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Prendono il via il 3 dicembre, a Giba, gli incontri consultivi per la definizione strategica e operativa delle 4 Case della Salute previste nel territorio della Asl 7 di Carbonia.
Un unico spazio per integrare l’offerta extraospedaliera del servizio sanitario e del servizio sociale, un luogo dove si concentrano servizi e attività che ora, spesso, sono frammentati e dispersi: è questo l’obiettivo delle Case della Salute, istituite dalla Regione Sardegna che a breve saranno operative nella ASL di Carbonia Iglesias (Giba, Sant’Antioco, Carloforte e Fluminimaggiore).
Devono rappresentare il principale modello di organizzazione della medicina del territorio e la sede privilegiata dell’integrazione socio-sanitaria. Oltre ad operare per l’appropriatezza delle prestazioni, le nuove strutture semplificano l’accesso ai servizi integrati dando risposte a persone e famiglie con bisogni complessi, garantendo la continuità assistenziale secondo le esigenze della rete territoriale di riferimento.
Nelle Case della Salute i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta (che pure continueranno a lavorare nei loro ambulatori) i medici di continuità assistenziale e dell’emergenza territoriale, oltre agli specialisti ambulatoriali e al personale sanitario e sociosanitario, lavoreranno in equipe. Le nuove strutture garantiranno anche la funzione di sportello unico di accesso e orientamento e potranno dare risposte alle piccole urgenze che non richiedono l’accesso ai pronto soccorso ospedalieri. Verranno inoltre integrate le associazioni di volontariato.
Per definire meglio le funzioni e prevedere i livelli e le tipologie delle attività delle Case, la Asl 7 parte il 3 dicembre con una serie di incontri d’ambito nel 4 comuni che ospiteranno le Case della Salute.
Agli incontri, particolarmente importanti per la definizione delle strategie e del funzionamento delle Case della Salute, sono chiamati a partecipare tutti i portatori di interesse – Sindaci, amministratori, operatori sanitari, operatori del sociale, rappresentanti del mondo del volontariato, e anche semplici cittadini – che potranno dare il proprio contributo al fine di formulare delle linee di attività condivise, sulla base dei reali bisogni sanitari e sociosanitari anche attraverso analisi epidemiologiche dei territori di riferimento.
«La costruzione delle case della salute è un percorso – ha precisato il commissario straordinario Antonio Onnis – la cui realizzazione è possibile solo col reale contributo di tutti gli attori coinvolti. Da parte nostra metteremo a disposizione le strutture, il personale, e il modello organizzativo che consenta di arrivare a una sanità territoriale di qualità. Quello che davvero serve ai cittadini del Sulcis Iglesiente.»
Si parte il 3 dicembre con Giba – ore 15.00 presso l’Aula consiliare del Comune -; il 9 dicembre sarà la volta di Sant’Antioco – ore 15.00, presso la Sala del Capitolo, in Piazza De Gasperi; si prosegue il 16 dicembre con Carloforte – ore 15.00, presso l’Aula consiliare del Comune, per concludere il 17 dicembre con Fluminimaggiore – ore 15.00 presso l’Aula consiliare del Comune.