Roberto Puddu (CGIL): “La vertenza industria ed energetica ha fatto un passo avanti”.
[bing_translator]
Rientriamo dalla riunione di Roma del 22 u.s. presieduta dal Ministro Guidi e dal Vicepresidente del Consiglio De Vincenti, presenti il Presidente della Regione Pigliaru e le OO.SS. a tutti i livelli Confederali e di Categoria, con una serie di notizie che fanno fare un passo in avanti alla vertenza industria ed energetica del territorio e della Sardegna. Questi i punti salienti dell’incontro ottenuto e sostenuto dalla mobilitazione dei lavoratori dell’ex Alcoa:
Il Ministro, in apertura ha ufficializzato il via libera della Commissione Europea allo strumento della Superinterrompibilità per l’abbattimento del costo energetico, certificato dalla stessa con formale lettera pervenuta al Ministero qualche ora prima dell’incontro. Tale Strumento, oggi valido per 2 anni e rinnovabile – ma si sta ancora lavorando per aumentare fin da subito la sua durata -, a detta del Ministro, consente di ridurre il costo energetico fino ad una misura (la più bassa in Europa) per quanto riguarda la produzione di alluminio a circa 25€, e per lo zinco piombo a circa 33€. Strumento che è stato totalmente rivisto e che consentirà di avere un costo omnicomprensivo del MWh e senza l’obbligo di assegnazione tramite bando.
A questo Strumento si aggiunge la disponibilità di un ulteriore produttore di energia elettrica, EPH di Fiume Santo, a sottoscrivere altro contratto bilaterale pluriennale ad un prezzo base estremamente ridotto.
Il Ministro ha poi informato che tali determinazioni sono state comunicate alla Glencore e che la stessa si è riservata di effettuare le proprie considerazioni, verifiche e valutazioni, e dalla quale si attende la risposta sul mantenimento del suo interessamento entro la terza settimana di gennaio. Inoltre che l’Alcoa ha confermato la sua disponibilità ad attendere i tempi necessari e utili al possibile passaggio di proprietà dello stabilimento.
In ultimo su questo tema, ha ufficializzato l’interlocuzione con un altro soggetto industriale che nei prossimi giorni formalizzerà la propria manifestazione d’interesse per l’acquisizione dello stabilimento.
Infine, l’uscita dall’”essenzialità” delle centrali elettriche Sarde, per noi la Centrale Enel di Portoverme, ha trovato soluzione con una intesa per una soluzione transitoria, realizzata con un contratto di fornitura (ritiro energia) triennale, in misura tale da garantire la salvaguardia delle Centrali e dell’occupazione, in attesa della realizzazione della ripresa industriale, dunque di ripresa di richiesta di Energia.
Per quanto ci riguarda, pur con il rammarico del tanto tempo perso, della durata dello strumento della Superinterrompibilità che, seppur rinnovabile, è decisamente limitata rispetto a quanto richiesto e ipotizzato nel protocollo d’intesa dello scorso anno fra il Governo e la Glencore, riteniamo di poter dire che ci troviamo in una fase nuova che muove nella direzione da noi rivendicata sugli strumenti normativi e sulla creazione ed indirizzo delle sinergie fra produttori energetici e il complesso del sistema industriale.
Sulla cessione dell’ex Alcoa, per noi e dalla prima ora, la Glencore è e resta la soluzione industriale migliore e ha qualche settimana per far sapere le sue decisioni; poi però non è male che ci siano altri interessati alla sua acquisizione, perché si conferma che si stanno concretizzando nuove e favorevoli condizioni per produrre alluminio e non solo, nel territorio. Condizioni che una volta raggiunte definitivamente, e coerentemente agli impegni assunti dal Governo davanti al Parlamento sull’importanza del settore, devono portare alla ripresa della Produzione di Alluminio con ogni mezzo privato, pubblico o misto pubblico privato.
Sull’altro fronte il provvedimento della Superinterrompibilità e dei Contratti di fornitura per l’Enel, dovrebbero garantire continuità di marcia per la Portovesme srl e per la Centrale Grazia Deledda (ma anche per le altre 16 attività produttive che usufruiscono di quel sistema nella nostra regione) e per tutte le altre realtà annesse e connesse, dirette e indotte da quei fattori economici e produttivi.
In conclusione un concreto passo avanti, frutto della mobilitazione e dell’unità di intenti dei lavoratori, sindacato, istituzioni e dei parlamentari locali e della Regione. È del tutto chiaro che per noi la Lotta continua e la vertenza potrà avere la positiva conclusione solo quando i lavoratori e le Lavoratrici potranno tornare a timbrare l’ingresso al lavoro.
Roberto Puddu
Segretario generale CGIL
NO COMMENTS