24 November, 2024
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Ha preso il via questo pomeriggio, al palazzetto dello sport di via delle Cernitrici, la prima edizione del Carbonia Christmas Basket, riservato alle categorie esordienti ed aquilotti.

Nel corso della manifestazione si terrà un torneo di minibasket, maschile e femminile, riservato agli atleti nati negli anni che vanno dal 2004 al 2007. Le squadre iscritte, per un totale di circa 280 atleti, sono 10: Basket Iglesias, Calasetta Basket, Scuola Basket Carbonia, Centro Giovanile Pallacanestro Carloforte, Oratorio San’Antonio da Padova Fluminimaggiore, Sulcispes Basket Sant’Antioco, Basket Portoscuso, Basket Siliqua, San Leone Uta Basket e Olimpia Villaspeciosa.

Il torneo si gioca a squadre miste (composte da ragazzi di più società) per favorire l’integrazione e l’amicizia, vera anima dello sport e della manifestazione. Durante i tre giorni si terranno anche corsi di formazione per giudici di gara e istruttori di minibasket. Mercoledì 30 dicembre, giornata conclusiva, si terrà un momento di festa con la sfilata delle squadre e la consegna di piccoli ricordi, preparati appositamente per la manifestazione.

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As it happens 2

Si chiude con una performance dedicata al mondo danza, e una grande festa per salutare il passaggio dal vecchio al nuovo anno, l’edizione 2015 di Approdi, festa d’arte e comunità organizzata nel borgo cagliaritano Sant’Elia da Carovana SMI, insieme a diverse associazioni del quartiere.

L’appuntamento è domani, martedì 29 alle 16.00, e mercoledì 30 dicembre, alle 20.00, negli spazi del centro culturale Il Lazzaretto con “As it happens_territori dell’istante”, della compagnia torinese Tecnologia filosofica.

Ideato da , il progetto mira a favorire l’avvicinamento del pubblico ai linguaggi della danza. Con forme e modalità di interazione con gli spettatori inusuali per questo mondo, Cinalli e De Santis chiedono al pubblico di giocare con loro: preparando il campo da gioco, attraverso la costruzione di una dimensione ospitale senza però rinunciare ai codici della ricerca nei territori dell’istante tra suono, parola, movimento. Solo si chiede di rispettare tre semplici regole: lasciarsi al bosco, senza contatto fisico, con un paio di occhiali da sole. Dicono di questo spettacolo Francesca Cinalli e Paolo De Santis: «Ci piace pensare ad As It Happens come a un giardino permanente, spazio di trasmissioni e pratiche per allenarsi al qui e ora, per festeggiare danzando il passaggio dal vecchio al nuovo anno».

Mercoledì la performance si chiuderà con una festa che vuole celebrare il passaggio dal vecchio al nuovo anno.

Domani, inoltre, proseguono anche la residenza d’artista “Giro di stile”, dedicata ai temi del riuso e del mondo femminile, e i laboratori per attori non professionisti non vedenti “Tenue_Radiodramma tattile”. Entrambe le iniziative, ideate dall’associazione culturale Fosca, nel 2016 daranno vita a due diversi spettacoli.

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Gianfranco Ganau Q

«Le modifiche adottate dal Governo sono un primo grande risultato dell’azione congiunta dei Consigli regionali ma abbiamo deciso di proseguire nell’azione intrapresa perché riteniamo che ci siano margini per ulteriori miglioramenti della normativa nazionale.»

Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau al termine della riunione del Comitato promotore del referendum “antitrivelle” delle 10 Regioni, svoltasi oggi a Roma nella sede della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.

L’emendamento proposto dal Governo ed inserito nella legge di stabilità, ha affermato il presidente del Consiglio regionale della Basilicata Piero Lacorazza, Regione capofila dell’iniziativa referendaria, «rappresenta un passo in avanti». «Tuttavia – ha aggiunto – permangono alcune criticità che non sembrano risolte dall’intervento normativo, con particolare riferimento alla sterilizzazione del piano delle aree, alla durata di vita utile del giacimento ed al doppio rilascio dei titoli concessori; sono tutti argomenti contenuti nella memoria presentata dalle Regioni alla Corte Costituzionale».

In vista dell’udienza, il Comitato referendario ha convocato per venerdì prossimo 8 gennaio alle 11.00, a Roma, un incontro con la stampa nella sede della Conferenza dei presidenti delle Assemblee in via Cossa 41.

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Il 23 dicembre, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, ha deliberato sulla “Programmazione della riabilitazione globale a ciclo continuativo ad alta intensità”, assegnando alla Asl di Sanluri 46 posti così suddivisi: 20 posti di riabilitazione cardiologica e 26 posti di riabilitazione funzionale. Nella stessa delibera è stata rivisitata l’assegnazione dell’intera isola: 15 posti di riabilitazione cardiologica a Sassari, 10 posti di riabilitazione funzionale a Nuoro, 44 alla Asl di Oristano, di cui 14 assegnati alla struttura Santa Maria Bambina.

«Si tratta di un atto importante che rientra nell’ampio progetto di riforme che la Giunta Pigliaru e la sua maggioranza hanno avviato nel settore della sanità» dichiara Rossella Pinna, consigliere regionale del Partito democratico ed ex sindaco di Guspini.

«Con la delibera 66/21 si va a colmare l’assenza di posti letto per i post acuti, a creare un adeguato supporto all’attività ospedaliera per acuti e si contribuisce a ricondurre la dotazione dei posti letto ospedalieri ad un livello non superiore a 3,7 posti letto per mille abitanti, di cui 0,7 per la riabilitazione e lungodegenza post-acuzie. L’assegnazione di 46 posti letto per la riabilitazione ad alta intensità che segue l’avvio della costruzione del nuovo Ospedale è un ulteriore atto che attribuisce al Medio Campidano un ruolo strategico nella programmazione sanitaria regionale. Da troppi anni, infatti, rispetto ad altre zone della Sardegna, rappresentanti delle istituzioni, forze politiche e sindacali, denunciano un pesante squilibrio nell’offerta di assistenza ospedaliera e territoriale Oggi, finalmente, la Regione riconosce questo gap potenziando anche il percorso riabilitativo integrato ospedale-territorio per assicurare l’appropriatezza delle cure, implementare il processo di deospedalizzazione e nel contempo contenere i costi di produzione dei servizi.»

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Alcoa 22 dicembre 2015 2

La vita per i giovani nel Sulcis Iglesiente è sempre più complicata. Il nostro territorio registra col 74% un indice di disoccupazione giovanile tra i più elevati in assoluto in Italia.

Paragonabile agli standard economici delle nazioni in via di sviluppo che si affacciano anche nel Mar Mediterraneo.

Una situazione drammatica e amplificata dalla totale assenza di prospettive e di certezze per tanti giovani che ogni anno sono obbligati ad emigrare per cercare un lavoro o per completare il proprio ciclo formativo scolastico.

Nel solo anno 2014 la popolazione del territorio è diminuita a causa dell’emigrazione di 694 unità per gran parte cittadini sotto i 40 anni e quest’anno si prevedono percentuali ancora più drammatiche.

Con l’avvento della crisi, il disimpegno dello Stato che progressivamente elimina i servizi più elementari e la progressiva chiusura di parte del Polo Industriale e il conseguente crollo dei settori economici a esso indirettamente connessi(ad esempio quello del commercio e dell’artigianato) i disoccupati sono giunti nel territorio alla inquietante cifra di 37.500 unità.

A causa di ciò, facilitato anche dalle nuove scellerate normative previdenziali, si è bruscamente interrotto quel patto generazionale tra padri e figli che per decenni aveva garantito un genuino ricambio fisiologico-sociale tra le nuove generazioni.

In tale contesto è evidente la totale assenza di ascensori sociali che permettano ai giovani, anche a quelli che raggiungono una piena formazione scolastico-professionale, di realizzarsi invece di diventare preda della svalutazione sociale che innesca un progressivo abbassamento del livello delle tutele e dei diritti e di conseguenza una precarizzazione sempre più marcata del residuale mercato del lavoro.

Non meravigliano quindi le elevate disuguaglianze d’accesso, genere, condizione e reddito certificate da un coefficiente di Gini tra i più elevati in Italia. E se a questo si sommano la forte dispersione scolastica e la bassa percentuale (se rapportata alla media nazionale ed Europea) di laureati, simile a quella della fascia di cittadini senza alcun titolo di studio, si ha la piena misura di quanto critica diventerà in prospettiva la situazione.

In questo ambito è importante sottolineare come i vari governi regionali succedutisi negli ultimi anni avevano promesso di valorizzare il “capitale umano” rappresentato dai giovani sardi tramite il programma Master ad Back con il quale si finanzia il soggiorno in Italia e all’estero di giovani laureati allo scopo di acquisire nuove competenze da “riportare” successivamente in Sardegna, ma che nei fatti ha miseramente fallito con oltre il 60% dei giovani che non sono rientrati e circa 195 milioni di euro spesi per un costo pro-capite per laureato di 50.000 euro.

Per non parlare poi della famosa Garanzia Giovani che ha registrato nell’ultimo anno la partecipazione di tantissimi candidati sardi ma che ha visto la Regione Sardegna (come ricorda una recente indagine de Il Sole 24 Ore) fanalino di coda nell’utilizzo delle risorse a esso dedicate e come risultato finale tanti giovani che oltre a non essersi realmente formati, hanno dovuto attendere per mesi o tutt’ora attendono quelle poche risorse per loro messe a disposizione.

Un quadro generale gravissimo che non lascia presagire nulla di buono se non avverrà una repentina inversione di tendenza riavviando e rinforzando (quelle ancora aperte), innanzitutto le grandi realtà produttive del Polo Industriale, unico vero volano di sviluppo, occupazione e valorizzazione del capitale umano nel Sulcis Iglesiente da decenni. E se, soprattutto, non si avvierà una reale politica di attrazione e sostegno economico per i tantissimi laureati che ogni mese sono obbligati a partire alla ricerca di fortuna impoverendo, culturalmente e professionalmente e di questo passo irrimediabilmente, il nostro territorio.

Il futuro del Sulcis Iglesiente, e ovviamente più in generale della Sardegna, fatti salvi gli interventi per la risoluzione degli storici problemi strutturali e infrastrutturali, sarà quello di mettersi al passo con l’innovazione e la tecnologizzazione che già in altre nazioni progredite stanno iniziando a prendere forma con una nuova rivoluzione industriale tecnologica.

Ma per fare questo, avremo bisogno di tutte le migliori menti che oggi colpevolmente vengono fatte scappare via…

Giuseppe Masala

Responsabile Giovani FSM CISL Sulcis Iglesiente

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Giancarlo Maria BrigantiniGrande miniera Serbariu 2 

Proseguono i preparativi per la XXIX edizione della Marcia della Pace, che quest’anno si terra a Carbonia il 30 dicembre 2015.

La Marcia, promossa come ogni anno dalla diocesi di Ales Terralba, è organizzata in collaborazione con il comune di Carbonia e con i soggetti promotori. Un apporto fondamentale è dato dal mondo dell’Associazionismo del territorio. Come negli anni passati, anche per l’edizione 2015, è prevista l’adesione di tutta la Sardegna, unita dal desiderio di un mondo di pace e di una società giusta e solidale. 

Il tema della XXIX Marcia è “Vinci l’indifferenza e conquista la pace”, in un mondo in cui l’indifferenza, frutto dell’individualismo esasperato, sta creando atroci disuguaglianze. Per questo, tutti insieme, dobbiamo contrastare l’indifferenza nei confronti della povertà, della mancanza di lavoro e della distruzione del territorio sardo.

 Nel corso della mattina ci sarà un momento di riflessione dedicato ai giovani. A partire dalle 10.00, presso la Grande Miniera di Serbariu si terranno tre Workshop dedicati ai temi: Povertà, Lavoro e Ambiente. Al termine dei laboratori sarà redatto un appello. A seguire i giovani si fermeranno in Miniera per il pranzo al sacco offerto dall’organizzazione.

Il pomeriggio sarà dedicato alla Marcia che inizierà dalla Grande Miniera di Serbariu, alle 15.00. Al termine dei saluti del Sindaco di Carbonia Giuseppe Casti e del vescovo di Ales-Terralba monsignor Giovanni Dettori, la marcia partirà seguendo il percorso: Grande Miniera di Serbariu, Piazza Sergio Usai, strada di collegamento Grande Miniera – Piazza Pietro Cocco, via Costituente, Piazza Repubblica, via Gramsci, via Fosse Ardeatine, via Manno, Piazza Roma. Una volta arrivati in Piazza, dopo i saluti delle autorità presenti, sono previsti i Messaggi di giovani, lavoratori, dell’Alleanza contro le povertà in Italia, del mondo del volontariato e della Caritas. Le conclusioni sono affidate a monsignor Gian Carlo Maria Bregantini, attuale Arcivescovo di Campobasso e già vescovo di Locri. Nella sua esperienza personale mons. Bregantini ha testimoniato l’amore per la giustizia, dando speranza ai giovani, coraggio alle popolazioni, rischiando e pagando di persona per il suo impegno.

All’interno dell’area della Grande Miniera di Serbariu e in Piazza Roma saranno allestite zone di primo soccorso, un’area disabili e i servizi igienici. Gli aderenti alla Marcia potranno parcheggiare nell’area parcheggi del Centro Intermodale (Stazione Treni – Bus).

«È un grande onore per Carbonia ospitare una Marcia che richiama valori che fanno parte dell’identità della nostra Città e dei suoi abitanti – spiegano il sindaco Giuseppe Casti e l’assessore delle Politiche sociali, Maria Marongiu -. Giustizia sociale, pace, lotta all’indifferenza e alla povertà e solidarietà sono una costante della nostra storia.  Per questo motivo oltre a ringraziare gli organizzatori per aver scelto la nostra Città, invitiamo tutti i cittadini, le istituzioni e le associazioni a partecipare a questo importante momento d’incontro e costruzione di pace.»

Disposizioni per la buona riuscita della Marcia e sicurezza dei partecipanti:

Dalle 13.30 alle 15.30: chiusura al traffico della strada che conduce all’ingresso principale della Grande Miniera di Serbariu (strada di collegamento tra la rotonda e  Piazza Sergio Usai). Dalle 15.00 alle 18.00: chiusura al traffico veicolare in Piazza Sergio Usai – strada di collegamento Grande Miniera – Piazza Pietro Cocco, via Costituente, Piazza Repubblica, via Gramsci, via Fosse Ardeatine, via Manno. Dalle 16.30 alle 18.00: chiusura al traffico di Piazza Roma e strade confluenti.

PROGRAMMA XXIX MARCIA DELLA PACE

CARBONIA – GRANDE MINIERA DI SERBARIU

MATTINA CON I GIOVANI

Ore 10.00 arrivo e iscrizione Workshop

  • Povertà – coordina la Caritas Regionale
  • Lavoro – Coordina il progetto Policoro
  • Ambiente – Coordina l’ufficio di Pastorale Giovanile Regionale

Ore 13.00 Conclusioni e redazione dell’Appello affidato ai giovani

Pranzo al sacco per i giovani (offerto dall’organizzazione)

Ore 15.00 Partenza della XXIX Marcia della Pace

Saluto del Sindaco di Carbonia Giuseppe Casti

Preghiera di inizio e saluto del Vescovo di Ales-Terralba Monsignor Giovanni Dettori

Al suono della sirena si parte

Percorso : Grande Miniera di Serbariu (partenza), Piazza Sergio Usai, strada di collegamento Grande Miniera – Piazza Pietro Cocco, via Costituente, Piazza Repubblica, via Gramsci, via Fosse Ardeatine, via Manno, Piazza Roma (arrivo). Saluto delle autorità presenti. 

Messaggi:

  • I giovani
  • I lavoratori
  • L’Alleanza contro le povertà in Italia
  • Il volontariato
  • La Caritas

Discorso dell’Arcivescovo di Campobasso,  Monsignor Giancarlo Maria Bregantini

Ringraziamenti

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«Il ritorno nella commissione consiliare competente della legge sugli Enti locali è stata una farsa bella e buona. Ha avuto come unico obiettivo prendere tempo con lo scopo di calmare gli animi nel centrosinistra. Ma, soprattutto, lo stop è stato utilizzato per mettere le mani nelle tasche dei sardi, aumentando Irpef e Irap. Misure deliberate per compensare le incapacità politico-amministrative del centrosinistra al governo della Regione, e incapaci di produrre (tutti) gli effetti sperati.»

Lo dice Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«In commissione – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco – abbiamo assistito a una patetica messa in scena, nella quale la maggioranza ha ancora una volta recitato il ruolo dell’infallibile, pronta ad andare avanti per la sua strada incurante di tutto e tutti. Non vi è stato nessun tentativo di dialogo e le ragioni delle opposizioni sono state ignorate (come sempre). Tanto la colpa è sempre di chi li ha preceduti. Melina pura e imbarazzanti litigi tra i componenti del centrosinistra hanno contraddistinto questa fase di approvazione della legge di riordino degli Enti locali.»

«La truffa di questa proposta sta tutta nell’articolo 1, nella parte in cui si dice (sbagliando) che si tratta di una legge di grande riforma economico sociale con cui la maggioranza rinuncia alla propria autonomia e alle proprie potestà. In realtà questa norma non ha alcuna valenza di riforma. La giurisprudenza costituzionale, infatti, ha determinato che tali leggi assurgono al rango di leggi costituzionali; ma ha anche determinato che, per raggiungere tale posizione, devono sostanzialmente avere il carattere di riforma. E non è questo il caso. Tanto che la Giunta le dà questa veste per riuscire, in maniera piuttosto maldestra, a uniformare il tutto alle norme Del Rio, rinunciando alla visione degli enti in chiave autonomista – conclude Ignazio Locci -, così come dovrebbe essere nel caso specifico della Regione Autonoma Sardegna.»

Sede ex Provincia 3

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Dopo Reggio Emilia, la Dinamo ha battuto anche Pistoia (80 a 75, primo tempo 45 a 45) ed ha chiuso brillantemente l’anno più importante della sua storia, culminato con la storica conquista del “triplete” (Supercoppa, Coppa Italia e Scudetto), al quarto posto in classifica, a due sole lunghezze dalle due capolista Reggio Emilia e Milano (le grandi rivali dei play-off della scorsa stagione).

Quella di ieri sera è stata una partita molto equilibrata, decisa dalla squadra di Marco Calvani nell’ultimo quarto, chiuso sul 20 a 10, con un atteggiamento molto diverso rispetto a quanto visto in molte partite in questa stagione, caratterizzate da avvii vibranti e secondi tempi decisamente meno brillanti. La squadra biancoblu è stata trascinata dal solito David Logan, autore di 13 punti, 2 rimbalzi, 6 falli subiti e 5 assist, ma anche dall’apporto fondamentale di un grande Matteo Formenti, autore di un straordinaria partita, con 12 punti, 4 rimbalzi per un 16 totale di valutazione. La Dinamo ha chiuso la partita con quattro uomini in doppia cifra, su tutti Marquez Haynes (16 ptunti, 6 falli subiti, 6 assist), e Jarvis Varnado, 12  punti, 13 rimbalzi e 22 di valutazione, confermatosi in grande crescita rispetto all’opaco avvio di stagione.

«Era una partita molto insidiosa – ha commentato il coach della Dinamo Marco Calvani –, la gara con Reggio era stata molto dispendiosa dal punto di vista mentale oltre che fisico e quella di oggi, contro una contendente che non a caso dopo 14 giornate è prima in classifica, è stata forse anche più difficile. Grandi complimenti ai miei ragazzi, riuscire a replicare  gare del genere non è facile, bisogna avere solidità e mentalità. E loro le hanno avute. Dopo l’approccio abbastanza soft in cui non abbiamo avuto l’atteggiamento giusto, nella quarta frazione si è vista una difesa diversa, si è vista la difesa che vogliamo per la Dinamo, con piena intensità e durezza. Forse i migliori complimenti bisogna farli al pubblico: contro Reggio Emilia era stato tutto sommato facile sostenerci, eravamo sempre sopra ed il pubblico ci ha accompagnato. Ci sono stati dei momenti critici ed è lì che il pubblico ha alzato i decibel per incoraggiare il gruppo.»

Sabato 2 gennaio (ore 20.30, diretta Rai Sport 1 HD) la Dinamo sfiderà la rivale storica di questi ultimi anni, l’EA7 Emporio Armani Milano, terza sfida consecutiva ad una capolista, al Mediolanum Forum, dove la Dinamo ha realizzato alcune delle più belle imprese della sua storia.

Matteo Formenti e Brenton Petway 1 copia

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Giorni decisivi per la definizione della vertenza Eurallumina. La RSU e i lavoratori hanno organizzato una serie di iniziative in concomitanza con la conferenza dei servizi in programma domani e mercoledì per il progetto di rilancio dell’attività produttiva dello stabilimento di Portovesme.

Domani, martedì 29 dicembre, alle 8.00 è previsto il raduno a Sirai e Villamassargia con partenza con un corteo di auto per Cagliari. Alle 9.00 partirà il corteo a piedi dal parcheggio di viale Trieste, preceduto dallo striscione, fino al Palazzo della Regione, dove stazionerà per tutta la durata della conferenza dei servizi che avrà inizio alle 10.30.

Mercoledì 30 dicembre nuovo raduno a Sirai e Villamassargia con partenza per Cagliari, e manifestazione davanti al Palazzo della Regione. Al termine della conferenza dei servizi, dopo che l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, la direttrice dell’assessorato dell’Ambiente e i presidenti della conferenza, i dirigenti della Regione e dell’ex provincia di Carbonia Iglesias incontreranno la RSU dell’Eurallumina per comunicare l’esito dell’istruttoria.

eurallumina poster MANIFESTAZIONE 29- 30 DIVEMBRE


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La Marco Cullurgioni Giba si è aggiudicata, a sorpresa, la fase locale della 53ª edizione della Coppa Santa Barbara Trofeo Aldo Carboni, superando il Carbonia nella finalissima disputata sul terreno di gioco di via Giovanni Maria Angioy, con il punteggio di 2 a 1. La partita si è decisa nel primo tempo. La squadra di Gianmarco Manca, ex tecnico delle giovanili del Carbonia, ha sorpreso la difesa avversaria realizzando due goal nell’arco di poco più di un minuto, tra il 16′ e il 17′, con Giacomo Serventi e Valentino Soru. Il Carbonia ha subito il colpo ed ha impiegato una decina di minuti a riorganizzarsi, riuscendo a dimezzare lo svantaggio al 25′, al termine di una bella azione, con Daniele Bratzu. Il Carbonia ha continuato ad attaccare, senza riuscire ad impensierire seriamente il portiere avversario, finendo poi il primo tempo in dieci uomini, per l’espulsione del difensore Alessandro Scano, per doppia ammonizione.

Nel secondo tempo, con il passere dei minuti, la partita è diventata sempre più nervosa e l’arbitro ha faticato non poco a tenerla in pugno, affidandosi spesso ai cartellini gialli per contenere gli eccessi dei giovani calciatori. I due tecnici hanno effettuati anche numerosi cambi ma, nonostante i continui tentativi del Carbonia, e i contropiede della Marco Cullurgioni che hanno visto protagonisti in alcune occasioni i due portieri, il risultato non è più cambiato.

Quella di ieri è stata la sesta finale tra il Carbonia e la Marco Cullurgioni Giba. Tre volte ha vinto il Carbonia (nel 2003/2004 2 a 1 nella fase regionale; nel 2012/2013 1 a 0 nella fase locale e 2 a 0 nella fase regionale); tre volte ha vinto la Marco Cullurgioni Giba (nel 2003/2004 1 a 0 nella fase locale, nel 2006/2007 3 a 1 nella fase regionale e ieri 2 a 1 nella fase locale).

Al termine della partita il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha consegnato le coppe alle squadre finaliste e Claudio Di Meglio, difensore della Monteponi (ex del Carbonia) ha consegnato il trofeo per il miglior giocatore al centrocampista della Marco Cullurgioni Giba Gabriele Porcu.

Le formazioni.

Marco Cullurgioni Giba: Casti Simone, Carboni Antonio, Sabiu Manuel, Uccheddu Nicola, Peddis Andrea, Cani Roberto, Serventi Giacomo, Porcu Gabriele, Serpi Nicolo, Soru Valentino, Cogotti Salvatore. A disposizione: Diana Federico, Cane Alessio, Pisanu Andrea, Pischedda Simone, Nonnis Nicolo, Pessiu Riccardo, Muscas Federico. All. Gianmarco Manca.

Carbonia: Atzori Luca, Scano Alessandro, Bove Andrea, Serra Nicola, Con tis Alessandro, Piras Mirko, Casula Filippo, Meloni Matteo, Spanu Nicola, Bratzu Daniele, Suella Marco. A disposizione: Pintus Matteo, Biccheddu Fabio, Pastrani Davide, Fina Luca, Campus Fabio, Casula Mattia, Cancedda Francesco. All. Maurizio Finà.

Arbitro: Andrea Sabiu, assistenti di linea Annamaria Sabiu e Luca Orrù, quarto uomo Diego Massa, addizionali Mattia Tidu e Luca Casula.

Reti: 16′ Giacomo Serventi (Marco Cullurgioni), 17′ Valentino Soru (Marco Cullurgioni), 25′ Daniele Bratzu (Carbonia).

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