22 July, 2024
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Giovedì 29 ottobre, dalle 8.45 al THotel, in via dei Giudicati, a Cagliari, si apre il workshop “From the womb to the adult”. L’evento è incluso nell’undicesima edizione del congresso internazionale di neonatologia curato da Vassilios Fanos. Il docente dell’ateneo di Cagliari presiede i lavori con i professori Murat Yurdakök (Ankara), Antonio del Vecchio (Bari) e Bo Sun (Shanghai). Atteso anche Giacomo Guerrera, presidente dell’Unicef Italia.

La migliore assistenza e le cure più adatte per il bambino: è questo il fattore chiave dei lavori che da giovedì fino a sabato 31 ottobre si tengono in città. In calendario numerosi meeting scientifici, sette appuntamenti interdisciplinari di alto livello con la partecipazione di 670 tra neonatologi, pediatri, ginecologi, perinatologi, ecografisti, farmacologi, infermieri, ostetriche, laboratoristi e anatomopatologi, provenienti da mezzo mondo. Il programma prevede letture scientifiche, sessioni dedicate a pediatri di famiglia, infermieri pediatrici, medicina perinatale, neonatologia interventistica, medicina di laboratorio dal feto al bambino. Infine, una giornata è rivolta alla ricerca sulle cellule staminali

“From the womb to the adult” (Dal grembo materno all’età adulta) è un’iniziativa del dipartimento di Scienze chirurgiche, sezione materno-infantile – patologia e terapia intensiva neonatale, puericultura e nido del Policlinico AOU di Monserrato, diretto dal professor Fanos. L’11th International Workshop on Neonatology fa seguito al successo delle precedenti edizioni (oltre cinquemila presenze complessive) e vanta l’adesione dei principali esperti di neonatologia.  Il congresso ha il patrocinio della Società italiana di neonatologia, della Società italiana di pediatria, della Union of European Neonatal and Perinatal Societies, della Union of Mediterranean Neonatal Societes e della International Federation of Clinical Chemistry (IFCC) and Laboratory Medicine, vanta anche quest’anno la partecipazione dell’Unicef.

Nell’ambito dei lavori viene presentato il sito del Progetto Action, finanziato dalla Comunità Europea con un contributo di sei milioni di euro. Action si avvale di una partnership internazionale in cui Vassilios Fanos è responsabile per la Dissemination del progetto. Inoltre, il meeting mostra grande attenzione ai giovani: negli ultimi anni la discussione è stata ampliata dalla presentazione di circa 80 poster selezionati per ogni convegno. Anche in questa edizione sono previsti cinque premi da 500 euro ciascuno per i migliori contributi.

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Poste Italiane S.p.A. (“Poste Italiane” o la “Società”) ha comunicato oggi i risultati definitivi dell’Offerta Globale di Vendita delle proprie azioni ordinarie finalizzata alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario (), organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

Nell’ambito dell’Offerta Globale di Vendita, conclusasi in data 22 ottobre 2015, sono pervenute richieste per complessive n. 1.530.154.215 Azioni; in base alle richieste pervenute nell’ambito dell’Offerta Globale di Vendita sono state assegnate n. 498.300.000 Azioni a n. 179.226 richiedenti. Tali Azioni sono rivenienti quanto a n. 453.000.000 Azioni dalla vendita da parte dell’Azionista Venditore e, per le restanti n. 45.300.000 Azioni, dall’esercizio integrale dell’Opzione di Sovrallocazione ai fini di un Over Allotment nell’ambito del Collocamento Istituzionale come descritta nella Nota di Sintesi e nella Sezione Seconda, Capitolo V, Paragrafo 5.2.5 del Prospetto.

La ripartizione delle Azioni tra Investitori Istituzionali e pubblico indistinto così come di seguito descritta è stata effettuata avvalendosi anche, limitatamente a n. 50 Azioni, della facoltà di claw-back dal Collocamento Istituzionale all’Offerta Pubblica, prevista dalla Sezione Seconda, Capitolo V, Paragrafo 5.2.3.2 del Prospetto Informativo. Pertanto n. 362.399.950 Azioni sono assegnate agli Investitori Istituzionali e n. 135.900.050 Azioni sono assegnate al pubblico indistinto e ai Dipendenti.

Nell’ambito dell’Offerta Pubblica:

(i) Sono pervenute richieste per n. 387.108.050 Azioni da parte di n. 303.536 richiedenti così ripartite:

  • n. 170.807.000 Azioni da parte di n. 216.445  richiedenti appartenenti al pubblico indistinto per adesioni al Lotto Minimo;
  • n. 106.894.000 Azioni da parte di n. 46.651  richiedenti appartenenti al pubblico indistinto per adesioni al Lotto Minimo di Adesione Intermedio;
  • n. 101.885.000 Azioni da parte di n. 14.206  richiedenti appartenenti al pubblico indistinto per adesioni al Lotto Minimo di Adesione Maggiorato;
  • n. 7.522.050 Azioni da parte di n. 26.234 Dipendenti del Gruppo Poste Italiane residenti in Italia, a valere sull’Offerta ai Dipendenti, per adesioni al Lotto Minimo per i Dipendenti.

(ii) Sono state assegnate n. 135.900.050 Azioni a n. 179.004  richiedenti nelle seguenti proporzioni:

  • n. 64.189.000 Azioni a n. 128.378  richiedenti appartenenti al pubblico indistinto per adesioni al Lotto Minimo;
  • n. 38.514.000 Azioni a n. 19.257  richiedenti appartenenti al pubblico indistinto per adesioni al Lotto Minimo di Adesione Intermedio;
  • n. 25.675.000 Azioni a n. 5.135 richiedenti appartenenti al pubblico indistinto per adesioni al Lotto Minimo di Adesione Maggiorato;
  • n. 7.522.050 Azioni a n. 26.234 Dipendenti del Gruppo Poste Italiane residenti in Italia, a valere sull’Offerta ai Dipendenti, per adesioni al Lotto Minimo per i Dipendenti.

Nell’ambito del Collocamento Istituzionale:

(i) sono pervenute richieste per n. 1.143.046.165 Azioni da parte di n. 359 richiedenti così ripartite:

  • n. 141.617.622 Azioni da parte di n. 80 Investitori Qualificati in Italia;
  • n. 1.001.428.543 Azioni da parte di n. 279 Investitori Istituzionali all’estero;

(ii) sono state assegnate n. 362.399.950 Azioni a n. 222 richiedenti nelle seguenti proporzioni:

  • n. 59.580.000 Azioni a n. 54 Investitori Qualificati in Italia;
  • n. 302.819.950 Azioni a n. 168 Investitori Istituzionali all’estero.

Nessuna Azione è stata sottoscritta dai membri del Consorzio per l’Offerta Pubblica e/o dai membri del Consorzio per il Collocamento Istituzionale in conseguenza degli impegni assunti.

Sulla base del prezzo di offerta e del Prezzo Istituzionale di euro 6,75 per Azione, la capitalizzazione di borsa della Società è di circa 8.816 milioni di euro.

L’inizio delle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario è stato fissato con provvedimento di Borsa Italiana per il 27 ottobre 2015.

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Il presidente del Collegio IPASVI Carbonia Iglesias, Graziano Lebiu. ha chiesto al presidente dell’associazione Le Rondini di valutare la possibilità di interrompere il rifiuto dell’assistenza infermieristica e l’ultima forma di protesta dichiarata contro il percorso di riorganizzazione del Servizio di assistenza domiciliare ai pazienti.

«E’ interesse di tutti cercare di evitare, piuttosto che amplificare, che gli assistiti e i vostri familiari subiscano ulteriori contraccolpi di un’evidente disfunzione che ha molti responsabili – sottolinea Graziano Lebiu -. Ma, soprattutto, è da intendere con assoluta chiarezza che può sfuggire di mano l’obiettivo prefissato con la vostra protesta. E questo sarebbe imperdonabile.»

«Faremo il necessario per mantenere aperto il dialogo – conclude Graziano Lebiu -, come già manifestato anche in altre note, nei limiti delle nostre possibilità e per individuare le soluzioni percorribili nell’interesse generale, ad iniziare dall’incontro convocato in data odierna presso l’assessorato regionale della Sanità.»

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Il comune di Carbonia si schiera al fianco dei pazienti con malattie neurodegenerative progressive.

Il sindaco, Giuseppe Casti, presente stamane alla manifestazione svoltasi in via Dalmazia, ha diffuso una nota, nella quale si legge che «dura ormai da troppo tempo la mobilitazione dei pazienti affetti da malattie neurodegenerative progressive con necessità di ventilazione meccanica assistita e dei loro familiari, i quali chiedono con forza la modifica della Delibera della ASL 7 che istituisce l’Unità Operativa di Cure Palliative, Terapia del Dolore e Hospice, che ricomprende anche l’assistenza domiciliare  dedicata a quei particolari malati. Pazienti e familiari ritengono indispensabile la prosecuzione di un percorso differenziato per i pazienti ad elevata criticità, così come previsto dalla DRG n. 10/43 del 11.02.2009, che recita: “l’Unità Operativa di Terapia Intensiva e/o di Rianimazione rappresenta il punto di riferimento per gli interventi di supporto specialistico alle Cure Domiciliari Integrate di 3° livello per quanto riguarda la gestione della ventilazione assistita e della nutrizione artificiale; gli accessi degli operatori specialisti (medici e infermieri professionali) programmati nell’ambito del PAI, assumono la massima valenza assistenziale nella prevenzione e gestione delle problematiche più urgenti di tipo respiratorio ed internistico”».

La stessa delibera prevede l’Unità Operativa distrettuale o aziendale, con la funzione di «supportare la famiglia nel percorso assistenziale e di mantenere in equilibrio le dinamiche psicologico-relazionali connesse alle varie fasi della malattia».

«Quando i livelli di autonomia si riducono – si legge ancora nella nota -, la persona deve poter essere curata e assistita nel proprio domicilio senza soluzione di continuità e con la stessa efficacia ed efficienza del regime di ricovero.

Questo è ciò che si è verificato fino ad ora, ed i pazienti hanno beneficiato di un’assistenza impeccabile, che ha garantito interventi in sicurezza ai malati e  tranquillità ai familiari.

La nuova e diversa organizzazione del servizio, proposta dall’Azienda Sanitaria, ha creato apprensione e disorientamento nelle famiglie che, interpretando le modifiche apportate come uno stravolgimento del sistema e, soprattutto, ritenendo che venga a mancare il riferimento diretto con il Reparto di Rianimazione,  dal 20 ottobre scorso rifiutano in toto le prestazioni sia mediche che infermieristiche, con tutte le conseguenze che da ciò possono derivare.»

«L’Amministrazione comunale di Carbonia, che pure si è adoperata per cercare soluzioni condivise, è preoccupata per la radicalizzazione della protesta e le possibili ripercussioni sulla  salute dei pazienti, e conferma la sua  vicinanza ai malati e la solidarietà alle famiglie. È  compito specifico dell’Azienda Sanitaria definire un adeguato modello organizzativo e gestionale del servizio di ADI di 3° livello, ma questo deve rispondere in maniera soddisfacente alle esigenze di assistenza e sicurezza dei pazienti, mantenendo gli elevati standard qualitativi finora garantiti. Resta indispensabile superare con il dialogo e la condivisione gli elementi di criticità o di incomprensione ancora presenti, individuando all’interno dell’Azienda soluzioni utili a garantire ai pazienti  e ai loro familiari serenità e fiducia. Nella convinzione che si possa e si debba con urgenza perseguire questo obiettivo, si chiede al commissario straordinario dott. Antonio Onnis – conclude Giuseppe Casti – di ricercare, con il contributo costruttivo di tutte le parti coinvolte, una soluzione condivisa che finalmente ponga fine alle azioni di protesta in atto che a nessuno giovano, ma anzi possono avere conseguenze molto gravi per tutti.»

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L’assessorato regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale informa che tutte le domande di aiuto relative alla misura 313 “Incentivazione di attività turistiche” azione 1 “Itinerari” del Psr Sardegna 2007-2013 istruite positivamente, saranno finanziate anche in “sovraimpegno” rispetto alla dotazione finanziaria prevista dal bando.
Il bando è rivolto alle associazioni di comuni i cui territori sono classificati C o D nel Psr 2007-2013, inclusi gli enti che fanno parte delle aree Leader. Tali associazioni potranno, in particolare, beneficiare di un finanziamento a fondo perduto, pari al 100% della spesa ammessa, per realizzare itinerari e percorsi in grado di incrementare, anche qualitativamente, l’offerta di “turismo rurale” attraverso la messa in rete del patrimonio culturale, ambientale, agroalimentare ed enogastronomico isolano.

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Ospedale Brotzu Cagliari2

L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha partecipato all’incontro con la Conferenza dei sindaci della ASL 8, convocata nella sede di via Piero della Francesca dal sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. Illustrando la riforma della rete ospedaliera, l’assessore ha puntato l’attenzione sull’area di Cagliari, classificata come II livello dalla riforma.

«Non abbiamo deciso noi che il sud Sardegna serva, dal punto di vista sanitario, 700mila persone. La realtà della zona di Cagliari e’ consolidata e centri come Oncologico, Brotzu, Microcitemico, sono già riferimenti regionali». Luigi Arru ha confermato l’importanza del Policlinico di Monserrato nella riorganizzazione del sistema sanitario sardo e ribadito che la classificazione attuale non è certamente un declassamento per ciò che la struttura ospedaliero-universitaria rappresenta nel sistema della sanità.

Sul San Giovanni di Dio, l’esponente della Giunta ha proposto di farlo diventare una casa della salute: «Possiamo pensarci, ovviamente insieme a tutti i soggetti interessati al futuro dell’ospedale cagliaritano». Arru ha ancora una volta chiarito che «nessun posto letto verrà toccato finché non sarà operativa l’Agenzia regionale dell’emergenza urgenza. Spero che per giugno si possa partire col nuovo sistema di elisoccorso». La rete delle case della salute, infine, verrà affrontata con i sindaci, così come la nuova rete territoriale.

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Il collegamento Santa Teresa di Gallura-Bonifacio deve continuare ad essere, così come è stato finora, sottoposto a oneri di servizio pubblico. Questa è la proposta che l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana ha condiviso oggi con il suo omologo corso Paul-Marie Bartoli.

«Ci siamo incontrati a Propriano per concordare una linea d’azione unitaria da presentare ai rispettivi governi italiano e francese e, congiuntamente, alle istituzioni Comunitarie – ha detto Deiana – e, soprattutto, per tutelare le esigenze di mobilità di sardi e corsi.»
Servizio pubblico.

L’operatività della tratta marittima internazionale, non ricadendo nella competenza delle singole Regioni, dovrà essere gestita dai governi nazionali che, alla scadenza dell’attuale contratto, dovranno pubblicare un bando per l’affidamento del servizio.

«Promuoveremo a Roma, a Parigi e in sede europea la necessità di tenere in piedi il regime attualmente vigente – ha aggiunto l’assessore – e a sostegno di questa richiesta, alla fine della settimana, si esprimerà anche l’Assemblea regionale della Corsica.».

All’incontro tra i responsabili dei Trasporti sardo e corso, al quale hanno partecipato i rispettivi direttori generali degli assessorati, è stata anche affrontata la problematica della linea Porto Torres-Propriano.

«Si tratta di un collegamento non sovvenzionato che stiamo cercando di tenere operativo, gestito da una compagnia marittima francese – ha concluso Deiana – obiettivo è far sì che il servizio non sia interrotto dato l’interesse manifestato dall’utenza sia turistica sia commerciale.»

Massimo Deiana 11 53 copia

 

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Si è conclusa alle 12.30, dopo un lungo animato confronto con il commissario straordinario Antonio Onnis, davanti alla sede della Asl 7, in via Dalmazia, a Carbonia, la protesta dei malati tracheostomizzati e dei loro familiari, contro il percorso di riorganizzazione del Servizio di assistenza domiciliare ai pazienti di cui si occupa il personale medico e infermieristico della nuova Unità Operativa Cure palliative, Terapia del dolore e Hospice, presentato ieri nel corso di una conferenza stampa.

Malati e loro familiari contestano le modifiche al servizio che pregiudicherebbero il miglior svolgimento dello stesso e quindi il livello di assistenza. Nello specifico chiedono che l’assistenza venga loro garantita, come è avvenuto per anni, dall’equipe di rianimazione e non dalla nuova Unità Operativa Cure palliative, Terapia del dolore e Hospice.

La protesta ha raggiunto momenti di alta tensione, quando sono stati scanditi slogan che chiedevano al commissario straordinario di scendere in strada per parlare con i malati e i loro familiari. Un malato si è sentito male ed è stato trasportato al Sirai con una delle autoambulanze presenti in via Dalmazia. Sul posto era presente il vicesindaco di Carbonia, Maria Marongiu, che ha la delega assessoriale delle Politiche sociali, poi raggiunta dal sindaco Giuseppe Casti che ha incontrato il commissario straordinario, con il quale è poi sceso in strada per affrontare il tanto atteso confronto con i malati e i loro familiari.

La discussione è stata lunga e assai vivace. Il commissario ha difeso le scelte fatte ma si è reso disponibile a riprendere il dialogo che, peraltro, ci sarà già questo pomeriggio, alle 16.30, all’assessorato regionale della Sanità, dove si svolgerà un incontro convocato dall’assessore Luigi Arru con i rappresentanti delle associazioni e lo stesso massimo dirigente della Asl 7. Antonio Onnis ha parlato anche con alcuni malati.

Il sindaco ha proposto un tavolo di confronto da tenersi subito dopo l’incontro con l’assessore della Sanità, nel quale verranno tutte le strade di una mediazione per arrivare ad un accordo tra le parti, per far sì che il servizio garantito ai malati sia rispondete a quelle che sono le esigenze di una patologia molto delicata qual è quella dei malati tracheostomizzati.

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Ieri il Consiglio comunale di Sant’Anna Arresi ha approvato il nuovo Piano di gestione del Sito di Interesse Comunitario (promontorio, dune e zona umida di Porto Pino, che comprende oltre Sant’Anna Arresi, anche Masainas e Teulada), del quale è Comune capofila. L’obiettivo generale dei SIC, è quello di «salvaguardare e tutelare le caratteristiche ambientali e gli equilibri ecologici degli habitat e degli ambienti florovivaistici e faunistici presenti del sito, nonché di valorizzare le risorse storico-culturali attraverso azioni di recupero e riqualificazione di edifici, strutture e infrastrutture atte alla fruibilità eco-sostenibile del sito». Tale obiettivo, in ottemperanza alla Direttiva comunitaria Habitat nell’ottica della sostenibilità ambientale, è orientato al risultato della «riduzione della frammentazione di numerosi habitat, riduzione di disturbi causati alla fauna e incremento della sensibilità verso le problematiche ambientali», alla «riduzione degli effetti degli impatti dovuti al flusso veicolare sugli habitat e le specie presenti nel sito» e, in particolare, nella spiaggia di Porto Pino, ad «arginare i fenomeni di erosione ed impatto antropico».

Il Piano prevede l’adozione di misure per la sensibilizzazione nella popolazione locale e nei visitatori anche attraverso la programmazione di seminari tematici e lezioni nelle scuole. L’Europa e la Regione stanziano fondi (es. Progetto Natura Life 2000 SOSS DUNES) per favorire l’interiorizzazione di comportamenti orientati alla salvaguardia, valorizzazione e ad una maggiore tutela dell’ambiente da parte delle amministrazioni e dei singoli cittadini.

«Poiché la parte del Sic appartenente al territorio di Teulada ricade in zona militare (anch’essa Sic a sua volta) – dice Emanuela Pilloni, consigliera di maggioranza – sarebbe auspicabile, per una più efficace ed efficiente gestione, se l’intera area di nostra pertinenza (dune comprese quindi) entrasse nella piena disponibilità dell’ente gestore piuttosto che farci assistere impotenti al passaggio di mezzi militari e bombardamenti quotidiani sulle nostre bellissime coste, il cui impatto sulla sostenibilità, a mio avviso non è “ottemperante” alla Direttiva che impone la riduzione degli “elementi di disturbo”.»

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La Dinamo Banco di Sardegna torna alla vittoria, espugnando Varese, nella quarta giornata del girone d’andata del campionato di A1, con il punteggio di 86 a 70 (primo tempo 48 a 37). La squadra di Meo Sacchetti ha assunto subito la gestione dell’incontro con un margine di 12 punti (22 a 10 al 6′), trascinata da Alexander, Logan ed Eyenga. Brandon ha riportato sotto Varese, 22 a 28 alla fine del primo quarto e la rimonta è stata completata al 13′ sul 28 a 28 con 3 tiri liberi di Thompson.
Il piccolo passaggio a vuoto della Dinamo è stato interrotto da due triple di Haynes e Logan ha portato il punteggio sul 38 a 30, margine salito a +10 al 18′, 44 a 34, con le triple di Logan e Sacchetti, +11 all’intervallo lungo: 48 a 37.
Nel terzo quarto, l’ultimo timido tentativo di reazione varesina con una tripla di Faye che fissa il punteggio sul 53 a 47 al 24′ ma da lì in avanti per la Dinamo la strada si è fatta tutta in discesa: 58 a 47 al 26′ con una tripla di Logan ed una schiacciata di Alexander, 60 a 53 al 28′ con una tripla di Thompson e poi ancora +13 al 29′, 66 a 53 con tre tiri liberi di Haynes, e alla fine del terzo quarto: 68 a 55 con un canestro da sotto di Rok Stipcevic.
Ultimo quarto senza storia con massimo vantaggio al 39′, 86 a 66 fino all’86 a 70 del 40′ fissato dai canestri di Molinaro e Ferrero.
I migliori in campo sono stati un sempre più convincente Joe Alexander (19 punti in 32′ con 9 su 12 da 2 punti, 0 su 1 da 3 e 1 su 1 dalla lunetta, 7 rimbalzi, 2 assist e 26 di valutazione) ed il solito David Logan (23 punti in 31′, con 3 su 7 da 2 punti, 5 su 7 da 3 e 2 su 2 dalla lunetta, 3 rimbalzi, 4 palle recuperate, 3 assist e 25 di valutazione). In crescita Marquez Haynes (12 punti con 3 su 6 da 3 punti e 3 su 3 dalla lunetta), Brian Sacchetti (10 punti con 2 du 3 da 2 punti e 2 su 4 da 3) e Christian Eyenga (11 punti, 5 su 11 da 2 punti e 1 su 1 dalla lunetta). Ancora in ombra Jarvis Varnado, impiegato per soli 6 minuti (4 punti, 2 su 2 da 2 punti) e penalizzato da un infortunio, e Brenton Petway (0 punti in 15 minuti).
Nell’Openjobmetis Varese in evidenza Brandon Davies (17 punti), Roko Ukic (15) e Mouhammad Fate (14).
Ripreso il cammino vincente in campionato, ora la Dinamo si prepara ad una nuova sfida con una grande dell’Eurolega, il Maccabi, a Tel Aviv, giovedì sera, alle 20.00.