22 July, 2024
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Ieri sera i carabinieri di Narcao hanno salvato tre cuccioli di pastore maremmano, abbandonati nel canale di via Segni, a Perdaxius. La pattuglia è stata fermata da alcune donne che hanno segnalato di aver sentito diversi guaiti provenire dal canale. Fatta una rapida ispezione dal ponte, i militari hanno notato sul greto del fiume, un sacco di iuta di colore bianco, chiuso con una corda. I militari, visto il sacco muoversi, sono scesi sul greto ed hanno sentito distintamente dei guaiti ed è apparso loro palese che all’interno del sacco, in parte già sommerso dall’acqua, vi fossero uno o più cuccioli.

Una volta recuperato il sacco, è stato accertato che al suo interno vi erano tre cuccioli di pastore maremmano. A quel punto, è stato allertato il veterinario di turno della Asl 7 di Carbonia che è intervenuto poco dopo. Sul posto sono giunte numerose persone, tra le quali un signore di Perdaxius che ha chiesto ai militari di poter adottare uno dei cuccioli appena tratti in salvo, ricevendo il beneplacito del veterinario. Gli altri due cuccioli sono stati prelevati dal veterinario per la loro successiva sistemazione presso il canile convenzionato.

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Francesco Pigliaru 4

In una lettera inviata martedì sera al sottosegretario della Difesa, Domenico Rossi, e per conoscenza al ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il presidente della Regione Francesco Pigliaru esprime apprezzamento per la risoluzione approvata all’unanimità dalla IV Commissione Difesa della Camera e con il parere positivo del Governo, sul riconoscimento degli indennizzi relativamente alle ordinanze di sgombero a mare lungo la costa di Capo Frasca.
«È un passo importante, che arriva dopo un comune lavoro volto ad assicurare certezza di diritti ed equità di trattamento anche ai pescatori di Capo Frasca – scrive Francesco Pigliaru -. Adesso si tratta di trasformare in fatti concreti quanto deciso oggi. A questo fine ti chiedo di voler indicare i nominativi dei rappresentanti della Difesa in seno al gruppo di lavoro che dovrà procedere alla definizione tecnica dei criteri di riparto delle misure di indennizzo.»

«Obiettivo prioritario comune dovrà essere quello di ricercare tutte le misure possibili per la riduzione delle limitazioni dovute dalle ordinanze di sgombero a mare e consentire così ai pescatori di svolgere le proprie attività – conclude il presidente Pigliaru -. Ciò, peraltro, coerentemente con quanto richiesto in questi giorni dagli operatori della pesca e dai rappresentanti delle associazioni di categoria».

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Consiglio comunale Carbonia 2015 4 copia

Il Consiglio comunale di Carbonia si riunirà nuovamente lunedì sera, alle 17.30, nella sala polifunzionale di piazza Roma, per completare l’esame del nutrito ordine del giorno, rimasto inevaso nell’ultima riunione svoltasi lunedì scorso.

I lavori verranno aperti anche questa volta con l’esame di interrogazioni e interpellanze. Seguirà la nomina del collegio dei revisori dei conti del comune di Carbonia per il triennio 2015-2018 e sulla determinazione del compenso.

Al terzo punto figurano la riduzione del contributo di concessione e l’approvazione dello schema di convenzione per la prima abitazione – edilizia abitativa convenzionata ai sensi dell’articolo 17 comma 2 del D.P.R. n. 380/2001 – Testo Unico dell’Edilizia.

Al quarto punto l’approvazione della variante n° 4 al Piano Urbanistico Comunale in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale, propedeutica alla variante generale del Piano di Riqualificazione e Recupero del Centro Matrice. Seguirà l’adozione del piano di lottizzazione in aree di espansione residenziale denominata“Quartiere Europe – comparto A”, progetto di variante con subentro della ditta titolare dei lotti nn. 66 e 65 parte.

Al sesto punto figura l’approvazione del piano di risanamento urbanistico nella frazione di Medadeddu.

Concludono l’ordine del giorno l’approvazione dello Statuto dell’Ente di Governo nell’Ambito della Sardegna (ex ATO) e il nuovo regolamento comunale per la disciplina degli apparecchi di intrattenimento e svago, sale giochi, sale bingo ed agenzie di scommesse.

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Intervista ad Arianna Sabiu, neo eletta segretaria territoriale della Cisl Scuola nel Sulcis Iglesiente.

Quanti anni hai?

«Ho 41 anni.»

Qual è la tua professione?

«Sono docente di ruolo di scuola primaria.»

Come ti sei avvicinata al Sindacato?

«Qualche anno fa mi fu chiesta la disponibilità a dare una mano per risolvere quelle piccole problematiche che in tanti si ritrovano a dover fronteggiare nel corso del loro rapporto di lavoro.

Accettai, scoprendo che rendermi utile era, al contempo, produttivo per gli altri e soddisfacente per me. Coloro che operano nel volontariato conoscono benissimo questa sensazione.»

Come mai hai scelto la Cisl?

«In realtà fu del tutto casuale, in quanto fui avvicinata da un esponente di questo sindacato che, per primo, mi propose l’adesione. A distanza di tanti anni non me ne sono mai pentita, anzi.

La Cisl è presente in modo capillare, è dotata di un’organizzazione efficiente ed annovera fra le sue file tantissime persone che svolgono l’attività con grande passione ed impegno.»

Attualmente ricopri il ruolo di segretaria territoriale Scuola, un ruolo di responsabilità e guida.. Come intendi portarlo avanti?

«Premetto che considero prioritario svolgere al meglio il mio ruolo di Docente e di madre di Famiglia, per cui mi considero prestata al Sindacato.

Detto questo, sono consapevole di dover acquisire l’esperienza necessaria a svolgere il ruolo che mi è stato affidato e conscia di rappresentare non me stessa, ma l’intera squadra che con me si dedica quotidianamente all’attività sindacale.

Ne consegue una ovvia continuità con chi, in modo eccellente, mi ha preceduto: dare voce a tutti coloro che del sistema/scuola fanno parte.»

Qual è il tuo rapporto con gli iscritti?

«Nell’iscritto vedo una persona che si rivolge a me, a noi, per ottenere un supporto verso un sistema che spesso sente di subire e che lo fa sentire solo e non parte fattiva per il suo funzionamento.

Ne conseguono rapporti chiari, leali e produttivi e chi mi conosce mostra di apprezzare questo mio modo di rapportarmi con loro.»

Cosa pensi delle politiche regionali e nazionali sulla scuola e più in generale sul settore pubblico (contratti non rinnovati, ecc.)?

«Le politiche nazionali sulla Scuola, in particolare dal 2006 in poi, hanno visto una miriade di cambiamenti frutto di visioni contraddittorie a seconda della colorazione politica del momento.

Il comune denominatore, in questa confusa ricerca del cambiamento, continua ad essere una scriteriata riduzione delle risorse e la perdita di vista del ruolo fondamentale che l’Istruzione riveste per le generazioni che domani saranno chiamate a governare la crescita e lo sviluppo del nostro Paese.

Le politiche regionali si sono uniformate in modo passivo rinunciando alla loro funzione propositiva e di contributo alla formazione delle scelte in ambito nazionale.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: continuiamo a perdere posizioni nel raffronto con i partners europei.

Negli altri comparti della Pubblica Amministrazione non va meglio: si continua nella politica dei tagli senza minimamente intaccare le sacche di privilegio e senza una vera razionalizzazione e semplificazione delle regole.

Ne consegue un allarmante calo delle tutele sociali proprio nei punti cardine del sistema/Paese: Istruzione, Salute e Lavoro.

Il perdurare del blocco dei rinnovi contrattuali è inaccettabile, sia perché in contrasto con i principi di contrattazione, sia alla luce della notevole perdita del potere d’acquisto che si è accompagnata con l’introduzione della moneta unica.»

Come vorresti diventasse la Cisl del futuro alla luce anche delle conferenze organizzative e al cambiamento epocale della nostra società?

«In continuità con la sua storia dal 1950 ad oggi e solidamente ancorata ai suoi elementi fondanti (Autonomia, Associazione e Contrattazione) ma sempre al fianco del Lavoratore e pronta a rinnovarsi: appuntamento a novembre per l’Assemblea Organizzativa Nazionale che disegnerà la nuova Cisl.»

Arianna Sabiu

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Una giornata di attesa per disputare alla fine una prova striminzita, con una brezza leggerissima e incostante e due sole flotte in mare. Il Mondiale Techno 293 a Cagliari inciampa in una delle rare giornate in cui anche al Poetto bisogna rassegnarsi, perché il vento proprio non ne vuole sapere. Alla fine, tra condizioni adatte solo ai pesi piuma e un po’ di deconcentrazione, diversi atleti di vertice hanno sbagliato la prova e qualcuno ha dovuto giocarsi subito lo scarto.

Dopo una mattinata grigia passata a terra, sono state accolte come una liberazione la tromba e le bandiere che poco dopo le 14 hanno chiamato in mare i concorrenti dell’Under 17 e dell’Under 15 maschili. Il campi di regata erano stati allestiti un po’ più lontano da terra, per cercare il vento, ed arrivarci non è stato facile. Per primi sono partiti gli Under 15, con 4-6 nodi e una direzione che oscillava fra i 130 e i 160 gradi. La flotta non era arrivata neanche alla prima boa di bolina quando un salto di vento ha costretto il Comitato di regata a fermare tutto.

Più regolare il vento per la seconda partenza e alla fine si è riusciti a portare tutti al traguardo. Fra gli Under 15, i vincitori di gironata sono stati l’italiano Edoardo Tanas (Fraglia Vela Malcesine) nel gruppo giallo e il polacco Jakub Sykula in quello blu. L’israeliano Bar Navri, solo 23°, resta al comando della classifica grazie allo scarto e non cerca scuse: «Non è stata una buona giornata, ho sbagliato la strategia. Come tanti altri pensavo ormai che non ci avrebbero fatto gareggiare. Spero che nei prossimi giorni il vento mi permetta di dare il meglio contro tanti avversari temibili».

Nell’Under 17 vincono due israeliani, Yoav Cohen e Gad Matosevich, ma in testa alla classifica si rafforza un quartetto tutto francese guidato da Mateo Dussarps, che stacca di tre punti Florian Salette  e Tom Arnoux. Non bene Daniele Gallo, che scarta un 28° posto e perde qualche posizione.

Domani si riparte alle 10,30. Alle 9,15 cerimonia di consegna delle lycra colorate che identificano i primi tre di ogni flotta.

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Ieri mattina la sala anfiteatro della Regione Sardegna, in via Roma 253, a Cagliari, ha ospitato l’evento di chiusura del progetto “Agrisociale: Coltiviamo cittadinanza – Cultivating citizenship” , organizzato dal GAL Sulcis Iglesiente Campidano e Capoterra di Cagliari in qualità di capofila e dal GAL Sarrabus Gerrei Trexenta e il GAL Linas Campidano.

Il progetto ha avuto un respiro internazionale, con il coinvolgimento di due GAL finlandesi con i quali per tre anni c’è stato un continuo scambio di esperienze.

I lavori sono stati aperti dall’intervento di Luciano Cristoforo Piras, presidente del GAL Sulcis e dell’AssoGAL. I dirigenti dei tre GAL hanno poi presentato i risultati del progetto Agrisociale e della “Carta dei principi dell’agricoltura sociale” , caratterizzato da un processo partecipativo dal basso che ha fatto continuo riferimento alle esigenze dei territori e degli imprenditori agricoli ed è stato analizzato lo stato dell’arte dell’agricoltura sociale in Sardegna, con il contributo di numerosi operatori presenti.

Hanno seguito i lavori anche numerosi sindaci dei comuni coinvolti (per il Gal Sulcis erano presenti i sindaci di Teulada Daniele Serra, di Santadi Elio Sundas, di Sant’Antioco Mario Corongiu, di Masainas Ivo Melis e di Villaperuccio Antonello Pirosu).

Sono intervenute Maria Giuseppina Cireddu, direttore del Servizio Sviluppo dei territori e delle comunità rurali, che ha presentato le azioni a favore dell’agricoltura sociale previste dal Programma di Sviluppo Rurale regionale 2014-2020; e Francesca Giarrè, rappresentante del CREA (Consiglio per la ricerca economica in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ex INEA), che ha illustrato la legge nazionale approvata recentemente.

Hanno portato le loro esperienze i presidenti degli altri due GAL, Alessandro Congiu per il GAL Sarrabus Gerrei Trexenta e Antonio Marrocu per il GAL Linas Campidano. Quest’ultimo ha rimarcato gli ostacoli posti al lavoro dei GAL dalla macchina burocratica che costituisce un fortissimo limite anche allo sviluppo delle imprese che spesso sono portate ad abbandonare l’attività per i tempi infiniti nell’espletamento delle pratiche e per le enormi difficoltà nell’accesso al credito.

L’incontro si è concluso con un confronto sulle opportunità offerte dalla programmazione unitaria tra le diverse strutture regionali competenti e la proiezione di un filmato, Serena…Mente, realizzato con i giovani che hanno partecipato al progetto.

L’evento rientra nelle attività del progetto di cooperazione transnazionale “Agrisociale: Coltiviamo cittadinanza – Cultivating citizenship”, che ha visto impegnati in un percorso partecipativo di oltre un anno di attività, tre Gruppi di azione locale sardi e due finlandesi: il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari (capofila del progetto); il GAL Sarrabus, Gerrei e Trexenta; il GAL Linas Campidano; il GAL SILMU; il GAL SEPRA. Sono stati realizzati workshop transnazionali e regionali, attività di visit inspection e di educational tour e coinvolti attori provenienti dai settori pubblico e privato.

Il progetto rientra nella misura 421 del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Sardegna (periodi di programmazione 2007-2013).

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Arcipelago de La Maddalena

Il Piano del Parco dell’arcipelago de La Maddalena, uno degli strumenti di gestione delle aree protette nazionali previsti dalla legge, «non giace sui tavoli della Regione, in attesa di ulteriori passaggi», diversamente dalle notizie riportate dagli organi di informazione in merito all’acquisizione da parte di un soggetto privato dell’isola di Budelli. Lo ribadisce in una nota l’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente.
Gli uffici dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente, in base agli articoli 11 e 12 della legge 394/91, hanno eseguito l’istruttoria tecnica della “proposta di Piano” inviata dall’Ente Parco ad aprile 2014. L’istruttoria ha prodotto diverse e rilevanti osservazioni alla proposta – alcune delle quali riguardanti le modifiche dei livelli di tutela -, tali da determinare la necessità di una revisione sostanziale della stessa. Il successivo 7 agosto le osservazioni sono state formalizzate all’Ente Parco che, a settembre 2014, dichiarò l’impegno al recepimento per l’aggiornamento della proposta in base alle integrazioni.
Da recenti interlocuzioni, la “proposta di Piano” risulta essere di imminente presentazione da parte dell’Ente Parco. Ciò consentirà di proseguire con le fasi di adozione del Piano da parte della Giunta regionale e di successivo avvio della fase di consultazione pubblica nell’ambito della procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica).
Non esiste, quindi, nessuna inadempienza degli uffici regionali in merito alla vicenda del Piano.
L’assessorato della Difesa dell’Ambiente, nell’ambito della procedura d’adozione del Piano del Parco, ha sempre garantito e continuerà a garantire la più ampia collaborazione all’Ente Parco, in tutte le fasi del procedimento, attraverso un confronto continuo e costante.

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Nella giornata della protesta clamorosa dei malati tracheostomizzati e dei loro familiari sotto la sede del Centro direzionale di via Dalmazia, a Carbonia, il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, ha pubblicato l’avviso per la mobilità interna per titoli e colloquio per dirigenti medici specializzati nella disciplina di anestesia e rianimazione, da destinare alla Struttura semplice aziendale Cure palliative, Terapia del Dolore ed Hospice, prevista dalla deliberazione n° 930/C del 23 giugno 2015 e dalla deliberazione n° 1524/C del 16 ottobre 2015.

Possono partecipare coloro che, alla data di scadenza fissata per la presentazione delle istanze di partecipazione, sino in possesso dei seguenti requisiti:

a) appartenere al profilo di dirigente medico con specializzazione in anestesia e rianimazione con rapporto di lavoro a tempo determinato e/o indeterminato full time;

b) idoneità fisica all’espletamento delle mansioni specifiche.

Requisito specifico di ammissione è l’esperienza lavorativa in Area critica o dichiarazione attestante  competenza nell’esecuzione delle prestazioni; in assenza di questo requisito, il personale sarà sottoposto a formazione obbligatoria, anche in altre Aziende, per l’acquisizione delle competenze richieste.

Il termine di presentazione della domanda scade il 10° giorno successivo alla data di pubblicazione dell’avviso sul sito web aziendale, avvenuta oggi.

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I Riformatori sardi attaccano ancora sulla riforma degli Enti locali. «Trovo incredibile – dice il coordinatore regionale Michele Cossa – che ci siano alcuni amministratori comunali ed esponenti del Consiglio regionale che ritengono che alcune aree della nostra Isola possano essere in qualche modo garantite dalla ricostituzione di un carrozzone clientelare come la Provincia»
«Altroché abolizione come hanno chiesto i sardi con i referendum – dice ancora Cossa –  ciò che preoccupa è che queste voci si levino anche dalla Gallura, il territorio che in Sardegna ha sempre prodotto il maggior dinamismo imprenditoriale e manifestato la maggiore sofferenza per l’oppressione burocratica e fiscale. Forse c’è ancora qualcuno che non ha capito che è finito per sempre il mondo in cui si costruivano soggetti pubblici (pagati a caro prezzo dai contribuenti) la cui unica finalità era assicurare una sistemazione a parenti, amici e conoscenti.»
«Chi protesta ha ragione: l’abolizione delle Province non può essere un pretesto per riportare al loro posto antiche signorie, come quella di Sassari sulla Gallura o di Nuoro sull’Ogliastra. Se qualcuno avesse questo retropensiero è meglio che se lo levi subito dalla testa. Le province – conclude Cossa – devono essere cancellate tutte, e definitivamente. Su questo la legge è troppo ambigua.»

Michele Cossa