figlia della serva” anche rispetto alla stessa Sardegna e che tutto avviene altrove (dossier, decisioni, parametri, punteggi) senza nemmeno un minimo di correttezza che avrebbe dovuto, nel rispetto della cittadinanza e delle ferite inferte a questo territorio nel corso degli anni, impegnare le istituzioni più prossime, a divulgare l’iter in corso e le problematiche che hanno portato all’esclusione. Chi ha sostenuto veramente l’ipotesi di La Maddalena candidata alle Olimpiadi della vela nel 2024? Come Comitato Risarcire Maddalena avevamo registrato, mesi fa, la disponibilità di Malagò e Montezemolo a coinvolgere La Maddalena anche per iniziare a riparare il danno del mancato G8 del 2009 e risanare l’area dell’ex arsenale.

Cos’è accaduto da allora? E quali sono i parametri generali che hanno portato al punteggio che ne ha difatto sancito l’esclusione? Molte domande sulle quali chiederemo risposte agli enti coinvolti. In primo luogo la Regione Sardegna che non poteva non sapere del lavoro degli esperti visto che l’altra città candidata è proprio Cagliari. Sulla quale però, pare non ci sia nessun dossier. E poi, il comune di La Maddalena che non si capisce se sia stato tenuto fuori, ancora una volta, dai luoghi decisionali, oppure se abbia sottovalutato e trascurato questa opportunità.

Enza Plotino

Comitato Risarcire Maddalena

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INCONTRO CAPIGRUPPO ALCOA 2 DICEMBRE 2015 2 INCONTRO CAPIGRUPPO ALCOA 1 DICEMBRE 2015 2

La mobilitazione per la vertenza ex Alcoa riparte dal Consiglio regionale. Un fronte comune e una ferma presa di posizione politica nei confronti del Governo italiano e dell’Unione Europea per definire positivamente la “vertenza energia” da cui dipende il futuro dell’Isola e la sopravvivenza di quel resta del tessuto industriale sardo. E’ questo l’impegno, che nelle prossime ore sarà declinato in un documento, che è scaturito al termine della riunione tenutasi negli uffici della presidenza del Consiglio regionale, con il presidente Gianfranco Ganau, le rappresentanze sindacali e i capigruppo ed alla quale ha partecipato, in rappresentanza dell’esecutivo regionale, l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras.

Rino Barca (Cisl), Massimo Cara (Rsu-Alcoa), Daniela Piras (Uil), Roberto Forresu (Cgil) e Manolo Mureddu (Cisl-Rsu-appalti) ,hanno rappresentato la gravità della situazione del comparto industriale sardo ed in particolare del Sulcis, interessato, come è noto, dalla lunga e complessa vertenza delle aziende cosiddette energivore ad incominciare dall’Alcoa, la cui questione rappresenta un nodo cruciale sul tavolo delle trattative in corso tra la Regione e il ministero dello Sviluppo economico e tra il Governo e la Commissione europea. La ripresa della produzione di alluminio nella fabbrica di Portovesme dipende, infatti, dal costo del kilowattora che potrà essere garantito alla multinazionale Glencore, la società che ha siglato lo scorso anno con ministero e Regione, l’intesa per rilevare lo stabilimento Alcoa, indicando però come condizioni una “super interrompibilità” (ha una remunerazione doppia rispetto alla “interrompibilità” e vale solo per le isole) della durata di dieci anni e con un costo kilowattora pari a 28 euro. E’ concreto il rischio, che tale importo possa non essere  giudicato congruo dalla commissione europea, che si esprime sul tema degli aiuti di Stato, e si ipotizza un valore economico in linea con il prezzo medio nell’Unione Europea ma che è ricompreso tra i 32 euro e i 38 euro per kilowattora.

Il prossimo 4 dicembre è in programma un nuovo incontro tra la Regione e il Mise in vista delle decisioni che sull’argomento saranno formulate della Commissione europea entro martedì 15 dicembre.

Sindacati e capigruppo hanno dunque concordato sulla necessità di esercitare, in questo frattempo, una serie di forti azioni congiunte così da sensibilizzare ministero e Unione europea sul tema cruciale del costo dell’energia in Sardegna e sulla necessità di garantire un futuro all’industria nell’Isola.

I sindacati hanno chiesto al presidente del Consiglio e ai capigruppo di poter intervenire in Aula sulla “vertenza energia” e sulla vicenda ’Alcoa (si è ipotizzata una seduta informale e straordinaria dell’assemblea sarda) ed hanno ribadito la volontà di sottoscrivere un documento congiunto con il Consiglio regionale e la Giunta ed a questo proposito è già stato concordato un nuovo incontro con la conferenza dei capigruppo per il prossimo 9 dicembre.

Sindacati, presidente del Consiglio e capigruppo hanno inoltre avanzato la richiesta all’assessore Piras perché nell’arco delle prossime ore, anche attraverso comunicazioni informali, siano presi gli opportuni contatti con i manager della Glencore, così da conoscerne gli intendimenti rispetto alle decisioni della Commissione europea sul costo dell’energia che, pur essendo in linea con la media europa, con tutta probabilità sarà più elevato rispetto a quello indicato nell’intesa siglata per l’acquisizione dello stabilimento di Portovesme.  

 

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Domani, giovedì 3 dicembre, dalle 9.30 la sala Anfiteatro – via Roma 253, Cagliari – ospita il workshop e il B2B Meetings (Business to Business). I lavori, che sui sviluppano fino a venerdì 4 dicembre, rientrano nella sessione italiana dell’OPTIMED Rationalising Mediterranean Sea Ways: from Southern-Eastern to Northern-Western ports. La fase conclusiva del progetto, finanziato con il Programma ENPI CBC Med 2007-2013, prevede la realizzazione di incontri tra le aziende del settore dei trasporti e della logistica che operano tra la sponda Nord e quella Sud del Mediterraneo

Il BusinessToBusiness si apre con l’intervento dell’assessorato regionale ai Trasporti in quanto capofila del progetto. A seguire, relazioni di Paolo Fadda e Gianfranco Fancello, specialisti del Cirem dell’ateneo di Cagliari (partner – coordinatore tecnico) e quelli dell’Ascame (Associazione camere commercio del Mediterraneo). Previsti gli incontri tra quindici imprese italiane e altrettante libanesi operanti nel settore del trasporto e della logistica a livello internazionale. Nel pomeriggio le compagnie italiane e quelle provenienti dal Libano si incontrano per cercare innovative forme di collaborazione volte a migliorare gli scambi e a promuovere il settore dei trasporti e della logistica tra i paesi euromediterranei.

Lo scalo di Porto Torres è, come evidenziato dal progetto Optimed, uno dei due porti Hub che potrebbe rivestire il ruolo centrale con carattere internazionale per la raccolta, lo smistamento e la distribuzione delle merci dei porti dell’arco dell’alto Tirreno. Con riferimento all’area che va da Valencia a Napoli. I traffici coinvolgerebbero anche la sponda sud orientale del Mediterraneo, in particolare, dall’Egitto alla Turchia. Nei lavori di dopodomani, venerdì 4 dicembre, è coinvolto anche il Consorzio Industriale Provinciale di Sassari.

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Venerdì cerimonie per la festività di Santa Barbara, patrona dei minatori, in tutto il Sulcis. Alle ore 11.00, un corteo partirà dalla piazza dell’ex Circoscrizione di Bacu Abis e arriverà a Pozzo Castoldi per la deposizione di una corona in memoria dei tanti Minatori caduti sul lavoro.

Alle ore 16.00 una processione partirà da piazza Roma a Carbonia e arriverà presso la Grande Miniera di Serbariu, dove sarà deposta una corona commemorativa.

Alle 11.30 il vescovo della diocesi di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, celebrerà una Messa nella chiesa di Monteponi. Al termine, presso l’Archivio Storico Minerario di Monteponi, si svolgerà la cerimonia di premiazione del personale che nel corso del 2015 ha maturato 35 anni di servizio nell’industria mineraria.

FESTA SANTA BARBARA 2015 Pozzo Castoldi

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L’ex ministro, nonché segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, sarà nel Sulcis Iglesiente l’8/12/2015 per un’iniziativa politica e una visita agli operai ex Alcoa.

Il programma della visita è il seguente:

• ore 9.30 visita al presidio Alcoa fronte i cancelli della fabbrica a Portovesme e incontro e discussione con gli operai.

• Ore 10.30 presentazione del libro: “La truffa del debito pubblico” (derive approdi) e discussione sulla politica europea e sulla nascente nuova sinistra italiana nella sala Remo Branca del palazzo municipale di Iglesias.

Attendati Alcoa 3

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Banco di Sardegna premiazione 2014.

Banco di Sardegna premiazione 2014.

Venerdì 4 dicembre, alle 10.30, nella sala Siglienti del Banco di Sardegna, a Sassari in Piazzetta Banco di Sardegna 1, si terrà la cerimonia di premiazione dei vincitori della XII edizione del Concorso “Il Banco di Sardegna per la Scuola”, anno scolastico 2014/2015.

Saranno assegnati quattro premi agli Istituti Scolastici che hanno partecipato al concorso con l’elaborazione di progetti imprenditoriali, per un importo complessivo di € 50.000.

Gli studenti e i docenti coinvolti si sono cimentati nel difficile compito di promuovere un’azienda innovativa valorizzando le risorse presenti nel loro territorio.

Per il Banco di Sardegna, promotore dell’iniziativa insieme all’associazione Amici del Banco, con il supporto dell’Ufficio Scolastico Regionale, dell’Università di Sassari, di Confindustria Nord Sardegna e di Confapi, questa dodicesima edizione del Concorso conferma l’obiettivo di diffondere lo spirito della “cultura d’impresa” già a partire dal mondo della scuola.

I premi saranno consegnati ai dirigenti scolastici dal direttore Generale del Banco, Giuseppe Cuccurese, e dal presidente dell’associazione Amici del Banco Giuseppe Santoni; per l’Università di Sassari, interverrà la prof.ssa Giuliana Carboni, vice direttore del Dipartimento di Economia.

 

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Libro Per Caso

Dopo il successo della serie di “Deserto rosso” e del suo spin-off “L’isola di Gaia”, entrambi inclusi nel ciclo dell’Aurora, Rita Carla Francesca Monticelli ritorna alla fantascienza con un romanzo ambientato in un nuovo universo e intitolato “Per caso”. Il libro è disponibile in edizione cartacea dal 22 novembre 2015 (7,99 euro) e in formato e-book dal 30 novembre 2015 sui principali retailer a partire da 2,99 euro.

In un lontano futuro, il pianeta Thalas è teatro di una lunga guerra tra la colonia degli umani, arrivati dalla Terra per esplorarlo e forti dei propri mezzi e del proprio sviluppo tecnologico e sociale, e la specie autoctona delle sirene. Queste creature umanoidi, dall’intelligenza sopraffina e perfettamente adattate a un pianeta la cui quasi totale superficie è ricoperta da un unico immenso oceano, non hanno mai cercato di comunicare con i colonizzatori e, nonostante siano ormai ridotte in numero, continuano a combatterli tramite atti terroristici in maniera cieca e rifiutando ogni possibilità di pace. Questo è il contesto che, in “Per caso”, fa da sfondo alla storia di una (im)possibile amicizia tra un umano e un alieno, due nemici che una sequenza di eventi casuali ha portato a confrontarsi. Doc è un ufficiale del Corpo della Difesa della colonia umana di Thalas. Il suo lavoro è uccidere le sirene. Di ritorno alla stazione spaziale Poseidon, dopo una ricognizione nel dominio sirenico insieme alla sua partner, s’imbatte nel relitto di una nave stellare, adibita al trasporto di trecento passeggeri in animazione sospesa e di cui si erano perse le tracce diversi decenni prima. La Chance, così si chiama l’astronave, è ormai un cimitero, poiché da tempo non ha abbastanza energia per sostenere la criostasi del suo carico, ma, durante l’investigazione per scoprire cosa abbia provocato la sua scomparsa, Doc si ritrova a conoscere da vicino l’incomprensibile mentalità delle sirene, inaccettabile per il modo di ragionare degli esseri umani, ma che getta luce sulle azioni degli individui di questa specie, pronti a immolarsi pur di uccidere uno solo di coloro che definiscono invasori. Ma forse, al di là della guerra, al di là del terrore, può ancora esistere l’amicizia.

“Per caso” è un thriller fantascientifico in cui, tramite un gioco di flashback, il lettore deve mettere insieme i pezzi di un puzzle per scoprire il mistero celato da un’astronave dispersa nello spazio per decenni. Allo stesso tempo è testimone dello scontro tra due civiltà inconciliabili, metafora di eventi che riguardano la nostra attualità, e finisce per rendersi conto di come due individui, separati dal loro gruppo di appartenenza, potrebbero comunque trovare un punto d’incontro. Tale riflessione lascia però spazio a una domanda: fino a che punto ci si può fidare del proprio nemico?