24 November, 2024
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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Il Consiglio regionale ha dato il via libera alla proroga dei commissari delle Asl e all’istituzione della Asl unica.
Raimondo Perra, presidente della Commissione e relatore del provvedimento all’ordine del giorno, ha spiegato la ratio della norma: «La proroga del commissariamento delle Asl – ha spiegato Perra – è un atto dovuto non essendosi ancora concluso l’importante processo di riordino degli Enti Locali, a cui si lega anche la riduzione  del numero delle Aziende sanitarie».
E’ stato poi il turno del relatore di minoranza Giuseppino Pinna (Udc), secondo il quale dal provvedimento «emerge in modo palese la volontà della Giunta di mantenere sotto stretto controllo le Asl». Pinna ha contestato senza mezzi termini il commissariamento: «Doveva concludersi il 31 dicembre, siamo invece arrivati alla quarta proroga». L’esponente dell’Udc ha poi accusato la Giunta di voler incentivare una forma di governo straordinario delle Asl: «Sappiamo che questa ulteriore proroga non basterà per portare a termine la riforma – ha concluso Pinna – il commissariamento è un abuso di governo che configura una centralizzazione del potere e risulta essere uno straordinario mezzo di controllo politico sulle Aziende sanitarie».
Anche per Edoardo Tocco (Forza Italia) la proroga non risolve nulla. «Il sistema è bloccato, la proroga non crea vantaggi – ha detto il consigliere di minoranza – meglio definire la questione in modo più corretto affidando pieno mandato ai commissari. La proroga testimonia il disaccordo interno alla maggioranza».
Il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia) ha espresso forti perplessità sulla proposta della Giunta di creare una Asl unica: « Ci saremmo aspettati una norma vera – ha rimarcato Locci – nei mesi scorsi avete scritto che prima di mettere mano alla riforma sanitaria occorreva aspettare la legge di riordino degli Enti locali. Ciò non è avvenuto. Non sono inoltre convinto che l’Azienda Unica sia la panacea di tutti i mali. Ci troveremo davanti a un mostro che avrà più potere dell’assessorato». Il consigliere azzurro ha quindi proposto una strada alternativa: «Meglio – ha concluso – disegnare ambiti territoriali ottimali cercando di avvicinare il più possibile il governo della sanità ai cittadini. Sarebbe opportuno spostare il commissariamento più avanti anche perché una discussione di questo tipo merita un serio approfondimento

Alessandra Zedda (Forza Italia) ha accusato la maggioranza di attuare e di fare annunci che poi non si traducono in fatti concreti. «Il vostro è un metodo di legiferare schizofrenico e offensivo per l’Aula, mai una volta si è portata una norma senza poi apportare modifiche che cambiano le carte in tavola. La Asl unica non riduce il disavanzo della Sanità e non cancellerà lo schiaffo della reintroduzione dell’Irap».
Giudizio negativo, infine, sulla gestione della Sanità da parte del centrosinistra: «Delle cose annunciate non si è visto nulla – ha concluso Zedda – intanto si fanno assunzioni senza scorrere le graduatorie e la spesa farmaceutica aumenta. L’unico risultato è la crescita della spesa sanitaria. Evitiamo in futuro di approvare leggi se poi non vengono applicate».
Secondo Marco Tedde (Forza Italia) tutti i nodi prima o poi vengono al pettine. «Avevate annunciato una riorganizzazione delle Asl ancorata alla legge di riordino degli Enti locali, l’incorporazione del SS. Annunziata all’Università di Sassari e, a Cagliari, del Microcitemico e del Businco al Brotzu. Nulla si è visto – ha detto Tedde – i commissari dovevano essere funzionali all’attuazione della riforma, siamo arrivati alla quarta proroga: è evidente che c’è qualche problema. Sarebbe stato molto meglio tenere i direttori generali che conoscevano lo stato dell’arte. Gli attuali commissari hanno dimostrato di aver studiato poco e male. Hanno fatto più di Carlo in Francia».
Marco Tedde ha poi ricordato che il deficit è cresciuto negli ultimi 12 mesi di 250 milioni di euro: «In alcune Asl non c’è responsabile dell’anticorruzione, alcune nominano consulenti siciliani, evidentemente ci sono delle esigenze da soddisfare – ha attaccato l’esponente dell’opposizione – la vostra è una gestione della sanità connotata da sprechi e completamente asservita alla politica».
Michele Cossa (Riformatori), rivolgendosi al presidente della Regione Francesco Pigliaru, ha ricordato la norma licenziata ieri dal Consiglio che introduce nuove tasse per la copertura del disavanzo della sanità. «Ieri la maggioranza ha approvato un provvedimento drammatico – ha detto Cossa – lei più di chiunque altro può valutarne l’impatto. Quella che è stata definita l’esplosione della spesa sanitaria in realtà non si coglie dai dati della Ragioneria dello Stato. Si tratta di uno sforamento limitato che non giustifica un provvedimento lacrime e sangue». Michele Cossa ha comunque riconosciuto l’urgenza di porre mano alla riforma della sanità: «Ciò che occorre spezzare è la ripresa di una spirale perversa della spesa – ha sottolineato – la quarta proroga del commissariamento non indica però un percorso per capire quale destino avrà la nuova rete ospedaliera e quale sarà il riordino complessivo del sistema».
Il consigliere dei Riformatori ha infine mostrato apprezzamento per l’ipotesi di una Asl unica. «Può rappresentare il primo passo verso la razionalizzazione della spesa. Su questo fronte – ha concluso Cossa – vogliamo fare un’apertura di credito alla Giunta».
Il consigliere Stefano Tunis (Fi) ha definito giunta e maggioranza “talmete inadeguati da sembrare grottesch”. «Non siete riusciti a fare la riforma sanitaria e invece di chieder scusa e limitarvi alla richiesta di proroga dei commissari, pretendete di spacciare per una norma laa dichiarazione di intenti per istituire la Asl unica». L’esponente della minoranza ha quidni invitato l’esecutivo a fornire materiale utile e studi che rafforzino la proposta della Giunta ed ha domandato: «Chi è il manager in grado di guidare questo mostro che vi proponete di creare? Il consigliere Paolo Truzzu (Misto-FdI) ha dichiarato che la proposta della Giunta certifica “l’ennesima incompiuta” e rappresenta “l’ennesimo annuncio” dell’esecutivo regionale. L’esponente della minoranza ha accusato la Giunta di procedere con continui rinvii su urbanistica, sanità, enti locali: avete paura del vostro fallimento. «L’azienda sanitaria unica è una follia – ha affermato Truzzu – e dove è stata istituita non ha prodotto i risultati attesi». Il consigliere di Fratelli d’Italia ha chiesto notizie sulla istituzione della centrale unica d’acquisto ed ha concluso invitando l’assessore Arru a rassegnare le dimissioni prima dell’approvazione della legge che istituirà l’azienda unica: perché l’assessorato della Sanità non servirà più a niente.
Il consigliere del Pd, Salvatore Demontis, ha salutato con favore la proposta per l’istituzione della Asl unica “con l’obiettivo di ridurre la spesa sanitaria” ed ha definito “paradossale” il dibattito suscitando le proteste di banchi della minoranza. «Il centrodestra ci accusa di non aver fatto in un anno e mezzo quello che loro non hanno fatto in cinque anni», ha proseguito l’esponente della maggioranza che è stato contestato ancor più duramente dai consiglieri dell’opposizione. Il presidente del Consiglio ha quindi sospeso i lavori ed alla ripresa i consiglieri della minoranza hanno lasciato in Aula come segno di protesta verso il consigliere Demontis.
Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha chiesto la parola per «chiosare l’atteggiamento dei colleghi del centrodestra» ma il presidente del Consiglio è intervenuto per affermare che «non è permessa la censura di alcun atteggiamento».
Il capogruppo del Misto, Fabrizio Anedda (Prc), ha criticato la nuova richiesta di proroga per i commissari Asl, avanzata dalla Giunta regionale («non sono bastati dodici mesi ne chiedete altri sei»). «Basta prendere tempo per affrontare le criticità – ha tuonato il consigliere della maggioranza – è ora di dare un segnale a coloro che vedono aumentate le tasse per ripianare i debiti della sanità».
Il capogruppo di “Soberania&indipendentzia”, Emilio Usula (Rosso Mori) ha ricordato la sua esperienza lavorativa nel campo della sanità ed ha affermato di aver visto nei suoi 34 anni di professione medica “clientele, sprechi, inefficienze e consulenze”. «Ho visto al governo della sanità la partitocrazia e non la meritocrazia», ha proseguito l’esponente della maggioranza, «e ci sono colpe trasversali alle quali la giunta cerca di porre rimedio». «Pur non essendo del tutto convinto che un’unica Asl porti risparmio e efficacia – ha concluso Usula – vedo l’intenzione politica positiva e per questo dichiaro il mio favore alla istituzione di un’unica Asl in Sardegna».
Francesco Agus  (Sel Sardegna), intervenendo nella discussione generale, ha fatto riferimento al provvedimento preso ieri dal Consiglio che inasprisce le tasse per risanare il disavanzo del settore sanitario. Per Agus, si è trattato di un provvedimento emergenziale che certo non risolve i problemi delle ASL. Il presidente della Prima commissione è convinto che nella sanità bisogna cambiare passo e mettere in atto provvedimenti adeguati  per evitare gli sprechi.
Angelo Carta (Psd’Az) ha detto che  non si sta processando il passato o il presente ma il dibattito serve per capire se questo emendamento presentato dalla giunta sia  efficace o meno.
Attilio Dedoni (Riformatori sardi)  ha ribadito la necessità di una riforma seria. Il capogruppo dei Riformatori ha detto di essere d’accordo con l’ipotesi di una unica Asl che farebbe, tra l’altro, risparmiare circa 3 milioni di euro l’anno.
Per Gianluigi Rubiu (Udc Sardegna) questo disegno di legge rappresenta la sconfitta della politica e della democrazia. Il commissariamento, infatti, è uno strumento straordinario. Ma nel settore sanitario è la quarta volta che si prorogano i commissari, quindi la giunta vuole abusare di un sistema che non ha nulla di democratico. Solo uno stolto non capisce che tra tre mesi il Consiglio sarà chiamato  votare un’altra volta la proroga dei commissari.
Pietro Cocco (Pd) ha voluto riportare il dibattito su un giusto binario. Stiamo discutendo di un emendamento che prevede che dal 1 luglio 2016 esisterà un’azienda sanitaria unica regionale. Di questo stiamo parlando. La proroga dei commissari è solo un dettaglio. Cocco ha ribadito che il centrosinistra vuole le riforme. La sanità va riformata perché i costi sono esorbitanti. Proviamo con l’azienda sanitaria unica regionale: è una strada nuova che ci può dare nuove speranze di una sanità migliore. Il capogruppo del Pd ha rimandato al mittente le critiche sulle consulenze dicendo che in questa legislatura sono state ridotte del 30%.
Pietro Pittalis (FI), parlando del provvedimento approvato ieri dal Consiglio, ha ribadito che è sbagliato e di dubbia legittimità. La responsabilità è però della Giunta e della maggioranza. Pittalis ha dichiarato di essere d’accordo con Pietro Cocco sul fatto che  il sistema sanitario vada  riformato. Si tratta di individuare gli strumenti e il metodo da utilizzare. Il 17 novembre del 2014, ha ricordato Pittalis, il Consiglio ha approvato una legge di riforma del sistema sanitario in cui la maggioranza dava  indicazione per una riforma del sistema che sembra contraddica quello che vuole  fare oggi. Nella legge 23 del 7 novembre avete messo in evidenza che la legge avvia il processo di riorganizzazione delle ASL ipotizzando, non la creazione di una azienda unica, ma la creazione di un sistema con più ASL. Cosa è cambiato in questo anno? Quale è la filosofia nuova? Noi vogliamo capire quale è la posizione della maggioranza. Inoltre, in quella legge avevate previsto alcune incorporazione alla Asl di Sassari e di Cagliari. Avete cambiato idea? Sembra tutto in contraddizione. Chiusa la discussione generale, il presidente Ganau ha dato la parola all’assessore della Sanità Luigi Arru che ha difeso il provvedimento approvato ieri dal Consiglio. E’ stata una scelta difficile e impopolare non è stata fatta a cuor leggero, ma stiamo lavorando per una sanità moderna ed efficiente. Abbiamo fatto di tutto per non aumentare le tasse dei sardi per coprire il disavanzo, ma non si poteva fare diversamente, anche perché in Sardegna quasi la metà della popolazione è esente da ticket. Dobbiamo poi prendere atto che la sanità costerà sempre di più anche a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e dobbiamo fare i conti anche con i ricoveri inappropriati (circa 14.000 in un anno). Stiamo puntando alla riorganizzazione progressiva della rete ospedaliera e alla fornitura di servizi che garantiscano, come il servizio di elisoccorso h24, la sicurezza per i sardi di essere soccorsi e curati nel miglior modo possibile.
Il presidente ha messo in votazione il passaggio agli articoli. L’Aula ha dato il via libera all’esame dell’articolato con 30 sì, 19 no. L’Aula è poi passata all’esame dell’articolo 1 e delle relative proposte di correzione. Il presidente Ganau ha chiesto il parere del presidente della Commissione Raimondo Perra che ha chiesto cinque minuti di sospensione per valutare il contenuto di alcuni emendamenti.
Il consigliere dei Riformatori Michele Cossa ha invitato la maggioranza a una valutazione attenta di alcune proposte dell’opposizione, in particolare sugli emendamenti che introducono un divieto di proroga per i commissari che non si sono distinti per una corretta gestione delle Asl. Il presidente Ganau ha accolto la richiesta di Raimondo Perra e sospeso la seduta per cinque minuti. Alla ripresa dei lavori il presidente della Commissione “Sanità” ha dato parere favorevole solo all’emendamento della Giunta che propone la creazione della Asl unica. Ha quindi preso la parola il consigliere dell’Uds Mario Floris che ha stigmatizzato il contenuto del disegno di legge: «Nessuno è in grado di valutare gli effetti di questo provvedimento. Manca un disegno organico sulla sanità come manca su tutti gli altri settori – ha sottolineato Floris – non ci possiamo permettere il lusso di fare una riforma senza prima valutarne le conseguenze, occorre capire se il rimedio individuato sarà peggio del male. I consiglieri devono essere messi in grado di lavorare al meglio».
L’ex presidente della Regione ha quindi lamentato la carenza negli organici del Consiglio regionale: «Mancano 94 unità su 228, l’Ufficio Studi non è in grado di funzionare, il Consiglio deve essere messo in grado di operare – ha concluso Floris – la sanità non è una materia qualunque, occorre tenere conto delle esigenze dei cittadini. Asl unica rimedio di tutti i mali? Me lo auguro ma nessuno può dire con certezza che è così».
Il presidente Ganau ha risposto alle lamentele del consigliere Mario Floris. «Siamo al lavoro per risolvere i problemi e potenziare il Consiglio, presto presenteremo una proposta per una rivisitazione della pianta organica».
E’ poi intervenuto il consigliere Christian Solinas (Psd’az) che ha espresso dubbi sulla utilità dell’emendamento presentato dalla Giunta: «Ci troviamo davanti a un’eterogenesi dei fini oppure si tratta di un ritorno del Gattopardo: si cambia tutto perché non cambi niente?».
Christian Solinas ha poi fatto notare che la prima stesura dell’emendamento affiancava al direttore della Asl unica una serie di sub commissari. di questo ora non c’è più traccia: «Di fatto si sarebbe spostato in  capo al direttore generale la nomina dei sub commissari – ha detto il consigliere dei Quattro Mori – c’è da parte di tutti la volontà di capire quale sarebbe la migliore riforma. Oggi ci occupiamo troppo di struttura amministrativa e lasciamo da parte la qualità della prestazione sanitaria. Non vorrei che dopo l’idromostro (Abbanoa) si creasse un Ciclope sanitario (Asl unica) che gestisce 2,8 milioni di euro. La somma di inefficienze non può generare efficienze, la somma di debiti rischia di creare un debito ancora più grande». Rispondendo al collega Pietro Pittalis, il consigliere dei Riformatori Michele Cossa ha precisato di non avere dato nessuna fiducia alla Giunta. «Prendiamo semplicemente atto di un annuncio – ha rimarcato Cossa – l’unica certezza finora è l’introduzione di nuove tasse. Detto questo, occorre riconoscere che formule magiche non ne ha nessuno. Un modo di mettere freno alla crescita della spesa è quello di centralizzare la catena di comando e individuare una centrale unica di acquisti. Dopo 30 anni i tempi sono maturi per fare una scelta di questo genere. A una condizione: che a governare il processo non venga mandato un personaggio qualunque, servono obiettivi chiari». Michele Cossa ha poi illustrato gli emendamenti all’emendamento della Giunta. «Si tratta di proposte migliorative – ha affermato l’esponente della minoranza – per applicare ai commissari la disciplina dei direttori generali; impedire la nomina di chi ha fatto il commissario nei cinque anni precedenti; introdurre elementi di valutazione per chi è iscritto all’albo dei direttori generali; stabilire l’incompatibilità tra i direttori che concorrono a stilare le graduatorie e vietare di nominare i commissari che hanno rifiutato gli atti alla Commissione d’inchiesta e quelli che hanno chiuso i bilanci in perdita». Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione gli emendamenti all’emendamento della Giunta. Il consigliere Cossa ha chiesto un “sussulto di dignità” sull’emendamento n. 219 con il quale si chiedeva di impedire la nomina dei commissari che non hanno fornito i dati richiesti alla Commissione di inchiesta sulla Sanità. «Alcuni commissari si sono comportati in modo oltraggioso nei confronti del Consiglio, hanno trovato mille pretesti per ritardare l’indagine. I dati forniti sono difficilmente decifrabili. Occorre dare un segnale, la Commissione d’inchiesta non è stata in condizione di operare».
Tutti gli emendamenti sono stati respinti dall’Aula. Gianfranco Ganau ha quindi messo in discussione l’emendamento sostitutivo totale n.214 con il quale si impegna l’esecutivo ad adottare un disegno di legge entro 30 giorni per l’istituzione della Azienda sanitaria unica.
Il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia) ha espresso dubbi sulla scelta dell’esecutivo: «In Sardegna si poteva cercare soluzioni differenti – ha detto  è difficile dire sì alla Asl unica se ancora non si conosce la riforma degli Enti locali». Secondo Alberto Randazzo (Forza Italia) la Asl unica rappresenta un compromesso. «L’emendamento originale era diverso – ha affermato – non credo che esista un Sergio Marchionne per la gestione di un’azienda pubblica». Il consigliere Michele Cossa (Riformatori) ha chiesto la votazione per parti dell’emendamento 214. Il presidente del Consiglio ha accolto la richiesta ed ha posto in votazione il primo comma (relativo all’istituzione dell’azienda unica) che è stato approvato con 33 favorevoli e 12 contrari; quindi ha posto in votazione il comma secondo (proroga dei commissari Asl) che è stato approvato con 31 favorevoli e 14 contrari.
Il presidente del Consiglio ha dichiarato decaduti tutti gli altri emendamenti presentati all’articolo, tranne il n. 212 (soppressione dell’articolo 2), ed ha altresì dichiarato l’emendamento 213 inammissibile. Il primo firmatario dell’emendamento 212, il capogruppo di Forza Italia, ha dichiarato il ritiro ed il presidente del Consiglio ha posto in votazione l’articolo 2 (Entrata in vigore) che è stato approvato.
Approvato anche l’ordine del giorno presentato da tutti i capigruppo che proroga il termine, 31 luglio 2016, entro il quale la commissione d’inchiesta sui costi della sanità dovrà riferire al Consiglio regionale. Il consigliere dei Riformatori, Michele Cossa, ha proposto che si proceda con la modifica della legge a seguito dell’approvazione dell’emendamento 214. Il presidente del Consiglio ha proceduto con la messa in votazione del testo finale della legge che è stato approvato e il presidente Ganau ha quindi formulato gli auguri di Buone Feste ed ha ricordato, prima di dichiarare chiusi i lavori, che, così come concordato dalla conferenza dei capigruppo, il Consiglio è convocato il 7 gennaio 2016, alle 16.00, con all’ordine del giorno il disegno di legge sul riordino del sistema degli Enti locali.

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Carbonia e Marco Cullurgioni Giba sono le squadre finaliste della 53ª Coppa Santa Barbara – Trofeo Aldo Carboni. Le due squadre si sono qualificate oggi, superando nelle semifinali l’Isola Sant’Antioco e il Carloforte, rispettivamente per 2 a 1 e 1 a 0. Entrambe le partite sono state equilibrate.

Nella prima, disputata questa mattina, il Carbonia ha conquistato la qualificazione con un goal realizzato all’ultimo minuto di recupero.

Nella seconda, la Marco Cullurgioni è passata in vantaggio nel primo tempo ed ha poi controllato il vantaggio acquisito per tutto il secondo tempo, caratterizzato da poche conclusioni a rete.

La finalissima è in programma domenica mattina, alle 10.00, sul campo Santa Barbara di via Giovanni Maria Angioy.

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La SiderAlloys ha confermato questa sera l’interesse per l’acquisizione dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme. «Facendo seguito agli incontri recentemente intercorsi – scrive Giuseppe Mannina al dottor Giampietro Castano, rappresentante del ministero dello Sviluppo economico – sono a confermarle l’interesse da parte del Gruppo SiderAlloys (attivo nel settore delle ferroleghe e dei prodotti per le acciaierie in generale così come di altri metalli quali il rame, il nickel e l’alluminio), congiuntamente con altri partners industriali e finanziari che supportano l’iniziativa, per gli assets industriali di Portovesne».

«Altresì le confermo – aggiunge Giuseppe Mannina – la nostra disponibilità a poter procedere con le attività di due diligence finalizzate ad una valutazione economica, tecnica ed industriale che consenta di validare le possibilità di riavvio degli stabilimenti e di verticalizzare ulteriormente il processo produttivo. Questo, tra l’altro, mediante l’inserimento di un nuovo impianto di proprietà del Gruppo immediatamente installabile per la produzione di vergella in gradi di saturare già in partenza non meno del 20% della capacità attesa.»

L’interesse della SiderAlloys per lo stabilimento ex Alcoa era emersa ieri a margine dell’incontro svoltosi al Mise per l’esame dello stato della vertenza, e si aggiunge a quello della Glencore che, ricevuta la lettera del commissario Ue alla concorrenza, , che autorizza la super interrompibilità per le isole per un periodo di due anni rinnovabile per un terzo anno, a condizioni economiche molto vantaggiose, 170.000mw corrispondenti con ulteriori misure di efficientamento a 26,5Mw/h per la centrale di Portovesme, darà la sua risposta definitiva entro il 20 gennaio.

I lavoratori, intanto, nell’attesa di conoscere gli sviluppi della tratrtativa con Glencore e il reale interesse del nuovo nuovo gruppo svizzero, trascorreranno il secondo Natale nel presidio di Portovesme.

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Girasole-Carbonia finisce 0 a 0 e i minerari agganciano l’Orrolese in testa alla classifica del girone A del campionato di Promozione regionale, a un turno dalla conclusione del girone d’andata. Si è conclusa con un nulla di fatto, dunque, la partita ripetuta questo pomeriggio a Girasole, su disposizione del giudice sportivo, per l’errore tecnico ammesso dall’arbitro Marco Andrea Bognolo che il 6 dicembre non aveva espulso dal campo il calciatore del Carbonia Nicola Serra, ammonito due volte e rimasto in campo fino alla fine. Il Girasole aveva presentato ricorso contro la decisione del giudice sportivo, sostenuta dalla stessa società del Carbonia che aveva chiesto che la partita non venisse ripetuta, ma il verdetto non è stato cambiato e le squadre sono ritornate in campo questo pomeriggio.

Il Carbonia si conferma la squadra più in forma e, a questo punto, mira dichiaratamente alla promozione in Eccellenza regionale. I numeri sono dalla sua parte. Dopo l’incerto avvio (0 a 0 a Bosa, 0 a 1 in casa nel derby con la Monteponi e 1 a 1 a Senorbì), la squadra di Andrea Marongiu ha cambiato marcia e nelle ultime 11 giornate, ha collezionato 9 vittorie e 2 pareggi, con 15 reti segnate e solo 3 subite.

Nel prossimo turno, il 6 gennaio, il Carbonia ospiterà il Guspini Terralba, mentre la capolista Orrolese se la vedrà sul proprio campo con il Bosa che, insieme al Carbonia, è la squadra più in forma di questo scorcio di stagione. In 90′ Carbonia e Orrolese si giocheranno il titolo di campione d’inverno.

Carbonia calcio 3

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, ha siglato l’intesa con la Capitaneria di Porto di Cagliari per l’aggiornamento nel prossimo biennio del Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che fanno scalo nel porto turistico di Teulada.

Approvata, su proposta dell’assessore Luigi Arru la convenzione che consentirà il pagamento dei ticket sanitari per le prestazioni specialistiche anche negli uffici postali della rete “sportello amico”.
L’accordo prevede che il servizio possa essere esteso a tutti gli uffici postali e con il pagamento anche on line. E’ stata approvata la programmazione 2016 per la salute mentale e l’assegnazione alla Asl di Lanusei di poco più di 42mila euro per ammodernamento tecnologico, da economie da ribasso d’asta maturate dall’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari.
Sono stati, inoltre, approvati lo stanziamento di 150mila euro a favore di alcune categorie di pazienti affetti da malattia rara; il sistema tariffario delle Rems; le residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza; le linee di indirizzo sull’organizzazione sanitaria in occasione di eventi e manifestazioni programmate.
La Giunta ha deciso di stanziare quasi 1 milione di euro del Fondo ambiente come contributo comunale per la realizzazione di ecocentri. Le risorse vengono attribuite sulla base delle particolari esigenze manifestate dai comuni di Alghero, Nughedu Santa Vittoria, Esterzili, Codrongianus, Galtellì, Burgos, Cabras, San Teodoro, Sedilo, Loiri Porto San Paolo e Lunamatrona. Gli enti locali finanziati dovranno cofinanziare l’intervento fino a concorrenza dell’importo totale dei lavori.
Sono state adottate, come proposto dall’assessore Elisabetta Falchi, le direttive di attuazione, criteri e modalità di erogazione degli aiuti a sostegno delle Associazioni degli allevatori. Prorogata inoltre alla fine di aprile la data entro la quale sarà possibile finanziare iniziative collaterali a Expo 2015 da realizzarsi entro sei mesi dal termine della manifestazione. Approvato il programma gli interventi per l’internazionalizzazione delle produzioni lattiero-casearie ovi-caprine che va ora notificato alla Commissione europea e il progetto sperimentale presenato da Agris che individua le aree da sottoporre a sperimentazione e le procedure per avviare, implementare e monitorare le attività previste dal piano sulle opportunità economiche ed ambientali della canapa.
Via libera su proposta dell’assessore Raffaele Paci alla ricognizione e alla ratifica dei progetti della Programmazione unitaria che fanno riferimento ad assegnazioni sul Fondo per le aree sottoutilizzate cioè il Fondo di sviluppo e coesione, e al Bilancio regionale 2015.
Su proposta dell’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda sono stati definiti gli obiettivi generali e gli indirizzi strategici per la gestione dell’Ente Acque della Sardegna (Funzioni di indirizzo e controllo) con la ridefinizione del Piano indicatori e assegnati ad Area 270mila euro nell’ambito del Bilancio 2015.
La Giunta accogliendo la proposta dell’assessore Cristiano Erriu ha nominato Elisabetta Manella commissario ad acta per l’adozione del Piano Particolareggiato del Centro storico nel comune di Escalaplano.

Palazzo della Regione 3 copia

 

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L’assessorato regionale della Pubblica istruzione ha pubblicato l’avviso “Tutti a Iscol@” per le autonomie scolastiche statali.
L’obiettivo è quello di innalzare i livelli di apprendimento degli studenti delle scuole sarde e contrastare i processi di abbandono scolastico attraverso azioni che saranno attuate in maniera integrata.
Tre le linee di azione del progetto:
linea A per il miglioramento delle competenze di base finalizzata allo sviluppo delle competenze di base linguistico/espressive, logico/matematiche e scientifiche degli studenti, nonché al sostegno delle capacità cognitive, comunicative e relazionali. Destinatari sono gli alunni delle scuole secondarie di I grado e del biennio delle scuole secondarie di II grado;
linea B per le scuole aperte finalizzata a migliorare la qualità dell’offerta formativa extracurricolare attraverso forme innovative di didattica di tipo laboratoriale;
linea C per il sostegno psicologico e l’inclusione scolastica finalizzata alle azioni di tutoraggio, mentoring e di accompagnamento personalizzato, di counseling psicologico, educativo e familiare in particolare in favore di studenti con svantaggi sociali, con disabilità o con disturbi comportamentali e azioni per migliorare il metodo di studio degli allievi.
Per le linee B e C i destinatari saranno gli alunni delle scuole primarie e secondarie della Sardegna.
Le domande dovranno essere inoltrate unicamente in via telematica attraverso la procedura on line che sarà disponibile a partire dalle ore 14.00 del 21 gennaio e fino alle ore 17.00 del 1 febbraio 2016.

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Sono stati approvati i criteri per l’assegnazione dei contributi ai cittadini che hanno subito danni al patrimonio privato e alle attività produttive a causa delle eventi calamitosi del 18 novembre. La cifra è pari a 4 milioni di euro, sarà suddivisa equamente tra privati e attività economiche e produttive, secondo il piano di ripartizione già approvato dalla Giunta lo scorso agosto. Il mandato per l’attuazione del programma degli interventi viene conferito alla Direzione generale della Protezione civile. «Un altro passo a sostegno dei danni ai privati colpiti da calamità naturali, una categoria a cui stiamo rivolgendo grande attenzione come testimonia l’approvazione dello scorso novembre del disegno di legge 172/2014, dedicato agli interventi a favore dei privati e delle attività produttive danneggiati da eventi calamitosi», ha spiegato l’assessore regionale dell’Ambiente.

Sempre su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, la Giunta regionale ha approvato la proposta di utilizzare, sino a dicembre 2016, i lavoratori della SBS (Società Bonifiche Sarde Spa) per il completamento di alcune attività in corso all’Ente Foreste. Si impiegheranno i fondi residui già nella disponibilità dello stesso Ente. In questo modo verrà data continuità agli interventi già avviati e si proseguirà nelle azioni di recupero dei sistemi forestali nel litorale di Arborea – Terralba in un’ottica di gestione forestale pianificata di medio periodo. L’assessore Spano esprime soddisfazione: “Abbiamo fatto fronte a una emergenza lavorativa ricorrendo a una soluzione virtuosa dal punto di vista finanziario, che utilizza i risparmi e li investe per la sostenibilità ambientale”.

 

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E’ stato approvato oggi il Piano regionale faunistico venatorio. «La Sardegna era in forte ritardo rispetto alle altre regioni ma adesso propone un Piano in grado di trovare un giusto equilibrio tra prelievo e tutela», ha detto l’assessore Spano.

Finalità del Piano è la conservazione delle effettive capacità riproduttive e il contenimento naturale delle specie carnivore e delle altre specie, nonché la regolamentazione del prelievo venatorio. Il Piano individua, tenendo conto della pianificazione territoriale e della pianificazione faunistico-venatoria in atto, gli areali delle singole specie selvatiche, stato faunistico e vegetazionale degli habitat. Inoltre verifica la dinamica delle popolazioni faunistiche, ripartisce il territorio secondo le diverse destinazioni e individua gli interventi volti al miglioramento della fauna e degli ambienti. La pianificazione faunistica è riferita ad ambiti aventi caratteristiche ambientali omogenee facenti capo a una o più Province.
Il Piano deve essere sottoposto a procedura di valutazione ambientale strategica. I contenuti verranno presentati in una serie di incontri territoriali rivolti a tutti i portatori d’interesse per le eventuali osservazioni. Quindi dovranno essere acquisiti i pareri del Comitato Regionale Faunistico e della Commissione consiliare competente, prima della successiva deliberazione di Giunta per l’approvazione definitiva.

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Sono 286 le domande pervenute alla Direzione generale della Pianificazione urbanistica territoriale dell’assessorato degli Enti locali, in merito al bando sui centri storici, i cui termini sono scaduti ieri.
«Un numero molto importante – commenta l’assessore Cristiano Erriu – che conferma il fortissimo interesse dei cittadini sardi su queste politiche di recupero degli immobili nei luoghi di pregio dei nostri Comuni. La Commissione di valutazione nelle prossime settimane prenderà in esame tutte le domande per giudicare la loro ammissibilità, ma è verosimile che le risorse (20 milioni di euro) non siano comunque sufficienti a soddisfarle tutte. Questo bando consente non solo di rivitalizzare la qualità dei nostri centri storici ma anche di generare nuova economia e sviluppo nei territori.»
La provincia di Oristano è quella che ha risposto con maggior entusiasmo a questa opportunità (ben 73 le domande presentate), seguita da quelle di Cagliari (55), Sassari (48), Nuoro (43), Medio Campidano (22), Olbia Tempio (19), Ogliastra (15) e Carbonia Iglesias (11).

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Donatella Spano 2

L’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano esprime un giudizio positivo sulle disposizioni a favore della Green Economy, approvate in via definitiva come collegato alla Legge di Stabilità 2016.“Nel Collegato Ambiente vengono introdotti principi nuovi per il nostro Paese in materia ambientale: un fatto che stimolerà maggiormente le politiche regionali”.

«Dal nostro insediamento – aggiunge l’assessore Spano – stiamo lavorando all’insegna della sostenibilità ambientale, attenti alle migliori pratiche nazionali e internazionali, consapevoli che la Sardegna può essere, in vari campi, un esempio virtuoso al quale ispirarsi. Il nuovo testo evidenzia che il nostro agire è in linea con la proposta nazionale di muoversi verso un’economia più “green” secondo la strada indicata anche alla Conferenza internazionale sul Clima di Parigi.»

«Abbiamo prodotto un disegno di legge forestale i cui principi sono al centro della strategia delle Green Community presente nel collegato: la valorizzazione del patrimonio boschivo sardo viene inteso sia in termini di tutela che di fruizione» sottolinea ancora l’assessore Spano che, commenta positivamente anche le misure sul rischio idrogeologico, in quanto «miglioreranno l’efficacia dell’operato quotidiano della Protezione civile regionale» e sugli acquisti verdi della Pubblica amministrazione: «L’efficienza e il risparmio sono alla base degli appalti verdi e, come abbiamo evidenziato nel recente forum regionale, stiamo creando un effetto a catena, grazie alla condivisione delle esperienze e delle buone pratiche».

L’Esecutivo è già in linea con il governo centrale anche per le misure in tema di riciclo ed economia circolare: «Lo sviluppo di un’economia verde – spiega l’assessore dell’Ambiente – chiede imprese in grado di fare innovazione, partendo dai rifiuti, con il riuso dei materiali e il collegato afferma che le aziende potranno avere incentivi e credito d’imposta: questo ci sostiene nelle nostre politiche».

Infine, gli open data. «Come ricordato anche a Parigi, i dati ambientali sono fondamentali nei processi decisionali e gestionali della Pubblica amministrazione e delle imprese. In merito abbiamo un’eccellenza da esportare nel SIRA, il Sistema informativo regionale ambientale che, dal via libera della Giunta lo scorso luglio, può essere riusato gratuitamente dal Friuli Venezia Giulia. Per il 2016 – conclude l’assessore Spano – faremo un ulteriore passo avanti rispetto a quanto sinora realizzato e adesso chiesto nel Collegato Ambiente».